<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ennesimo "regalo" della Commissione... | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Ennesimo "regalo" della Commissione...

Mi occupo spesso, per lavoro, di certificazione energetica di fabbricati.
E ad ogni aggiornamento normativo mi rendo conto di quanto sia lontana dalla realtà la regolamentazione del settore.
La visione normativa tende a creare uno standard unico europeo dei criteri di certificazione, ma ogni area geografica europea ha un suo clima e non ci si può basare sempre sugli stessi criteri.
Ad esempio, in Sardegna, specie nei centri più vicini al mare, gli impianti di riscaldamento si stanno diffondendo solo negli ultimi due decenni e principalmente nei condomini.
In molti sono abituati ad avere solamente la zona giorno riscaldata (soggiorno) e BASTA.
I consumi per si devono calcolare come se tutta l'abitazione fosse riscaldata, ma se non c'è un impianto, il consumo dovrebbe essere zero.
La norma invece impone di considerare un impianto di riscaldamento, e ne pone uno fittizio, di solito una caldaia a metano (ancora considerabile assente nell'isola, ma tant'è).
In queste aree del Mediterraneo, caratterizzate da climi tutto sommato caldi (i minimi invernali sono sempre sopra lo zero), si dovrebbe temere molto più il raffrescamento estivo, ancora poco considerato.
Solo nelle ultime evoluzioni normative si è iniziato a dare un minimo di peso alla questione, ma per oltre un decennio ho visto realizzare splendide abitazioni in Classe A che d'estate consumano molta più energia che in inverno, trattenendo all'interno tutto il calore accumulato nelle caldissime giornate estive e non riuscendo a disperderlo la notte.
Infatti se non ci fosse tutta quest'urgenza dovuta alle scadenze previste dagli incentivi, si potrebbero utilizzare i materiali più adatti per ogni edificio.
Così avremmo la climatizzazione di casa naturalmente migliore sia in estate che d'inverno, con forte risparmio in termini di costi energetici ed emissioni.
Invece bisogna fare tutto di corsa, con i materiali disponibili al momento, tra l'altro a prezzo gonfiato.
Con il risultato che hai evidenziato tu, magari d'inverno hai un bel risparmio, ma d'estate hai molto più caldo di quanto potresti.
 
Una domanda

mi nasce spontanea....

" Non si vende e non si affitta "

Ma tutti coloro

che staranno in affitto al momento topico

??...

Verranno buttati fuori

1) in attesa dei lavori

2) per sempre, se il proprietario non ha i soldi per farli

3) altro

??

Si applicherà solo ai nuovi contratti penso.
Un po' come i cambiamenti di normative per quanto riguarda gli impianti di alcune attività come quella dei miei genitori.
Se oggi devi fare un impianto lo devi fare in regola con le nuove norme,ma se non c'è un cambio di gestione gli impianti esistenti non vengono toccati,almeno finchè funzionano.
 
Si potrebbe fare una cosa più ragionevole.
Stabilire che quando c'è un passaggio di mani (se l'immobile viene venduto oppure affittato a un soggetto diverso) si debba fare almeno una miglioria.
Valutando magari caso per caso.
Se l'immobile in questione ha la caldaia di vecchia concezione si mette una caldaia nuova.
Se invece la caldaia è recente le valvole.
E così via.
Ma imporre un salto di 2 classi oppure addirittura che l'immobile raggiunta la classe A significa pretendere che vengano effettuati diversi interventi con costi considerevoli.
Poi si potrebbe tenere anche conto del valore dell'immobile.
Se si tratta di un appartamentino in un paesello sperduto tra le campagne che vale 30000 euro imho pretendere che il proprietario ne spenda 10000 è assurdo.
Se parliamo di un attico nel centro di una grande città che potrebbe essere venduto per 800000 euro allora pretendere che il proprietario ci spenda dei soldi per renderlo più efficiente potrebbe non essere irragionevole.
Per me dovrebbero concentrarsi sul concetto di migliorie e non di rivoluzioni.
 
Si potrebbe fare una cosa più ragionevole.
Stabilire che quando c'è un passaggio di mani (se l'immobile viene venduto oppure affittato a un soggetto diverso) si debba fare almeno una miglioria.
Valutando magari caso per caso.
Se l'immobile in questione ha la caldaia di vecchia concezione si mette una caldaia nuova.
Se invece la caldaia è recente le valvole.
E così via.
Ma imporre un salto di 2 classi oppure addirittura che l'immobile raggiunta la classe A significa pretendere che vengano effettuati diversi interventi con costi considerevoli.
Poi si potrebbe tenere anche conto del valore dell'immobile.
Se si tratta di un appartamentino in un paesello sperduto tra le campagne che vale 30000 euro imho pretendere che il proprietario ne spenda 10000 è assurdo.
Se parliamo di un attico nel centro di una grande città che potrebbe essere venduto per 800000 euro allora pretendere che il proprietario ci spenda dei soldi per renderlo più efficiente potrebbe non essere irragionevole.
Per me dovrebbero concentrarsi sul concetto di migliorie e non di rivoluzioni.

Se parti da F o G, ad A ci arrivi solo abbattendolo e rifacendolo da capo, temo.
 
Parziale OT. Il problema è che ogni volta che si fanno incentivazioni importanti su qualche investimento, il primo risultato è che i prezzi schizzano immediatamente in alto come uno cui accendono un petardo nei pantaloni. E' stato così per gli incentivi sul fotovoltaico, guarda caso appena finiti gli incentivi i prezzi degli impianti sono franati... e prima ancora, anche se non era lo stesso ambito, con il passaggio all'euro: tempo sei mesi e il cambio è miracolosamente diventato 1€ =1000 lire.
Io non dico che non vadano fatti gli investimenti per l'efficientamento energetico, solo non mi piace come vengono implementati in Italia. Si potrebbe ottenere un risultato migliore con la metà dello stanziamento, se ci fosse un minimo di controllo.
 
Se parti da F o G, ad A ci arrivi solo abbattendolo e rifacendolo da capo, temo.

Appunto.
Ma poi bisogna considerare che non tutti gli immobili se vengono ristrutturati guadagnano valore.
Se prendi una bella casa storica e ci spendi tanti soldi tiri fuori un gioiello.
Vicino a casa mia hanno rimesso a posto una casa che in origine penso fosse un'enorme villa singola e l'hanno trasformata in una casa con 4 appartamenti esteticamente fedele alla sua epoca ma internamente molto moderna.
Non so quanto abbiano speso ma sicuramente ora vale un sacco.
Se prendi un rudere in mezzo al nulla puoi farlo arrivare alla classe energetica che ti pare ma non varrà mai molto.
 
Però qui si parla,anche se è solo una bozza,di obbligare chi vuole vendere.
Per la mia esperienza se uno non fa l'immobiliarista di mestiere le case non si vendono per sfizio ma per necessità.
Chi ha una sola casa se la cambia deve vendere quella vecchia.
Se muore un parente di solito non si tiene l'immobile vuoto ma lo si vende oppure lo si affitta.
E non poterlo fare senza spenderci qualche decina di migliaia di euro potrebbe voler dire per tante persone doversi indebitare oppure essere costretti a mantenere una casa che non si usa perchè non si hanno i mezzi per ristrutturarla per metterla in vendita.

Il problema a mio avviso è un altro come sottolineato da altri , siccome noi siamo riusciti a far diventare la casa un bene d'investimento a differenza di tanti altri paesi è un altro settore in cui in pratica non puoi fare nulla perché tocchi l'interesse dei cittadini, il settore trasporti non lo tocchiamo perché è un settore prioritario , tutto quello che riguarda le imprese non lo possiamo toccare perché sono quelle che creano lavoro...ma allora dove possiamo cercare di cambiare il consumo energetico e il relativo inquinamento che questo provoca? Da nessuna parte e quindi andremo avanti così
 
Il problema a mio avviso è un altro come sottolineato da altri , siccome noi siamo riusciti a far diventare la casa un bene d'investimento a differenza di tanti altri paesi è un altro settore in cui in pratica non puoi fare nulla perché tocchi l'interesse dei cittadini, il settore trasporti non lo tocchiamo perché è un settore prioritario , tutto quello che riguarda le imprese non lo possiamo toccare perché sono quelle che creano lavoro...ma allora dove possiamo cercare di cambiare il consumo energetico e il relativo inquinamento che questo provoca? Da nessuna parte e quindi andremo avanti così

Ma perchè "toccare" un settore deve per forza significare rompere le ossa a chi ci sta dentro? Si può anche "toccare" in modo costruttivo, non distruttivo...
 
Ma perchè "toccare" un settore deve per forza significare rompere le ossa a chi ci sta dentro? Si può anche "toccare" in modo costruttivo, non distruttivo...

Quale sarebbe un modo costruttivo ? O obblighi con incentivi o non obblighi e quindi non è detto che qualcosa cambi , altri modi non li vedo, e sempre lo stesso discorso, o vogliamo cambiare le cose o non le vogliamo cambiare
 
Quale sarebbe un modo costruttivo ?

Sicuramente non quello di costringere un cristo a indebitarsi piuttosto che a svendere un bene perchè a forza di balzelli gli facidi il valore commerciale. Vale per l'edilizia, vale per l'automotive.
 
Il problema a mio avviso è un altro come sottolineato da altri , siccome noi siamo riusciti a far diventare la casa un bene d'investimento a differenza di tanti altri paesi è un altro settore in cui in pratica non puoi fare nulla perché tocchi l'interesse dei cittadini, il settore trasporti non lo tocchiamo perché è un settore prioritario , tutto quello che riguarda le imprese non lo possiamo toccare perché sono quelle che creano lavoro...ma allora dove possiamo cercare di cambiare il consumo energetico e il relativo inquinamento che questo provoca? Da nessuna parte e quindi andremo avanti così

Imho non è questione di voler difendere il proprio orticello.
In questo caso si parla di un obbligo che potrebbe costare migliaia e migliaia di euro e varrebbe per tutti quelli che si trovano a dover vendere una casa.
Quando è mancata mia nonna il suo appartamento valeva 80000 euro scarsi.
Immaginiamo che per poterlo vendere ci fossero da rifare gli infissi,installare una caldaia e altri lavori.
Non ci vuole molto per arrivare a un sacrificio pari al 20% del prezzo di vendita.
E se la casa fosse stata acquistata di recente?
Anche se non volessimo considerare la casa un investimento se io oggi compro a 100000 euro (e se faccio un mutuo quei 100000 euro diventano molti di più)e tra qualche anno decido di vendere,magari perchè mi devo trasferire per lavoro.
E mi sento dire che per vendere a 100000 euro,se va bene,devo spenderne 20000 altrimenti la casa me la devo tenere.
Sommando gli interessi pagati alla banca e le spese accessorie alla fine quanto mi ritrovo con una casa da cui posso ricavare 80000 euro al netto dei lavori che pochi anni fa mi è costata 100000 più gli interessi pagati alla banca.
In condizioni simili forse allora conviene pagare un affitto.
Non dico che sulle case ci si debba guadagnare ma non si può neanche accettare a cuor leggero che dall'oggi al domani perderci diventi la regola.
Ok ne beneficia l'ambiente ma a caro prezzo.
 
O obblighi con incentivi

Che però da noi hanno fatto esplodere i prezzi quindi andiamoci piano.

Capisco il tuo ragionamento,se si vogliono produrre dei cambiamenti bisogna fare qualcosa.
Ma non si possono neanche produrre cambiamenti costi quel che costi e scaricare sulle persone il peso che comportano.

Io l'avrò scritto almeno un milione di volte qui sul forum.
Credo molto più in un cambiamento delle abitudini che in una rivoluzione tecnologico-strutturale.
 
Sicuramente non quello di costringere un cristo a indebitarsi piuttosto che a svendere un bene perchè a forza di balzelli gli facidi il valore commerciale. Vale per l'edilizia, vale per l'automotive.

Io ho venduto casa al 50% di quanto l'avevo comprata senza alcun motivo di transazione ecologica , ed era la mia prima ed unica casa, e come me tanti altra gente che per età ha comprato le case quando il mercato aveva una speculazione assurda, se questa proposta venga rimodulato in modo più approfondito e più attento conciliando con le esigenze reali non credo chi ereditata una casa e la rivende per speculazione, o l'affitta, sia in cristo , che la casa ci vive e come la maggior parte della gente probabilmente ci muore anche non avrà nessun problema
 
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