<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> YEA e NAY | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

YEA e NAY

jaccos ha scritto:
No, li la questione è diversa.
Il norvegese, lo svedese e il danese sono strettamente imparentati, si differenziano semplicemente per ostacoli geografici. Il finlandese appartiene ad un altro ceppo linguistico. Mentre lo svedese e il norvegese sono indoeuropei, così come l'italiano, il finlandese è ugro-finnico. Questo ceppo è alquanto misterioso in quanto non si conoscono bene le origini. E' altresì curioso che ne facciano parte solo due lingue (allo stato attuale perlomeno), cioè il finlandese e l'ungherese. La distanza geogrefica tra le due rende questo ceppo ancora più misterioso.

già che ci sei parlaci un po' anche dell'euskera...
 
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
per quanto mi riguarda USA=bullshit

'n z'era capito.....

A ragion veduta.

A differenza di coloro che difendono sempre ed inesorabilmente tutto ciò che viene da oltreoceano, a cui porgo una domanda: ma se vi piace tanto l'America perchè non ci andate?

Andate andate...

PS: rispondo pure a chi mi vorrebbe spedire in Russia o altri posti ameni: Io sto in Italia perchè mi piace e non ho alcuna intenzione di andarmene, anche perchè sono fermamente convinto che l'Italia non diventerà mai un emulo degli Stati Uniti, così come non diventerà mai un emulo della Russia o della Corea del Nord. Sono troppe le differenze, l'Italia è fondamentalmente un paese assistenzialista, socialista e cattolico.
Chiunque vada al potere non si può sognare di sradicare lo stato sociale, destra o sinistra che sia.

:lol:
Yea.

Piccola differenza, e poi la chiudo qui perche' la questione e' di una stupidita' sensazionale: negli Stati Uniti ci sono andati (e ci vanno) in tanti, e si sono trovati benissimo. Dall'Unione Sovietica la gente SCAPPAVA.
Sia gli USA che gli stati comunisti hanno ingenti forze di confine, ma mentre i primi le hanno per tenere la gente FUORI, i secondi ce l'hanno per tenerla DENTRO.

Da come la poni, sembra che io sia un sostenitore delle politiche economiche russe per il semplice fatto che sono critico nei confronti delle politiche economiche americane.
:rolleyes:

Il discorso delle forze di confine, è interessante, ed andrebbe sviluppato in modo un pò più articolato.
Se fosse tutto bello da una parte e tutto brutto dall'altra, ci sarebbe una emigrazione di massa dall'Europa agli USA, invece non mi sembra proprio che sia così...
Certo, che se uno lavora in Italia, con i ritmi ed i metodi americani, producendo guadagni "italiani", forse forse è meglio che vada direttamente negli Stati Uniti, ma la mia domanda è: quanti sono quelli che lavorano con ritmi e medoti americani in Italia?
:rolleyes:
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
una moltitudine di lingue diverse: castigliano, galiziano, basco, catalano, valenciano (molto simile al catalano), andaluso (ma è più un dialetto del castigliano)

nello specifico, il basco è addirittura una lingua pre-indoeuropea.

a farla sottile, sono i veri abitanti originari dell'europa occidentale, e noi discendiamo dagli immigrati.
Piano...
Il basco è una lingua misteriosa ed affascinante tanto quanto incomprensibile e difficile (per noi indoeuropei). E' vero che è preindoeuropea, cioè precedente alle invasioni che portarono all'unità linguistica indoeuropea. Stando all'ipotesi più plausibile, cioè quella dell'antropolinguista Marija Gimbutas, vi furono ondate successive dal 10.000 aC in poi da parte del popolo dei kurgan, originario del sud della russia. Il fatto curioso è che prima di questa invasione la guerra era quasi sconosciuta in europa. Le città e i villaggi sorgevano dove era più comodo commerciare e trovare cibo, non dove fosse più difendibile. La società era matriarcale e la parità dei sessi era totale. La classe guerriera era quasi inesistente. La religione era basata sulla Grande Madre, raffigurata spesso in piccole statuette di donna con seno ventre e sedere enormi. Per ulteriori approfondienti vi invito a cercare informazioni su quella che viene chiamata Vecchia Europa, scoprirete quanto ci siamo imbarbariti rispetto ad un tempo... ;)
Cmq, i kurgan ebbero gioco facile in quanto società dedita alla pastorizia, patriarcale e fortemente maschilista, con un'economia basata sulla guerra e la razzie.
Tornando al basco (scusate l'off topic), dire che noi discendiamo dagli immigrati è vero e falso allo stesso tempo. Falso perchè i kurgan ebbero una forte influenza linguistica e culturale in quanto soggiogarono completamente le popolazioni autoctone e ne annientarono la cultura, ma il loro apporto demografico fu alquanto modesto. Stessa cosa i visigoti, influenzarono pesantemente la lingua italiana ma ad esempio i longobardi furnono molto più influenti dal punto di vista demografico al nord tanto quanto i normanni al sud e quindi si, siamo un pò tutti immigrati... In ogni caso, l'homo sapiens è nato in africa, quindi per forza di cose siamo immigrati.... ;)
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Poi devi considerare la geografia linguistica iberica, li non parliamo di dialetti ma di una moltitudine di lingue diverse: castigliano, galiziano, basco, catalano, valenciano (molto simile al catalano), andaluso (ma è più un dialetto del castigliano)

Forse lo intuisco, ma vorrei una conferma: cosa differenzia un "dialetto" da una "lingua"? Ho sentito parlare catalano e castigliano, e così a sentimento non c'è un distacco molto diverso rispetto a quello che c'è tra il genovese il friulano, ad esempio....

Il confine è sottile e non definito... in linea di massima, se due parlanti geograficamente vicini non si capiscono, parlano due lingue differenti. Ma ogni linguista ha la sua teoria... ;)
 
matteomatte1 ha scritto:
jaccos ha scritto:
No, li la questione è diversa.
Il norvegese, lo svedese e il danese sono strettamente imparentati, si differenziano semplicemente per ostacoli geografici. Il finlandese appartiene ad un altro ceppo linguistico. Mentre lo svedese e il norvegese sono indoeuropei, così come l'italiano, il finlandese è ugro-finnico. Questo ceppo è alquanto misterioso in quanto non si conoscono bene le origini. E' altresì curioso che ne facciano parte solo due lingue (allo stato attuale perlomeno), cioè il finlandese e l'ungherese. La distanza geogrefica tra le due rende questo ceppo ancora più misterioso.

già che ci sei parlaci un po' anche dell'euskera...

Fatto... ;)
 
99octane ha scritto:
jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Per lo stesso motivo per cui usano wanna, gonna e outta invece di want to, going to e out to.....

Per lo stesso motivo per cui qualsiasi lingua parlata ha colloquialismi che non si trovano in quella scritta forbita.
Esattamente come a Milano si usa dire "se sapevo che andavi, venivo anche io", che e' sgrammaticato in modo raccapricciante rispetto all'italiano (ma corretto in milanese) e che e' decisamente piu' sintetico, parlando, di "se avessi saputo che saresti andato, sarei venuto anchio".
;)
La comunicazione parlata ha tempi diversi di quella scritta, cronologicamente e dunque, di riflesso, sintatticamente.

Esattamente. Chi ha studiato un pò in ambito linguistico sa benissimo che le lingue sono vive: nascono, crescono, maturano, lavorano (si ricavano ruoli particolari), si accoppiano, viaggiano, lasciano testimonianze, muoiono.

Ad esser sinceri, i vari tentativi di salvaguardia della lingua lasciano il tempo che trovano, è come cercare di fermare un fiume a mani nude. Il destino degli idiomi viene deciso dai parlanti, non dall'accademia della crusca e compagnia bella. Nessuno è mai riuscito a salvare dall'estinzione una lingua e nemmeno ad allungarne l'agonia, se deve morire muore.

Parole sante. Tuttavia un buon sviluppo si deve a un certo equilibrio tra evoluzione e conservazione. Altrim c trvrm tt 4 skrivere kosi. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Appunto.
Ma distorcere gli idiomi di una lingua non mi sembra un buon metodo solo in vista di una sua presunta maggior "praticità".

Personalmente aborro difronte ai vari "gotta" "gonna" "wanna", così come aborro difronte ai vari "xchè", "ke kosa", "xme" ecc.
Non mi scandalizzo invece difronte al dialetto che, è bene che venga "conservato" a patto che venga "affiancato" dalla lingua ufficiale (che poi, secondo Dante, era il Senese... :D :D :D).

PS: So bene che il senese non è l'italiano perfetto.
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
per quanto mi riguarda USA=bullshit

'n z'era capito.....

A ragion veduta.

A differenza di coloro che difendono sempre ed inesorabilmente tutto ciò che viene da oltreoceano, a cui porgo una domanda: ma se vi piace tanto l'America perchè non ci andate?

Andate andate...

PS: rispondo pure a chi mi vorrebbe spedire in Russia o altri posti ameni: Io sto in Italia perchè mi piace e non ho alcuna intenzione di andarmene, anche perchè sono fermamente convinto che l'Italia non diventerà mai un emulo degli Stati Uniti, così come non diventerà mai un emulo della Russia o della Corea del Nord. Sono troppe le differenze, l'Italia è fondamentalmente un paese assistenzialista, socialista e cattolico.
Chiunque vada al potere non si può sognare di sradicare lo stato sociale, destra o sinistra che sia.

:lol:
Yea.

Piccola differenza, e poi la chiudo qui perche' la questione e' di una stupidita' sensazionale: negli Stati Uniti ci sono andati (e ci vanno) in tanti, e si sono trovati benissimo. Dall'Unione Sovietica la gente SCAPPAVA.
Sia gli USA che gli stati comunisti hanno ingenti forze di confine, ma mentre i primi le hanno per tenere la gente FUORI, i secondi ce l'hanno per tenerla DENTRO.

Da come la poni, sembra che io sia un sostenitore delle politiche economiche russe per il semplice fatto che sono critico nei confronti delle politiche economiche americane.
:rolleyes:

Il discorso delle forze di confine, è interessante, ed andrebbe sviluppato in modo un pò più articolato.
Se fosse tutto bello da una parte e tutto brutto dall'altra, ci sarebbe una emigrazione di massa dall'Europa agli USA, invece non mi sembra proprio che sia così...
Certo, che se uno lavora in Italia, con i ritmi ed i metodi americani, producendo guadagni "italiani", forse forse è meglio che vada direttamente negli Stati Uniti, ma la mia domanda è: quanti sono quelli che lavorano con ritmi e medoti americani in Italia?
:rolleyes:

Fede, apriti il tuo thread di politica internazionale antiamericana e fatti chiudere quello, non questo caspita!
 
jaccos ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
per quanto mi riguarda USA=bullshit

'n z'era capito.....

A ragion veduta.

A differenza di coloro che difendono sempre ed inesorabilmente tutto ciò che viene da oltreoceano, a cui porgo una domanda: ma se vi piace tanto l'America perchè non ci andate?

Andate andate...

PS: rispondo pure a chi mi vorrebbe spedire in Russia o altri posti ameni: Io sto in Italia perchè mi piace e non ho alcuna intenzione di andarmene, anche perchè sono fermamente convinto che l'Italia non diventerà mai un emulo degli Stati Uniti, così come non diventerà mai un emulo della Russia o della Corea del Nord. Sono troppe le differenze, l'Italia è fondamentalmente un paese assistenzialista, socialista e cattolico.
Chiunque vada al potere non si può sognare di sradicare lo stato sociale, destra o sinistra che sia.

:lol:
Yea.

Piccola differenza, e poi la chiudo qui perche' la questione e' di una stupidita' sensazionale: negli Stati Uniti ci sono andati (e ci vanno) in tanti, e si sono trovati benissimo. Dall'Unione Sovietica la gente SCAPPAVA.
Sia gli USA che gli stati comunisti hanno ingenti forze di confine, ma mentre i primi le hanno per tenere la gente FUORI, i secondi ce l'hanno per tenerla DENTRO.

Da come la poni, sembra che io sia un sostenitore delle politiche economiche russe per il semplice fatto che sono critico nei confronti delle politiche economiche americane.
:rolleyes:

Il discorso delle forze di confine, è interessante, ed andrebbe sviluppato in modo un pò più articolato.
Se fosse tutto bello da una parte e tutto brutto dall'altra, ci sarebbe una emigrazione di massa dall'Europa agli USA, invece non mi sembra proprio che sia così...
Certo, che se uno lavora in Italia, con i ritmi ed i metodi americani, producendo guadagni "italiani", forse forse è meglio che vada direttamente negli Stati Uniti, ma la mia domanda è: quanti sono quelli che lavorano con ritmi e medoti americani in Italia?
:rolleyes:

Fede, apriti il tuo thread di politica internazionale antiamericana e fatti chiudere quello, non questo caspita!

Perchè dovrebbe essere chiuso?
Non mi pare di aver violato il regolamento del forum.
 
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