<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Addio anche a Qubo e Doblò? | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Addio anche a Qubo e Doblò?

Occhio che tutti i costruttori andranno su questa strada o abbandoneranno il mercato EU.

Quindi (ma siamo OT), se il ragionamento di Danilo è giusto (chi si può permettere un'utilitaria ibrida o elettrica che costi 30.000 euro?) chi può spendere max. 15.000 euro o compra una vettura usata termica o una segmento A.
Ammesso che non scompaiano anche le segmento A.
 
Dubito fortemente che chi vuole una Punto opti per una Panda dove si fatica a salire in 4 persone.
Il forte aumento di panda e pandypsilon secondo te da dove deriva....e questo avviene da panda 2003, poi ovvio chi non si accontenta di panda non compra una fca, ma sta cosa al canadese interessava ZERO.
 
Ultima modifica:
Ok, ma se segmento B e' a bassa redditivita', con il segmento A il margine e' ancora minore (anche con modelli molto vecchi come 500,Ypsilon e Panda che valgono circa 400mila pezzi all'anno).
segmento A per fca prezzi di vendita di poco inferiori al B.... costi di sviluppo in questi anni...pari quasi a ZERO.
 
Occhio che tutti i costruttori andranno su questa strada o abbandoneranno il mercato EU.
Vedremo.
Concordo che le segmento A sono a rischio, ma se vogliono vendere ancora un certo numero di auto almeno delle segmento B termiche dovranno esserci.
Dopotutto con i giusti motori a benzina sono in grado di rispettare il limite di 95 di CO2, in qualche caso magari con l'aiuto di un mild hybrid.
 
Il forte aumento di panda e pandypsilon secondo te da dove deriva....e questo avviene da panda 2003, poi ovvio chi non si accontenta di panda non compra una fca, ma sta cosa al canadese interessava ZERO.
Le vendite di Panda e Ypsilon sono piu' o meno stabili nell'ultimo decennio (a cavallo delle 180.000 la prima e attorno alle 60.000 la seconda), ma mancano quelle della Punto che prima del 2010 vendeva circa 300.000 macchine all'anno (nello stesso periodo la Panda viaggiava vicino alle 250.000).
 
Le vendite di Panda e Ypsilon sono piu' o meno stabili nell'ultimo decennio (a cavallo delle 180.000 la prima e attorno alle 60.000 la seconda), ma mancano quelle della Punto che prima del 2010 vendeva circa 300.000 macchine all'anno (nello stesso periodo la Panda viaggiava vicino alle 250.000).
Guarda un po dal 2010 ad oggi quanto sono calate fiesta e polo... ad esempio...
Ok panda vecchissima quest'anno è aumentato del 30% mi paere e non si capisce come:)
Cmq ripeto se non capisci il concetto dei costi di sviluppo i numeri contano veramente poco.
 
Era chiaro già da tempo che l'unico obiettivo degli Agnelli è quello di vendere, pardon, trovare un partner, per FCA. E per fare questo hanno chiesto e ottenuto da Marchionne debito zero. Bello, se non fosse che il debito zero è stato raggiunto azzerando lo sviluppo di prodotti. E' ovvio, però, che così campi pochissimo: già oggi FCA ha più marchi che modelli, fra un po' la continua e pesante erosione di quote di mercato comporterà perdite ingenti. Quindi che fare? Investire a babbo morto, come per l'elettrico, quando ormai i competitor avranno accumulato un vantaggio incolmabile? Certo che no, ed il rischio è che nel giro di poco tempo FCA si ritrovi a debito zero ma con perdite monstre: basta uno starnuto dei truck RAM (Jeep già ha un po' di febbretta) e la frittata è fatta. Marchionne è stato un abilissimo giocatore di poker, ma nalla mano più importante rischia che qualcuno vada a vedere il bluff
 
Quindi (ma siamo OT), se il ragionamento di Danilo è giusto (chi si può permettere un'utilitaria ibrida o elettrica che costi 30.000 euro?) chi può spendere max. 15.000 euro o compra una vettura usata termica o una segmento A.
Ammesso che non scompaiano anche le segmento A.
Le segmento A sono già quasi sparite, le ultime ancora a listino difficilmente avranno eredi.

Quanto al discorso “e chi non può permettersi l’aumento di costi generato dalla transizione all’elettrico?” ... è il grande punto interrogativo che rischia di far andare gambe all’aria tutta l’industria automobilistica europea. A titolo personale, è uno dei molti punti dubbi per i quali sono estremamente scettico sull’effettiva realizzabilità della transizione elettrica, per lo meno nei prossimi 20 anni.
 
Le segmento A sono già quasi sparite, le ultime ancora a listino difficilmente avranno eredi.

Quanto al discorso “e chi non può permettersi l’aumento di costi generato dalla transizione all’elettrico?” ... è il grande punto interrogativo che rischia di far andare gambe all’aria tutta l’industria automobilistica europea. A titolo personale, è uno dei molti punti dubbi per i quali sono estremamente scettico sull’effettiva realizzabilità della transizione elettrica, per lo meno nei prossimi 20 anni.

Ma infatti (e siamo sempre più OT), secondo me con le restrizioni previste in futuro ci si sta cacciando in un vicolo cieco, con una enorme bomba con la miccia accsea che prima o poi scoppierà, causando una catastrofe economica senza precedenti del settore automotive.

Il passaggio all'elettrico a mio modestissimo parere avrebbe dovuto essere molto graduale, almeno per i prossimi 20-30 anni.
Ok la riduzione delle emissioni, ma a parte il fatto che sono già state ridottte, da quando esistono i cat, credo del 99%, forse non ci si rende conto degli enormi investimenti che occorre effettuare da parte dei gruppi dei costruttori, che tenderanno a concentrarsi ancora di più, da parte dei governi e delle aziende di rifornimento, per sostituire in buona parte gli attuali distributori di benzina con basi di ricarica elettrica. Senza contare tutte le conseguenze su indotti vari, compagnie petrolifere, appunto i proprietari di distributori di benzina, ecc. ecc.

Come se si volesse mandare un enorme esercito in guerra, con pochissime armi a disposizione, quasi disarmato.........

Tutto ciò in aggiunta alla crisi determinata dal costo/prezzo delle future automobili.
 
Ma infatti (e siamo sempre più OT), secondo me con le restrizioni previste in futuro ci si sta cacciando in un vicolo cieco, con una enorme bomba con la miccia accsea che prima o poi scoppierà, causando una catastrofe economica senza precedenti del settore automotive.

Il passaggio all'elettrico a mio modestissimo parere avrebbe dovuto essere molto graduale, almeno per i prossimi 20-30 anni.
Ok la riduzione delle emissioni, ma a parte il fatto che sono già state ridottte, da quando esistono i cat, credo del 99%, forse non ci si rende conto degli enormi investimenti che occorre effettuare da parte dei gruppi dei costruttori, che tenderanno a concentrarsi ancora di più, da parte dei governi e delle aziende di rifornimento, per sostituire in buona parte gli attuali distributori di benzina con basi di ricarica elettrica. Senza contare tutte le conseguenze su indotti vari, compagnie petrolifere, appunto i proprietari di distributori di benzina, ecc. ecc.

Come se si volesse mandare un enorme esercito in guerra, con pochissime armi a disposizione, quasi disarmato.........

Tutto ciò in aggiunta alla crisi determinata dal costo/prezzo delle future automobili.

Sempre andando un poco OT, oltretutto in un settore in cui tu ne sai molto più di me, io credo che le case automobilistiche rischiano di essere risucchiate su di un campo, vetture elettriche e tutto quello che riguarda guida autonomia e cose simili, in cui le aziende big delle new technology posso investire tanti di quei soldi ,che loro non hanno , e quindi rivoluzionare il settore e farlo loro.
 
Sempre andando un poco OT, oltretutto in un settore in cui tu ne sai molto più di me, io credo che le case automobilistiche rischiano di essere risucchiate su di un campo, vetture elettriche e tutto quello che riguarda guida autonomia e cose simili, in cui le aziende big delle new technology posso investire tanti di quei soldi ,che loro non hanno , e quindi rivoluzionare il settore e farlo loro.

Ho aperto un topic ad hoc.
 
PSA e Vw proseguiranno sicuramente nel segmento B.
I primi hanno appena presentato le due cugine 208 e Corsa, mentre il gruppo tedesco con la stessa auto puo' utilizzare addirittura 4 marchi. L'unica che rischia e' l'A1 che ha raggiunto listini troppo elevati.
mi sembra prematuro fare previsioni sulla piccola Audi.

E' stata presentata solo 4 mesi fa la seconda serie...ne riparliami tra 7/8 anni :)
 
Anche ieri ho visto in una zona in cui non ero mai stato 2 conce fiat di dimensioni medie appena chuisi, a dire il vero uno era ancora aperto con dentro le auto ma coi loghi fiat oscurati.
La riduzione dei conce e ancor più delle officine autorizzate gruppo fiat, iniziato con l'arrivo del canadese 15 anni fa, negli ultimi anni sta assumendo la dimensione di vero e proprio sterminio.
Ok anche conce di altre case chiudono, falliscono si riorganizzanno... ma non in queste dimensioni.
Pur coi loro limiti avere un piccolo conce o una officina sotto casa era una forza per fiat di vendere auto... ora oltre alla mancanza di prodotta stanno perdendo anche quel plus.
 
La motivazione della riduzione dei prodotti offerti dovrebbe essere la necessita di ridurre le emissioni medie della gamma prodotti.
Per evitare multe o si investe o si taglia ed Fca opta per la seconda ipotesi.

Al momento Qubo e Doblò sono al loro posto in listino.
Sugli altri modelli candidati a sparire tuttavia ho notato che 124, sebbene non a configuratore su sito Fiat è presente sul listino di Quattroruote con nuovi allestimenti.
Invece per Tipo 4 porte è apparso il my 2020
 
La 124 sul sito QR c'è ma in quello Fiat e Abarth io non l’ho trovata in “gamma”.

Qubo e Doblò in gamma ci sono in effetti, quindi per ora sono regolarmente in vendita.
 
Back
Alto