<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> YEA e NAY | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

YEA e NAY

jaccos ha scritto:
Ehm, lo sai che l'etimologia di mini deriva dall'inglese?

da garzanti linguistica:
mini-
Definizione
primo elemento di parole composte di formazione moderna, tratto dall'ingl. mini(ature) 'in miniatura'; significa 'molto piccolo, di formato ridotto al minimo' (minigonna, miniappartamento).


Come vedi, questo è l'esempio lampante di quanto dicevo prima. Una altissima percentuale delle parole che comunemente pensiamo siano italiane al 100% in realtà non lo sono.
E' inutile prendere provvedimenti, una lingua evolve e non c'è niente che possa fermare o rallentare questo processo, ci hanno provato in molti e non c'è mai riuscito nessuno... ;)

e quindi? molti vocaboli inglesi sono d'origine italiana e/o latina, nella fattispecie direi che forse mini deriva dal latino minimus...

Il nocciolo della questione è un altro: se i media utilizzano gossip invece di pettegolezzo oppure flop invece di fiasco (che invece viene usato spesso all'estero) oppure authorithy è colpa della pochezza intellettuale di chi, utilizzando termini anglofoni (in questo caso), pensa di far più bella figura che non usare le parole italiane...
 
matteomatte1 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Ehm, lo sai che l'etimologia di mini deriva dall'inglese?

da garzanti linguistica:
mini-
Definizione
primo elemento di parole composte di formazione moderna, tratto dall'ingl. mini(ature) 'in miniatura'; significa 'molto piccolo, di formato ridotto al minimo' (minigonna, miniappartamento).


Come vedi, questo è l'esempio lampante di quanto dicevo prima. Una altissima percentuale delle parole che comunemente pensiamo siano italiane al 100% in realtà non lo sono.
E' inutile prendere provvedimenti, una lingua evolve e non c'è niente che possa fermare o rallentare questo processo, ci hanno provato in molti e non c'è mai riuscito nessuno... ;)

e quindi? molti vocaboli inglesi sono d'origine italiana e/o latina...

Il nocciolo della questione è un altro: se i media utilizzano gossip invece di pettegolezzo oppure flop invece di fiasco (che invece viene usato spesso all'estero) oppure authorithy è colpa della pochezza intellettuale di chi, utilizzando termini anglofoni (in questo caso), pensa di far più bella figura che non usare le parole italiane...

Motivo in più per dimostrare la interpermeabilità tra le lingue. Un esempio bellissimo è proprio flop-fiasco, addirittura ci siamo scambiati i termini.
Il problema è che questo fenomeno non è negativo, anzi significa che la lingua è viva e si sta muovendo.
Il fatto è che per esprimere un concetto ci sono miriadi di termini ed espressioni utilizzabili ed ognuno sceglie quella da usare in base all'esigenza contingente, che è una somma di molti aspetti tra cui il prestigio linguistico. Ma è solo una parte dell'insieme ed è molto limitante vederla solo sotto questo aspetto.
Vi siete mai chiesti perchè l'italiano somigli più allo spagnolo che al francese, anche se geograficamente dovrebbe essere il contrario?
 
jaccos ha scritto:
Non di un americano, ma di una qualsiasi altra persona che invece di schifare un turista perchè non parla italiano lo accoglie e lo fa sentire a casa propria...
Nessuno ti chiede di essere diverso o di omologarti, ma di essere ciò che sei e di avere anche una mentalità aperta e tollerante nei confronti degli altri, tutti, nessuno escluso. Se non ce la fai, male per te, perderai tante occasioni di arricchimento personale...

Io ho una mentalità aperta e tollerante verso tutti e tutto, ma non voglio che la nostra società cambi orientativamente verso forme di "individualismo" e di "sfruttamento" mascherato da "meritocrazia" che non ci appartengono e che secondo me sono assai pericolose.
Della serie: tutto bello, finchè non viene in casa mia.

A giudicare dagli interventi della maggior parte dei forumisti direi che ho ragione, visto che il 90% è proprio mal disposto verso certe forme di "tolleranza" vedi verso immigrati, verso gay ecc.
Dimmi, quanti threads hai letto in cui si esternavano sentimenti poco benevoli nei confronti di questo o quello?
;)
Non capisco perchè finchè ci sono di mezzo gli islamici va tutto bene e poi quando si critica una certa cultura anglosassone si viene subito definiti come razzisti o intolleranti o antiamericani.

Ora, è vero che gli americani non vengono qui a delinquere o a farsi saltare in aria nelle piazze, ma da qui ad accettare ogni "imposizione" che viene da oltreoceano come oro colato, mi sembra che ce ne passi.

Io non sono nè antiamericano nè anti-turista ma c'è modo e modo di comportarsi a casa d'altri.
Chi viene qui e "da per scontato" che si conosca l'inglese solo perchè in altri paesi europei lo conoscono mi sta altrettanto antipatico di chi si "indigna" perchè vede ragazze desnude per strada mentre nel suo paese hanno il burqa.
;)

jaccos ha scritto:
Invece l'inglese deve essere insegnato a tutti.
Se non lo si sa, finchè si sta in italia certo che va tutto bene. Ma non pensare di che ci si possa interfacciare con qualsiasi cosa venga da fuori, internet compreso, altrimenti crolla tutto il castello. Insomma, se non esci dal paesello va ben tutto, ma non provare a mettere il naso fuori che ti prendi un raffreddore.... per qualsiasi altra esigenza, iscriversi ad un buon corso di inglese...
Ah, ringrazia i genitori che hanno fatto si che tu imparasi l'inglese e ti hanno mandato in giro per il mondo a studiare, non tutti sono fortunati come te...

Io queste cose le so, ma che vuoi che ti dica?
Che dobbiamo re-alfabetizzare l'Italia secondo i canoni unicode inglesi/americani?
No, a me non piace.
Io sarei per mantenere la nostra identità nazionale, pur sapendo l'Inglese, che, ripeto, è giusto e "comodo" sapere.
Così come è giusto saper usare il PC o saper usare l'I-Phone o saper fare il check.-in all'aereoporto.
Sono canoni standard che per comodità e praticità vengono universalmente riconosciuti come tali e questo è indubbiamente comodo, veloce e pratico.

Però, se questo deve essere il primo passo per essere standardizzati su una piattaforma che oltretutto non ci appartiene non mi sta più bene.

Pensaci, e vedrai che è così.

Se parli con qualcuno che ha un pò più degli anni che abbiamo noi vedrai che concorderà.
 
jaccos ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Tornando in topic ma non troppo, che ne pensate dell'uso sempre maggiore delle parole di origine straniera? Sono curioso di fare un baby sondaggino...

eccoci, perchè non usare il termine mini invece di baby? io le uso solamente quando non è possibile utilizzare parole autoctone...

Quoto
Ciao

Ehm, lo sai che l'etimologia di mini deriva dall'inglese?

da garzanti linguistica:
mini-
Definizione
primo elemento di parole composte di formazione moderna, tratto dall'ingl. mini(ature) 'in miniatura'; significa 'molto piccolo, di formato ridotto al minimo' (minigonna, miniappartamento).


Come vedi, questo è l'esempio lampante di quanto dicevo prima. Una altissima percentuale delle parole che comunemente pensiamo siano italiane al 100% in realtà non lo sono.
E' inutile prendere provvedimenti, una lingua evolve e non c'è niente che possa fermare o rallentare questo processo, ci hanno provato in molti e non c'è mai riuscito nessuno... ;)

Per me " mini " deriva da minus, parola latina, che vuol dire piu' piccolo, minore meno di.
Ciao
 
moogpsycho ha scritto:
jaccos ha scritto:
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vi siete mai chiesti perchè l'italiano somigli più allo spagnolo che al francese, anche se geograficamente dovrebbe essere il contrario?

ovviamente, no.

ok... :D :D :D

io sono interessato!

Anch'io.....e gia' che ci sei, fammi sapere perche' il portoghese parlato e' incomprensibile pur essendo " confinante " con lo spagnolo.
Ciao
 
leolito ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Io ho una mentalità aperta e tollerante verso tutti e tutto...
Leggendoti non sembrerebbe: meta' dei tuoi interventi su questo thread non meritano manco risposta .... :rolleyes:
Besos

Per forza, perchè per voi tutto quello che viene dagli USA è tutto bello.

Invece di spot, smentitemi.

Ma siccome non sapete cosa dire, vi trinceate dietro gli spot.
 
jaccos ha scritto:
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Per lo stesso motivo per cui usano wanna, gonna e outta invece di want to, going to e out to.....

Per lo stesso motivo per cui qualsiasi lingua parlata ha colloquialismi che non si trovano in quella scritta forbita.
Esattamente come a Milano si usa dire "se sapevo che andavi, venivo anche io", che e' sgrammaticato in modo raccapricciante rispetto all'italiano (ma corretto in milanese) e che e' decisamente piu' sintetico, parlando, di "se avessi saputo che saresti andato, sarei venuto anchio".
;)
La comunicazione parlata ha tempi diversi di quella scritta, cronologicamente e dunque, di riflesso, sintatticamente.

Esattamente. Chi ha studiato un pò in ambito linguistico sa benissimo che le lingue sono vive: nascono, crescono, maturano, lavorano (si ricavano ruoli particolari), si accoppiano, viaggiano, lasciano testimonianze, muoiono.

Ad esser sinceri, i vari tentativi di salvaguardia della lingua lasciano il tempo che trovano, è come cercare di fermare un fiume a mani nude. Il destino degli idiomi viene deciso dai parlanti, non dall'accademia della crusca e compagnia bella. Nessuno è mai riuscito a salvare dall'estinzione una lingua e nemmeno ad allungarne l'agonia, se deve morire muore.

Parole sante. Tuttavia un buon sviluppo si deve a un certo equilibrio tra evoluzione e conservazione. Altrim c trvrm tt 4 skrivere kosi. :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
 
Back
Alto