Nei percorsi non pianeggianti più che la potenza serve la coppia a bassissimi regimi SE si guida col tuo stile di guida, che predilige i bassissimi regimi... mi sembra pacifico.
Se un piccolo aspirato che gira bene ed è potente in alto lo si sfrutta come si deve (disclaimer: non ho detto di guidare come in pista o tirare le marce a limitatore, semplicemente di sfruttarlo nel suo range di giri ottimale, cioè almeno ai medi regimi) nella giusta fascia di giri, si possono avere soddisfazioni e divertimento anche e soprattutto in montagna.
La mia vecchia Civic 1.4 l'ho sempre trovata divertentissima da guidare proprio sulle strade di montagna (in Italia vivo in alta collina, dove ho a disposizione strade bellissime con pendenze anche molto pronunciate) e non ho avuto mai nessunissimo problema o complesso di inferiorità anche rispetto ad auto molto più dotate in termini di potenza e coppia (che pure possiedo ed ho posseduto) anzi a volte ho sorpreso amici con auto sportive molto prestazionali per il passo che riuscivo a tenere proprio su questo tipo di percorsi, potrei raccontare più di qualche aneddoto al riguardo. Ma soprattutto l'ho sempre trovato immensamente piacevole. Più di tante auto di potenza più che doppia che ho avuto che mi davano meno emozioni sugli stessi percorsi. Divertimento puro. Per me sentir affermare che gli aspirati Honda non sono adatti a situazioni montane è un po' un controsenso, dopo 23 anni di esperienza diretta, con un piccolo 1.4 da 90 cv e pochi kgm di coppia, ma generoso, grintoso e accoppiato a un cambio (ed a un telaio) perfetto.
E, perdonami, continuo a non capire qual'è la ratio di tenere un motore a bassissimi regimi in montagna, di affogarlo, tenerlo sottocoppia, fare i tornanti con la marcia più alta possibile... personalmente non ci vedo molto senso, non mi pare una tecnica di guida ottimale.
senti, piantala di romanzare enfatizzando quello che io o noi che la pensiamo diversamente scriviamo aggiustando quanto scritto a tuo comodo !
PER TE è così per altri è diverso, possibile che non ti entra ?
Io ci metto sempre IMHO o lo faccio sottintendere tu mai !!!
Queste che scriviamo sono opinioni personali e non leggi, io dico la mia, tu/altri la vostra, è difficile da capire ?
Non ho mai detto che ABITUALMENTE io faccio i tornanti in terza !
Ho semplicemente detto che POTENZIALMENTE il motore ASPIRATO Hyundai 1,4 ce la farebbe ed ho usato questo parametro per far capire che LUI per essere un aspirato possiede un range di utilizzo che il motore della Jazz se lo sogna perché oltre a tirare molto bene in basso spinge che è un piacere fino al limitatore senza soluzioni di continuità e
PER ME (neretto sottolineato) così deve essere un motore e non uno che mi si pianta al primo tornante stretto o al momento di riprendere dopo un rallentamento in leggera salita !
Dove sta scritto che sia il guidatore a doversi adattare all'erogazione del motore ?
PER ME (meglio che lo evidenzio altrimenti parti in tromba come al solito...) è il motore che deve soddisfare certi parametri di utilizzo a 360 gradi perché stiamo parlando di una Citycar o poco più e non di chissaché.
Inutile poi rimarcare che sono i numeri delle vendite che tastano il gradimento, quelli della Jazz sono (o meglio sono stati perché anche questa serie ormai non è più in produzione) purtroppo sempre in fondo alle classifiche.
Che tu sia un difensore a spada tratta quale tifoso di Honda ci sta ma che tu non sia in grado di avere nemmeno un minimo di realismo ammettendo anche i flop oltre che decantare quelle che PER TE sono pregi, ebbene, mi sorprende non poco; sembri un ultrà di una gloriosa squadra di calcio finita nelle serie minori che per affezione alla maglia non cessa di elencarne i pregi, fa niente se poi perde la maggioranza delle partite !
Concludendo questa ennesima diatriba senza ne capo ne coda ... peccato che anche il gruppo coreano si sia convertito a questi 3 cilindri TURBO confinando il 1,4 aspirato alle versioni base della Kia Stonic.
Questo è il DIO MERCATO che pilota le scelte dei progettisti, compresi quelli di casa Honda obbligandoli alle stesse scelte degli altri costruttori pena la perdita dell'ennesimo treno.