<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Piano industriale Fca | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Piano industriale Fca

E non esiste nemmeno più la scusa che non ci sono i soldi. Non c’è la volontà di avere un serio progetto guardando il lungo periodo. 10 anni fa la Panda tornava in Italia, ora si punta sul premium, di ibrido (è una moda, però fa vendere e rende un’immagine migliore) niente, esclusa la 500 (2006) si è su numeri bassi, la penetrazione nei mercati esteri è su percentuali a 1 cifra.
ma infatti è solo rèclame...
 
Io dico solo una cosa:
Parlano di ibrido quando l'unico motore che hanno da anni pensato per l'ibrido è praticamente sparito..il Twin air..
 
https://www.quattroruote.it/news/in...vita_del_piano_industriale_di_marchionne.html

"Tre punti cardine. Il piano, dunque, si basa su tre punti cardine: 1) dove i target finanziari porteranno FCA nei prossimi cinque anni; 2) come FCA affronterà la rivoluzione tecnologica; 3) il ruolo del gruppo nella riduzione dei gas a effetto serra. “Quello che illustriamo oggi è un piano coraggioso e solido”, ha precisato Marchionne. Un piano che avrà un focus forte sui brand Jeep, Ram, Maserati e Alfa Romeo, che “rappresentano la parte più significativa dei nostri ricavi e dei nostri utili”. Un piano che trasformerà sempre più FCA in un gruppo sbilanciato verso la gamma di lusso."..........................
Jeep “da un marchio che vendeva poche centinaia di migliaia di unità all’anno a una Casa che negli ultimi quattro anni ha superato il milione di veicoli venduti”.......................Maserati, che è “ormai un attore di spicco nel mercato del lusso”


Già date le direttive per il nuovo AD. Ma sono evidentemente linee-guida concordate con la proprietà. Forse però si dovrebbe cambiare nome, da FCA (Fiat Chrysler Automobiles) a MARJA (Maserati Alfa Ram Jeep Automobiles).......
 
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Ecco quali saranno, salvo cambiamenti in corso d'opera, come già avvenuto in passato, le novità previste dal 2019 al 2022, ovvero 4 anni, casa per casa:

1) Alfa Romeo: 6 modelli, ovvero una piccola Stelvio (segmento C-Suv), una "Stelviona" (segmento E-Suv), "Giulia LWB", "Stelvio LWB", la "GTV" su base Giulia e la "8C" (supercar). Non viene indicata una segmento C "tradizionale". La prima ad uscire dovrebbe essere la "GTV", inizio 2019. Produzione 100% in Italia.
2) Jeep: 10 nuovi modelli, ovviamente tutti Suv e Pick-up. E' la casa in maggiore espansione nell'ambito del gruppo e si punta a 2 milioni di vetture.
3) Fiat: 3 nuove vetture per la "LATAM Region" (segmento A, segmento B e "Low D", 500 BEV (elettrica) e 500 Giardiniera BEV. Produzioni forse solo all'estero. Dovrebbero arrivare i motori Firefly per la gamma 500. Nessun accenno all'erede Panda, prefigurata su Quattroruote di giugno..............
4) Maserati: dovrebbero essere 3 modelli, ovvero la "Levantina", l'Alfieri, l'Alfieri cabrio, però ci saranno anche 4 Maserati "BEV", ovvero le versioni ibride di Quattroporte, Levante, Alfieri e Alfieri cabrio. Produzione 100% in Italia.
5) RAM: "Metric Tron Track".

Abarth? Nulla, quindi dovrebbero restare le attuali 500, nelle varie versioni, e 124, nelle versioni "spider" e "GT".
Lancia? Nulla, quindi probabilmente la Y andrà a esaurimento e non sarà rimpiazzata.
Chrysler? Silenzio assoluto.

2018-FCA-Finance-2.jpg


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Si sa anche,
( una venticinquina di auto? )
con che soldi o e' stata ritrovata la caverna di Ali Baba'.
Non sto scherzando, evidentemente ci raccontano quello che vogliono
 
Mah, a me sembra un piano "minimal", veramente deludente se si considera che è diluito in 4 anni e che per il 2018 non è previsto nulla.
E' poi concentrato solo su Jeep, Alfa e Maserati (a parte RAM). Per Fiat quasi nulla, Chrysler nulla, Abarth nulla (Lancia era già sul binario morto).

25 auto ti sembrano tante? Sono pochissime per un gruppo che sulla carta conta 8 case automobilistiche. Anche perchè non sono affatto 25, ma al massimo una quindicina, infatti alcune sono declinazioni ibride o elettriche di modelli base.

Per azzerare il debito si è fermato tutto per 2 anni, ma era davvero necessario azzerarlo? Cosa si voleva dimostrare? Tutte le case automobilistiche e quasi tutte le aziende hanno debiti. Pare che ora si voglia ricominciare a fare qualche debito per investire. Mah, vedremo.

Per me Elkann e Marchionne hanno lavorato benino fino al 2015-2016, anche con il raddoppio dei veicoli prodotti in Italia, fino a superare il milione, ma poi non ho più compreso l'indirizzo strategico stabilito nell'ottica del gruppo, e la sostanziale non crescita del fatturato (ma solo degli utili) nel 2016 e 2017 conferma che qualcosa da 2 anni a questa parte non va, non funziona. Ci sono aziende come Ferrari (che fa parte del gruppo solo "indirettamente"), Maserati e Jeep che vanno benissimo, altre, come Alfa Romeo, così così, e altre ancora (Fiat e Chrysler) in chiara recessione. Le scelte tattiche "selettive" sono state spiegate, ma ciò che viene apposto come giustificazione tecnico-economica-commerciale non mi convince per nulla. E dal milione circa di veicoli prodotti in Italia si dovrebbe nuovamente scendere, facendo qualche calcolo, a 600-700 mila.

Si nota comunque una significativa "americanizzazione" del gruppo, con Jeep al centro della strategia operativa prospettica (vedasi il "doppio cerchio" con le quote di mercato 2018 e 2022).
 
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Nel frattempo cessano la produzione di un sacco di auto ed in particolare della punto, macchina fondamentale per la Fiat, uccidendo un altro marchio, poi le novità arriveranno nel 2060 forse...
Niente di nuovo sotto il sole
P.s. la Fiat secondo la proprietà è conosciuta solo in Sud America, inqualificabili!
 
Mah, a me sembra un piano "minimal", veramente deludente se si considera che è diluito in 4 anni e che per il 2018 non è previsto nulla.
E' poi concentrato solo su Jeep, Alfa e Maserati (a parte RAM). Per Fiat quasi nulla, Chrysler nulla, Abarth nulla (Lancia era già sul binario morto).

25 auto ti sembrano tante? Sono pochissime per un gruppo che sulla carta conta 8 case automobilistiche. Anche perchè non sono affatto 25, ma al massimo una quindicina, infatti alcune sono declinazioni ibride o elettriche di modelli base.

Per azzerare il debito si è fermato tutto per 2 anni, ma era davvero necessario azzerarlo? Cosa si voleva dimostrare? Tutte le case automobilistiche e quasi tutte le aziende hanno debiti. Pare che ora si voglia ricominciare a fare qualche debito per investire. Mah, vedremo.

Per me Elkann e Marchionne hanno lavorato benino fino al 2015-2016, anche con il raddoppio dei veicoli prodotti in Italia, fino a superare il milione, ma poi non ho più compreso l'indirizzo strategico stabilito nell'ottica del gruppo, e la sostanziale non crescita del fatturato (ma solo degli utili) nel 2016 e 2017 conferma che qualcosa da 2 anni a questa parte non va, non funziona. Ci sono aziende come Ferrari (che fa parte del gruppo solo "indirettamente"), Maserati e Jeep che vanno benissimo, altre, come Alfa Romeo, così così, e altre ancora (Fiat e Chrysler) in chiara recessione. Le scelte tattiche "selettive" sono state spiegate, ma ciò che viene apposto come giustificazione tecnico-economica-commerciale non mi convince per nulla. E dal milione circa di veicoli prodotti in Italia si dovrebbe nuovamente scendere, facendo qualche calcolo, a 600-700 mila.

Si nota comunque una significativa "americanizzazione" del gruppo, con Jeep al centro della strategia operativa prospettica (vedasi il "doppio cerchio" con le quote di mercato 2018 e 2022).


sai che io non sono preparato piu' di tanto, ma:
6 Alfa
10 Jeep
3 FIAT
3 Maserati
= 22
+
RAM non definito ( ma qualcosa fara' ?).

Ci vorranno da investire 30/40 mld?
 
sai che io non sono preparato piu' di tanto, ma:
6 Alfa
10 Jeep
3 FIAT
3 Maserati
= 22
+
RAM non definito ( ma qualcosa fara' ?).

Ci vorranno da investire 30/40 mld?

Gli investimenti, ripartiti in 4 anni e probabilmente di più perchè, oltre che con autofinanziamento, saranno finanziati anche con interventi a medio termine e sicuramente emissione di obbligazioni, nonchè suddivisi tra più case, non saranno affatto pesanti. Si poteva fare imho molto di più.
Tra l'altro notare la "furbata" (o pseudo tale) di non allocare in ogni annata i nuovi modelli, ma tutti insieme, nell'anno 2022, così sembrano di più, nonchè di considerare le versioni ibride e i restyling (es.Giulia e Stelvio) come modelli nuovi. Insomma chi legge bene non è un babbeo...........
Piano per me modesto e irrispettoso verso marchi come Fiat e Abarth. Strano poi che non ci sia la "Nuova Panda" di cui si parla su Quattroruote di giugno 2018.
 
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senza contare che, se rispetteranno questo "nuovo piano" come hanno rispettato quello di quasi dieci anni fa, almeno metà dei "nuovi progetti" non vedranno la luce
 
E' quantomeno curioso che, in un gruppo chiamato Fiat Chrysler Automobiles, i due marchi che danno origine alla ragione sociale siano una presenza di fatto marginale sul piano industriale dei prossimi 5 anni.
Ho seguito un po' la presentazione al mattino, contento del fatto che per Maserati ed Alfa Romeo ci fossero novità importanti all'orizzonte. Già il solo fatto che sia stata deliberata la produzione dell'Alfieri, per quanto mi riguarda, è una splendida notizia (una delle linee più belle che abbia mai visto); positivo per me anche il fatto che si voglia posizionare il marchio del Tridente sul filone della ricerca ibrida ed elettrica, per quanto spero non vengano abbandonati modelli a propulsione termica pura.

Bene anche Alfa, la notizia della produzione di una sportiva di rango (GTV) e di una vera supercar (8C) non può che far piacere a chi ha a cuore le sorti del marchio. Fa specie pensare che la gamma, una volta ultimato il piano, sarà dominata dai SUV visto che ce ne saranno di 3 segmenti diversi; e a me dispiace che non vedano la luce nemmeno stavolta due modelli che reputo fondamentali, uno per i volumi (la segmento C che sarà solo crossover) e l'altro per status e identità (l'ammiraglia di segmento E, la cosiddetta "Alfetta"). Avrei preferito che sacrificassero il suvvone per fare almeno una di queste due, ma forse in termini di redditività la scelta giusta è la loro.

In tutto questo reputo invece incomprensibile l'abbandono dei marchi generalisti del gruppo, che potrebbero far tanto in termini di volumi e alimentare ulteriormente le ambizioni premium dei marchi di punta.
Questa svolta globale verso il lusso, con la morte decretata di alcuni marchi storici (Lancia, Dodge) ed alcuni che scompariranno prossimamente (Chrysler e Fiat appunto, che penso verrà soppressa per fare luogo al brand 500), mi lascia decisamente perplesso.

Vedremo cosa accadrà in futuro, l'esperienza insegna che i piani industriali del gruppo vanno presi con le pinze.
Certamente le voci che vogliono la proprietà disinteressata al settore automotive e concentrata prettamente sulle operazioni finanziarie trovano ulteriore riscontro nella presentazione di venerdì.
Non mi stupirebbe se al termine del quinquennio venissero scorporate e vendute anche Alfa-Maserati e Jeep.
 
In tutto questo reputo invece incomprensibile l'abbandono dei marchi generalisti del gruppo, che potrebbero far tanto in termini di volumi e alimentare ulteriormente le ambizioni premium dei marchi di punta.
Questa svolta globale verso il lusso, con la morte decretata di alcuni marchi storici (Lancia, Dodge) ed alcuni che scompariranno prossimamente (Chrysler e Fiat appunto, che penso verrà soppressa per fare luogo al brand 500), mi lascia decisamente perplesso.

Ovviamente concordo, aggiungo però una nota, e cioè che Fiat non scompare, ma viene destinata per quanto riguarda i segmenti A e B "low cost" solo all'Area LATAM (Latin America) e per il segmento A/B Premium (gamma 500) all'Europa e l'America del Nord. La segmento C "Tipo" non verrebbe rimpiazzata da un'erede. Anche le due "multispazio" e il pick-up Fullback sembra che non abbiano eredi designate. Forte ridimensionamento comunque per lo storico e glorioso marchio torinese. Chissà cosa ne penserebbe l'"Avvocato".........

Si punta molto su Jeep (full Suv) e il "premium", nonchè, presumo, su un nuovo partner dell'automotive (Hyundai?), perchè Marchionne ha sempre detto che per competere ad alti livelli occorrono 6 milioni di veicoli.......

La Alfieri per ora è solo un nome e sarà l'erede della GranTurismo e GranCabrio, non avrà una nuova collocazione. Come linea a quanto ne so io non avrà nulla a che vedere con il prototipo di qualche anno fa.
 
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E' quantomeno curioso che, in un gruppo chiamato Fiat Chrysler Automobiles, i due marchi che danno origine alla ragione sociale siano una presenza....Già il solo fatto che sia stata deliberata la produzione dell'Alfieri, per quanto mi riguarda, è una splendida notizia
Bene anche Alfa, la notizia della produzione di una sportiva di rango (GTV) e di una vera supercar (8C) non può che far piacere a chi ha a cuore le sorti del marchio. Fa specie pensare che la gamma, una volta ultimato il piano, sarà dominata dai SUV visto che ce ne saranno di 3 segmenti diversi; e a me dispiace che non vedano la luce nemmeno stavolta due modelli che reputo fondamentali, uno per i volumi (la segmento C che sarà solo crossover) e l'altro per status e identità (l'ammiraglia di segmento E, la cosiddetta "Alfetta"). Avrei preferito che sacrificassero il suvvone per fare almeno una di queste due, ma forse in termini di redditività la scelta giusta è la loro.

....L' andazzo e' quello, specie se vuoi alta redditivita'
BMW e Audi hanno 6, dico 6 SUV in listino ed entrambe " hanno " a breve pure il settimo
( l' X7 e il Q8 )
ancora piu' grandi
Sai quante Panda devi vendere per poter....ci siamo capiti, no?

;)
 
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