<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Piano industriale Fca | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Piano industriale Fca

Anche RAM (oltre 700.000 veicoli nel 2017 contro 263.000 del 2009....) è diventato brand fortemente strategico per FCA, a conferma che l'ossatura del gruppo, molto più "americana" che in passato, sarà costituita da Jeep e RAM per la parte appunto americana e Alfa Romeo-Maserati (+ Ferrari tramite Exor) per la parte italiana.

Insomma muscoli americani e lusso italiano (+ Fiat LATAM), questo sarà il "messaggio" del futuro. Aveva ragione LCDM........

https://www.quattroruote.it/news/in...06/01/ram_il_piano_industriale_2018_2022.html
 
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Anche RAM (oltre 700.000 veicoli nel 2017 contro 263.000 del 2009....) è diventato brand fortemente strategico per FCA, a conferma che l'ossatura del gruppo, molto più "americana" che in passato, sarà costituita da Jeep e RAM per la parte appunto americana e Alfa Romeo-Maserati (+ Ferrari tramite Exor) per la parte italiana.

Insomma muscoli americani e lusso italiano (+ Fiat LATAM), questo sarà il "messaggio" del futuro. Aveva ragione LCDM........

https://www.quattroruote.it/news/in...06/01/ram_il_piano_industriale_2018_2022.html


Beh, questa l' avevo ....

https://forum.quattroruote.it/posts/2290227/edit

pure io

3D: Vendite di maggio post 6

:)
 
Questo piano è solo un'arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dalla vera e unica notizia ovvero la morte di Fiat.
Si annunciano novità a caso senza date e senza un reale e logico posizionamento di mercato in quanto la maggior parte delle presunte novità si pesterebbero i piedi a vicenda a livello di posizionamento commerciale.
È il solito giochetto che questo a.d. fa da anni novità che arriveranno nel 2070 e nel frattempo cessano la produzione della gamma attuale e i giornalisti ci cascano tutte le volte e applaudono come scimmie ammaestrate alle fanfaluche che questi finti imprenditori senza scrupoli gli raccontano.
 
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Io direi che bisogna scindere la parte emotiva da quella razionale. Da italiano e da possessore di Punto Evo, vivo come una sconfitta il fatto che FCA abbia deciso di ridimensionare il brand Fiat, ma razionalmente però mi rendo conto che non è una scelta "contro" il marchio e la sua tradizione, ma semplicemente una scelta realistica.
Se Fiat è riconosciuta come specialista delle "citycar simpatiche e versatili" allora insiste su questa produzione. Se è riconosciuta come quella che fa la Stilo/Bravo/Tipo invano (perché il leader del mercato è la Golf e poi ci sono altre 4-5 auto considerate comunque migliori della proposta Fiat) allora rinuncia. Anche perché l'ennesimo tentativo di entrare con numeri decenti sul mercato cinese è fallito (Ottimo e Viaggio non hanno avuto più successo delle precedenti proposte Fiat) e neppure la 200 e la Dart sono piaciute. In tempi come questi, in cui la comunicazione è tutto, non ci si può permettere di investire per stare in un segmento di mercato dove essere riconosciuti dal pubblico come perdenti.
Diverso è il discorso della Punto, che non è mai stata un flop. Lì chiaramente a incidere è il discorso delle economie di scala. Fiat voleva Opel... o comunque un partner con cui condividere lo sviluppo. Se non c'è non è che la cosa non si possa fare ma diventa critico il successo del modello. Allora se la Punto sfonda e torna ad essere l'auto più venduta in Europa tutto bene, ma se non sfonda e si trova ad essere "una delle tante" e peraltro poco venduta fuori dalla sua riserva di caccia italiana, allora probabilmente sono perdite. Personalmente spero che in futuro FCA trovi un partner che consenta di tornare a produrre un'auto del segmento B senza che quel modello si trovi ad essere "centrale" nella strategia del gruppo.
Per quanto riguarda la questione geografica, secondo me la scelta di rendere Fiat meno globale (la concentrazione su EMEA e LATAM significa, tra le righe, rinuncia a una penetrazione in Asia) prelude inevitabilmente alla ricerca di un partner asiatico.
Una osservazione sull'ammontare degli investimenti. Più di uno ha detto che ci sono risorse per sviluppare molti più modelli. Sono d'accordo, però la cosa importante che ha annunciato FCA è che vuole investire pesantemente sull'elettrico e sull'automazione. In una fase storica come questa, in cui si annunciano cambiamenti epocali, è meglio investire un po' di più in tecnologie di base che non sui modelli da proporre al mercato.
 
Come scritto sull'argomento "Nuova Panda....", il Piano Industriale prevede una A-UV Segment (Segmento A Utility Vehicle), ma solo per l'area LATAM, quindi non per l'Europa.

Come possibili accordi vedo quello con Hyundai.
Forse il futuro Fiat potrebbe essere legato ad un alleanza che fino ad ora non si e' concretizzata. Hyundai potrebbe essere un partner interessante su cui circolano diverse voci.
Secondo me anche con Mazda potrebbero esserci diverse possibilita' di condivisione.

Ad ogni modo questo piano industriale mi lascia molto perplesso.
E' troppo orientato ai segmenti alti, dove sara' difficile riuscire a proporsi in Europa (ma anche negli altri continent) in un settore dominato esclusivamente da decenni dalla triade tedesca.
 
L' he'

tutta

'na honjura,

oh Ninni.

Tutti

hontro.

( ????????????????????????????????????????? )

Per questo ci " odiano " tutti

( trovatemi un altro motivo sensato ).

---"Non e' mai colpa nostra"----
 
Io ricordo che non molto tempo fa il Signor Marchionne si era schierato in palese antitesi con la visione di un futuro del motore elettrico nell'auto.
Gli avevano attribuito, per l'occasione, l'ennesima laurea honoris causa, di tante che lui ne ha.
Mi viene da ridere, per non dire da piangere.
Si fanno fiumi di parole e si spendono litri d'inchiostro nel commentare situazioni di geo politica industriale, piani di sviluppo economici, pieni di sigle astruse relative a New economy e mercato globale,
eppoi su "dettagli" come questi perdiamo la memoria.
Certo che è difficile conciliare l'idea di un gruppo dirigente che tutto vede e prevede con il dato storico.
 
Dunque, premesso che i piani prodotto di Marchionne siano sempre stati realizzati per circa il 50% del dichiarato (la storia ci insegna che solo la metà di quanto annunciato si è poi visto nei saloni..), di rilevante c'è il ridimensionamento di Fiat che passerà anche per la fine della Tipo (niente importazione in EU o addirittura niente eredi, si vedrà). Lancia seccata (già ufficializzato da tempo e mostrato con i fatti, era inutile sperare in dietrofront), per Alfa e Jeep le idee sarebbero interessanti ma odorano molto di fantasioso, vista anche la fumosità del tutto... Ridimensionata pure Chrysler con Dodge, rimangono RAM Jeep ed Alfa, e sarà interessante pure vedere come faranno per rinnovare il marchio dei pickup considerato che gli frutta un sacco di soldi con prodotti decisamente datati. Abarth non lo considero neanche, visto che allo stato attuale si tratta di un marchio di adesivi, possono farne quel che vogliono che tanto è ininfluente, sia per il prodotto che per i conti.
 
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Le alternative al gruppo Fiat nei seg. A, B e C (al pari degli altri) non mancano, anzi...
Per quanto mi riguarda il piano industriale di FCA mi pone problemi pari allo zero.
 
L'olandese "Autoedizione" (qualche mese fa) non aveva azzeccato quasi nulla.................

V. allegato.
 

Allegati

  • ZZ Auto edizione Piano Industriale Fca.jpg
    ZZ Auto edizione Piano Industriale Fca.jpg
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Evidentemente erano semplici loro ipotesi (come dici tu oltremodo ottimistiche...) e non indiscrezioni trapelate attraverso funzionari Fca.

Io avevo salvato apposta nel PC quella scheda (circa di ottobre 2017) per confrontarla poi con quella reale, proprio perchè la ritenevo esageratamente ottimista e non in linea con le dichiarazioni programmatiche dei vertici del gruppo.
 
Il piano industriale del maglioncino ha messo la parola fine al modo italiano (per come è stato sempre inteso) di costruire autovetture.....
 
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Il piano industriale del maglioncino ha messo la parola fine al modo italiano (per come è stato sempre inteso) di costruire autovetture.....

Vedremo quale sarà la produzione di autovetture e autoveicoli nel 2018-2019-2020 ecc..
Però c'è da dire che non è oggettivamente vero, come qualcuno ha sostenuto, che la produzione du auto in Italia negli ultimi anni sia diminuita. Al contrario, è in costante e significativo aumento dal 2014.

Ecco i dati dal 2013 in poi. Produzione autovetture in Italia:

- 2013 - 388.000
- 2014 - 401.000
- 2015 - 663.000
- 2016 - 710.000
- 2017 - 740.000

Fonti ANFIA e Il sole 24 ore web.

Anche la produzione di autoveicoli, includendo cioè i veicoli commerciali, è stata in costante aumento, superando 1.100.000 già nel 2016 (1.140.000 nel 2017).

Ora ovviamente è lecito sperare che non avvenga un'inversione di tendenza dato che il "non premium" non sarà più prodotto in Italia e non so in che misura possa essere compensato dall'incremento del premium. Magari lo sarà come fatturato, forse non come "numeri" di produzione. Staremo a vedere!
 
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