<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Non ho più l'età... | Page 51 | Il Forum di Quattroruote

Non ho più l'età...

E ci credo, sei ancora giovane!

Ne conosco tanti che prima dei 30 anni avevano già girato tutti i reparti dell'ospedale.
Io credo in tutta la mia vita di aver preso non più di una manciata di medicine (la metà delle quali sono state inutili e le ho prese malvolentieri).
Quanto allo stile di vita attivo io non sono mai stato pigro,magari non vado in palestra ma in una mattinata di lavoro giro come una trottola e per la mia corporatura,anche se adesso sono 86 kg quindi nulla di eccessivo,sono anche piuttosto agile (merito del rugby credo).
Circa un anno fa si è inchiodato un manometro dell'impianto di riscaldamento sul lavoro e i tecnici erano a 3 ore di strada,nonostante ci fossero persone molto più longilinee di me mi sono arrampicato fino al soffitto che è alto circa 7-8 metri passando dalla scala di alluminio a una struttura di acciaio.
E le altezze mi fanno paura.
Mi sono sentito come Bud Spencer in Nati con la camicia quando si spaccia per un agente segreto e il capo gli confessa che non capisce come un uomo della sua stazza potesse essere uno scalatore provetto.
Allora interviene Terence Hill con la sua solita faccia di bronzo e dice "Dovrebbe vederlo signore,sembra un ragnetto...".
 
Ne conosco tanti che prima dei 30 anni avevano già girato tutti i reparti dell'ospedale.

Ma quelli non sono la normalità...
O sono molto sfortunati (patologie congenite, predisposizione a determinati problemi di salute...) oppure hanno subito incidenti (auto, moto...) oppure hanno dipendenze (droghe, alcool...)
Insomma, sotto i 30 anni non vedo altri motivi per girare tutti i reparti degli ospedali.

P.s. non lo volevo scrivere per questione di scaramanzia, ma lo scrivo lo stesso grattandomi per bene: a quasi 55 anni non ho mai passato una sola giornata in ospedale, e ho visto pochissime volte il medico di famiglia (per stupidaggini). E mai preso farmaci, giusto qualche analgesico e antinfiammatorio.
Più qualcosa come quando ho avuto l'indigestione e la diarrea con cui ho aperto questo topic...
 
Imho l'abuso di farmaci è un problema molto sottovalutato.
Conosco tante persone che come hanno un minimo fastidio aprono l'armadietto dei medicinali e si sparano giù per il gozzo qualsiasi cosa.
E va già bene che i medici di base di solito non prescrivono più del necessario,ma rimangono i farmaci da banco a piena disposizione di chi come sente un dolorino invece di mettere la borsa del ghiaccio vuole pasticche o iniezioni come se fosse in fin di vita.
Molte persone che conosco si lamentano che certi farmaci non fanno più effetto,a forza di assumerne quantità esagerate anche quando non c'era una reale necessità.
 
Più che il fisico, la mente come capacità di sopportazione dei disagi... e la pazienza di stare ore in piedi in un hangar senza che succede niente, magari con il sonno che ti si porta via!

Terapia di gruppo:
Confesso che il servizio militare mi ha salvato. I miei hanno provato tramite tizio, Caio e Sempronio l'avvicinamento, molti altri cercavano di non farlo. Il Friuli dalle mie parti era tristemente famoso.
Penso di essere stato l'unico ad aver esultato: un anno lontano da casa. In mezzo a gente che non riusciva a mettere in fila due parole di italiano. Una scuola di vita.
 
Nel 1983 solo acqua o birra.
Sono vent'anni che bevo vino..

Ah...
Anche tu....Ci pensavo in effetti
( ne avresti parlato altrimenti )
Non sei il primo che inizia tardi....
Pure un mio ex compagno di scuola
( ora farmacista )
e mio figlio, solo una quindicina di anni fa.
Poi si son fatti pure prendere la mano e entrambi han fatto tutti i corsi di sommelier....
Io invece sono nipote d' arte....
Ho cominciato a 4 anni col vermuttino e la pastina....
Quando uscivo con mio nonno
( anche lui farmacista ),
era un rito
 
Mi è venuto in mente un aneddoto.
Ai tempi dell'università spesso sedeva qualche fila più avanti una ragazza coi capelli rossi,non mi ricordo più come si chiamava.
Comunque io ho sempre avuto un debole per le rosse quindi nei momenti di pausa tra una lezione e l'altra la guardavo.
Io a quell'epoca ero sui 95 kg e mi allenavo ancora quindi probabilmente un mio pasto equivaleva ad almeno due pasti di una ragazza della stessa età.
Ma quella ragazza in particolare non mangiava quasi nulla e beveva pochissimo (temo che avesse il terrore di essere grassa o anche solo di soffrire di ritenzione idrica),si capiva che era magra anche a causa delle privazioni a cui si sottoponeva.
Le mie compagne di banco non mangiavano come dei camionisti ma comunque mangiavano.
Quella ragazza coi capelli rossi è svenuta due volte durante il corso di diritto commerciale,con conseguente arrivo dell'ambulanza e via dicendo.
Per dire che secondo me i malesseri e la debolezza diffusa di cui molte persone soffrono dipendono da abitudini alimentari sbagliate che forse sono addirittura più dannose rispetto agli eccessi,almeno sul breve periodo.
 
In mezzo a gente che non riusciva a mettere in fila due parole di italiano. Una scuola di vita.

Durante il CAR a Viterbo, in camerata c'erano due sardi che era veramente impossibile capire quando parlavano!
(intendiamoci, mi stanno simpatici i sardi, ne ho conosciuti diversi - nel 2001 ho pure lavorato in Tiscali, vicino Cagliari).
Inoltre c'era un ragazzo reatino che era veramente insopportabile, un bulletto fastidioso e manesco. Quanto lo odiavo!
Tanto che pensavo: non andrò mai a Rieti!
E infatti... ora vivo a Rieti...! :emoji_laughing:
 
Ultima modifica:
Per dire che secondo me i malesseri e la debolezza diffusa di cui molte persone soffrono dipendono da abitudini alimentari sbagliate che forse sono addirittura più dannose rispetto agli eccessi,almeno sul breve periodo.

Beh certo, non è solo questione di quanto si mangia (né troppo né troppo poco), ma anche di cosa si mangia, ed è importante anche il timing (mangiare in certi orari piuttosto che in altri - per esempio alzarsi la notte per andare in cucina non fa certo bene!)
 
Durante il CAR a Viterbo, in camerata c'erano due sardi che era veramente impossibile capire quando parlavano!
(intendiamoci, mi stanno simpatici i sardi, ne ho conosciuti diversi - nel 2001 ho pure lavorato in Tiscali, vicino Cagliari).
Inoltre c'era un ragazzo reatino che era veramente insopportabile, un bulletto fastidioso e manesco. Quanto lo odiavo!
Tanto che pensavo: non andrò mai a Rieti!
E infatti... ora vivo a Rieti...! :emoji_laughing:

Al car di Rieti si mangiava bene. Ci passai 4 mesi per il corso NBC. Ricordo la pasta con panna e prosciutto che era ottima e abbondante. Certo che quando feci NCC mangiai meglio. Ma eravamo relativamente pochi quindi la qualità ci guadagnava. Mentre in Friuli (Casarsa) la qualità lasciava a desiderare ma lì eravamo in tanti e c'erano 3 mense per 7 battaglioni. Alla sera era quasi obbligatorio uscire a cena. Infatti si fermava in mensa solo chi era di servizio. Comunque a vent'anni tutto è buono.
 
Durante il CAR a Viterbo
A parte la difficoltà nel comprendere certi dialetti, alla "Macao" di Roma mi imbattei in un militare siculo totalmente analfabeta.. lo vidi all'ufficio posta&viaggi, mentre si faceva leggere da un altro militare una lettera pervenuta da casa.
Rimasi basito, non pensavo che ci potessero ancora essere analfabeti nel 1983..
 
Al car di Rieti si mangiava bene. Ci passai 4 mesi per il corso NBC. Ricordo la pasta con panna e prosciutto che era ottima e abbondante. Certo che quando feci NCC mangiai meglio. Ma eravamo relativamente pochi quindi la qualità ci guadagnava. Mentre in Friuli (Casarsa) la qualità lasciava a desiderare ma lì eravamo in tanti e c'erano 3 mense per 7 battaglioni. Alla sera era quasi obbligatorio uscire a cena. Infatti si fermava in mensa solo chi era di servizio. Comunque a vent'anni tutto è buono.

Ah, quando ho fatto il sottotenente del Corpo Tecnico dell'Esercito, allo Stabilimento Militare Armamento Leggero di Terni, 1990/91 una settimana ogni 3 c'eravate voi a fare la guardia. Vi alternavate con Orvieto e Foligno.
 
Al car di Rieti si mangiava bene. Ci passai 4 mesi per il corso NBC. Ricordo la pasta con panna e prosciutto che era ottima e abbondante.

Beh, a Rieti si mangia generalmente bene (a parte quando capita la carne avariata!), ma non pensavo che la buona cucina arrivasse addirittura pure in caserma...
 
Durante il CAR a Viterbo, in camerata c'erano due sardi che era veramente impossibile capire quando parlavano!
(intendiamoci, mi stanno simpatici i sardi, ne ho conosciuti diversi - nel 2001 ho pure lavorato in Tiscali, vicino Cagliari).
Inoltre c'era un ragazzo reatino che era veramente insopportabile, un bulletto fastidioso e manesco. Quanto lo odiavo!
Tanto che pensavo: non andrò mai a Rieti!
E infatti... ora vivo a Rieti...! :emoji_laughing:

C'era un sardo che veniva regolarmente beccato in branda a masturbarsi; ce n'era un'altro,calabrese, che si prostituiva per tirare su soldi; un'altro che ogni tanto tirava fuori il coltello; ce n'era uno di Frosinone che per un pò è stato in un'angolino, ha studiato la situazione e poi ha cominciato a farsi passare per matto ( ho la sua immagine ancora davanti agli occhi) per farsi riformare. Ce n'era uno della mia regione che suonava in una band di Londra, sempre ubriaco; una sera siamo usciti, lui aveva l'auto una Ritmo, non mi sono reso conto che era già ubriaco, appena in strada ha preso a guidare in contromano sterzando quando l'auto dalla parte opposta era abbastanza vicino; stò giochetto è durato abbastanza, qualche Santo cià salvato. Ne ho tante da raccontare.
Per uno come me, mai uscito dal cortile di casa, è stata una palestra di vita.
 
A pranzo era mangiabile il primo, sempre al dente e condito bene. ma la sera ............c'erano gli avanzi del giorno, era commestibile ma non più di questo. Ho ancora nelle narici l'odore di wurstel e aceto ( chissà come cavolo li riscaldavano ). La colazione non me la ricordo.....................Probabilmente spesso la saltavo e andavo allo spaccio ma spesso non ero nemmeno in casema.
La caserma era ( è stata demolita qualche anno fà ) quella di Vacile.
La mia caserma (Cavarzerani di via Cividale ad Udine) era molto buona, ancora molti ex commilitoni e ufficiali se lo ricordano ed ancora sono in contatto con il maresciallo della cucina, ottimi anche i sacchetti da viaggio, con tonno nino castiglione, salumi artigianali etc
 
Back
Alto