<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Voglia di lavorare dei giovani | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Voglia di lavorare dei giovani

Scusa la domanda dcivini,non voglio entrare troppo nei dettagli,ma ti vorrei fare una domanda.
Come mai l'azienda in cui lavori quando si tratta di assumere si rivolge a candidati giovanissimi?E' per ragioni economiche?
La preparazione che hanno questi candidati,derivante dagli studi appena terminati,è determinante per l'assunzione?
Perchè onestamente se avete avuto così tante difficoltà anche solo per fissare dei colloqui a dei ragazzi giovani io mi rivolgerei a candidati più grandi,che magari iniziano ad avere un'età che li spinge a cercare di sistemarsi (sia a livello familiare che abitativo) e potrebbero essere più motivati.
Dopo tutto un ragazzo di 20 anni ha ancora davanti a se diversi anni in cui potrà vivere a casa dei genitori senza grosse pretese da parte loro,mentre un ragazzo vicino ai 30 si sentirà dire ogni giorno che deve sistemarsi.
Per me ci sta che un ragazzo più giovane abbia meno motivazioni,ma proprio per questo andrei a premiare chi ne ha di più,anche se questo volesse dire assumere una persona che ha 10 anni in più.
 
Però non mi pare proprio di ricordare di gente che rifiutava un lavoro.

Paradossalmente credo che in passato ci fosse più libertà di farlo.
Parlavo poco tempo fa' con il mio meccanico di fiducia che vedendomi abbastanza giovane mi ha chiesto di cosa mi occupo.
Mi ha raccontato che quando era ragazzo (si parla di circa 30 anni fa') lui ha potuto scegliere che carriera intraprendere.
Ci sarebbero state opportunità nel settore meccanico e elettronico,lui aveva la passione per le auto e quindi ha deciso di diventare meccanico.
Dopo qualche anno aveva un'officina con 3 dipendenti,mentre oggi si è ridimensionato e lavora da solo.
E mi raccontava che ha un figlio di circa 20 anni che non ha la possibilità di scegliere che ha avuto lui (anche se si trattava comunque di mestieri).
Anzi diceva che nel settore in cui vorrebbe entrare lui ha trovato tutte le porte chiuse,nemmeno un colloquio,e che adesso è in pratica costretto ad accettare la prima proposta seria che arriverà.
Secondo me oggi,almeno quando si parla del primo lavoro,non si può essere troppo schizzinosi,tanto si fa sempre in tempo a cambiare.
E soprattutto avere chi ti cerca,senza che tu abbia dovuto nemmeno mandare il curriculum,per fissare un colloquio è un lusso che non ci si può permettere di snobbare.
Poi se una volta fatto il colloquio (ammesso che non sia uno di quei colloqui vaghi in cui al candidato non viene detto nulla sul lavoro e sulle condizioni) vedi che non fa per te amen,ma nemmeno presentarsi mi sembra davvero assurdo.
 
Scusa la domanda dcivini,non voglio entrare troppo nei dettagli,ma ti vorrei fare una domanda.
Come mai l'azienda in cui lavori quando si tratta di assumere si rivolge a candidati giovanissimi?E' per ragioni economiche?
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qui non so risponderti perchè non mi occupo io di assunzioni e non so se ci sono sgravi di qualche tipo per i giovani a livello contributivo, gli ultimi 2 assunti sono appunto il laureato che andrà a sostituire un pensionato e una ragazza anch'essa sui 25-26 anni, più adesso dobbiamo correre ai ripari per i 2 che ci hanno paccato via whatsapp
 
Ultima modifica:
o probabilmente hanno ambizioni troppo elevate considerando l'età ( sui 20 anni ) e la preparazione-conoscenze, abbiamo assunto un laureato recentemente e guardando il suo curriculum delle esperienze lavorative degli ultimi anni ha fatto diverse esperienze sempre nel settore , spero che con noi possa trovarsi bene


Anche....

Diverse esperienze negli ultimi anni
??
Pensavo fosse meglio, da assumere, uno + " stabile "....

Negli ultimi anni meglio ( IMO )
( esperienze nei primi....Ma poi....).
 
Anche....

Diverse esperienze negli ultimi anni
??
Pensavo fosse meglio, da assumere, uno + " stabile "....

Negli ultimi anni meglio ( IMO )
( esperienze nei primi....Ma poi....).
siamo un pò disperati, è brutto dirlo ma abbiamo bisogno di personale e dobbiamo un po' accontentarci, poi pensando positivo, magari non si trovava bene e con noi la speranza è che si sistemi, partiamo comunque con un mese di prova e un anno a tempo determinato e se son rose si va di indeterminato
 
Ultima modifica:
Guardiamo il lato positivo, grazie a gente come questi io non ho nemmeno dovuto cercare lavoro per un singolo giorno.
Diplomato come elettronico ( itis ) a luglio, secondo i piani avrei dovuto cominciare a cercare lavoro alla fine della stagione estiva che ho fatto nell'azienda agricola di famiglia, ai primo di settembre mi chiama un azienda per un colloquio. Tempo di farmi il curriculum che ancora non avevo pronto, l'1 ottobre lavoravo.

Poi certo, contratto apprendista come ormai prassi per quelli della mia età, primo stipendio 1100, ora a metà apprendistato sto sui 1300, né bene né male.

Finiti i 4 anni e mezzo peró avró sicuramente un sacco di conoscenze extra spendibili per il mio futuro, e avró intanto cominciato a riempire la sezione esperienze lavorative del curriculum, cosa ben più importante.
 
qui non so risponderti perchè non mi occupo io di assunzioni e non so se ci sono sgravi di qualche tipo per i giovani a livello contributivo, gli ultimi 2 assunti sono appunto il laureato che andrà a sostituire un pensionato e una ragazza anch'essa sui 25-26 anni, più adesso dobbiamo correre ai ripari per i 2 che ci hanno paccato via whatsapp

Se gli ultimi assunti sono entrambi sotto i 30 è possibile che siano stati assunti inizialmente con un contratto di apprendistato.
Per carità è giusto aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro,però in certi casi si finisce per penalizzare chi magari ha 2 o 3 anni di troppo ma avrebbe ancora bisogno di qualche opportunità in più.
Anche perchè si è arrivati al paradosso quando alcune aziende vogliono solo dipendenti molto giovani,perchè certe forme contrattuali riservate ai ragazzi sotto i 29 anni sono più flessibili e economiche,ma allo stesso tempo li volevano già formati e con esperienza comprovata nella mansione.
 
Guardiamo il lato positivo, grazie a gente come questi io non ho nemmeno dovuto cercare lavoro per un singolo giorno.
Diplomato come elettronico ( itis ) a luglio, secondo i piani avrei dovuto cominciare a cercare lavoro alla fine della stagione estiva che ho fatto nell'azienda agricola di famiglia, ai primo di settembre mi chiama un azienda per un colloquio. Tempo di farmi il curriculum che ancora non avevo pronto, l'1 ottobre lavoravo.

Poi certo, contratto apprendista come ormai prassi per quelli della mia età, primo stipendio 1100, ora a metà apprendistato sto sui 1300, né bene né male.

Finiti i 4 anni e mezzo peró avró sicuramente un sacco di conoscenze extra spendibili per il mio futuro, e avró intanto cominciato a riempire la sezione esperienze lavorative del curriculum, cosa ben più importante.

Sono contento che per te l'inserimento sia stato tutto sommato rapido e facile,ovviamente non penso che si tratti di fortuna,immagino che su una classe di neodiplomati solo quelli più seri,preparati e svegli vengano selezionati al primo colloquio.
Però penso che a volte il collegamento diretto tra aziende e scuole superiori sia una sorta di corsia preferenziale che agevola molto i candidati,già il semplice fatto di avere delle richieste senza doversi candidare aiuta.
Vorrei che venissero concesse delle opportunità in più anche a chi non è appena uscito dalle superiori e magari non ha ancora trovato una sistemazione stabile.
E' brutto da dire ma ci sono ragazzi che hanno appena compiuto i 30 anni che si sono sentiti dire che erano troppo vecchi per certe aziende,mi sembra un po' esagerato.
 
Probabilmente l'intera faccenda apprendistato é stata pensata un pó male andando a creare uno scalino molto netto per cui a 29 anni sei molto appetibile ma a 30 nello stesso ruolo costi molto di più pur facendo praticamente le stesse cose. Forse l'incentivo avrebbe dovuto essere più misurato e andare a calare col crescere dell'età in modo che i neodiplomati che hanno poca esperienza siano più avantaggiati ma dei 26/27 enni che ormai sanno già qualcosa in più non siano molto più economici che degli equivalenti un paio di anni più vecchi.
 
Probabilmente l'intera faccenda apprendistato é stata pensata un pó male andando a creare uno scalino molto netto per cui a 29 anni sei molto appetibile ma a 30 nello stesso ruolo costi molto di più pur facendo praticamente le stesse cose. Forse l'incentivo avrebbe dovuto essere più misurato e andare a calare col crescere dell'età in modo che i neodiplomati che hanno poca esperienza siano più avantaggiati ma dei 26/27 enni che ormai sanno già qualcosa in più non siano molto più economici che degli equivalenti un paio di anni più vecchi.
Io sono stato assunto in contratto di formazione che é diverso dall'apprendistato. Poi a 26 anni mi era stato offerto un lavoro ben remunerato apprendistato, nonostante di esperienza con un determinato "prodotto" ne avessi parecchia, almeno 4 anni.
Poi ho scoperto che i contributi INPS all'epoca erano ridicoli (adesso credo che la faccenda sia cambiata).
Meno male che sono scappato dopo pochi mesi da quell'azienda che poi tra l'altro chiuse
 
Io non ho un'esperienza diretta,nel senso che dove lavoro io sono il più giovane,però penso e temo che in alcuni casi le assunzioni agevolate di ragazzi molto giovani non portino a dei buoni risultati.
Esempio pratico la ditta che si occupa della manutenzione del sistema di areazione/riscaldamento dello stabile in cui ha sede l'azienda per cui lavoro.
A parte il fatto che i guasti sono all'ordine del giorno nonostante il fatto che l'impianto è stato rifatto a nuovo un paio d'anni fa',ma sia la manutenzione che gli interventi di riparazione vengono effettuati in maniera molto diversa a seconda di chi manda la ditta.
In questi anni ho visto un gran numero di ragazzi giovanissimi (che sicuramente svolgevano degli stage oppure erano stati assunti subito dopo il diploma) e a vederli da fuori sembrano totalmente spaesati.
Di quelli che ho visto nessuno sembra che sia stato riconfermato,ci sono sempre i soliti due o tre tecnici più esperti e poi questi aiutanti che a parte reggere la scala e andare a fumarsi la sigaretta pare non siano in grado di fare molto altro.
Non so se dipenda da loro che hanno poco interesse per il mestiere oppure dai tecnici più esperti che li coinvolgono poco nel lavoro ma fatto sta che le poche volte che sono stati mandati solo i ragazzi giovani hanno fatto danno e alla fine è stato sempre necessario un secondo intervento da parte del personale più esperto per risolvere la situazione.
Con questo non voglio elogiare troppo i loro colleghi adulti perchè le statistiche sono impietose,mediamente abbiamo il riscaldamento che si guasta per 1 mese ogni inverno e d'estate l'aria condizionata funziona poco e male.
In questi giorni addirittura manca del tutto l'areazione,infatti stamattina c'erano 27 gradi abbondanti e c'era da soffocare senza un minimo di ricircolo d'aria.
Quello che mi viene spontaneo chiedermi è se convenga davvero a una ditta assumere un ragazzo giovane che costa poco anche se quasi certamente non verrà riconfermato e quindi la sua formazione non diventerà un investimento per la ditta stessa.
Io penso che se invece di avere 1 tecnico esperto e 5 apprendisti che lo assistono ci fossero più persone competenti e meno figuranti (che fanno presenza ma di fatto non svolgono alcun lavoro in autonomia) la qualità del servizio sarebbe più elevata e probabilmente il numero di interventi necessari per risolvere un guasto sarebbe inferiore.
Tenete anche presente che questa ditta ha sede a circa 100 km di distanza dalla città in cui lavoro,quindi dover intervenire 2 volte sullo stesso guasto richiede un sacco di tempo,e quindi di denaro,in più.
A lungo andare,secondo me,la ditta in questione perderà un sacco di clienti visto che non riesce a garantire uno standard qualitativo sufficiente e si affida molto spesso a personale poco qualificato che ha costantemente bisogno della supervisione di un superiore.
 
Scusa la domanda dcivini,non voglio entrare troppo nei dettagli,ma ti vorrei fare una domanda.
Come mai l'azienda in cui lavori quando si tratta di assumere si rivolge a candidati giovanissimi?E' per ragioni economiche?
La preparazione che hanno questi candidati,derivante dagli studi appena terminati,è determinante per l'assunzione?
Perchè onestamente se avete avuto così tante difficoltà anche solo per fissare dei colloqui a dei ragazzi giovani io mi rivolgerei a candidati più grandi,che magari iniziano ad avere un'età che li spinge a cercare di sistemarsi (sia a livello familiare che abitativo) e potrebbero essere più motivati.
Dopo tutto un ragazzo di 20 anni ha ancora davanti a se diversi anni in cui potrà vivere a casa dei genitori senza grosse pretese da parte loro,mentre un ragazzo vicino ai 30 si sentirà dire ogni giorno che deve sistemarsi.
Per me ci sta che un ragazzo più giovane abbia meno motivazioni,ma proprio per questo andrei a premiare chi ne ha di più,anche se questo volesse dire assumere una persona che ha 10 anni in più.
Se l istruzione ricevuta e' quella giusta, e non ritiene giusto presentarsi al suo primo colloquio, mi sa che quel ragazzo o sta bene di famiglia o se ne sbatte del lavoro. A ventanni si e' abbastanza maturi per capire l importanza del posto di lavoro.
 
siamo un pò disperati, è brutto dirlo ma abbiamo bisogno di personale e dobbiamo un po' accontentarci, poi pensando positivo, magari non si trovava bene e con noi la speranza è che si sistemi, partiamo comunque con un mese di prova e un anno a tempo determinato e se son rose si va di indeterminato
permettimi, ma se fate fatica a trovare personale evidentemente la proposta lavorativa non è così interessante.
C'è un sacco di gente che non lavora, alle condizioni giuste avreste la fila.
Se poi uno si licenzia per whatsapp è perchè evidentemente aveva un contratto così basso o precario che non gli era richiesto di dare alcun preavviso. Se il datore di lavoro si vuole tutelare ha un sacco di soluzioni, certo costano un poco di più e devono dare anche qualche garanzia ma senza dare nulla nemmeno l'impiegato è tenuto a particolari formalismi.
 
A ventanni si e' abbastanza maturi per capire l importanza del posto di lavoro.

Mah...Non sono proprio sicuro.
Ci sono i ventenni che guardano avanti e che si immaginano a distanza di qualche anno non dico sposati ma con una compagna fissa,magari prossimi ad andare a vivere da soli.
E poi ci sono quelli che invece si vedono ancora come figli della mamma che gli rifà il letto.
Se l'intenzione è quella di permanere nel nido a lungo facendosi accudire il più possibile il discorso lavoro passa in secondo piano.

Bisogna anche vedere qual è l'offerta casalinga.
Ci sono famiglie in cui,anche volendo,i genitori possono offrire poco ai figli a parte un tetto sulla testa e tre pasti al giorno.
In quei casi un ragazzo,anche se molto giovane,saprà che o si darà da fare oppure rimarrà bloccato in una situazione comoda ma senza grandi lussi.
Se al contrario invece i genitori possono e vogliono fornire ai figli anche la macchina,le vacanze,vizi e capricci beh allora ci sta che un ragazzo cerchi di rimandare il più possibile il cambiamento.
Chi glielo fa fare se ha già tutto quello che gli serve senza dover lavorare?
Per dire che a volte sono i genitori i responsabili della poca maturità dei figli.
 
Ultima modifica:
Se l'intenzione è quella di permanere nel nido a lungo facendosi accudire il più possibile il discorso lavoro passa in secondo piano.
in ottica azienda o datore di lavoro questi è meglio perderli che trovarli quindi la questione si sposta al come rendersi appetibili agli altri volenterosi
 
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