<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'Inghilterra dice addio ai motori endotermici nel 2030 | Page 23 | Il Forum di Quattroruote

L'Inghilterra dice addio ai motori endotermici nel 2030

Stato
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Ma qualcuno si è posto il problema di quanto questo possa costare ai cittadini a suon di tasse, per fare le infrastrutture necessarie in così poco tempo? Londra ha approvato la costruzione della centrale nucleare più costosa della storia, quella di Hinkley point sarà pronta tra 5 anni costo 24 miliardi di dollari. Ne vuole fare altre 16 "mini" centrali da 440 MW più le infrastrutture.


Le stamperie di Stato lavoreranno h24
 
In un'ottica autarchica è perfettamente sensato sposare il nucleare, rendendosi indipendenti dall'approvvigionamento di petrolio extra (ne hanno comunque) in dollari.

Se poi le centrali riesci a costruirle ed a non farle esplodere (la GB mi pare sia poco sismica) i vantaggi sono notevoli.

L'uranio o il plutonio non si trovano al mercato sotto casa.

E' una tecnologia che richiede investimenti ingentissimi e ha riflessi sul piano politico/strategico/militare

E' generazione puntuale e non diffusa. Ciò significa che è adeguato a reti di vecchia generazione (diciamo "di potenza" utilizzando un termine improprio, invece delle smart grid) ma anche che è gestito dalle élites, il singolo cittadino non partecipa alla generazione di energia.

C'è il problema dell'inquinamento da isotropi radioattivi (che è un po' come il PM 2.5, se ne emettono anche a volontà ma a norma di legge non sono rilevabili, ma ci sono eccome) e soprattutto dello smaltimento delle scorie che è un'ipoteca che diamo alle generazioni future, non esistono siti di stoccaggio completamente sicuri.

Se guardiamo al futuro analizziamo i costi reali, comprensivi della dismissione delle centrali e lo stoccaggio delle storie indefinitamente nel tempo per le generazioni che verranno, sono altissimi ed è una tecnologia che non conviene. Per questo la Germania, per esempio, la sta abbandondando.

Ad altri che hanno già la tecnologia in casa, vogliono decarbonizzare ma senza investire troppo in reti di nuova generazione, il nucleare invece può ancora convenire, nel breve o medio periodo.

Io (se può interessare il mio personalissimo parere) anni fa ero convintamente pro nucleare e pensavo fosse la panacea di tutti i mali, ma dopo essermi informato meglio (per me fu decisivo un reportage di ARTE sulle scorie radioattive) ho cambiato idea.
 
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I rasoi elettrici e i frigoriferi i lascio a chi piace l'elettrico a me piacciono queste auto!
Porsche-911-991-GT3-RS-for-sale-orange-0.jpg
 
stanno dicendo ora al TG2 che comunque non si tratta solo di nucleare, stanno cercando di implementare l’eolico e l’idrogeno.
Cercare di rendersi il piú possibile autonomi circa l’energia, mi sembra un qualcosa che anche noi dovremmo fare.
 
L'uranio o il plutonio non si trovano al mercato sotto casa.

E' una tecnologia che richiede investimenti ingentissimi e ha riflessi sul piano politico/strategico/militare

E' generazione puntuale e non diffusa. Ciò significa che è adeguato a reti di vecchia generazione (diciamo "di potenza" utilizzando un termine improprio, invece delle smart grid) ma anche che è gestito dalle élites, il singolo cittadino non partecipa alla generazione di energia.

C'è il problema dell'inquinamento da isotropi radioattivi (che è un po' come il PM 2.5, se ne emettono anche a volontà ma a norma di legge non sono rilevabili, ma ci sono eccome) e soprattutto dello smaltimento delle scorie che è un'ipoteca che diamo alle generazioni future, non esistono siti di stoccaggio completamente sicuri.

Se guardiamo al futuro analizziamo i costi reali, comprensivi della dismissione delle centrali e lo stoccaggio delle storie indefinitamente nel tempo per le generazioni che verranno, sono altissimi ed è una tecnologia che non conviene. Per questo la Germania, per esempio, la sta abbandondando.

Ad altri che hanno già la tecnologia in casa, vogliono decarbonizzare ma senza investire troppo in reti di nuova generazione, il nucleare invece può ancora convenire, nel breve o medio periodo.

Io (se può interessare il mio personalissimo parere) anni fa ero convintamente pro nucleare e pensavo fosse la panacea di tutti i mali, ma dopo essermi informato meglio (per me fu decisivo un reportage di ARTE sulle scorie radioattive) ho cambiato idea.

se ricordo bene anche in CH dovevano smantellare una vecchia centrale nucleare....
Quanto alla D bisogna dire che circa il 35% della energia viene prodotta col carbone. Addirittura l’80% in Polonia.
 
da noi per precisa volontà popolare, con ben due referendum,

Non direi proprio per "volontà popolare", era uno di quei referendum che non poteva avere esito diverso, fatto solo per farsi togliere le castagne dal fuoco non avendo gli attributi per prendere una decisione, in un senso o nell'altro. Succederebbe esattamente lo stesso se si indicesse un referendum per abolire i "pesticidi", come pensi che andrebbe a finire?
 
Guardate allora alla Norvegia, che pur essendo il principale produttore europeo di petrolio, può produrre già oggi fino al 90% del fabbisogno con le rinnovabili, e ha il più grande parco auto elettrico mondiale in proporzione agli abitanti (a Oslo siamo già al 50% del circolante).

Scusa, ma la Norvegia è la dimostrazione dell'esatto contrario. Un paese pieno di soldi (grazie al petrolio), abitato da quattro gatti, che può produrre il 98% del suo fabbisogno energetico tramite idroelettrico.... dove la trovi un'altra situazione del genere?
 
Io (se può interessare il mio personalissimo parere) anni fa ero convintamente pro nucleare e pensavo fosse la panacea di tutti i mali, ma dopo essermi informato meglio (per me fu decisivo un reportage di ARTE sulle scorie radioattive) ho cambiato idea.

Io continuo a sperare che si riesca finalmente a far partire la fusione, ma mi sembra che sia come la domenica di Poltrone&Sofà....
 
Ad altri che hanno già la tecnologia in casa, vogliono decarbonizzare ma senza investire troppo in reti di nuova generazione, il nucleare invece può ancora convenire, nel breve o medio periodo.
Sottolineo questo passaggio, che è il senso del mio intervento.
Per il resto concordo.
Io sulla tecnologia nucleare nel Belpaese ho sempre avuto riserve, un po' perché l'ho vista quasi da vicino ma, in generale, per il nostro essere spesso un po approssimativi.
Come mettere le zeppe in legno sotto un giunto dei binari o andarsene senza controllare realmente come s'è lasciato lo scambio difettoso.
 
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