<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> YEA e NAY | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

YEA e NAY

jaccos ha scritto:
Questa somiglianza è dovuta al fatto che i goti si insediarono sia in italia che in spagna, ma non in francia (ostrogoti, cioè goti dell'est in spagna e visigoti, cioè goti dell'ovest in italia).

Qui a Padova gira una battuta:
"Sapete quali furono i barbari che invasero la Pianura Padana?"
"No, quali?"
"Prima gli Ostrogoti, poi i Visigoti, infine i Rovigoti, che sono ancora lì...."

:D :D :D
 
migliazziblu ha scritto:
jaccos ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

eccoci, perchè non usare il termine mini invece di baby? io le uso solamente quando non è possibile utilizzare parole autoctone...

Quoto
Ciao

Ehm, lo sai che l'etimologia di mini deriva dall'inglese?

da garzanti linguistica:
mini-
Definizione
primo elemento di parole composte di formazione moderna, tratto dall'ingl. mini(ature) 'in miniatura'; significa 'molto piccolo, di formato ridotto al minimo' (minigonna, miniappartamento).


Come vedi, questo è l'esempio lampante di quanto dicevo prima. Una altissima percentuale delle parole che comunemente pensiamo siano italiane al 100% in realtà non lo sono.
E' inutile prendere provvedimenti, una lingua evolve e non c'è niente che possa fermare o rallentare questo processo, ci hanno provato in molti e non c'è mai riuscito nessuno... ;)

Per me " mini " deriva da minus, parola latina, che vuol dire piu' piccolo, minore meno di.
Ciao

Certo, ma non nega la teoria dell'evoluzione linguistica.
Il prefisso mini deriva dal latino e l'abbiamo appurato. Poi è entrato nell'inglese (primo caso di permeazione) e da li all'italiano (secondo caso). Se vuoi, ignora pure il secondo, ma il primo rimane...
 
FedeSiena ha scritto:
Per forza, perchè per voi tutto quello che viene dagli USA è tutto bello.
Manco pu' casso, ho mai sostenuto questo?
Al contrario, tu sei il convinto che loro siano the root of all evil, pero' intanto ne vivi anche a "loro spese" godendoti i benefici di ... lasciamo stare, senno' vengo meno a cio' che mi sono rimpromesso, ovvero:
FedeSiena ha scritto:
Invece di spot, smentitemi.
Ma siccome non sapete cosa dire, vi trinceate dietro gli spot.
Non c'e' bisogno di spot. La tua retorica anti-americana mi ha spaccato i maroni quindi da adesso pratico l'ignoranza.
Non ha senso tentare il dialogo con qualcuno che sputa solo critiche e sentenze bello comodo e con la "panza piena". Suoni come un marmocchio viziato e non come qualcuno che dovrebbe fare discorsi adulti forte di una esperienza "internazionale" (come se aver fatto un paio di estati in UK e aver studiato a "Oxford, my dear" possa ritenersi valido come "esperienza") .... non preoccuparti per rispondermi, perche' non c'e' bisogno ;)

jaccos ha scritto:
... per carità che il topic mi sta particolarmente a cuore!
Mi dispiace per il tuo topic. Peccato.
 
migliazziblu ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vi siete mai chiesti perchè l'italiano somigli più allo spagnolo che al francese, anche se geograficamente dovrebbe essere il contrario?

ovviamente, no.

ok... :D :D :D

io sono interessato!

Anch'io.....e gia' che ci sei, fammi sapere perche' il portoghese parlato e' incomprensibile pur essendo " confinante " con lo spagnolo.
Ciao
Li la questione è un'altra... per fare un esempio per me che sono veneto il friulano è quasi incomprensibile. E' la stessa cosa per il portoghese e lo spagnolo. Ad ogni modo il portogallo è sempre stata entità a se stante e vi si è sviluppata una lingua diversa (ma mica tanto)... se guardi il galiziano è una via di mezzo tra il portoghese e il castigliano (spagnolo ufficiale). Poi devi considerare la geografia linguistica iberica, li non parliamo di dialetti ma di una moltitudine di lingue diverse: castigliano, galiziano, basco, catalano, valenciano (molto simile al catalano), andaluso (ma è più un dialetto del castigliano)
 
a_gricolo ha scritto:
Gunsite ha scritto:
concordo, gli americani tranne alcuni con accenti del sud (Alabama) e i neri (specie se sempre di quelli stati) sono molto più comprensibili per chi non è madre lingua....

Più che altro, gli inglesi non fanno il benchè minimo sforzo per aiutare gli stranieri a capirli. Conoscevo due ricercatori, padre e figlio, che sentirli parlare sembravano letteralmente due tacchini.......

Molto vero!
 
a_gricolo ha scritto:
Gunsite ha scritto:
concordo, gli americani tranne alcuni con accenti del sud (Alabama) e i neri (specie se sempre di quelli stati) sono molto più comprensibili per chi non è madre lingua....

Più che altro, gli inglesi non fanno il benchè minimo sforzo per aiutare gli stranieri a capirli. Conoscevo due ricercatori, padre e figlio, che sentirli parlare sembravano letteralmente due tacchini.......

beh manco il mio amico Michael from Alabama, cioè lui magari si sforza anche ma...... :lol:
 
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

Un americano che insegnasse a Oxfor potrebbe dire che "My mission is to teach these snobs to speak modern, efficient english" ;)

Mille volte megio gli snobs dei barbari.
 
jaccos ha scritto:
una moltitudine di lingue diverse: castigliano, galiziano, basco, catalano, valenciano (molto simile al catalano), andaluso (ma è più un dialetto del castigliano)

nello specifico, il basco è addirittura una lingua pre-indoeuropea.

a farla sottile, sono i veri abitanti originari dell'europa occidentale, e noi discendiamo dagli immigrati.
 
jaccos ha scritto:
Poi devi considerare la geografia linguistica iberica, li non parliamo di dialetti ma di una moltitudine di lingue diverse: castigliano, galiziano, basco, catalano, valenciano (molto simile al catalano), andaluso (ma è più un dialetto del castigliano)

Forse lo intuisco, ma vorrei una conferma: cosa differenzia un "dialetto" da una "lingua"? Ho sentito parlare catalano e castigliano, e così a sentimento non c'è un distacco molto diverso rispetto a quello che c'è tra il genovese il friulano, ad esempio....
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

Un americano che insegnasse a Oxfor potrebbe dire che "My mission is to teach these snobs to speak modern, efficient english" ;)

Mille volte megio gli snobs dei barbari.

Fede, per favore, adesso piantala. Abbiamo capito come la pensi, se uno yankee in passato ti ha trombato la morosa tra un hamburger e una Budweiser non è un motivo per far chiudere una discussione interessante.
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vi siete mai chiesti perchè l'italiano somigli più allo spagnolo che al francese, anche se geograficamente dovrebbe essere il contrario?

ovviamente, no.

ok... :D :D :D

io sono interessato!

:D
Tutto si spiega con le invasioni barbariche. Il sostrato latino delle due lingue è innegabile, ma l'apporto delle lingue germaniche è molto pesante, più che nel lessico nella struttura, ma comunque fortissimo.
Questa somiglianza è dovuta al fatto che i goti si insediarono sia in italia che in spagna, ma non in francia (ostrogoti, cioè goti dell'est in spagna e visigoti, cioè goti dell'ovest in italia). Le due tribù avevano una lingua quasi identica, a differenza dei franchi che occuparono la francia ed influenzarono il volgare locale in maniera diversa. ;)

Non sono esperto come te, ma credo che ci sia qualcosa di simile alla base del fatto che svedese e norvegese sono abbastanza simili mentre il finnico è completamente diverso....
No, li la questione è diversa.
Il norvegese, lo svedese e il danese sono strettamente imparentati, si differenziano semplicemente per ostacoli geografici. Il finlandese appartiene ad un altro ceppo linguistico. Mentre lo svedese e il norvegese sono indoeuropei, così come l'italiano, il finlandese è ugro-finnico. Questo ceppo è alquanto misterioso in quanto non si conoscono bene le origini. E' altresì curioso che ne facciano parte solo due lingue (allo stato attuale perlomeno), cioè il finlandese e l'ungherese. La distanza geogrefica tra le due rende questo ceppo ancora più misterioso.
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Questa somiglianza è dovuta al fatto che i goti si insediarono sia in italia che in spagna, ma non in francia (ostrogoti, cioè goti dell'est in spagna e visigoti, cioè goti dell'ovest in italia).

Qui a Padova gira una battuta:
"Sapete quali furono i barbari che invasero la Pianura Padana?"
"No, quali?"
"Prima gli Ostrogoti, poi i Visigoti, infine i Rovigoti, che sono ancora lì...."

:D :D :D

Ah ah, è bellissima!!!!!!!! :lol: :lol: :lol:
 
jaccos ha scritto:
.
Il norvegese, lo svedese e il danese sono strettamente imparentati, si differenziano semplicemente per ostacoli geografici. Il finlandese appartiene ad un altro ceppo linguistico. Mentre lo svedese e il norvegese sono indoeuropei, così come l'italiano, il finlandese è ugro-finnico. Questo ceppo è alquanto misterioso in quanto non si conoscono bene le origini. E' altresì curioso che ne facciano parte solo due lingue (allo stato attuale perlomeno), cioè il finlandese e l'ungherese. La distanza geogrefica tra le due rende questo ceppo ancora più misterioso.
Già, ora che mi ci fai pensare avevo sentito questa storia della strana similitudine con il magiaro. Interessante, comunque
 
leolito ha scritto:
Manco pu' casso, ho mai sostenuto questo?
Al contrario, tu sei il convinto che loro siano the root of all evil, pero' intanto ne vivi anche a "loro spese" godendoti i benefici di ... lasciamo stare, senno' vengo meno a cio' che mi sono rimpromesso

"Io vivo anche a loro spese"?

Quali sarebbero i "benefici" che mi hanno portato gli USA?

Per inciso, io non sono convinto di niente, per me sarebbe tutto a posto se gli USA se ne restassero a casa loro e non "imponessero" agli altri le loro volontà.

leolito ha scritto:
Non c'e' bisogno di spot. La tua retorica anti-americana mi ha spaccato i maroni quindi da adesso pratico l'ignoranza.

Come a me ha spaccato i maroni la vostra retorica pro-americana, anti-Stato ecc ecc.

leolito ha scritto:
Non ha senso tentare il dialogo con qualcuno che sputa solo critiche e sentenze bello comodo e con la "panza piena".

Perchè te invece sei a panza vuota?
[/quote]

leolito ha scritto:
Suoni come un marmocchio viziato e non come qualcuno che dovrebbe fare discorsi adulti forte di una esperienza "internazionale" (come se aver fatto un paio di estati in UK e aver studiato a "Oxford, my dear" possa ritenersi valido come "esperienza") .... non preoccuparti per rispondermi, perche' non c'e' bisogno ;)

Intanto ad Oxford non è che prendono cani e porci, quindi evidentemente per entrare nel club qualcosa la devo aver "dimostrata" non credi?

E comunque, professori universitari di diritto internazionale, politica economica o altre materie sono persone "adulte" abbastanza?
Si?
Bene, vatti a leggere i loro interventi e vedrai che non collimano con quello che sostenete voi qua dentro...
;)

Ad Oxford c'è un risentimento per le politiche americane che credo non ci sia neanche tra i Talebani...
Ho visto più proteste e manifestazioni contro Bush quando ero in Inghilterra di quante non ne abbia viste in Italia, non credo che Oxford sia l'esempio più banale che si possa portare, visto che è una delle università più prestigiose al mondo.

Se io dovessi dar retta a voi del Forum, starei fresco! Qui dentro c'è anche gente che sostiene che ad esempio, si sta meglio sotto un datore di lavoro "privato" piuttosto che sotto la Pubblica amministrazione!
Roba da matti (o da gente in malafede...)
;)
 
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

Un americano che insegnasse a Oxfor potrebbe dire che "My mission is to teach these snobs to speak modern, efficient english" ;)

Mille volte megio gli snobs dei barbari.

Fede, per favore, adesso piantala. Abbiamo capito come la pensi, se uno yankee in passato ti ha trombato la morosa tra un hamburger e una Budweiser non è un motivo per far chiudere una discussione interessante.

Veramente è l'esatto opposto.

Solo che la "morosa" mi disse di esser fidanzata dopo....
:oops:

E comunque, senza far polemica, e giusto per riportare una esperienza personale, la "morosa" è venuta in Italia con me e non se n'è più andata (c'è ancora, lavora per Deloitte a Milano).
:D
Evidentemente anche tutti questi meravigliosi vantaggi che offre la società americana, lei ad esempio non ce li ha visti, infatti lavora in Italia dove guadagna molto meno a parità di quanto avrebbe potuto guadagnare nella stessa società nell'ufficio di New York, solo che tutto sommato ha preferito l'imperfezione italica all'efficienza statunitense.

Per inciso, la sua è una posizione border-line in cui, effettivamente ci sarebbe da chiedersi chi glielo fa fare di rimanere a Milano, piuttosto che andare a New York, ed io per primo, dopo aver visto le condizioni contrattuali di ambedue le parti le ho caldamente consigliato di andare in USA.
Ma, evidentemente, il "fascino" della movida italiana e l'avere tempo per se stessi (e per spendere i soldi, tanti, che le danno) è stata condizione sufficiente a convincerla che è meglio qui che li.

Precisazione doverosa.
 
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