<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Crescita economica e carenza di personale | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Crescita economica e carenza di personale

Tornando IT, siamo un paese che sta aumentando la quota di impegno nel terziario e servizi, mentre mancano lavoratori per primario e secondario, che poi creano la ricchezza per gli altri due. In parte sono stati decenni in passato in cui non sono state soddisfacenti le paghe e la stabilità, tra aziende ballerine, dislocate o che riducono il personale quando l'automazione le sostituisce. Ora servono tecnici formati e specialiizzati. Forse era necessario programmare e retribuire meglio in passato.
 
....Che non si formano da un giorno all' altro....
....E che comunque con le retribuzioni nostrane,
poi bisogna vedere chi ne godra'
 
Vero, sono scopi diversi. Mi ricordo in università chi veniva dagli ITIS, sapeva molte cose, noi dello scientifico un po' meno, sopratutto di applicazioni elettroniche o nucleari. Quelli che provenivano dal classico niente. Si sono laureati prima e meglio questi ultimi, abbastanza bene noi dello scientifico, molto meno in numero o in tempi o in votazioni chi proveniva da ITIS. Trattasi di metodi di studio. Ricordo periti che ad Analisi I si annoiavano sapendo già tutto, ma un conto è sapere le regole, un altro padroneggiare la teoria matematica che sta sotto, idem coi periti chimici al corso di chimica, idem per gli elettronici al corso di Elettronica Applicata, non quello di Fisica dei Dispositivi Elettronici, li potrei capirlo. È la differenza tra chi deve conoscere, sapere per saper fare e chi deve imparare a pensare, anche a quello che non esiste. Per questo servono la teoria matematica, lo studio delle materie scientifiche pure e non applicate, ma anche lo studio della filosofia, del latino e financo del greco. Tutte cose che ho capito molto più avanti con gli anni, non di certo a soli 14 quando mi sono iscritto al liceo in dubbio con ITI e ITC, senza neanche pensare al Classico. Avrei fatto meglio a scegliere quest'ultimo. Me ne accorsi troppo tardi.
perdonami, ma che si siano laureati prima e meglio i ragazzi provenienti dal classico è una tua impressione.
Magari sarà anche vero, ma la realtà dei macro numeri è che una minima parte dei ragazzi che fanno il classico intraprende studi tecnico scientifici che garantiscono sbocchi professionali sicuri.
La maggior parte canna proprio percorso a dimostrazione che saranno anche bravi a studiare ma sono meno bravi a capire cosa gli conviene studiare.
 
quanto alla carenza di personale che lamentano le aziende, penso dovrebbero fare una precisazione.. c'è carenza di personale tecnico specializzato che accetta di rimanere sottopagato.

Sono certissimo che se queste aziende aggiungessero almeno 10k al budget della loro ricerca, non avrebbero difficoltà.
Magari questo potrebbe anche innescare un circolo virtuoso che invita gli studenti ad iscriversi a scuole tecniche. Un po' quanto avviene in Germania che grazie a questo è la patria della manifattura sia a volumi che in termini qualitativi.
 
perdonami, ma che si siano laureati prima e meglio i ragazzi provenienti dal classico è una tua impressione.
Ti posso assicurare che è quanto ho sperimentato da studente, dottorando, post doc, specializzazione e docenze accademiche svolte in diverse sedi, ed anche presso gli atenei dove hanno studiato ed insegnato amici e colleghi, politecnici inclusi. Chiaramente non sono statistiche ufficiali, ma un po' ne ho viste.
 
Magari sarà anche vero, ma la realtà dei macro numeri è che una minima parte dei ragazzi che fanno il classico intraprende studi tecnico scientifici che garantiscono sbocchi professionali sicuri.
Non conosco se esistano statistiche che seguono i maturati classici o di altra provenienza, tipo Alma Laurea che segue i laureati. Conosco molti colleghi fisici che provengono da studi classici, moltissimi dallo scientifico, casi rarissimi da altre provenienze
 
quanto alla carenza di personale che lamentano le aziende, penso dovrebbero fare una precisazione.. c'è carenza di personale tecnico specializzato che accetta di rimanere sottopagato.

Sono certissimo che se queste aziende aggiungessero almeno 10k al budget della loro ricerca, non avrebbero difficoltà.

Gia'....

....E in piu' resterebbero in Italia....
Invece ci " divertiamo " ad esportare promettenti genietti:
agggratissse
 
Ti posso assicurare che è quanto ho sperimentato da studente, dottorando, post doc, specializzazione e docenze accademiche svolte in diverse sedi, ed anche presso gli atenei dove hanno studiato ed insegnato amici e colleghi, politecnici inclusi. Chiaramente non sono statistiche ufficiali, ma un po' ne ho viste.
ci credo e non lo discuto, anche da me a ingegneria quei pochi che c'erano si sono comportati benissimo.
Ma ribaltando la domanda, se il classico è così formativo perchè poi la maggior parte di questi ragazzi intraprende studi dagli sbocchi lavorativi estremamente incerti?
 
La maggior parte canna proprio percorso a dimostrazione che saranno anche bravi a studiare ma sono meno bravi a capire cosa gli conviene
Non lo sapevo, hai una fonte? Nella mia esperienza, tutti gli amici classicisti che hanno terminato gli studi universitari sono professionalmente realizzati, magari non facoltosi, ma non mi sembrava come dici, ma se hai dati certi sono pronto a ricredermi.
 
ci credo e non lo discuto, anche da me a ingegneria quei pochi che c'erano si sono comportati benissimo.
Ma ribaltando la domanda, se il classico è così formativo perchè poi la maggior parte di questi ragazzi intraprende studi dagli sbocchi lavorativi estremamente incerti?


Sarebbe interessante sapere che corsi di laurea pensa poi di seguire uno che si iscrive al Classico
??
A occhio solo con Medicina, e un po' Legge*, puo' pensare
di avere sbocchi interessanti e/o remunerativi.

*Magari, questa, col babbo a copertura
 
Ultima modifica:
Non lo sapevo, hai una fonte? Nella mia esperienza, tutti gli amici classicisti che hanno terminato gli studi universitari sono professionalmente realizzati, magari non facoltosi, ma non mi sembrava come dici, ma se hai dati certi sono pronto a ricredermi.
ci sono studi anche di Alma Laurea, ma il mio ragionamento parte dall'assunto che i laureati in materie umanistiche che performano peggio in termini di occupabilità, hanno studiato al classico in percentuale nettamente superiore si chi ha fatto un istituto tecnico.
Anche perchè dai tecnici chi prosegue con l'università è una risicata minoranza.
 
perchè poi la maggior parte di questi ragazzi intraprende studi dagli sbocchi lavorativi estremamente incerti?
È questo che non capisco, non ne sono al corrente, conosco avvocati, informatici, medici, ingegneri, docenti, etc, tutti liceali classici. Anzi, credo se ne laureino di più che di liceali scientifici. Diverso il discorso per chi arriva da IT, che sono risucchiati dalle aziende. Anche se poi negli enti di ricerca, quanto quelli clinici che ho frequentato, pullulano di PI, ingegneri, ma anche geometri, elettricisti, idraulici, geologi etc, perché le tecnologie complesse e le installazioni di tali macchinari richiedono professionalità non vicariabili. Pensa che al CERN c'era anche un soffiatore di vetro, che credo venisse proprio da Murano.
 
i laureati in materie umanistiche che performano peggio in termini di occupabilità, hanno studiato al classico in percentuale nettamente superiore si chi ha fatto un istituto tecnico.
Ah, certo alle facoltà umanistiche incontravi principalmente studenti(esse), provenienti da classico, linguistico e magistrali. Però di tutti quelli che ho visto all'opera ad ingegneria, fisica, matematica, informatica, etc erano brillanti.
 
Io ho conosciuto studenti usciti dal classico che quanto a preparazione in matematica e fisica erano messi meglio di quelli usciti dallo scientifico.
Però li ho conosciuti mentre frequentavano una facoltà umanistica.
 
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