Non basta mantenere vivo il brand buttando fuori prodotti a caso, ma credo che si possa trovare anche un compromesso che permetta di avere il piacere di guida che un appassionato vuole e contenere i costi per offrire un prodotto appetibile per un pubblico più ampio. È un esercizio difficile, sicuramente, ma credo sia l'unica strada che può tenere in piedi AR. La strada di avere prodotti di fascia più bassa che condividono le tecnologie con altri prodotti del gruppo, pur mantenendo un carattere Alfa, ed altri prodotti di fascia più alta più esclusivi, credo sia quella giusta.
Il fatto che si usino tecnologie condivise all'interno del gruppo io non la trovo una cosa negativa di per sé, anzi, potrebbe permettere di usare delle risorse che la sola Alfa non si potrebbe permettere (e non scordiamoci che i tecnici FCA/Alfa sono all'interno del gruppo quindi contribuiranno anche loro a formare le tecnologie che poi useranno). Non giudico un'auto dal pianale di partenza e dai componenti, senza averla prima vista e provata, anche perché a fare l'auto è l'insieme di tutto, com'è stato "armonizzato" e messo a punto. Quello che mi importa è il risultato: si guida come un'Alfa? Ha il carattere di un'Alfa? Ovviamente se la risposta a queste domande sarà "no", per me avranno fallito.
Ma non è quello che sta per accadere.
Giulia, Stelvio (e se vogliamo 4c) sono auto nate partendo da tecnici e tecnologie condivise del gruppo ma che hanno creato prodotti autentici e riconoscibili, capaci di prestazioni e soluzioni tecniche in grado di costituire il valore premium del brand.
Questo è un esempio virtuoso da seguire.
Qua, anche per l'alto di gamma, non si prospettano soluzioni più esclusive, ma solo auto più care che usano i medesimi componenti e soluzioni tecniche standardizzate per tutto il gruppo.
Insomma questi con gli stessi telai, sospensioni e motori (fra poco batterie e motori elettrici) costruiranno tanti modelli con sole carene diverse.
E questo non è condividere tecnologie all'interno di un gruppo: questo è sinergizzare al massimo avendo come unico concetto produttivo la riduzione dei costi di progetto. A discapito del livello del risultato finale, che giocoforza passa in secondo piano. E tutto enfatizzato e giustificato con il passaggio all'elettrico.
Torno al quesito di loopo: a voi basta una siffatta Alfa Romeo?