<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Austin MiniMetro | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Austin MiniMetro

Il design della Metro era interessante per i tempi, razionale, coerente, grandi superfici vetrate e visibilità, e una certa personalità. La metro non era direttamente derivata dalla Mini nel pianale, ed era più grande, anche se condivideva con la Mini la meccanica e telaietti delle sospensioni; però vorrei far notare cosa vuol dire la mano del maestro Marcello Gandini, in un progetto (precedente, presentato nel 1974) di una derivata - stavolta diretta - dalla Mini, la Mini 90/120 Innocenti, che secondo me era sottilmente su un altro livello, in termini di design, più radicale, più personale, innovativo, tenendo conto che è di 8 anni precedente e pur con le differenze in termini di dimensioni.

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La Metro è stata un'auto onesta con discrete frecce nel proprio arco. Arrivata all'inizio degli anno '80 è stata schiacciata da regine come Uno, R5 e 205
 
Considerato che la tenne al massimo un paio d'anni, tre al massimo, e che di km non ne fece certo centomila, prima di arrendersi e venderla, subì pure la rottura del cambio con fermo macchina d'un mese e costi di riparazione non esigui visto che era fuori garanzia (all'epoca un anno).
Poi lo lasciò a piedi in autostrada a ripetizione sotto il diluvio.
Fu la famosa goccia.
 
Teramo. Avevo fatto un bell'album fotografico con tutte queste auto anni 60/70/80 che trovavo in giro. Peccato che lo smartphone si sia rotto e non ho potuto recuperare nulla.


Non mi fraintendere, cerco di dirlo meglio che posso... In un recente viaggio marche Umbria ho in effetti notato auto più vecchiotto di quanto non accada nel nord ovest, zone che posso girare io insomma... Ricordo qualche R5 nell entroterra marchigiana, ero a Senigallia, poi una visa.... Qualche uno..... Beh un piccolo tuffo nel passato...
 
Il design della Metro era interessante per i tempi, razionale, coerente, grandi superfici vetrate e visibilità, e una certa personalità. La metro non era direttamente derivata dalla Mini nel pianale, ed era più grande, anche se condivideva con la Mini la meccanica e telaietti delle sospensioni; però vorrei far notare cosa vuol dire la mano del maestro Marcello Gandini, in un progetto (precedente, presentato nel 1974) di una derivata - stavolta diretta - dalla Mini, la Mini 90/120 Innocenti, che secondo me era sottilmente su un altro livello, in termini di design, più radicale, più personale, innovativo, tenendo conto che è di 8 anni precedente e pur con le differenze in termini di dimensioni.

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Queste le vedevo abbastanza, non mi spaice sono sincero
 
Non mi fraintendere, cerco di dirlo meglio che posso... In un recente viaggio marche Umbria ho in effetti notato auto più vecchiotto di quanto non accada nel nord ovest, zone che posso girare io insomma... Ricordo qualche R5 nell entroterra marchigiana, ero a Senigallia, poi una visa.... Qualche uno..... Beh un piccolo tuffo nel passato...
Non ti preoccupare, ho capito cosa vuoi dire. Più vai a sud e più trovi auto anziane, l'ho notato anche io.
 
Considerato che la tenne al massimo un paio d'anni, tre al massimo, e che di km non ne fece certo centomila, prima di arrendersi e venderla, subì pure la rottura del cambio con fermo macchina d'un mese e costi di riparazione non esigui visto che era fuori garanzia (all'epoca un anno).
Poi lo lasciò a piedi in autostrada a ripetizione sotto il diluvio.
Fu la famosa goccia.

La famosa affidabilità British Leyland degli anni '80, e del Signore delle Tenebre Lucas : )
Per il lasciare a piedi sotto il diluvio, era un difetto delle Mini inglesi classiche, dove lo spinterogeno tendeva a bagnarsi in caso di diluvio, anche perché non protetto dal radiatore che era laterale, quindi completamente esposto alle intemperie. Sulla Metro, come sulla Mini 90/120 il radiatore era frontale, non so se avesse ancora lo spinterogeno o presumibilmente (per un'auto anni '80)l'accensione elettronica.
Sulla mia Mini risolsi il problema dell' inzupparsi dello spinterogeno sotto il diluvio con una copertina di plastica fissata con tre clips e venduta come accessorio originale
 
Ultima modifica:
non so se avesse ancora lo spinterogeno o presumibilmente (per un'auto anni '80)l'accensione elettronica.
Credo spinterogeno, ma non ne sarei certo.
Di certo c'era l'improta della scarpata nella portiera :D

Magari il problema per lui fu anche frutto dello smontaggio e rimontaggio non proprio fatto ad arte per sostituire il cambio. Un paio di giorni dopo il ritiro gli era rimasto in mano pure il pomello dello starter (c'era ancora il manettino "dell'aria" - mi pare si dicesse così:- "hai tirato l'aria?").

Certo che tempi, far partire la vettura al freddo era un mestiere, quasi un'arte.
 
Ricordo anche il monomarca.... il Trofeo MG Metro Challenge...

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Ci tiravano di quelle sportellate!

A me non dispiaceva neanche la sua erede, la Rover 114 Gti, molto bella nel suo verde british.

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Austin mini metro, che ricordi, l'ha avuta mio nonno materno, non ricordo bene l'anno di acquisto ma l'ha tenuta fino al 1997, poi comprò una punto prima serie 75 elx
 
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