<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Perché non compro più Quattroruote. | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Perché non compro più Quattroruote.

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Il problema è la fruibilità. L anno scorso ho fatto un po di fiere di auto d Epoca, curiosando un mio vecchio pallino... Il fuoristrada d antan.... A parte i costi, viste varie clio 16v per esempio intorno agli 8,9000 euro che non sono molti in ottica di tenerle a reliquia per i figli, è la fruibilità il problema principale oggigiorno

In che senso la fruibilita? Intendi i blocchi del traffico?
 
Comunque a me 4R rilassa, ogni tanto prendo anche l'allegato SUV e Crossover. Non provano solo alta gamma, hanno persino provato le varie dr che hanno prezzi popolari e sono comunque auto non così comuni. Certo qualche numero è più interessante e qualcun altro meno, ma nella media non mi lamento degli articoli anche se son scomparsi dati tecnici molto approfonditi sui motori (tipo alesaggio e corsa). L'unica cosa che un po' mi secca è il listino incompleto. Preferivo quello di qualche anno fa dove i modelli e gli optional c'erano tutti senza rimandi a quello in rete (che purtroppo anche esso ha qualche mancanza).
 
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Voglio specificare che QUATTRORUOTE è la rivista dell'automobile per antonomasia Un bellissimo ricordo,ma leggere quello che è rimasto del made in Italy, ormai un dolore, una grande delusione, per questo non acquisto più il mensile.
 
Voglio specificare che QUATTRORUOTE è la rivista dell'automobile per antonomasia Un bellissimo ricordo,ma leggere quello che è rimasto del made in Italy, ormai un dolore, una grande delusione, per questo non acquisto più il mensile.

Purtroppo non posso approfondire il tema per evitare di sconfinare in argomenti non permessi su questo forum, quindi mi limiterò a dire che non è colpa di 4R la quasi totale estinzione delle auto fatte in Italia.
Di certo mi piacerebbe se ci fosse qualcuno con i capitali e la passione per aprire una vera industria italiana di auto quasi completamente indipendente da fornitori esterni.
Una specie di "Morgan" che si fa in casa pure i motori. Spero che la Tazzari e/o la dR prima o poi ci riusciranno ...
 
Mi dispiace tantissimo, ma non compro più la rivista di Quattroruote, non perché c'è qualcosa di sbagliato nel giornale, ma da quando Fca ha fatto l'accordo con Psa, è stato il colpo definitivo. Mi ha così deluso, mi sono sentito tradito per quel poco che era rimasto d'italiano nel mondo dell'auto. Dopo anni di delocalizzazione, trasferimento di sede legale e fiscale all'estero, ora i francesi di Psa. Nooooo!!! Per non dire dell'auto elettrica, una "macchina giocatolo", "fredda", che non mi trasmette niente.. Le avventure nei deserti, con mitiche auto rudi e senza elettronica, ah bei tempi.!!! Ma non voglio neanche parlarne di queste "elettriche", non le cerco.!!
Tornando alla Fca, ringrazio che abbiate tenuto alto il made in Italy, ma rimpiango, per non dire "maledico", il fatto di aver regalato Alfa Romeo alla Fiat. Ora di made in Italy è rimasta solo la Ferrari, che non potrò mai acquistare e usare quotidianamente. Mi sento privato di un'auto ITALIANA, non ho più voglia di comprare la rivista, e leggere che i francesi, tedeschi, jap o coreani, americani, cinesi e altri costruiscono auto E NOI NO!! Questo mi ha così "nauseato" che non ho più voglia di comprare Quattroruote, Fca ha rinunciato ad essere italiana, allora buona Fortuna! Quando mi prenderò un'auto, è scontato che Fca e Psa partiranno "svantaggiati"...Ciao auto italiana. :emoji_hand_splayed:
Senza nessuna polemica, ma mi sembra un ragionamento confuso, il tuo. Le due società sono fuse al 50%, quindi a rigor di logica si potrebbe anche dire che Peugeot è diventata italiana. Poi ovviamente sappiamo tutti che gli Agnelli/Elkann hanno lasciato la governance ai francesi pur di intascare i miliardoni di euro. Qui si potrebbe aprire una discussione sulla pochezza degli imprenditori e governo italiani, ma non ha attinenza con questo forum. Ma da qui ai prossimi anni, nulla cambia. Le macchine italiane costruite in Italia resteranno tali. Quindi sfugge veramente il nesso. La proprietà italiana esiste ancora al 50% e con questa quota ne mantieni di voce in capitolo. O mi vuoi dire che il socio di maggioranza relativa cinese rende Daimler non più tedesca. Queste sono alchimie finanziarie, nulla cambia (PER ORA) a livello di prodotto. Quindi non punire Quattroruote per una cosa che non è avvenuta e di cui è solo spettatore e commentatore.
La rivista però qualche critica se la merita.
Secondo è troppo politically correct. In pieno stile della politica italiana (spero non sia offensivo per nessuno). Mai esporsi, mai prendere posizione. Va sempre tutto bene.
Qualche esempio.
Scrivere che la A3 è tutta nuova è stucchevole. Cosa avrà di nuovo se non qualche ammenicolo elettronico. Quant'è che é sempre uguale? 15 anni? È il giornale ad osannarla. Quando si potrà leggere che ha stufato anche i sassi? Prendo la A3 perché appena presentata, ma la produzione di tutti i marchi è piena di modelli praticamente uguali da decenni.
Consumi: quando potremo leggere che sono indegnamente falsi? E che i costruttori dovrebbero vergognarsi a comunicare quei dati.
Prezzi: la massima critica é evidenziare sommessamente un prezzo alto ma subito specificando che c'è un mare di qualità e tecnologia. Magari riferita ad una segmento C che costa 60.000 euro (120.000.000 di lire) Ma dove.... Si potrebbe fare un bell'articolo sui costi di produzione e sapere di quanto noi utenti siamo turlupinati? È inutile mettere 5 stelle ovunque se il prezzo pieno di optional assume valori improponibili. Anzi dovrebbero essere non applicabili se il prezzo è da zero stelle.
Confronti: è possibile riaverli magari con giudizi netti. Tipo secondo noi xxx vince 10 a 0 perché yyyy è un catorcio. Esagero volutamente, ma se manca questo, ci si addormenta prima del termine della lettura della prova. E rimettete il giudizio sul design/estetica/linea, ritirate fuori... il coraggio.
Prezzi delle assistenze/officine ufficiali: vorrei leggere che sono rapine armate autorizzate e che la rivista farà di tutto per combattere questa tendenza.
Un po' di vita, coraggio, critica su questi articoli, altrimenti i lettori si addormentano e non comprano più la rivista.
 
Senza nessuna polemica, ma mi sembra un ragionamento confuso, il tuo. Le due società sono fuse al 50%, quindi a rigor di logica si potrebbe anche dire che Peugeot è diventata italiana. Poi ovviamente sappiamo tutti che gli Agnelli/Elkann hanno lasciato la governance ai francesi pur di intascare i miliardoni di euro. Qui si potrebbe aprire una discussione sulla pochezza degli imprenditori e governo italiani, ma non ha attinenza con questo forum. Ma da qui ai prossimi anni, nulla cambia. Le macchine italiane costruite in Italia resteranno tali. Quindi sfugge veramente il nesso. La proprietà italiana esiste ancora al 50% e con questa quota ne mantieni di voce in capitolo. O mi vuoi dire che il socio di maggioranza relativa cinese rende Daimler non più tedesca. Queste sono alchimie finanziarie, nulla cambia (PER ORA) a livello di prodotto. Quindi non punire Quattroruote per una cosa che non è avvenuta e di cui è solo spettatore e commentatore.
La rivista però qualche critica se la merita.
Secondo è troppo politically correct. In pieno stile della politica italiana (spero non sia offensivo per nessuno). Mai esporsi, mai prendere posizione. Va sempre tutto bene.
Qualche esempio.
Scrivere che la A3 è tutta nuova è stucchevole. Cosa avrà di nuovo se non qualche ammenicolo elettronico. Quant'è che é sempre uguale? 15 anni? È il giornale ad osannarla. Quando si potrà leggere che ha stufato anche i sassi? Prendo la A3 perché appena presentata, ma la produzione di tutti i marchi è piena di modelli praticamente uguali da decenni.
Consumi: quando potremo leggere che sono indegnamente falsi? E che i costruttori dovrebbero vergognarsi a comunicare quei dati.
Prezzi: la massima critica é evidenziare sommessamente un prezzo alto ma subito specificando che c'è un mare di qualità e tecnologia. Magari riferita ad una segmento C che costa 60.000 euro (120.000.000 di lire) Ma dove.... Si potrebbe fare un bell'articolo sui costi di produzione e sapere di quanto noi utenti siamo turlupinati? È inutile mettere 5 stelle ovunque se il prezzo pieno di optional assume valori improponibili. Anzi dovrebbero essere non applicabili se il prezzo è da zero stelle.
Confronti: è possibile riaverli magari con giudizi netti. Tipo secondo noi xxx vince 10 a 0 perché yyyy è un catorcio. Esagero volutamente, ma se manca questo, ci si addormenta prima del termine della lettura della prova. E rimettete il giudizio sul design/estetica/linea, ritirate fuori... il coraggio.
Prezzi delle assistenze/officine ufficiali: vorrei leggere che sono rapine armate autorizzate e che la rivista farà di tutto per combattere questa tendenza.
Un po' di vita, coraggio, critica su questi articoli, altrimenti i lettori si addormentano e non comprano più la rivista.

Anche queste sono critiche garbate, motivate, circostanziate e costruttive.
Noi mod non facciamo ovviamente parte della redazione.
Speriamo comunque che magari qualcuno della redazione le legga, per trarne spunti di riflessione.

Qui si possono richiedere nuove prove su strada.

https://forum.quattroruote.it/forums/prove-su-strada/
 
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Confronti: è possibile riaverli magari con giudizi netti. Tipo secondo noi xxx vince 10 a 0 perché yyyy è un catorcio. Esagero volutamente, ma se manca questo, ci si addormenta prima del termine della lettura della prova. E rimettete il giudizio sul design/estetica/linea, ritirate fuori... il coraggio.
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Un po' di vita, coraggio, critica su questi articoli, altrimenti i lettori si addormentano e non comprano più la rivista.


Io sono d’accordo ma è infattibile. Un esempio : su una rivista concorrente leggo testuale “ questa auto è volutamente studiata così ,lasciamo ai lettori dire se è un pregio o un difetto “. E no ,devi dirmelo tu che sei un professionista. Se il volante piccolo ,esempio eh generico ,fa caga..e perché lo prendi male ,non vedi il cruscotto ecce ecce me lo devi dire te . Oppure se confronti X e Y un vincitore ci deve essere ma invece ci arrivi tu al risultato sommando le stellette e non possono decretare loro. Il perché è evidente.
 
Senza nessuna polemica, ma mi sembra un ragionamento confuso, il tuo. Le due società sono fuse al 50%, quindi a rigor di logica si potrebbe anche dire che Peugeot è diventata italiana. Poi ovviamente sappiamo tutti che gli Agnelli/Elkann hanno lasciato la governance ai francesi pur di intascare i miliardoni di euro. Qui si potrebbe aprire una discussione sulla pochezza degli imprenditori e governo italiani, ma non ha attinenza con questo forum. Ma da qui ai prossimi anni, nulla cambia. Le macchine italiane costruite in Italia resteranno tali. Quindi sfugge veramente il nesso. La proprietà italiana esiste ancora al 50% e con questa quota ne mantieni di voce in capitolo. O mi vuoi dire che il socio di maggioranza relativa cinese rende Daimler non più tedesca. Queste sono alchimie finanziarie, nulla cambia (PER ORA) a livello di prodotto. Quindi non punire Quattroruote per una cosa che non è avvenuta e di cui è solo spettatore e commentatore.
La rivista però qualche critica se la merita.
Secondo è troppo politically correct. In pieno stile della politica italiana (spero non sia offensivo per nessuno). Mai esporsi, mai prendere posizione. Va sempre tutto bene.
Qualche esempio.
Scrivere che la A3 è tutta nuova è stucchevole. Cosa avrà di nuovo se non qualche ammenicolo elettronico. Quant'è che é sempre uguale? 15 anni? È il giornale ad osannarla. Quando si potrà leggere che ha stufato anche i sassi? Prendo la A3 perché appena presentata, ma la produzione di tutti i marchi è piena di modelli praticamente uguali da decenni.
Consumi: quando potremo leggere che sono indegnamente falsi? E che i costruttori dovrebbero vergognarsi a comunicare quei dati.
Prezzi: la massima critica é evidenziare sommessamente un prezzo alto ma subito specificando che c'è un mare di qualità e tecnologia. Magari riferita ad una segmento C che costa 60.000 euro (120.000.000 di lire) Ma dove.... Si potrebbe fare un bell'articolo sui costi di produzione e sapere di quanto noi utenti siamo turlupinati? È inutile mettere 5 stelle ovunque se il prezzo pieno di optional assume valori improponibili. Anzi dovrebbero essere non applicabili se il prezzo è da zero stelle.
Confronti: è possibile riaverli magari con giudizi netti. Tipo secondo noi xxx vince 10 a 0 perché yyyy è un catorcio. Esagero volutamente, ma se manca questo, ci si addormenta prima del termine della lettura della prova. E rimettete il giudizio sul design/estetica/linea, ritirate fuori... il coraggio.
Prezzi delle assistenze/officine ufficiali: vorrei leggere che sono rapine armate autorizzate e che la rivista farà di tutto per combattere questa tendenza.
Un po' di vita, coraggio, critica su questi articoli, altrimenti i lettori si addormentano e non comprano più la rivista.

Sul discorso prezzo una volta davano un punteggio anche a quello.
Stessa cosa per garanzia, voce fatte da parte per inserire le dotationi adas e infotainment
 
Con questa crisi del coronavirus, spero che case automobilistiche ritornino a costruire auto "vere", non giocattoli elettronici che servono solo ad apparire. Ci saranno pochi soldi, servono auto di sostanza
 
Senza nessuna polemica, ma mi sembra un ragionamento confuso, il tuo. Le due società sono fuse al 50%, quindi a rigor di logica si potrebbe anche dire che Peugeot è diventata italiana. Poi ovviamente sappiamo tutti che gli Agnelli/Elkann hanno lasciato la governance ai francesi pur di intascare i miliardoni di euro. Qui si potrebbe aprire una discussione sulla pochezza degli imprenditori e governo italiani, ma non ha attinenza con questo forum. Ma da qui ai prossimi anni, nulla cambia. Le macchine italiane costruite in Italia resteranno tali. Quindi sfugge veramente il nesso. La proprietà italiana esiste ancora al 50% e con questa quota ne mantieni di voce in capitolo. O mi vuoi dire che il socio di maggioranza relativa cinese rende Daimler non più tedesca. Queste sono alchimie finanziarie, nulla cambia (PER ORA) a livello di prodotto. Quindi non punire Quattroruote per una cosa che non è avvenuta e di cui è solo spettatore e commentatore.
La rivista però qualche critica se la merita.
Secondo è troppo politically correct. In pieno stile della politica italiana (spero non sia offensivo per nessuno). Mai esporsi, mai prendere posizione. Va sempre tutto bene.
Qualche esempio.
Scrivere che la A3 è tutta nuova è stucchevole. Cosa avrà di nuovo se non qualche ammenicolo elettronico. Quant'è che é sempre uguale? 15 anni? È il giornale ad osannarla. Quando si potrà leggere che ha stufato anche i sassi? Prendo la A3 perché appena presentata, ma la produzione di tutti i marchi è piena di modelli praticamente uguali da decenni.
Consumi: quando potremo leggere che sono indegnamente falsi? E che i costruttori dovrebbero vergognarsi a comunicare quei dati.
Prezzi: la massima critica é evidenziare sommessamente un prezzo alto ma subito specificando che c'è un mare di qualità e tecnologia. Magari riferita ad una segmento C che costa 60.000 euro (120.000.000 di lire) Ma dove.... Si potrebbe fare un bell'articolo sui costi di produzione e sapere di quanto noi utenti siamo turlupinati? È inutile mettere 5 stelle ovunque se il prezzo pieno di optional assume valori improponibili. Anzi dovrebbero essere non applicabili se il prezzo è da zero stelle.
Confronti: è possibile riaverli magari con giudizi netti. Tipo secondo noi xxx vince 10 a 0 perché yyyy è un catorcio. Esagero volutamente, ma se manca questo, ci si addormenta prima del termine della lettura della prova. E rimettete il giudizio sul design/estetica/linea, ritirate fuori... il coraggio.
Prezzi delle assistenze/officine ufficiali: vorrei leggere che sono rapine armate autorizzate e che la rivista farà di tutto per combattere questa tendenza.
Un po' di vita, coraggio, critica su questi articoli, altrimenti i lettori si addormentano e non comprano più la rivista.

Come già sottolineato dal collega le critiche sono ben accettate, amichevolmente ti contesto le critiche ai consumi, i costruttori comunicano i dati secondo le direttive che devono applicare emanate da enti governativi per questo quindi non gli si può imputare nulla , la rivista ne estrae i suoi seguendo protocolli e test specifici e li mette a confronto con quelli ufficiali, mi sembra che questa sia l'operazione più chiara e efficace che si possa fare perché evidenzia proprio le discrepanze di cui tu parli
 
Io l'avevo vista anni fa a una fiera, e avevo anche postato una mia impressione. Se trovo il post lo rimetto, ma...... scusate, ma sarà mica un'auto quella.....
La M2 è omologata come auto. Quella che hai visto tu era un quadriciclo quindi non soggetta per esempio ai crash test di omologazione e ancora più lenta.
 
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