Aspetto di leggere tutta l'intervista.
Però non posso che evidenziare un ossimoro, che dà tutta la misura di quanto sia concreto il rischio di un salto all'indietro:
se la filosofia Alfa è irrinunciabile, non si può pensare di prendere un pianale modulare pensato per essere tutto e un po' e renderlo solo più sportivo, ma si deve progettare il pianale con l'obiettivo di renderlo per nascita e concetto progettuale IL PIÙ sportivo e performante della sua categoria. Cioè la filosofia di Giorgio. Questo è l'unico modus operandi in grado di creare auto Alfa Romeo al vertice della categoria, creando il benchmark con un prodotto raffinato che è un'eccellenza della meccanica, che si traduce tutto nella guida su strada.
Poi possono montarlo anche sulle altre marche del gruppo. Ma almeno sarà un prodotto pensato per il top, cioè un prodotto Alfa Romeo e non genericamente stellantis, da declinare poi agli altri brand.
Altrimenti ritorneremo ai tempi del passaggio alla 155 ta. Solo in salsa franzona moderno/elettrica
Utopia. Con le elettriche non esiste questo discorso di "esclusività meccanica". Anche perché praticamente non esiste meccanica. Lato guida saranno tutte molto simili: gran sparo da fermo che dopo un po' uno poi si rompe anche i mar*ni, frenata artificiale cioè disattivando la modalità one-pedal, (perdendo efficienza in ricarica). TP artificiale perché non ha nessun senso tecnico che ci sia...lasciamo stare va. Spero arrivi il sistema automatico di rilevazione ed imposizione dei limiti di velocità, col 5G; così almeno otterrò l'ultima soddisfazione in campo automobilistico; l'eliminazione fisica delle "elettriche sportive".