<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> YEA e NAY | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

YEA e NAY

FedeSiena ha scritto:
jaccos ha scritto:
Si ok vabbè.... :rolleyes:

Vabbè cosa?

Se non ti sta bene potresti provare a smentire punto per punto.

Ovviamente prima di parlare bisognerebbe avere per lo meno un "campione" più o meno ampio su cui basare le statistiche.

5 anni vissuti negli Stati Uniti, 5 estati in Inghilterra, 1 anno di studio ad Oxford, più 4 mesi di lavoro a Londra, insieme a migliaia di persone delle più diverse nazionalità è sicuramente più formativo delle solite 4 patacche tirate giù da internet.
Non credi?
;)

Poi, ovviamente ciascuno di noi è libero di pensarla come meglio crede anche di pensare che gli USA siano l'eden e tutto il resto faccia schifo.
Però per lo meno è doveroso supportare una tesi in questo senso con fatti concreti e valide motivazioni.

PS: ho molti amici americani e sono stato fidanzato per qualche mese con una ragazza di Philadelphia, il che, mi è bastato per confermare il mio pensiero: gli USA non fanno per me, almeno non per vivere. Vanno bene per fare un viaggetto ogni tanto.
Ma li leggi i commenti? Ti avevo chiesto per piacere di ignorare le mie domande e non proseguire su quel binario per non far chiudere il thread.
FEDE, PER CORTESIA, RIMANI IN TOPIC
Smettila di parlare dell'america al di fuori della lingua, se vuoi parlarne apri un thread e sarò lieto di risponderti.
Chiedo scusa ai mod ma quanno ce vò ce vò. :XD:
 
jaccos ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

Sono contrario.
Anche se la mia tesi è piena zeppa di termini ingelsi poichè in economia e finanza non ne puoi proprio fare a meno.
Sei contrario per quale motivo?

Perchè non voglio che la nostra civiltà venga contaminata da termini linguistici che non ci appartegono.
;)

E poi perchè non mi piace un mondo standardizzato appiattito su modelli produttivi, sociali e culturali decisi (o meglio imposti) da altri.

Io sono Italiano e faccio le cose da italiano, mi vesto da Italiano, parlo italiano e non ho bisogno di attingere da altre lingue termini che non mi appartengono, mangio seduto a tavola con calma, mi piacciono le ragazze italiane, mi piacciono gli Italiani, mi piacciono le scarpe italiane, mi piace sollazzare, mi piace andare al mare, mi piace il clima e la cultura italiana, mi piace uno Stato forte che si occupi dei miei bisogni e di quelli di tutti gli altri cittadini.
Ma prima di essere Italiano sono Toscano, per cui mi piace la mia terra, mi piacciono le colline brulle, le strade fatte a curve, l'assenza di industrie, il territorio scarsamente popolato, l'aria pulita, le case in pietra, il caminetto e i gatti.
Ma ancor prima di essere Italiano e Toscano sono Senese, per cui mi piace il mio palio, mi piace la mia città, mi piacciono i colori dei vicoli, mi piace la vita universitaria, mi piace la Banca MPS, mi piace il Siena Calcio, mi piacciono le file fuori dei locali in Piazza del Campo, le pietre per terra, i motorini che passano, la mensa universitaria, le piscine nel chianti, le ville gialline etc etc.....

Chi cerca di convincermi che è meglio Starbucks del BAR, o McDonald del pizzaiolo sotto casa, con me non attacca...
;)
 
matteomatte1 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

eccoci, perchè non usare il termine mini invece di baby? io le uso solamente quando non è possibile utilizzare parole autoctone...
Bé, però un conto è Come on, baby, un conto è Come on, mini.
 
Io la penso diversamente, i termini di origine straniera sono fisiologici e la stragrande maggioranza delle parole italiane (non parlo di alcune, ma proprio una grande percentuale) sono di origine straniera.
Vi da fastidio pagare il ticket ? Chiamatelo tariffa... ma sappiate che parlate in arabo... stessa cosa quando mettete lo zucchero nel caffè...
Al roast beef preferite una bistecca? E' inglese pure quella...
Vi sono una miriade di parole che usiamo che pensiamo siano nostre ma non lo sono... opporsi all'assoribimento di parole straniere è, come dicevo prima, come fermare un fiume a mani nude... ;)
 
FedeSiena ha scritto:
jaccos ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

Sono contrario.
Anche se la mia tesi è piena zeppa di termini ingelsi poichè in economia e finanza non ne puoi proprio fare a meno.
Sei contrario per quale motivo?

Perchè non voglio che la nostra civiltà venga contaminata da termini linguistici che non ci appartegono.
;)

E poi perchè non mi piace un mondo standardizzato appiattito su modelli produttivi, sociali e culturali decisi (o meglio imposti) da altri.

Io sono Italiano e faccio le cose da italiano, mi vesto da Italiano, parlo italiano e non ho bisogno di attingere da altre lingue termini che non mi appartengono, mangio seduto a tavola con calma, mi piacciono le ragazze italiane, mi piacciono gli Italiani, mi piacciono le scarpe italiane, mi piace sollazzare, mi piace andare al mare, mi piace il clima e la cultura italiana, mi piace uno Stato forte che si occupi dei miei bisogni e di quelli di tutti gli altri cittadini.
Ma prima di essere Italiano sono Toscano, per cui mi piace la mia terra, mi piacciono le colline brulle, le strade fatte a curve, l'assenza di industrie, il territorio scarsamente popolato, l'aria pulita, le case in pietra, il caminetto e i gatti.
Ma ancor prima di essere Italiano e Toscano sono Senese, per cui mi piace il mio palio, mi piace la mia città, mi piacciono i colori dei vicoli, mi piace la vita universitaria, mi piace la Banca MPS, mi piace il Siena Calcio, mi piacciono le file fuori dei locali in Piazza del Campo, le pietre per terra, i motorini che passano, la mensa universitaria, le piscine nel chianti, le ville gialline etc etc.....

Chi cerca di convincermi che è meglio Starbucks del BAR, o McDonald del pizzaiolo sotto casa, con me non attacca...
;)

Ma ci sei o ci fai? Io getto la spugna... :?
 
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Da un popolo che si ciba di hot dog fritti nel burro

Vogliamo discutere di English breakfast? Uova, pancetta e pane fritto alle 7 di mattina?

Infatti io non difendo le tradizioni britanniche, ma per lo meno consto che loro hanno mantenuto una tradizione che si portano dietro da secoli e per lo meno lo fanno con un minimo di charme.
Sedersi a tavola, con una tovaglia e un tovagliolo sulle ginocchia è segno di civiltà. Poi ovviamente ciascun popolo mangia ciò che gli pare e piace ed io per primo non cambierei mai il mio trio cappuccino-cornetto-succo con la pancetta fritta e uova OGM, però c'è modo e modo di fare le cose.
Gli americani fanno "colazione" in macchina mentre vanno a lavoro e pranzo davanti al PC con un Hot dog e un frappè del McDonald.

Infatti schiattano a 70 anni.
:rolleyes:

A chi mi dice che questo è "il modello" a cui dobbiamo guardare, sai come rispondo?
:D

Se ingurgiti uova e pancetta a stomaco vuoto non è il tovagliolo a fare la differenza per la salute.

Adesso però vorrei che mi spiegassi cosa c'entra tutto ciò con lo YEA o NAY del topic.....

Niente, si fa per parlare e per quanto mi riguarda USA=bullshit

Yea, Nay, elevator, LA, NY, CSI, FBI, DEA, e tutte le altre abbreviazioni/slang di cui son pieni.

'zo dici? gli ultimi 5 sono acronimi.
 
matteomatte1 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Da un popolo che si ciba di hot dog fritti nel burro e che mangia mentre cammina cosa ti vuoi aspettare?
Civiltà?
:rolleyes:

beh pure gli inglesi e gli scandinavi non sono messi tanto meglio...

Infatti faccino come meglio credino...
:D

Finchè se ne stanno in Ingliterra e Scandinavia affaracci loro.

Io tra un ora vado a pranzo e mi metto a sedere con tanto di tovaglioli e mangio il primo, il secondo, il contorno, il pane l'acqua e il caffè.
;)

E se ci metto un ora, nel fare tutto questo, non voglio che nessuno mi rompa le scatole.
;)
 
a_gricolo ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

Penso che sia opportuno usarle quando portano dei vantaggi nell'uso pratico rispetto all'analogo termine italiano, mentre le aborrisco quando servono solo per darsi un tono agli occhi di chi li ascolta. Ad esempio, quando sento certi "manager" parlare di planning, briefing, meeting, milestone e roba del genere mi viene una voglia irrefrenabile di mandarli a cagare....

Io sono sales manager all'interno della società dove lavoro.
:D :D :D :D

PS: non l'ho mai detto neanche una volta a nessun cliente.
 
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

resta da vedere quale è il properly english visto che chi abita a nord non viene capito da chi abita a sud dell'isola. Non solo, ci sono differenze tra est e ovest di Londra.
Inoltre, gli inglesi devono ringraziare gli americani se nel mondo si parla inglese; sono loro i potenti non gli inglesi che hanno perso un impero...
 
FedeSiena ha scritto:
.

Io tra un ora vado a pranzo e mi metto a sedere con tanto di tovaglioli e mangio il primo, il secondo, il contorno, il pane l'acqua e il caffè.

complimenti, ma mangi primo e secondo anche a cena?

:shock: :shock: :shock:
 
dexxter ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Da un popolo che si ciba di hot dog fritti nel burro

Vogliamo discutere di English breakfast? Uova, pancetta e pane fritto alle 7 di mattina?

Infatti io non difendo le tradizioni britanniche, ma per lo meno consto che loro hanno mantenuto una tradizione che si portano dietro da secoli e per lo meno lo fanno con un minimo di charme.
Sedersi a tavola, con una tovaglia e un tovagliolo sulle ginocchia è segno di civiltà. Poi ovviamente ciascun popolo mangia ciò che gli pare e piace ed io per primo non cambierei mai il mio trio cappuccino-cornetto-succo con la pancetta fritta e uova OGM, però c'è modo e modo di fare le cose.
Gli americani fanno "colazione" in macchina mentre vanno a lavoro e pranzo davanti al PC con un Hot dog e un frappè del McDonald.

Infatti schiattano a 70 anni.
:rolleyes:

A chi mi dice che questo è "il modello" a cui dobbiamo guardare, sai come rispondo?
:D

Se ingurgiti uova e pancetta a stomaco vuoto non è il tovagliolo a fare la differenza per la salute.

Adesso però vorrei che mi spiegassi cosa c'entra tutto ciò con lo YEA o NAY del topic.....

Niente, si fa per parlare e per quanto mi riguarda USA=bullshit

Yea, Nay, elevator, LA, NY, CSI, FBI, DEA, e tutte le altre abbreviazioni/slang di cui son pieni.

'zo dici? gli ultimi 5 sono acronimi.

Lo so.

Anche W.T.H.D.Y.W.F.M.L. lo è....

:D :D :D :D :D :D
 
dexxter ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

resta da vedere quale è il properly english visto che chi abita a nord non viene capito da chi abita a sud dell'isola. Non solo, ci sono differenze tra est e ovest di Londra.
Inoltre, gli inglesi devono ringraziare gli americani se nel mondo si parla inglese; sono loro i potenti non gli inglesi che hanno perso un impero...

C'è da dire che gli inglesi sono di un bastardo sulla pronuncia che vien voglia di prenderli calci nei denti (chissà, magari glieli si raddrizza)... sempre a chiedere di ripetere e fare spelling... o sono decerebrati loro o americani e australiani sono dei geni visto che capiscono sempre al volo... ;)
 
matteomatte1 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
.

Io tra un ora vado a pranzo e mi metto a sedere con tanto di tovaglioli e mangio il primo, il secondo, il contorno, il pane l'acqua e il caffè.

complimenti, ma mangi primo e secondo anche a cena?

:shock: :shock: :shock:

Si la sera bevo anche mezzo litro di vino rosso.

Il giorno no, altrimenti mi addormento.
:D
 
jaccos ha scritto:
dexxter ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

resta da vedere quale è il properly english visto che chi abita a nord non viene capito da chi abita a sud dell'isola. Non solo, ci sono differenze tra est e ovest di Londra.
Inoltre, gli inglesi devono ringraziare gli americani se nel mondo si parla inglese; sono loro i potenti non gli inglesi che hanno perso un impero...

C'è da dire che gli inglesi sono di un bastardo sulla pronuncia che vien voglia di prenderli calci nei denti (chissà, magari glieli si raddrizza)... sempre a chiedere di ripetere e fare spelling... o sono decerebrati loro o americani e australiani sono dei geni visto che capiscono sempre al volo... ;)

Oppure potrebbe essere che non si pronucia bene.

A me mai nessuno, nè in Inghilterra nè in America mi ha mai chiesto di ripetere, e non sono un madrelingua inglese.

Sono favorevole all'applicazione del principio inverso quando questi vengono in Italia e non sanno parlare correttamente la nostra lingua.
:lol:
 
FedeSiena ha scritto:
jaccos ha scritto:
dexxter ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
dexxter ha scritto:
ci sono altre differenze; per esempio gli americani scrivono color e non colour; traveling e non travelling, center e non centre. Ma ormai quello che conta è l' AE dal quale il BE ha mutuato tantissime parole.

E' una lingua sotto molti versi piu' sintetizzata, semplificata e pratica.
Per esempio molti verbi irregolari vengono senza tanti complimenti messi in "-ed" al passato. Cosa che fa raccapricciare un inglese, immagino, ma che e' dannatamente conveniente e semplice.

Un mio collega, britannico d'origine, lavora alla Cornell University di New York.... un giorno mi ha detto: "My mission is to teach these barbarians to speak properly English...."

resta da vedere quale è il properly english visto che chi abita a nord non viene capito da chi abita a sud dell'isola. Non solo, ci sono differenze tra est e ovest di Londra.
Inoltre, gli inglesi devono ringraziare gli americani se nel mondo si parla inglese; sono loro i potenti non gli inglesi che hanno perso un impero...

C'è da dire che gli inglesi sono di un bastardo sulla pronuncia che vien voglia di prenderli calci nei denti (chissà, magari glieli si raddrizza)... sempre a chiedere di ripetere e fare spelling... o sono decerebrati loro o americani e australiani sono dei geni visto che capiscono sempre al volo... ;)

Oppure potrebbe essere che non si pronucia bene.

A me mai nessuno, nè in Inghilterra nè in America mi ha mai chiesto di ripetere, e non sono un madrelingua inglese.

Sono favorevole all'applicazione del principio inverso quando questi vengono in Italia e non sanno parlare correttamente la nostra lingua.
:lol:
Preciso, gli impiegati inglesi, quelli tipo delle biglietterie ecc... dio che pignoli, ti rompono l'anima solo per il gusto di farti perdere l'aereo mi sa...

Per il resto mai avuto problemi, che siano americani, australiani, indiani, sudafricani, canadesi, neozelandesi, mi han sempre capito tutti... e vorrei ben vedere...
 
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