<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vita da concessionari | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Vita da concessionari

mikuni ha scritto:
Bisognerebbe sapere perchè ha scelto di esporsi per fare quello che gli chiedeva Vw. Da fuori non si può sapere. Certo che se avessero proposto a me di chiedere milioni di euro in prestito per fare le concessionarie come volevano loro con le ditte scelte da loro, li avrei presi a calci nel deretano, ridendo a crepapelle, fino in Germania.
Tutti i concessionari sono, di fatto, obbligati a servirsi delle forniture "approvate", nonché ad acquistare un tot di modelli imposti dalla Casa (spesso sai di averli acquistati quando vedi che la casa madre si preleva i soldi dal conto, perché, se non lo sai, le vetture si pagano con rid preautorizzati)
Tu non li avresti presi a calci nel deretano, loro si (come hanno fatto)
O lui (come tutti gli altri) faceva il "capannone aeronautico" o perdeva la concessione. Punto. Forse, avrebbe fatto bene a rinunciare alla concessione.
Ma quando sei già esposto con le banche (il piazzale dell'usato e quello del nuovo, chi pensi lo paga?) anche "uscirne" non è semplice.
Pensa ad esempio al magazzino ricambi
Ben che vada, una milionata di euro a costo storico. Ben che vada.
A chi lo vendi? E se trovi uno che lo prende a stock, quanto pensi che ti dia? il 25 -30% se ti va di lusso?
Pensare prima di parlare ;)
 
FileoIppus ha scritto:
facendo un mestiere simile ma in un altro settore, so una delle armi di vendita è screditare e sparlare della concorrenza. Non essendo questa una mia politica di vendita , attuo lo stesso principio da consumatore, magari rimettendoci 200 euro, ma sentendomi più appagato. Io non vado fallito per 200 euro, ma tu non becchi i miei 30 mila. Allo stesso modo, non sarò un venditore d'assalto, ma nessuno è poi mai tornato a lamentarsi.
Nuovamente! :thumbup:
 
|Mauro65| ha scritto:
mikuni ha scritto:
Bisognerebbe sapere perchè ha scelto di esporsi per fare quello che gli chiedeva Vw. Da fuori non si può sapere. Certo che se avessero proposto a me di chiedere milioni di euro in prestito per fare le concessionarie come volevano loro con le ditte scelte da loro, li avrei presi a calci nel deretano, ridendo a crepapelle, fino in Germania.
Tutti i concessionari sono, di fatto, obbligati a servirsi delle forniture "approvate", nonché ad acquistare un tot di modelli imposti dalla Casa (spesso sai di averli acquistati quando vedi che la casa madre si preleva i soldi dal conto, perché, se non lo sai, le vetture si pagano con rid preautorizzati)
Tu non li avresti presi a calci nel deretano, loro si (come hanno fatto)
Le forniture ricambi, tra l'altro sono in base ad accordi molto curiosi. Cosi' come ci sono "obbiettivi" per le vetture da vendere, ce ne sono anche per i ricambi (lo sapevate?). Spesso a un prezzo esorbitante rispetto alla fornitura "di massa", e con un certa mancanza di etica commerciale: come fai a imporre a un concessionario "vendi tot parti"? Bella fiducia sul prodotto ... :rolleyes:
Non parliamo inoltre di situazioni come strategie commerciali gestite 'remotamente' dalla casa madre oppure dalla filiale, che poi ricadono direttamente sul rivenditore che non le ha minimamente programmate, e so' cassi se non "sei dalla nostra" ....
Lungi da me da difendere e pontificare sui concessionari, ma come ha giustamente scritto Mauro da fuori e' facile "supporre" cose che non stanno proprio come sembrano a priori .... :rolleyes:
 
|Mauro65| ha scritto:
Tutti i concessionari sono, di fatto, obbligati a servirsi delle forniture "approvate", nonché ad acquistare un tot di modelli imposti dalla Casa (spesso sai di averli acquistati quando vedi che la casa madre si preleva i soldi dal conto, perché, se non lo sai, le vetture si pagano con rid preautorizzati)
Tu non li avresti presi a calci nel deretano, loro si (come hanno fatto)
O lui (come tutti gli altri) faceva il "capannone aeronautico" o perdeva la concessione. Punto. Forse, avrebbe fatto bene a rinunciare alla concessione.
Ma quando sei già esposto con le banche (il piazzale dell'usato e quello del nuovo, chi pensi lo paga?) anche "uscirne" non è semplice.
Pensa ad esempio al magazzino ricambi
Ben che vada, una milionata di euro a costo storico. Ben che vada.
A chi lo vendi? E se trovi uno che lo prende a stock, quanto pensi che ti dia? il 25 -30% se ti va di lusso?
Pensare prima di parlare ;)

Mauro, qua nessuno dice che sia una cosa semplice. fare l'imprenditore in genere, tantopiu' in questo paese, di semplice non ha nulla.
si vogliono solo fare valutazioni sui modi di denunciare del sig. Fiora.
conosco personalmente imprenditori che stanno fallendo proprio in questi mesi. testa bassa e poche parole. capannoni in vendita anche se si sa' che mai verranno venudti, almeno a breve termine.
altro che denuncie a destra e a sinistra e in malo modo in stile Fiora.
Secondo me e' dovere di ogni imprenditore essere anche analista di mercato.
E cercare di cavalcarlo alleggerendo sui massimi, cosa che invece pochissimi sanno fare. Quando si vedono tanti euros la testa parte. e se ne vogliono solo di piu'. e fin qui nulla di nuovo. Pero' poi non si denuncia di qua e di la' proprio chi ti ha permesso di fare tutti quegli euros. è. almeno secondo me.
Andrea
 
Tante considerazioni corrette e interessanti, sull'argomento (vita da concessionari), però mi autorizzo una ri-citazione.
Nel caso specifico:
1) la situazione era pending da tempo (i soli potenzialmente interessati a rilevare l'attività, visti i conti, avevano lasciato il tavolo);
2) l'entità dell'esposizione finanziaria accumulata era in ogni caso tale da trascendere di gran lunga quanto verosimilmente richiesto dal Produttore per adeguarsi agli stilemi del family feeling;
3) quando il carico debitorio si approssima al (o valica il) limite del 10% del giro d'affari, già ieri e tanto più oggi le banche prima tirano i cordoni e poi (in un caso come questo) ti ci lasciano senza fiato.

Ripeto: altri, sempre in zona, sono riusciti a uscirne per tempo.

Perciò, al netto delle 'responsabilità' tecniche e/o di etica professionale imputabili ad Autogerma, pare che la questione avesse preso una brutta piega proprio sotto il profilo imprenditoriale.
 
carlo959 ha scritto:
...
Ripeto: altri, sempre in zona, sono riusciti a uscirne per tempo.

Perciò, al netto delle 'responsabilità' tecniche e/o di etica professionale imputabili ad Autogerma, pare che la questione avesse preso una brutta piega proprio sotto il profilo imprenditoriale.

in ogni settore ci vuole tanta esperienza e tanto sano realismo. un'abbinata di fattori difficile da trovare, soprattutto in uno come Fiora, partito dal nulla come meccanico vw.
non voglio insistere nel criticarlo, anche io sono uno di quelli che purtroppo non possono dire di essere 'figli di babbo', e l'esperienza non nasce sulle piante, serve una vita di qualcuno che te la tramandi. facile intuire che di quelli che partono con le proprie gambe, dei pochi che ce la fanno, mooolti di meno riescono ad arrivare in età pensionabile ancora vincenti... :?
quindi umanamente lo capisco e capisco anche i suoi errori finanziari.
umanamente.
ma per il resto ha poco da lamentarsi ora che tutta la baracca e' andata.
le cose bisogna studiarle per tempo e spesso preventivamente.
 
copio ed incollo per praticità la lettera a cui rispondo

Admin wrote:

Il signor Fiora ha una strana idea dei giornali e dell?informazione: pensa che, avendo un contenzioso con Volkswagen-Audi, una testata come Quattroruote debba ospitare le sue esternazioni anche se contengono insulti nei confronti della controparte, passibili di querela. L?articolo che abbiamo pubblicato dà ragione delle posizioni del signor Fiora in modo assolutamente equilibrato, senza alcuna ingiustificata censura, e sono pretestuose e offensive le insinuazioni su presunti condizionamenti derivanti dalla pubblicità Volkswagen. Non a caso nel numero di marzo avevamo pubblicato lo sfogo di un altro concessionario molto critico nei confronti dell?intero mondo dell?automobile, il signor Fiorenzo Magni, con piena soddisfazione dell?interessato, che aveva espresso le sue (dure) prese di posizione in modo molto più civile.
Il Direttore di QUATTRORUOTE

Caro Direttore,

tante belle parole, ma i fatti sono diversi. Non ho mai pensato e preteso di poter risolvere i problemi con VGI tramite la stampa.

Ho abbastanza documentazione e fatti oggettivi per far fronte a tale contenzioso come Lei intende.

Il giornalista che mi ha inviato per intervistarmi, oltre ad aver sentito la mia versione e quella del mio collaboratore, si è portato presso i Vostri uffici della documentazione molto importante, dalla quale si evincono i fatti da noi esposti.

Dalla prima intervista alla successiva bozza che il Suo giornalista ci ha inviato (composta da n. 3 pagine), è stata notevolmente modificata e tagliata da Lei stesso. Così la seconda versione in Sue mani, in cui VGI era stata informata della mia intervista e aveva rilasciato una Sua dichiarazione.

A mio avviso, come Lei riporta nel forum di Quattroruote, risulta essere perfetto l?articolo di Fiorenzo Magni perché da Lei scritto e firmato, cosa che invece il mio articolo, scritto in maniera altrettanto educata dal suo giornalista, è stato da Lei modificato, tagliato e pubblicato a mia insaputa senza la firma del giornalista che si è rifiutato di firmarlo proprio per la censura attuata.

La chiedo cortesemente, a seguito anche di quanto Le ha scritto il nostro professionista e a norma dell?articolo 8 delle legge sulla stampa, di riportare la modifica sulla rivista Quattroruote.

Cordialmente

FIORA PIERO GIORGIO
 
Invito tutti ad andare a vedere il Salone AUDI del FIORA a BUSTO ARSIZIO.
Nel salone ci sono le scale mobili!!!!! Queste è una delle cose che non ha certo chiesto VGI, ma frutto di una megalomania propria del titolare della concessionaria. Il FIORA è una meccanico che ha avuto la presunzione di essere diventato un imprenditore solo xchè ha venduto Golf e Passat negli anni 90.
Invece di fare polemiche dovrebbe chiedersi il perchè quelli di fianco a Lui vendono e Lui no!!!!!!
E soprattutto in questo momento dovrebbe togliersi di dosso tutta questa megalomania e con grande umiltà vendere al miglior offerente e garantire un futuro alle famiglie dei suoi dipendenti....e poi magari meditare !!!!!!
 
la nuova lettera pubblicata su Repubblica. it

http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2007/11/26/le-vostre-lettere/

Caro Direttore,
faccio seguito alla mia lettera aperta del 03.05.2010 inviata a ?La Repubblica? e pubblicata in pari data sulla rivista on line, per comunicare quanto segue.

La verità fa male! Nel management della VW, delle marche che rappresentavo persiste una diffidenza sulla veridicità del contenuto della mia lettera e come riportato nella loro corrispondenza, nella quale si denota il rammarico per i fatti da me esposti, vogliono CONSTATARE LA VERITA?.

Da parte mia, pur essendo in una fase di ?stallo? per la mia attività (perché a seguito della pubblicazione della lettera aperta del 03.05.10, circa otto giorni dopo sono arrivate le disdette dei mandati di concessione, così lasciando le due strutture AUDI ZENTRUM SEMPIONE e AUDI ZENTRUM SARONNO oltre la sede VOLKSWAGEN e SKODA vuote, lasciando sulla strada oltre a me, la mia famiglia, la quasi totalità degli ottanta dipendenti che facevano parte della mia organizzazione), ho avuto un notevole riscontro di testate giornalistiche specializzate e non, che si sono interessate al mio caso, così come le mail e le telefonate ricevute dai colleghi concessionari del mondo automobilistico che hanno voluto sapere e che in parte sapevano già, cosa succede tra le mura del palazzo di Verona sede di Volkswagen Group Italia (VGI).
Le affermazioni di alcuni collaboratori di VGI che sono passati negli scorsi mesi invernali presso le ns. sedi per le varie visite periodiche, oggi si stanno avverando, soprattutto con questa imposizione nella ristrutturazione della zona dei marchi Audi e Volkswagen, con i clienti concessionari preferiti da VGI stessa. Il mio grande rammarico è quello di mettere a disposizione le mie strutture dagli ampi standard di marca a prezzi penalizzanti e fuori mercato (contestabili anche agli effetti giuridici). Sono costretto a trattare e svendere gli immobili al 30% del loro valore di acquisto e quasi il 50% del loro valore di mercato. Ma la cosa più buffa che Vi racconto è che VGI, anche come da loro comunicazioni, si rifiuta di acquistare tali immobili da loro pretesi. Siamo veramente nell?assurdità!

Molte sono le affermazioni (che si possono riscontrare dalla documentazione a Lei inviata), di alcuni direttori di marca di VGI, forse i più consapevoli della situazione del ?caso Fiora?, che in continuazione ribadiscono il loro supporto al Sig. Fiora che ha effettuato investimenti per raggiungere gli standard strutturali e organizzativi da loro imposti. Qualche dirigente di VGI inoltre, è consapevole delle responsabilità dell?importatore negli investimenti immobiliari dedicati alla marca, oltre al business dell?auto nell?ambito del noleggio a lungo termine, gestito e imposto in maniera irregolare dove si evince una responsabilità da parte di VGI di abuso di dipendenza economico e netta posizione dominante nei nostri confronti.

Il credito che VGI ci ha concesso è di notevole importanza, è stato concordato un piano di rientro tra le parti anche con la relativa documentazione intercorsa e che VGI non ha voluto rispettare (tutto documentabile).

Tengo inoltre a precisare che, come riferitomi da alcuni consulenti esterni di VGI, le mie pubblicazioni danno molto fastidio al sistema auto italiano, con la prerogativa che il mio lavoro sarà minato per sempre e che non potrò far più parte di alcuna organizzazione per la commercializzazione di auto delle marche presenti sul territorio italiano.

Affermazioni pesanti ? che hanno veramente bisogno di grande attenzione e riflessione da parte degli esponenti delle associazioni automobilistiche, del mondo politico e imprenditoriale.

Dopo così tanti anni di lavoro, dedicati al gruppo VW, punto sulla massima trasparenza, raccontando agli addetti ai lavori, ai cittadini italiani e soprattutto ai clienti della zona in cui operavo, i fatti accaduti alla mia impresa non per giustificarmi, ma per fare chiarezza su quanto mi è accaduto.

Chiudo questa lettera aperta dicendo che il comportamento di VGI è stato a dir poco discriminante, questa gente non guarda in faccia a nessuno, per loro distruggere le persone e le loro organizzazioni è all?ordine del giorno, ma io continuerò la mia battaglia su tutti i fronti e già qualcuno di VGI ne è certo che ne uscirò vincente.

Grazie

Gruppo FIORA
Piero Giorgio Fiora
 
admin_fi ha scritto:
la nuova lettera pubblicata su Repubblica. it

http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2007/11/26/le-vostre-lettere/

Caro Direttore,
faccio seguito alla mia lettera aperta del 03.05.2010 inviata a ?La Repubblica? e pubblicata in pari data sulla rivista on line, per comunicare quanto segue.

La verità fa male! Nel management della VW, delle marche che rappresentavo persiste una diffidenza sulla veridicità del contenuto della mia lettera e come riportato nella loro corrispondenza, nella quale si denota il rammarico per i fatti da me esposti, vogliono CONSTATARE LA VERITA?.

Da parte mia, pur essendo in una fase di ?stallo? per la mia attività (perché a seguito della pubblicazione della lettera aperta del 03.05.10, circa otto giorni dopo sono arrivate le disdette dei mandati di concessione, così lasciando le due strutture AUDI ZENTRUM SEMPIONE e AUDI ZENTRUM SARONNO oltre la sede VOLKSWAGEN e SKODA vuote, lasciando sulla strada oltre a me, la mia famiglia, la quasi totalità degli ottanta dipendenti che facevano parte della mia organizzazione), ho avuto un notevole riscontro di testate giornalistiche specializzate e non, che si sono interessate al mio caso, così come le mail e le telefonate ricevute dai colleghi concessionari del mondo automobilistico che hanno voluto sapere e che in parte sapevano già, cosa succede tra le mura del palazzo di Verona sede di Volkswagen Group Italia (VGI).
Le affermazioni di alcuni collaboratori di VGI che sono passati negli scorsi mesi invernali presso le ns. sedi per le varie visite periodiche, oggi si stanno avverando, soprattutto con questa imposizione nella ristrutturazione della zona dei marchi Audi e Volkswagen, con i clienti concessionari preferiti da VGI stessa. Il mio grande rammarico è quello di mettere a disposizione le mie strutture dagli ampi standard di marca a prezzi penalizzanti e fuori mercato (contestabili anche agli effetti giuridici). Sono costretto a trattare e svendere gli immobili al 30% del loro valore di acquisto e quasi il 50% del loro valore di mercato. Ma la cosa più buffa che Vi racconto è che VGI, anche come da loro comunicazioni, si rifiuta di acquistare tali immobili da loro pretesi. Siamo veramente nell?assurdità!

Molte sono le affermazioni (che si possono riscontrare dalla documentazione a Lei inviata), di alcuni direttori di marca di VGI, forse i più consapevoli della situazione del ?caso Fiora?, che in continuazione ribadiscono il loro supporto al Sig. Fiora che ha effettuato investimenti per raggiungere gli standard strutturali e organizzativi da loro imposti. Qualche dirigente di VGI inoltre, è consapevole delle responsabilità dell?importatore negli investimenti immobiliari dedicati alla marca, oltre al business dell?auto nell?ambito del noleggio a lungo termine, gestito e imposto in maniera irregolare dove si evince una responsabilità da parte di VGI di abuso di dipendenza economico e netta posizione dominante nei nostri confronti.

Il credito che VGI ci ha concesso è di notevole importanza, è stato concordato un piano di rientro tra le parti anche con la relativa documentazione intercorsa e che VGI non ha voluto rispettare (tutto documentabile).

Tengo inoltre a precisare che, come riferitomi da alcuni consulenti esterni di VGI, le mie pubblicazioni danno molto fastidio al sistema auto italiano, con la prerogativa che il mio lavoro sarà minato per sempre e che non potrò far più parte di alcuna organizzazione per la commercializzazione di auto delle marche presenti sul territorio italiano.

Affermazioni pesanti ? che hanno veramente bisogno di grande attenzione e riflessione da parte degli esponenti delle associazioni automobilistiche, del mondo politico e imprenditoriale.

Dopo così tanti anni di lavoro, dedicati al gruppo VW, punto sulla massima trasparenza, raccontando agli addetti ai lavori, ai cittadini italiani e soprattutto ai clienti della zona in cui operavo, i fatti accaduti alla mia impresa non per giustificarmi, ma per fare chiarezza su quanto mi è accaduto.

Chiudo questa lettera aperta dicendo che il comportamento di VGI è stato a dir poco discriminante, questa gente non guarda in faccia a nessuno, per loro distruggere le persone e le loro organizzazioni è all?ordine del giorno, ma io continuerò la mia battaglia su tutti i fronti e già qualcuno di VGI ne è certo che ne uscirò vincente.

Grazie

Gruppo FIORA
Piero Giorgio Fiora

certo che ha leggere queste cose si rimane senza parole.
Le auguro di risolvere tutti i suoi problemi con VGI e di chiarire con 4R il discorso della lettera che lei dice essere stata modificata prima della pubblicazione!
Saluti
 
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