<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> INDISPENSABILI, cosa ne pensate voi? | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

INDISPENSABILI, cosa ne pensate voi?

Ci sono prodotti INDISPENSABILI che lo stato deve garantire!?

  • Lo stato ne garantisce la produzione.

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  • Non saprei cosa rispondere.

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  • Total voters
    9
Anche la mia....
....Non avendo proprio idea dei costi kg delle terre rare
E ancora meno,
e questo e' persino piu' importante,
di quanti grammi ne occorrono per ogni unita' dei vari apparecchi
in cui si usano
ne servono relativamente poche ma il costo è esorbitante, inoltre a causa ad esempio dell'impennata della domanda dovuta all'auto elettrica ad esempio il prezzo del cobalto è schizzato ancor più verso l'alto...fai conto che in una batteria da 60kwh ci sono a seconda dell'architattura dai 10 ai 30 kg di cobalto, e il prezzo, non lavorato quindi ancora ce ne va per metterlo nella batteria, costava nel 2018 60 euro al kg, con un aumento del 145% rispetto al 2015. L'indio è sui 240 euro al kg, in una tv da 55 pollici ce ne sono un paio di etti.
 
Risposta a Alex 79 e Pilota 54
Non ho capito quasi nulla del primo post, e del collegamento col titolo, invece ho capito questo post, che condivido.

Io credo che questa crisi ci abbia insegnato che la globalizzazione non è affatto un demone da sconfiggere, ma al contrario, deve essere la base su cui ricostruire (quando la pandemia finirà, perchè deve prima o poi finire), un mondo nuovo, basato sul libero scambio (via tutti i maledetti dazi), sulla valorizzazione delle risorse locali (da noi la manifattura, il turismo, l'agricoltura, la gastronomia, la moda, i vini, per esempio), sulla cooperazione e la solidarietà internazionale, anche sul piano della sanità e della sostenibilità ambientale.

La pandemia ci ha insegnato che siamo tutti nella stessa barca, la stessa grande nave che forse stava andando verso un iceberg, mentre tutti pensavano solo a divertirsi, bistrattando i poveri, gli emarginati, gli ultimi in genere. Ora abbiamo capito che tutti sono importanti, anche quelli che puliscono le strade, che ci riforniscono di benzina, che ci fanno pagare la spesa alla cassa, e persino i migranti, che vanno a raccogliere le fragole, le arance e i pomodori nei campi (...o che, dopo aver studiato medicina, hanno salvato la vita a Boris Johnson).

Tutti siamo importanti, tutti abbiamo la stessa dignità e tutti dobbiamo collaborare affinchè il mondo vada avanti non avendo come unica mira il PIL, la crescita e l'egoismo, ma l'amore tra i popoli e la salute di tutti noi e anche del meraviglioso pianeta che ci ospita.

L'Italia ha bisogno degli altri Paesi e gli altri Paesi hanno bisogno dell'Italia, altro che isolarci con produzioni autoctone per i bisogni autoctoni, e inutili statalizzazioni.

Quasto comunque sarà l'unico mio post su questo topic, appunto perchè non ho capito bene di cosa si deve parlare, quindi per il seguito mi taccio.

Vorrei rispondere ai PRO GLOBALIZZAZIONE.
Il post è :Ci sono prodotti INDISPENSABILI??
1 ) Secondo la mia opinione è SI.
2) Sono CONTRO ALL'AUTARCHIA.
3) Sono a favore della PRODUZIONE MINIMA DEL 30% DEI PRODOTTI INDISPENSABILE PER NON CREARE DIPENDENZE DA ALTRI PAESI .
4) Sono favorevole allo scambio di merci con tutti i paesi del mondo mettendo a disposizione FINO AL 70% DEL MERCATO NAZIONALE DI MERCI INDISPENSABILI E NON.
5) Con questo sistema adatto a tutti i paesi,si garantisce lo sviluppo di tutte le nazioni .
6) Lo sviluppo della tecnodiversità , la fine di MONOPOLI ED OLIGOPOLI.
Poi,per favore..siate obbiettivi, esistono gruppi che hanno il monopolio su settori strategici, ANDROID .e poi ditemi chi altro?Che quota di mercato detiene??
Mi meraviglio ancora oggi, che la legge ANTITRUST NON SIA ANCORA INTERVENUTA.Ricordo anni fà per il Brouser I:E la microsoft ha dovuto finanziale altri software concorrenti perchè deteneva una posizione dominante.
Smartphone Pc vengono fatti in Asia, sono beni INDISPENSABILI perciò come tali non possiamo essere TOTALMENTE DIPENDENTI DA ALTRI. Ripeto ANCORA...ricordiamo il caso ancora attuale Cina -Usa? Trump ordina a Google di togliere android a Hauwei,uguale i smartphone di questa ditta diventano scatole vuote...
Io personalmente dipendere da una sola ditta o poche ditte mi PREOCCUPA MOLTO.
Ancora,se la globalizzazione è una manna, che ci porta miglia di immigrati a raccogliere i pomodoro perchè pagarti 2-3 euro allora,per carità. Mi dispiace non condivido, io preferisco che queste persone abbiano nei loro paesi fabbriche che producano ALMENO IL 30 % DEI PRODOTTI INDISPENSABILI.
Ripeto amo lla Tecnodiversità, mi piacerebbe vedere un'auto prodotta da UNA CASA NIGERIANA, mi chiedo come potrebbe essere, che esprima l'esigenze e la cultura Nigeria, o Peruviana, Araba o Australiana. Mi sembra una cosa assurda la globalizzazione come la intendete voi, o quella attuale.Vendere un prodotto di un paese ma che in realtà è solo marchiato . Togliere l'indentità o ridurla, a favore solo del prezzo , creerà grandi problemi, estremismi..
 
@1o100

Sei pregato, come tutti, di non usare il maiuscolo, perchè nei forum equivale a urlare, grazie.
Al massimo puoi mettere 1 parola maiuscola per ogni messaggio.
 
Comunque, giusto una piccolissima opinione: è evidente che la globalizzazione comporta molte storture e squilibri che possono penalizzare Paesi come il nostro...
ma sono ragionevolmente sicuro che se l'Italia fosse in grado di arricchirsi grazie alla globalizzazione (per esempio con la produzione di prodotti esclusivi richiestissimi in tutto il mondo), come fanno altri Paesi, .

D'accordo sulle storture, ma sul fatto di arricchirsi con l'export globale e prodotti esclusivi e richiestissimi, veramente lo facciamo eccome, forse più di ogni altro paese in relazione alle dimensioni della nostra economia, pensiamo a moda, cibo, arredamento, automobili e barche di lusso, ceramiche e tanto altro...se il made in Italy non è questo, cosa dovrebbe essere?? Ma questo è arricchirsi grazie all'export.
 
Ultima modifica:
D'accordo sulle storture, ma sul fatto di arricchirsi con l'export globale e prodotti esclusivi e richiestissimi, veramente lo facciamo eccome, forse più di ogni altro paese in relazione alle dimensioni della nostra economia, pensiamo a moda, cibo, arredamento, automobili e barche di lusso, ceramiche e tanto altro...se il made in Italy non è questo, cosa dovrebbe essere?? Ma questo è arricchirsi grazie all'export.

E' vero, ma forse non è arricchirsi abbastanza come vorrebbero gli italiani.
Si sa, i soldi non bastano mai... e abbiamo sempre un certo complesso di inferiorità verso gli altri.
 
Una volta lo stato era presente nella chimica, siderurgia, telecomunicazioni, trasporti etc. Attraverso l'Iri ha ricostruito l'Italia dopo la guerra. Poi si disse che erano dei carrozzoni e si svendette tutto ai privati. Privati che hanno fatto i loro porci comodi ( vedi Ilva, e anche Telecom comprata dal sig. Colaninno ). L'Olivetti comprata da De Benedetti sappiamo la fine che ha fatto. Spero che i giovani imprenditori sono fatti di un'altra pasta.
 
E' vero, ma forse non è arricchirsi abbastanza come vorrebbero gli italiani.
Si sa, i soldi non bastano mai... e abbiamo sempre un certo complesso di inferiorità verso gli altri.

Mah sinceramente che gli italiani abbiano complessi di inferiorità verso gli altri mi suona nuovo, e te lo dico da italiano all'estero.
Essere italiano l'ho sempre sentito come un plus, lavorativamente parlando.
Il problema dell'Italia è il fatto che è una nazione variegata e disomogenea dal punto di vista economico, che non fa sistema, ed è anche la cosa pubblica. Invece, riguardo certe realtà di eccellenza, in molti campi non ce n'è per nessuno.
 
Una volta lo stato era presente nella chimica, siderurgia, telecomunicazioni, trasporti etc. Attraverso l'Iri ha ricostruito l'Italia dopo la guerra. Poi si disse che erano dei carrozzoni e si svendette tutto ai privati. Privati che hanno fatto i loro porci comodi ( vedi Ilva, e anche Telecom comprata dal sig. Colaninno ). L'Olivetti comprata da De Benedetti sappiamo la fine che ha fatto. Spero che i giovani imprenditori sono fatti di un'altra pasta.
..e lo erano. Io sono abbastanza avanzato con l'età per ricordare ad esempio i buchi di quello che oggi si chiama Ilva ma una volta si chiamava Finsider (che ha pure creato gli immensi danni ambientali a Taranto), come pure non si ricorda che Olivetti era in stato fallimentare grazie all'insistenza del suo fondatore sulle macchine da scrivere, mentre in ufficio io compravo wordprocessor IBM.... il resto mi pare nostalgia di una era che di oro aveva assai poco, anzi....senza rammentare il disastro della chimica gestita malissimo con una quantità di tangenti che non osi neppure immaginare
 
..e lo erano. Io sono abbastanza avanzato con l'età per ricordare ad esempio i buchi di quello che oggi si chiama Ilva ma una volta si chiamava Finsider (che ha pure creato gli immensi danni ambientali a Taranto), come pure non si ricorda che Olivetti era in stato fallimentare grazie all'insistenza del suo fondatore sulle macchine da scrivere, mentre in ufficio io compravo wordprocessor IBM.... il resto mi pare nostalgia di una era che di oro aveva assai poco, anzi....senza rammentare il disastro della chimica gestita malissimo con una quantità di tangenti che non osi neppure immaginare

Di oro....
Aveva che la gente comune ci credeva....
E così si comportava
Poi, con il passare degli anni,
tra pubblico e privato c'e' rimasto ben poco....
Per quello, soprattutto, oggi, si parla di microimprese come spina dorsale del paese
 
Mi fa piacere che molti abbiano capito perché le aziende statali andavano male
Potrebbe essere una soluzione per riproporla. Mah.. si capisce dai commenti, è una esperienza che molti italiani non vogliono ripetere.
Bene, mi chiedo chi sarà ad aiutare le piccole aziende italiane, gli operai in cassa integrazione e la crisi che è in arrivo.
Spero, allora che sia l'Europa a salvarci, o la Cina o Usa. Abbiamo una economia che è in grande, per dire poco.. Grandeeeee difficoltà.
Aspetto, i dati economici per i prossimi mesi, poi vorrei sapere come faremo per ripartire.
Importante sapere che nessuno fa niente per niente.. se poi parliamo di economia ed aziende globalizzato, io sono già preoccupato. Ripeto, serve un paracadute almeno il 30 % di produzione nazionale di prodotti Indispensabili. Attenzione, "fin che il dottore pensa, l'ammalato muore."
Il settore auto è indispensabile, è deve rimanere almeno una percentuale in mano italiana.
 
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