<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parliamo di vino con gatto 'Lisse.. | Page 258 | Il Forum di Quattroruote

Parliamo di vino con gatto 'Lisse..

Prova con i Fiano di Avellino: le note fumé, la farina di castagne, la frutta tropicale, ma anche la mineralità, sono caratteristiche abbastanza rare da trovare contemporaneamente in altri vini..

Produttori favoriti: VILLA DIAMANTE, GUIDO MARSELLA, PIETRACUPA, CIRO PICARIELLO, ROCCA DEL PRINCIPE, I FAVATI, COLLI DI LAPIO... fascia di prezzo: fra i 10 ed i 20 euro, anche in base al canale di acquisto.


Grazie mille...Picariello l'ho già bevuto qualche volta ed effettivamente è ottimo, ormai ne parla anche la stampa (non solo locale) quindi credo che tra poco comincerà la speculazione sui prezzi.


Villa Diamante lo conosco per passeggiate...e forse è l'azienda con la distribuzione migliore; è nel mirino quindi ;).

Anche perchè tra i bianchi campani vinificato in purezza il Fiano è quello che preferisco...
 
Ultima modifica:
Comunque ieri a pranzo abbiamo aperto un "Campole" di Michele Alois, Aglianico 100% udite udite del 2007 che stranamente è rimasto ben più che bevibile (i vini li teniamo nella tavernetta al piano terra, in scatole di polistirolo stipate dentro una credenza di legno).


Colore ancora bello rosso, quasi senza riflessi di ossidazione...gusto "sincero" tipico dell'aglianico.
A pranzo vedremo come ha retto l'apertura, in realtà ci vorrebbe qualcosa di più tosto come tannini però, dato che sarà bevuto per accompagnare bucatini col zuffritto.

Comunque è un buon prodotto secondo me, per 9-10 euro ha senso (è difficile da trovare però).
Pare lo bevesse anche Napolitano :rolleyes::rolleyes:.
 
Duca Odoardo ( Montefalco / Sagrantino )

Vorrei solo fare notare che nel caso del "Sagrantino di Montefalco" e del "Montefalco Rosso" siamo in presenza di una anomalia.. solitamente, troviamo delle DOC/DOCG "di primo livello" e delle DOC/DOCG "di ricaduta", che sono molto simili fra di loro.. per esempio:

Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino
Vino Nobile di Montepulciano e Rosso di Montepulciano
Barolo/Barbaresco e Nebbiolo d'Alba

usualmente, le DOC/DOCG "di ricaduta" sono delle versioni "semplificate" (passatemi il termine) di quelle "di primo livello"... rese per ettaro maggiori, aree di coltivazione più ampie, invecchiamento ridotto, ma, generalmente, stessi vitigni utilizzati.

Nel caso citato, no... il Sagrantino di Montefalco prevede l'uso del 100% di uva Sagrantino, mentre il Montefalco Rosso prevede fino al 70% di Sangiovese, il 10-15% di Sagrantino ed un saldo di "altre uve rosse autorizzate"..
Quindi, il Rosso Montefalco è un vino completamente diverso rispetto ad un Sagrantino.

Chiudo l'argomento, consigliando caldamente di evitare il consumo di Sagrantino Montefalco prima di dieci, meglio quindici, anni dalla vendemmia.
 
io ho messo da parte poche bottiglie solo per la nascita di mia figlia, ma non so se avrò il coraggio di aprirle quando crescerà e raggiungerà (spero) i traguardi importanti della vita...

Se si tratta di vitigni idonei e stai conservando le bottiglie come si deve (12-14°C tutto l'anno, 70-80% di umidità, coricate, al buio e senza vibrazioni), potrai bere bene... in caso contrario: a Natale stappa tutto, prima che diventino petrolio..
 
Grazie mille...Picariello l'ho già bevuto qualche volta ed effettivamente è ottimo, ormai ne parla anche la stampa (non solo locale) quindi credo che tra poco comincerà la speculazione sui prezzi.


Villa Diamante lo conosco per passeggiate...e forse è l'azienda con la distribuzione migliore; è nel mirino quindi ;).

Anche perchè tra i bianchi campani vinificato in purezza il Fiano è quello che preferisco...

E' da mo' che è partita la speculazione sui prezzi... l'annata 2008 del Fiano di Picariello si pagava 6,60, ora siamo al doppio e più..

Comunque, concordo: pure per me il Fiano è il migliore vitigno a bacca bianca della Campania, ma pure di tutto il Sud... e certamente nella top-five dei bianchi italici.
 
Comunque ieri a pranzo abbiamo aperto un "Campole" di Michele Alois, Aglianico 100% udite udite del 2007 che stranamente è rimasto ben più che bevibile (i vini li teniamo nella tavernetta al piano terra, in scatole di polistirolo stipate dentro una credenza di legno).

Perchè "udite udite"? Un Aglianico del 2007 è appena all'inizio della sua vita... l'Aglianico si inizia a bere dopo i dieci anni, meglio verso i venti.

Con Michele Alois ci siamo trovati nell'agosto 2013 in Mosella, con Thomas Haag di SCHLOSS LIESER ed abbiamo fatto comunella:D

Sono passato in azienda da lui, a Pontelatone (CE), a marzo 2015, ma Michele era al Pro-Wein di Düsseldorf... però, il padre Michele ci ha trattato con i guanti, fatto assaggiare tutto ed offerto una straordinaria merenda a base di mozzarelle, caciotte, salumi e pane cafone... burp...
 
A proposito della conservazione delle bottiglie, vado a citare quanto scrissi quattro anni fa in questo topic:


"Informazioni per i meno esperti"
Come conservare le bottiglie.
La situazione ideale sarebbe avere una cantina molto interrata, buia, con temperatura costante fra i 12° ed i 14°C tutto l'anno, con umidità 70%-80% (la poca umidità secca i tappi ed è un guaio, la troppa umidità rovina le etichette delle bottiglie e provoca qualche muffa, ma è un danno minore), lontana da fonti di vibrazioni.. chi ne può disporre è a cavallo e può dimenticarsi i suoi Barolo in cantina per cinquant'anni, senza problemi.
La realtà è ben diversa e ci si deve arrabattare: iniziamo dalle priorità: se veramente voglio acquistare vini all'uscita sul mercato ed invecchiarli lungamente (quindici-venti anni come meritano Barolo e Brunello), devo ricreare condizioni simili.
Serve trovare un locale da isolare al meglio (almeno 6-8 cm. di materiale, mi dicono che il polistirene estruso sia quello più economico fra gli idonei) ed acquistare un condizionatore da cantina, macchine che possono portare la temperatura al livello richiesto.. per esempio, cercate EUROCAVE su Google.. la loro macchina per condizionare un ambiente di 25 mc costa attorno ai 2.800 euro.
Se le mie esigenze sono limitate, diciamo che voglio conservare i miei vini per 4-5 anni, posso allargare la forbice delle temperature: meglio che d'inverno non si scenda sotto i 9-10°C e meglio non passare i 20° d'estate.. in questi casi, a qualcuno potrebbe essere sufficiente un po' di isolamento, senza condizionatore.
E' importante che la variazione di temperatura sia il più graduale possibile (gli sbalzi sono deleteri).
Invece, se compro bottiglie e le smaltisco nel giro di 6 mesi.. beh, cercherò di non tenerle alla luce diretta, sul terrazzo di casa, oppure piazzarle sulla mensola del caminetto (acceso)... un minimo di cura e non riuscirò a rovinarle.
Due parole sulle "cantinette" oppure "armadi-cantina": si va da prodotti estremamente basic, da 2-300 euro per stivare 20-30 bottiglie, a prodotti professionali, da centinaia di bottiglie e molte migliaia di euro.
Quelli più semplici, sono praticamente solo dei refrigeratori, dove tenere qualche bottiglia da stappare nel giro di qualche mese.. l'importante è che ci sia il controllo dell'umidità, un frigorifero asciuga troppo l'aria (seccando i tappi) e che non ci siano vibrazioni.
Io non le vedo mai come soluzione ottimale, se non per casi particolari: il vero appassionato non ha mai spazio a sufficienza e gli armadi grandi e di qualità (che permettono l'invecchiamento per anni delle bottiglie) costano uno sproposito, oltre ad essere ingombranti.. meglio condizionare un ripostiglio, ci stanno più bottiglie e si spende meno.
 
Se si tratta di vitigni idonei e stai conservando le bottiglie come si deve (12-14°C tutto l'anno, 70-80% di umidità, coricate, al buio e senza vibrazioni), potrai bere bene... in caso contrario: a Natale stappa tutto, prima che diventino petrolio..
bottiglie comprate in negozio con consulenza, quando ho fatto scorta per il banchetto del battesimo, ben isolate e coricate, ormai hanno 10 anni, se hanno messo male è tardi comunque, tantovale aspettare... al limite vanno nel baule dei ricordi della nascita, insieme ai sigari presi per l'occasione ma mai fumati e ad altri ricordi dell'evento...
 
Perchè "udite udite"? Un Aglianico del 2007 è appena all'inizio della sua vita... l'Aglianico si inizia a bere dopo i dieci anni, meglio verso i venti.

"Udite udite" era perché le condizioni di conservazione sono tutt'altro che ideali....molto più tendenti al conservare senza rovinare che non ad un invecchiamento migliorativo.
Comunque, ovviamente, meglio così :D.

Con Michele Alois ci siamo trovati nell'agosto 2013 in Mosella, con Thomas Haag di SCHLOSS LIESER ed abbiamo fatto comunella:D

Sono passato in azienda da lui, a Pontelatone (CE), a marzo 2015, ma Michele era al Pro-Wein di Düsseldorf... però, il padre Michele ci ha trattato con i guanti, fatto assaggiare tutto ed offerto una straordinaria merenda a base di mozzarelle, caciotte, salumi e pane cafone... burp...

Insieme a Moio credo che siano tra i pochi in provincia di Caserta a lavorare non solo bene ma anche con sincera passione; per il prodotto e per il territorio con la sua storia.


Io a Pontelatone ci bazzico abbastanza, perché c'è un mio amico che ha un vecchio casolare (con le dovute proporzioni, tipo quello di Alois) che stanno piano piano risistemando....nel frattempo ce lo godiamo noi gggggiovani.

Hai assaggiato il Casavecchia? A me piace molto....spero che sapranno valorizzarlo (magari senza speculare sui prezzi) ora che c'è anche la DOC e che ,quindi, si è diffusa una vinificazione "scientifica" capace di esaltarlo.
Proprio il "Trebulanum" di Alois è ottimo e, tornando al discorso che facevo all'inizio, sono felice che abbiano scelto un nome così legato al territorio.


Per chi fosse interessato all'origine del nome:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Trebula_Balliensis.
 
Back
Alto