<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pazzi per strada | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Pazzi per strada

Qualcuno prima mi chiedeva se conosco i matti...
bè, ci lavoro.
Ad ogni modo,
siccome pare un esercizio diffuso leggere frettolosamente (o non leggere tout court) i post da altri scritti, ti ripeto il concetto. imho.
Un pazzo è un pazzo comunque.
Non è che se lo ignori, dopo che questi ti preso di mira, tutto magicamente si risolve.
Non si risolve nulla.
Se incontri il pazzo, quello vero, ti capita in sorte il classico fulmine sulla testa. Indipendentemente da qualunque tua azione, a meno che non ti sia possibile trovare una rapida via per abbandonare la scena.

Qui il punto è come comportarsi NON con un pazzo conclamato, clinicamente malato, ma con l'uomo della strada in giornata sbagliata.
Forse perché accaldato, forse perché tremendamente su di giri per le più svariate ragioni. costui ha un comportamento aggressivo o comunque disequilibrato.
Ci può essere il caso in cui gli abbiamo recato un danno, anche grave, senza accorgercene.
Io una volta avevo perduto la fiancata del PX senza accorgermene, e quando un tizio in macchina mi ha fatto rasetta inveendo ho pensato di avere a che fare con un pazzo (avevo 18 anni), in realtà il tizio aveva rischiato un brutto incidente a causa mia e della mia vespa.

Di fronte ad un atteggiamento calmo, ma fermo, qualunque persona alterata (non clinicamente malata) si calma a sua volta.
Al contrario, un atteggiamento di timore e colpevole paura (la fuga) raddoppia o triplica la tensione emotiva dell'esaltato.

Bon, con questo qui ho chiuso
Beh, io penso che, se qualche volta può anche andare così - tutto è possibile - la gran parte delle volte così non andrà.

Il fatto è anche che i pazzi - si è sempre detto, ed anche se può esserci quel tanto d'esagerazione una base di verità c'è - sono più fuori che dentro : e se uno fa il pazzo per cinque minuti - magari in seguito pentendosene amaramente, ma appunto... in seguito - può essere molto pericoloso, in quei 5'.
.
 
Ad ogni modo,
siccome pare un esercizio diffuso leggere frettolosamente (o non leggere tout court) i post da altri scritti......
Ah, c'è un'altra cosa : una cosa che proprio non posso accettare, al di là delle normali e comprensibili divergenze d'opinione.
Ed è quello che ho evidenziato qui sopra.
I miei giudizi NON dipendono né dall'aver letto frettolosamente, né tanto meno dal non aver proprio letto ciò che gli altri hanno scritto : dipendono da modi di vedere diversi, e NON da ragionamenti deviati dalla superficialità cognitiva.
Che sia chiaro. Spero.
.
 
Vado un po' OT.
Mi è capitato di avere a che fare con una persona molto irascibile mentre ero in coda in un negozio.
C'erano tante persone e una bella coda.
Un tizio cercò platealmente di approfittare di un'incertezza da parte del cliente che era stato chiamato perchè era il suo turno.
Io non so bene come mai,di solito non faccio il paladino e porto pazienza,ho prontamente fatto notare al cliente che si era distratto che toccava a lui.
Il furbo quindi si è dovuto rimettere in coda con le pive nel sacco.
Ci credete che mi ha guardato con odio?
Non semplice fastidio o arrabbiatura.
Io non li capisco,cerchi di fare qualcosa di poco onesto e se vieni beccato ti incazzi pure con chi è colpevole,secondo te,di aver fatto la spia?
Io sono convintissimo che se mi fossi messo a discutere la situazione sarebbe degenerata.
Invece non l'ho minimamente considerato,non per superiorità ma per semplice prudenza.
Sono stato servito prima di lui e uscendo gli sono passato davanti sempre senza guardarlo,non avevo uno specchio ma penso di aver avuto sul volto un'espressione a metà tra il risoluto e il disinteressato.

Mi chiedo e se quel pirla mi avesse seguito fuori dal negozio per vendicarsi del fatto che gli avevo impedito di saltare la fila?
Magari aveva una fretta matta chi lo sa.

A me sembra che in certe situazioni,come ad esempio la guida,ormai siamo arrivati al punto che si deve quasi avere paura a stare dalla parte del giusto.
E invece non dovrebbe essere così,chi passa col verde e rispetta la fila dovrebbe vivere,o viaggiare,tranquillo.
Invece c'è il rischio di essere aggrediti da chi non solo sbaglia ma si mette a perseguitare chi invece si comporta correttamente.
Proprio senza vergogna...
 
e se uno fa il pazzo per cinque minuti - magari in seguito pentendosene amaramente, ma appunto... in seguito - può essere molto pericoloso, in quei 5'.

In questo caso la cosa preoccupante è che il pazzo è andato avanti per molto di più,un paio d'ore buone.
Io non sono un medico ma mi viene difficile pensare che si potesse trattare di una persona generalmente tranquilla che aveva temporaneamente perso la brocca.
Secondo me se uno non rinsavisce dopo qualche minuto significa che quello è il suo comportamento abituale,cosa che lo rende quasi impossibile da calmare.
Io non ci proverei di certo.
 
Nessuno sano di mente pedina un'auto per chiarire la faccenda per quasi 2 ore... Quello, probabilmente se ne stava andando ad Asiago (in montagna) con la moto. Ha lasciato stare per attaccare briga con me. Si è nascosto per 1 ora osservandomi ...
 
Semplice, come negli USA dove quando noleggi l'auto a L.A. (1994) nelle istruzioni c'era espressamente scritto di non fermarsi e scendere dall'auto per nessun motivo anche se per terra vedevi qualcuno sdraiato.

Sarà stato un monito per mettere in guardia i cliente da tentativi di rapina?
Magari all'epoca era una tecnica diffusa.

Io ricordo una pubblicità progresso di qualche anno fa' con Teocoli che viaggiava in auto e vedeva una persona con l'auto in panne.
Non si fermava,proseguiva e poi (stavolta si sentendosi in colpa per non essersi fermato) si giustificava mentalmente dicendo a se stesso che aveva fatto bene a diffidare,che magari si trattava di un malintenzionato che fingeva di aver bisogno di aiuto per rapinarlo o rubargli l'auto.
Però a un certo punto la sua coscienza diceva
"e se fosse capitato a me?"
e allora l'attore tornava indietro per prestare assistenza.

Tutto giusto e condivisibile,però tra predicare la fiducia nel prossimo e la realtà ce ne passa.
Di motivi per diffidare ce ne sono a bizzeffe,e probabilmente questa sfiducia generale danneggia tutti quanti perchè le persone sono sempre meno disposte a rischiare di aiutare qualcuno.
Però la paura non è una colpa,è un sentimento umano che provano tutti.
C'è chi riesce a dominarla e chi no,chi vince la propria diffidenza e scopre che non c'era nulla da temere e chi invece paga le conseguenze del proprio altruismo.
 
Nessuno sano di mente pedina un'auto per chiarire la faccenda per quasi 2 ore... Quello, probabilmente se ne stava andando ad Asiago (in montagna) con la moto. Ha lasciato stare per attaccare briga con me. Si è nascosto per 1 ora osservandomi ...

Non vorrei tirartela però uno che è capace di appostarsi a lungo pur di continuare a perseguitare l'automobilista colpevole di avergli fatto un ipotetico torto potrebbe anche segnarsi la targa,risalire all'indirizzo e lasciare qualche regalino sulla fiancata.
Mi sa di sciroccato perso...
 
Semplice, come negli USA dove quando noleggi l'auto a L.A. (1994) nelle istruzioni c'era espressamente scritto di non fermarsi e scendere dall'auto per nessun motivo anche se per terra vedevi qualcuno sdraiato.
Non prenderei drammaticamente quel che scrivono, come norme di prudenza e sicurezza, negli USA... ti mettono in guardia contro ogni cosa, anche quando i rischi sarebbero visti, da noi, come risibili.

Io ho guidato - abbastanza a lungo, più di 5.000 km - negli USA nel '97 e ricordo soprattutto la sensazione di rilassatezza al volante, dovuta al fatto che tutti - salvo eccezioni rare - stanno al loro posto e rispettano le regole in modo da noi impensabile, e non parlo certo solo dell'abusato luogo comune sui limiti di velocità : l'automobilista USA è abituato a prestare attenzione a non danneggiare il prossimo in un modo che noi possiamo solo sognarci.
Quando tornai a guidare in Italia ricordo bene la tensione che avevo addosso, un po' per quanto detto ed un po' anche per la drastica riduzione degli spazi : ci siamo tutti abituati, ma dopo qualche settimana di guida "larga" e rilassata me l'ero dimenticata.....
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Nessuno sano di mente pedina un'auto per chiarire la faccenda per quasi 2 ore... Quello, probabilmente se ne stava andando ad Asiago (in montagna) con la moto. Ha lasciato stare per attaccare briga con me. Si è nascosto per 1 ora osservandomi ...


dopo Duel,
" Un tranquillo W.E. di paura "
quando i Nostri son seguiti di lassu', dalla sponda del fiume....
 
Mi è venuto in mente un episodio capitatomi con un subumanoide. Io uscivo da uno svincolo per immettermi nella strada principale, lui c'era già.

Mi avvicino all'incrocio, rallento, lo lascio passare...mi sono fermato vicino, lo ammetto, ma davvero nulla di che: è la solita manovra che si fa per "passare subito dopo" il tizio.

Insomma lui passa, mi metto dietro, rallenta e mi guarda male dallo specchietto....al che io gli faccio il gesto come a dire: "ma che mmm... guaddi?!".

Lui pianta freni, scende (bloccando tutto) e inizia a urlare. Mi si avvicina alla macchina, fa come per aprirmi la portiera intimandomi "energicamente" di scendere, io lì sono rimasto impassibile, tranquillo. L'ho guardato stranito. Credo sia rimasto spiazzato...

Gli faccio istintivamente: "ma perchè sei così nervoso?" E lui...."iooooo nervosoooo?!?!". E niente, detto questo fa dietrofront, arriva alla sua portiera, mi dice la solita parolina da "gran finale" (un qualcosa del tipo "scafazzato" o "ti scafazzo", non ho afferrato bene) e se n'è andato.
 
ho come la sensazione che tu (ma anche l'utente precedente) non abbia letto ciò che ho scritto, nonostante lo abbia quotato.
ma cosa c'entra "evitare il confronto che è l'ultima ratio ?"

io per primo ho scritto chiaro e tondo che chi scende dall'auto
con strane idee (pensando a qualcosa del tipo adesso lo aggiusto io )
rischia di farsi male seriamente.

quando io dico di scendere con calma, cosa intendo?
intendo "sentire cosa vuole" questo tizio che si sbraccia e ti fa segno di fermarti.
Un pazzo è un pazzo comunque. Se scappi è peggio.
Se ha deciso di farti fuori ti spara da auto a auto (successo il mese scorso dalle mie parti).

Non credevo che la paura, il timore del fulmine che ti abbatte sulla testa, albergasse in modo così radicato.
Oltretutto, esiste sempre la possibilità di non avere completamente ragione. Esiste inoltre anche la che quello squilibrato sia in realtà nella necessità di comunicare realmente qualcosa di importante.
A che punto siamo arrivati ?

Avete presente lo spot, celebre, dove un tizio sdraiato in terra in pieno centro, visibilmente ferito, deve attendere 7 ore perché qualcuno infine si fermi anche solo per vedere se vivo o morto?
Io dico che in tutto questo c'entra eccome...

Ho letto perfettamente.
Spiegami bene, io viaggio tranquillamente con la mia famiglia, incontro un tizio che mi fa un numero del genere, e dovrei anche prendermi la briga di mettermi a scendere di macchina e provare a "dialogarci" ?
A che pro?
Non é una questione di paura, é una questione di opportunità e priorità: con gente del genere preferisco non avere proprio a che farci.
Quando mi sono trovato davanti a incidenti o persone in difficoltà il mio soccorso l'ho dato eccome, anche quando non richiesto/necessario, la situazione descritta da chi ha aperto il thread non ha niente a che vedere con una richiesta di aiuto!
Se sei in moto e hai un problema, non lo segnali certo in questo modo, cosí aggressivo.
"Un pazzo é un pazzo comunque, se scappi é peggio"? Invece se scendo e arrivo alla colluttazione, e magari ha una lama, oppure lo stendo e rischio conseguenze penali, é meglio? Quale sarebbe la logica del tuo ragionamento?
 
Ultima modifica:
Non vorrei tirartela però uno che è capace di appostarsi a lungo pur di continuare a perseguitare l'automobilista colpevole di avergli fatto un ipotetico torto potrebbe anche segnarsi la targa,risalire all'indirizzo e lasciare qualche regalino sulla fiancata.
Mi sa di sciroccato perso...
Quello che temo
 
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