tutti quelli che credono che alfa in mano ai tedeschi risorgerebbe farebbero bene a freddare gli animi: nessuno farà rinascere l'alfa "come era". quell'alfa è morta e sepolta. adesso c'è un marchio che ha ancora un alto valore commerciale e per questo fa gola ai crucchi, che vedono la possibilità di sfoggiare un po' di italico blasone e arricchire la gamma infilando un po' di modelli in qualche nicchia non ancora coperta - se c'è - da uno degli altri innumerevoli marchi del gruppo.
la strategia di vw è piuttosto chiara: audi e vw sono i marchi primari (intoccabili), con audi sempre più "status" e vw che si è ormai creata una solida reputazione da sub-premium. gli altri fanno da contorno, con il poker porsche-lamborghini-bugatti-bentley a fare incetta nel mercato del lusso (e a far ricadere gocce di esclusività su tutti i marchi) mentre sotto seat e skoda (e ora pure suzuki) spazzolano quote di mercato tra i generalisti, forti dell'immagine della "superiore tecnologia tetesca" a prezzi abbordabili.
dove si collocherebbe alfa in questo panorama? di certo non a livello di audi, ma nemmeno di vw: non sarebbero così matti da andare a erodere quote a due marchi che vendono a manetta in tutto il mondo.
alfa sarebbe al massimo l'alternativa "giovane e sportiveggiante" a vw, sicuramente un gradino più sotto, ovvero sarebbe collocata là dove ha fallito seat, che nelle intenzioni del vecchio ferdinand doveva diventare l'anti-alfa (se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico. oppure compralo!).
la cosa in assoluto più improbabile è che investano cifre folli per dotare un marchio come alfa di tecnologie esclusive (leggasi ad esempio tp), trattamento che non riservano nemmeno a sua maestà audi: la forza dirompente del gruppo vag è stata ed è la capacità di creare "n" modelli diversi sulle medesime basi meccaniche, miscelando sapientemente tecnologia-design-marketing per arrivare a offrire un modello di auto per ogni esigenza, dalla superutilitaria alla supersportiva. dubito che vorranno svenarsi solo per soddisfare le nostalgie di qualche alfista mediterraneo; non me ne vogliano gli appassionati di alfa, ma noi qui abbiamo la tendenza a distorcere - e sopravvalutare - la storia di questo marchio, che per quanto glorioso non è mai stato marchio "globale", non è mai stato un grande costruttore, non ha mai sfondato all'estero, non ha mai fatto grandi numeri. illudersi che possa farlo adesso è ridicolo( e senza numeri, oggi, non si va da nessuna parte).
quindi aspettiamoci, se mai dovesse esserci il passaggio di proprietà, delle alfa che non saranno più cosidetti ricarrozzamenti fiat, ma ricarrozzamenti vag: ci sarà forse una gamma più ampia, più motori, qualche sportiva a ti, ma niente a che fare con le "alfa di una volta", niente attacco a bmw, niente alfa "di lusso", niente ritorno tra le sportive vere.
che poi questo sia meglio o peggio della situazione attuale non lo so. e nemmeno mi interessa, a dirla tutta