Io direi che bisogna scindere la parte emotiva da quella razionale. Da italiano e da possessore di Punto Evo, vivo come una sconfitta il fatto che FCA abbia deciso di ridimensionare il brand Fiat, ma razionalmente però mi rendo conto che non è una scelta "contro" il marchio e la sua tradizione, ma semplicemente una scelta realistica.
Se Fiat è riconosciuta come specialista delle "citycar simpatiche e versatili" allora insiste su questa produzione. Se è riconosciuta come quella che fa la Stilo/Bravo/Tipo invano (perché il leader del mercato è la Golf e poi ci sono altre 4-5 auto considerate comunque migliori della proposta Fiat) allora rinuncia. Anche perché l'ennesimo tentativo di entrare con numeri decenti sul mercato cinese è fallito (Ottimo e Viaggio non hanno avuto più successo delle precedenti proposte Fiat) e neppure la 200 e la Dart sono piaciute. In tempi come questi, in cui la comunicazione è tutto, non ci si può permettere di investire per stare in un segmento di mercato dove essere riconosciuti dal pubblico come perdenti.
Diverso è il discorso della Punto, che non è mai stata un flop. Lì chiaramente a incidere è il discorso delle economie di scala. Fiat voleva Opel... o comunque un partner con cui condividere lo sviluppo. Se non c'è non è che la cosa non si possa fare ma diventa critico il successo del modello. Allora se la Punto sfonda e torna ad essere l'auto più venduta in Europa tutto bene, ma se non sfonda e si trova ad essere "una delle tante" e peraltro poco venduta fuori dalla sua riserva di caccia italiana, allora probabilmente sono perdite. Personalmente spero che in futuro FCA trovi un partner che consenta di tornare a produrre un'auto del segmento B senza che quel modello si trovi ad essere "centrale" nella strategia del gruppo.
Per quanto riguarda la questione geografica, secondo me la scelta di rendere Fiat meno globale (la concentrazione su EMEA e LATAM significa, tra le righe, rinuncia a una penetrazione in Asia) prelude inevitabilmente alla ricerca di un partner asiatico.
Una osservazione sull'ammontare degli investimenti. Più di uno ha detto che ci sono risorse per sviluppare molti più modelli. Sono d'accordo, però la cosa importante che ha annunciato FCA è che vuole investire pesantemente sull'elettrico e sull'automazione. In una fase storica come questa, in cui si annunciano cambiamenti epocali, è meglio investire un po' di più in tecnologie di base che non sui modelli da proporre al mercato.