Claudio b. ha scritto:
Non entro nel giudizio del popolo americano, per il quale possiamo cercare dei caratteri distintivi e parlarci su, ma sempre nella consapevolezza che si tratta di luoghi comuni simili a pizza spaghetti e mandolino.
Non possiamo sperare che in Svezia ci distinguano tra mafiosi e non mafiosi e invece giudicare tutti gli americani nello stesso modo per poterne trarre un giudizio su tutta la popolazione.
Mi soffermo invece in questa tua affermazione, che mi sembra assai sbagliata.
Sarà magari fortunato, ma l'americano che si aspetta che in una struttura ricettiva italiana si parli inglese non fa altro che aspettarsi una cosa giusta e diffusa in tutta Europa.
Che sia diffusa sarà anche vero, che sia
giusta, parliamone....
Poi comunque anche sul "diffuso" ci sarebbe da parlare.
Dubito che a Vlore o in Turchia o in Grecia sia così diffuso l'inglese come in Olanda...
Andare in un paese straniero e "pretendere" che parlino una lingua che
noi occidentali abbiamo "scelto" di riconoscere come lingua convenzionale è come andare in un paese Islamico e "pretendere" di vedere ragazze in bikini in che passeggiano sul lungomare o che cuociano carne di maiale in strada.
Ogni posto ha le sue tradizioni, chi viene qui dovrebbe adeguarsi alle nostre regole, così come chi va in USA o in Inghilterra farebbe bene ad impararsi la lingua onde evitare di fare le solite figure ridicole di chi a Piccadilly Circus tenta di spiegare ad un inglese dove può mangiare spaghetti, parlando italiano.
Claudio b. ha scritto:
Se poi a te capita l'americano che chiede al primo che passa in inglese qualcosa, è facile che non sappia come altro chiederlo.
Ciao
Claudio
E farebbe bene ad impararsi quattro parole in Italiano.
Oppure, se non ottiene l'informazione, non lamentarsi.