<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettriche: facciamo due conti | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettriche: facciamo due conti

Ma anche fossero tutte 90* in citta', restano comunque poche' per la citta' che compra piu' auto di tutte le altre in Italia.

Facendo due conti sulla carta del formaggio, ipotizzando mediamente mezz'ora di occupazione della colonnina per caricare un'auto, osserviamo che una colonnina che lavorasse 24/24 potrebbe servire 48 auto in un giorno, in uno scenario che neanche la Gerusamemme biblica dove scorrono fiumi di latte e miele.... In un'ipotesi un po' più realistica (diciamo nelle ore lavorative...) quante ne fa, e quante ne servirebbero per "elettrificare" anche solo il 10% di tutte quei potenziali utenti che non possono ricaricare in proprio?

Infatti concordo con voi e ho chiuso il mio post con la parola "vergognoso".

Altra non ne trovo e non perchè sia "contro l'elettrico", semplicemente perchè è fallace e fallato un sistema che impone vincoli e limitazioni senza nemmeno ragionare su quale sia l'alternativa (vedi recente idea di bloccare i diesel Euro6 a Roma).

90 colonnine a Milano e hinterland cosa possono fare? Chi possono servire? Ragionando su almeno un'ora di connessione nelle 12-14 utili di una giornata, e supponendo una decina di "sessioni" a colonnina (e già sarebbe ben ottimizzata...) significa che le attuali 90 colonnine (sempre se funzionanti, capaci di lavorare a potenza medio alta) potrebbero servire circa 900/1.000 auto al giorno.

Quanti mezzi girano per Milano e hinterland? Quanti mezzi fanno benzina/gasolio/GPL/metano tra Milano e hinterland?

Mi sembra veramente come il famoso tale che cerca di svuotare il mare con il cucchiaino...
 
Già oggi, d'estate, è elevato il rischio di black out locali soprattutto nelle zone residenziali causati dall' elevato assorbimento di corrente dei climatizzatori, oramai sempre più diffusi e necessari. E teniamo conto che un climatizzatore per uso domestico da 18.000 BTU assorbe una potenza elettrica media di 1,5 kW, quindi se funziona per 1 ora consuma 1,5 kWh, valori non proprio elevati, ma che pesano sulla rete (specie quella in bassa tensione che si dirama dalle cabine di zona fino alle case) soprattutto quando la contemporaneità d'uso è elevata.
Se poi aggiungiamo sulla stessa rete ( sui fili tanto per capirci) pure le ricariche delle auto elettriche, in determinati periodi ci potrebbero essere problemi, basti pensare che di sera d'estate i climatizzatori sono accesi, se poi si aggiunge la macchina in giardino in ricarica, minimo gli assorbimenti elettrici raddoppiano.
Più che a nuove centrali (teniamo conto che di notte c'è un surplus di capacità produttiva elettrica) il problema da affrontare è la rete di distribuzione elettrica soprattutto nelle zone residenziali, se si vuole obbligare ogni casa ad avere un punto di ricarica. Il fotovoltaico va bene, ma ad oggi è un aiuto non la soluzione finale, se ricarico di notte la vettura (cosa che faranno praticamente tutti), lui di notte non produce, devo accumulare l' energia quindi prodotta di giorno (altre batterie fisse), ma teniamo conto che un impianto FV domestico da 3 kW fa quello che può.
Teniamo conto che una batteria da 100 kWh la posso ricaricare in un ora se ho a disposizione una presa della potenza di 100 kW (circa), 10 ore con una da 10 kW, 33 ore con una da 3 kW (la potenza di un classico contatore da casa).
 
Secondo me i concetti di prima e seconda auto andrebbero rivisti.
Se una famiglia ha una station wagon e un'utilitaria qual è la prima auto?
Verrebbe da dire quella più grande,quella che viene usata per gli spostamenti più lunghi e che ospita tutti i componenti della famiglia insieme.
Però molto spesso l'utilitaria è quella che viene usata in settimana per gli spostamenti cittadini perchè è più pratica o per portare i figli a scuola.
Se una famiglia avesse due vetture,una elettrica e una tradizionale,conterebbe poco quale vettura è la prima auto e quale la seconda.
Andrebbe usata quella elettrica per gli spostamenti di tutti i giorni rabboccando la notte in modo da avere sempre a disposizione un'autonomia superiore rispetto alla percorrenza giornaliera.
E la termica nel weekend o per tutti gli spostamenti che vanno oltre il raggio d'azione di un'elettrica.
E colonnine ciao ciao.
L'elettrica,come l'utilitaria dell'esempio che citavo,potrebbe essere considerata la seconda auto ma essere quella con cui vengono percorsi più km o che viaggia per più ore.
Per me la mobilità in futuro si evolverà lentamente e se oggi avere un'elettrica come seconda auto significa fare,ipotizzo,il 50% della strada con l'elettrica e il 50% con l'altra magari in futuro questa percentuale crescerà e le vetture elettriche saranno a tutti gli effetti le prime auto,quelle usate ogni giorno,mentre le vetture tradizionali diventeranno vetture per il weekend o per le emergenze.

Secondo me nel tuo ragionamento, valido, manca però un aspetto importante.

Smog, limitazioni e problemi di traffico colpiscono le grandi città molto più di quanto colpiscano, ed è ovvio, paesi e città meno grandi/congestionate.

E nelle grandi città, dove il rapporto tra box/rimesse private e automobili è nettamente sfavorevole, servirebbero molte più colonnine per km2 rispetto a paesi e città meno congestionate.

Ed è proprio dove c'è più traffico che si crea più inquinamento e ci sarebbe più bisogno di "mobilità green", quindi di colonnine... Proprio per questo secondo me la tua frase "E colonnine ciao ciao." può essere unicamente riferibile a chi dell'elettrico può permettersi di farne un vezzo, un vanto e un test: la provincia.

Come dicevo ormai svariati post fa, il problema non è auto a gasolio o auto elettrica, semmai MENO AUTO in generale e città (quelle grandi) lentamente ma efficacemente aperte verso un trasporto alternativo intelligente, vario ma soprattutto efficiente (altrimenti non serve a nessuno).

Le nostre amministrazioni invece (e parlo anche per Milano), ci tassano e tartassano per poter esibire questo o quel "fiorellino all'occhiello" ma in realtà poi scopri che in Lombardia la regione ha riconfermato TRENORD -servizio oggettivamente pessimo- senza lo straccio di una gara (...pensa te...roba da medioevo...), Roma vuol bloccare gli euro6 diesel (?!?), sperimentazione su ciclabili e sharing da ripensare completamente, ecc...
 
Da qui il fatto che se piove e l'ammiraglia è appena stata lavata si usa la piccola.
Per brevi tragitti in città si usa la piccola.
Per caricare la spesa si usa la piccola.
E a fine anno la seconda auto avrà fatto il doppio dei km della prima,cosa che dal mio punto di vista la farebbe diventare automaticamente la prima auto.

A volte questa disparità di utilizzo dipende anche dai consumi.
Se l'ammiraglia di casa fa a malapena 10 con un litro verrà usata pochissimo.
Questioni da fine linguista insomma...

La prima auto è prima auto perchè la si ama di più, la si apprezza di più e offre cose che l'altra non offre (confort, sicurezza, piacere, spazio, ecc...).

La seconda auto è seconda auto perchè fa il lavoro "sporco", e quello deve fare (possibilmente senza rompere le scatole).

Io, tempo fa, ho rotto questa mia personale definizione dei ruoli di prima e seconda auto andando ad avere in casa una prima auto (nonchè unica, e affidata alle "cure" della signora... ... ...) e uno scooter 125 per me.

Resta il fatto che un'elettrica, come già scriveva qualcuno, dovrebbe sostituire quella che io chiamo la "prima auto", altrimenti tutto il sistema, gli investimenti, gli stravolgimenti sarebbero relegati semplicemente a ruoli "secondari" e di servizio.
 
Sono abitudinario, non mi giudicate, siete come meeeeeeeeeeeeeeee
elioautismoattivismo.jpg_997313609.jpg
Ditemi perché
Se la mucca fa mu il merlo non fa meee
 
Proprio per questo secondo me la tua frase "E colonnine ciao ciao." può essere unicamente riferibile a chi dell'elettrico può permettersi di farne un vezzo, un vanto e un test: la provincia.

Secondo me dipende.
Io se dovessi comprare un'elettrica lo farei solo a due condizioni.
Percorrenze giornaliere abituali ampiamente sotto l'autonomia massima dell'auto e possibilità di ricaricare nel mio box la notte.
Con questo sistema non vedrei mai una colonnina neanche col binocolo.
Perchè dovrei pagare il kw 3 o 4 volte di più rispetto alla presa domestica?
Ovviamente questo sistema presuppone piccoli rabbocchi e non ricariche complete partendo con batterie totalmente scariche.
In questo modo anche la ricarica lenta nel box di casa può bastare.

Poi come scrivevano altri secondo me le colonnine funzionerebbero meglio in provincia che nelle grandi città,le 90 colonnine di Milano non sono niente.
Le 10 colonnine di una città molto più piccola invece,almeno finchè le elettriche saranno poche,possono tornare utili ai pochissimi possessori di auto elettriche.
Perchè le distanze sono brevi,mentre in una grande città se ho bisogno di ricaricare ora e la colonnina è dall'altra parte della città magari mi ci vuole mezz'ora per raggiungerla.

Imho le colonnine sono e resteranno soluzioni di emergenza su cui poter contare solo in casi eccezionali,mentre nel 99% dei casi converrà ricaricare a casa.
Chi non ha questa possibilità non acquisterà mai una vettura elettrica perchè sarebbe troppo complicato.
 
A 0,30 €/kWh, sei sopra al metano e non troppo lontano dal diesel
https://www.quattroruote.it/news/ec...ty_la_ricarica_si_paghera_in_base_ai_kwh.html

Su rete Ionity, senza abbonamento specifico, il costo è di 0,79€ per singolo kW (nell'articolo non è specificato il costo per gli abbonati che, fosse anche la metà, sarebbe comunque un "mostruoso" 0,40€ per singolo kW a cui aggiungere il costo dell'abbonamento).

Su rete Enel X lo stesso kW costa 0,50€.

Gli 0,30€ richiesti da Tesla sulla sua rete appaiono quindi fin "pochi", a tariffe come queste il costo di rifornimento di una elettrica supera di slancio quello di metano, GPL ma anche quello del gasolio... E il tutto sempre non tenendo conto dei tempi superiori e delle minori stazioni di ricarica.

Diciamo che l'unica alternativa è il Wall box casalingo (alternativa che però in città vale per pochi, ossia chi ha un box privato).

Comunque sono prezzi stellari!
 
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