a non eccedere nei consumi eccessivi ma diamine, concedersi ciò che si ritiene confort e piacere è davvero il minimo ed è necessario per trascorrere la vita che personalmente vorrei trascorrere.
Purtroppo tante persone considerano confort minimi quelli che in realtà sono sprechi belli e buoni e guardano sempre solo agli sprechi degli altri,così si sentono giustificati.
Ma se un altro spreca 100 non significa che io che spreco solo 20 sono attento.
poi ci sono le caldaie condominiali ad olio pesante, gli uffici pubblici riscaldati in inverno a 28 gradi..
Ecco.
Inutile, Zinza, che cerchi di fare il Thunberg de noartri, a te non interessa il comfort.. oppure hai il braccino..
Per me è un errore credere che chiunque usi meno energia o sprechi di meno viva nell'assenza di confort.
Si può vivere una vita comoda stando contemporaneamente attenti a non sprecare.
E non è nemmeno un discorso economico,io se vedo il rubinetto di una fontanella lasciato aperto lo chiudo.
Anche se l'acqua non la pago io.
Negli anni ho progressivamente ridotto i consumi domestici senza rinunciare a nulla e ne sono contento.
Anche se 100 euro di gas in più o in meno all'anno non mi fanno diventare ne più ricco ne più povero.
Non ero tenuto a farlo e non ne avevo bisogno,l'ho fatto per scelta e ne sono contento.
Sarò esagerato ma il mio vicino di casa (che a occhio e croce guadagna il doppio di me) che tiene 22-23 gradi fissi giorno e notte in casa in inverno e spende il doppio di quanto spendo io secondo me non è uno che è attento al confort.
E' uno che evidentemente guadagna bene e quindi non si pone nemmeno il problema se il suo stile di vita sia sostenibile o meno,è sostenibile per le sue tasche e tanto basta.
Ma è un atteggiamento miope e egoista secondo me.
Io sono anche parecchio più giovane e quindi forse ci sta che io sia un po' più preoccupato di lui su certe tematiche.
Però resta il fatto che tra 50 anni lui non ci sarà più e io si,e il frutto dei suoi sprechi me lo godrò io purtroppo.