<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Crescita economica e carenza di personale | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Crescita economica e carenza di personale

Figlio di cari amici si è diplomato due anni fa in meccatronica, in un Istituto molto rinomato della zona, lui non è di sicuro una cima, diciamo a ridosso dei primi che hanno comunque scelto tutti ingegneria, ma non ha paura di sbattersi ed è un ragazzo sveglio. I colloqui di lavoro le aziende sono venute a farli direttamente in istituto prima degli esami, e lui si è diplomato con già un contratto di lavoro in mano..
Ora ha già cambiato lavoro una volta e sta girando l'Europa, non vi dico quanto guadagna..ma non fa la vita comoda di chi sta in ufficio dalle 9 alle 5.

Più che il titolo in sè, è il settore che fa la differenza. Un diplomato in meccatronica trova lavoro anche senza cercarlo, ma questo vale anche per un ingegnere informatico (o biomedico, tanto per fare un po' di promozione familiare :p ). Con una laurea in lettere antiche o in filosofia, hai assicurato un brillante futuro come incartatore di panini al McDonald sulla tangenziale.....
 
Figlio di cari amici si è diplomato due anni fa in meccatronica, in un Istituto molto rinomato della zona, lui non è di sicuro una cima, diciamo a ridosso dei primi che hanno comunque scelto tutti ingegneria, ma non ha paura di sbattersi ed è un ragazzo sveglio. I colloqui di lavoro le aziende sono venute a farli direttamente in istituto prima degli esami, e lui si è diplomato con già un contratto di lavoro in mano..
Ora ha già cambiato lavoro una volta e sta girando l'Europa, non vi dico quanto guadagna..ma non fa la vita comoda di chi sta in ufficio dalle 9 alle 5.

Quella non mi è mai piaciuta. Du maroni. Preso il diploma da ragioniere ho resistito 2 mesi, sono scappato.
 
Più che il titolo in sè, è il settore che fa la differenza. Un diplomato in meccatronica trova lavoro anche senza cercarlo, ma questo vale anche per un ingegnere informatico (o biomedico, tanto per fare un po' di promozione familiare :p ). Con una laurea in lettere antiche o in filosofia, hai assicurato un brillante futuro come incartatore di panini al McDonald sulla tangenziale.....

Dovrebbero scriverlo chiaro e tondo fuori da certe facoltà.
Non vi iscrivete qui perchè ogni anno escono migliaia di laureati e non c'è richiesta.
Venite qui solo se dopo non avete grandi ambizioni o non avete proprio bisogno di cercare lavoro.
Poi salta sempre fuori qualcuno che cita casi limite tipo Marchionne che prese le prima laurea in Filosofia e non è diventato ne professore di liceo ne paninaro.
Ma sono eccezioni che una persona normale,che non ha ne capacità eccezionali ne probabilmente le spalle coperte,non dovrebbe nemmeno prendere in considerazione.
 
Però io non capisco.
Se la richiesta è così pressante perchè non prendono persone senza esperienza e fanno fare loro le ossa affiancandole a personale esperto?
Non si potrà fare per tutti i mestieri ma esistono anche professioni non iper qualificate che in qualche mese si possono imparare.
Però devono togliere il limite d'età per l'apprendistato (anche se immagino che qualcuno ne abuserebbe e terrebbe come apprendisti dei dipendenti per 20 anni di fila) e permettere a tutti di essere assunti con formule agevolate.

per i lavori che non richiedono alte competenze gli imprenditori ci stanno mettendo gli stranieri. tra l'altro questo ha l'altro scopo di arrivare col personale a maggioranza straniera in modo da fargli ridurre i bonus (esempio: ti tolgo la mensa ma ti pago i 3 euro della mezz'ora...peccato che poi a mangiare a casa costa almeno il doppio).

riguardo l'apprendistato non sai di cosa parli. per come è fatto e stato abusato in italia non dovrebbe manco esistere.
 
peccato che poi a mangiare a casa costa almeno il doppio

Oddio dipende.

riguardo l'apprendistato non sai di cosa parli. per come è fatto e stato abusato in italia non dovrebbe manco esistere.

Infatti non lo considero un bene.
Dico che ha creato delle disparità tra i candidati in cerca di lavoro discriminando quelli che non rientravano in una determinata fascia d'età.
Poi sicuramente anche chi ci rientrava non avrà avuto la vita facile ma sempre meglio che essere esclusi a priori dalle assunzioni perchè troppo vecchi a 30 anni appena compiuti come è capitato a tante persone che conosco.
 
Sin dai tempi in cui toccò a me frequentare le superiori, gli ITIS erano in crisi mentre i licei non sapevano dove mettere gli alunni, tanto che nell'ITIS che frequentavo io alcune classi furono prestate prima allo scientifico poi allo. Psico pedagogico (ex magistrali).
In realtà nella mia provincia l'ITIS che ho frequentato io ha un nomea molto rinomata tra le aziende, trovi subito lavoro, io ricevetti qualcosa come 20 offerte di lavoro ma ero già deciso per l'università.
La cosa che non ho apprezzato è tra l'altro il periodo iniziale universitario che a livello di corsi prevedeva solo 1 di disegno tecnico (per un ingegnere meccanico è pochissimo, noi all'ITIS era dal primo anno che invece lo avevamo come materia di studio) e che tutto era troppo pensato per un ragazzo che fosse uscito dallo scientifico.
Insomma vai a formare tecnici che poi non sanno nemmeno leggere un disegno.
Forse va ripensato un po' tutto il sistema scolastico italiano.

Oggi parlando con miei colleghi di lavoro più giovani da poco usciti dalle superiori invece mi parlano di ripresa degli istituiti tecnici e credo sia vero, infatti in un paese limitrofo han dovuto chiudere un piccolo istituto che faceva capo ad uno scientifico con sede in provincia proprio per carenza di classi da inserire.
 
Non potrebbero fare delle promozioni o finanziare la scuola guida a chi vuole candidarsi come autista di mezzi pesanti?
Se non sbaglio prendere le patenti dalla C in su costa molto.

Ní, non è un problema di costo delle patenti secondo me, almeno non solo. Principalmente è un problema di qualità della vita e carenza di infrastrutture e servizi adeguati per gli autisti sulle nostre strade. Farti 15 giorni in giro con il camion vuol dire vivere come un profugo, io lavoro con i mezzi pesanti, ma in caso di trasferta ho l'albergo pagato. Almeno un letto, una cena decente,una doccia e un wc c'è li ho garantiti dopo una giornata a lavorare in strada.
 
Sin dai tempi in cui toccò a me frequentare le superiori, gli ITIS erano in crisi mentre i licei non sapevano dove mettere gli alunni, tanto che nell'ITIS che frequentavo io alcune classi furono prestate prima allo scientifico poi allo. Psico pedagogico (ex magistrali).
In realtà nella mia provincia l'ITIS che ho frequentato io ha un nomea molto rinomata tra le aziende, trovi subito lavoro, io ricevetti qualcosa come 20 offerte di lavoro ma ero già deciso per l'università.
La cosa che non ho apprezzato è tra l'altro il periodo iniziale universitario che a livello di corsi prevedeva solo 1 di disegno tecnico (per un ingegnere meccanico è pochissimo, noi all'ITIS era dal primo anno che invece lo avevamo come materia di studio) e che tutto era troppo pensato per un ragazzo che fosse uscito dallo scientifico.
Insomma vai a formare tecnici che poi non sanno nemmeno leggere un disegno.
Forse va ripensato un po' tutto il sistema scolastico italiano.

Oggi parlando con miei colleghi di lavoro più giovani da poco usciti dalle superiori invece mi parlano di ripresa degli istituiti tecnici e credo sia vero, infatti in un paese limitrofo han dovuto chiudere un piccolo istituto che faceva capo ad uno scientifico con sede in provincia proprio per carenza di classi da inserire.

Ad oggi le scuole che veramente non trovano più iscritti sono i tecnici commerciali e per geometri.
Noi, come ITI, al momento, siamo in crescita, nonostante ogni anno che passa la "torta" dei ragazzi da dividere tra le scuole sia sempre più piccola.
Nella mia città di riferimento, Ascoli Piceno, quando andavo a scuola io, il tecnico commerciale e per geometri aveva 1700 iscritti.
Quest'anno , in prima, 14 ragionieri e 10 geometri.
Anche i professionali faticano parecchio.
 
In questo momento, in qualità di coordinatore didattico di un corso ITS, sono in videoconferenza in una riunione in cui sono presenti anche imprenditori e Confindustria di Ancona e Macerata. Parlano di periodo di crescita economica impressionante parzialmente condizionata dalla difficoltà nel trovare personale.
Come ITS, in effetti, siamo in grossa difficoltà a trovare iscritti perché, al momento qualunque ragazzo abbia un diploma tecnico, viene "risucchiato" dall'industria. Adesso pare che, come ITS, ci vogliano dare un sacco di soldi, ma si fatica a trovare i ragazzi.
Immagino che sia così in gran parte d'Italia visto che, nelle Marche, quasi tutte le ondate arrivano in ritardo.
A parte la situazione contingente, come facciamo a crescere con classi di ragazzi sempre meno numerose?
Non so, da me, ad Alessandria, l'ITS Volta, è talmente pieno che ha dislocato classi anche presso ITG e ITC. Anche il Volterra ad Ancona funzionava molto bene, mia moglie ne parla ancora in tono entusiastico, ci ha insegnato 15 anni fa però. Resta il fatto che chi ha voglia di fare un percorso accademico, ed ha ina famiglia che lo supporta, tende a privilegiare la scelta liceale. Non è che da PI sua meglio o peggio che da dott. Ma di certo è diverso, statistiche alla mano.
 
Lasciamo perdere il numero di ore nettamente superiore per gli ITI, lasciamo anche perdere che in informatica si fa PIU' matematica che nel liceo scientifico; si tratta di scopi diversi.
Vero, sono scopi diversi. Mi ricordo in università chi veniva dagli ITIS, sapeva molte cose, noi dello scientifico un po' meno, sopratutto di applicazioni elettroniche o nucleari. Quelli che provenivano dal classico niente. Si sono laureati prima e meglio questi ultimi, abbastanza bene noi dello scientifico, molto meno in numero o in tempi o in votazioni chi proveniva da ITIS. Trattasi di metodi di studio. Ricordo periti che ad Analisi I si annoiavano sapendo già tutto, ma un conto è sapere le regole, un altro padroneggiare la teoria matematica che sta sotto, idem coi periti chimici al corso di chimica, idem per gli elettronici al corso di Elettronica Applicata, non quello di Fisica dei Dispositivi Elettronici, li potrei capirlo. È la differenza tra chi deve conoscere, sapere per saper fare e chi deve imparare a pensare, anche a quello che non esiste. Per questo servono la teoria matematica, lo studio delle materie scientifiche pure e non applicate, ma anche lo studio della filosofia, del latino e financo del greco. Tutte cose che ho capito molto più avanti con gli anni, non di certo a soli 14 quando mi sono iscritto al liceo in dubbio con ITI e ITC, senza neanche pensare al Classico. Avrei fatto meglio a scegliere quest'ultimo. Me ne accorsi troppo tardi.
 
Sin dai tempi in cui toccò a me frequentare le superiori, gli ITIS erano in crisi mentre i licei non sapevano dove mettere gli alunni, tanto che nell'ITIS che frequentavo io alcune classi furono prestate prima allo scientifico poi allo. Psico pedagogico (ex magistrali).
In realtà nella mia provincia l'ITIS che ho frequentato io ha un nomea molto rinomata tra le aziende, trovi subito lavoro, io ricevetti qualcosa come 20 offerte di lavoro ma ero già deciso per l'università.
La cosa che non ho apprezzato è tra l'altro il periodo iniziale universitario che a livello di corsi prevedeva solo 1 di disegno tecnico (per un ingegnere meccanico è pochissimo, noi all'ITIS era dal primo anno che invece lo avevamo come materia di studio) e che tutto era troppo pensato per un ragazzo che fosse uscito dallo scientifico.
Insomma vai a formare tecnici che poi non sanno nemmeno leggere un disegno.
Forse va ripensato un po' tutto il sistema scolastico italiano.

Oggi parlando con miei colleghi di lavoro più giovani da poco usciti dalle superiori invece mi parlano di ripresa degli istituiti tecnici e credo sia vero, infatti in un paese limitrofo han dovuto chiudere un piccolo istituto che faceva capo ad uno scientifico con sede in provincia proprio per carenza di classi da inserire.


Un tempo,
i Licei erano gli unici istituti da cui si poteva accedere a tutte
le facolta'....
Oggi, in cui la ( poca ) voglia di studiare e il miraggio dei Cracco/Canavacciolo
dominano....
Scoppiano le Alberghiere
 
Un tempo,
i Licei erano gli unici istituti da cui si poteva accedere a tutte
le facolta'....
Oggi, in cui la ( poca ) voglia di studiare e il miraggio dei Cracco/Canavacciolo
dominano....
Scoppiano le Alberghiere
C'è anche molto più mercato, aumenta la clientela di bar, ristoranti, alberghi etc, sia per lavoro, viaggi di piacere o proprio per provare i singoli locali... anche se lavorare in quegli ambiti non è rose e fiori. Per la preparazione dei licei non è tanto quello che ti insegnano, ma quanto impari a studiare.
 
C'è anche molto più mercato, aumenta la clientela di bar, ristoranti, alberghi etc, sia per lavoro, viaggi di piacere o proprio per provare i singoli locali... anche se lavorare in quegli ambiti non è rose e fiori. Per la preparazione dei licei non è tanto quello che ti insegnano, ma quanto impari a studiare.



C'e' piu' mercato....Si'
Ma il grosso,
specie fra gli operatori al banco o di sala,
non proviene da istituti Alberghieri.
E sul " campo " si notano tranquillamente
 
Back
Alto