- guida a destra;
- parabrezza sdoppiato con montante centrale;
- sedile (poco) regolabile e non ammortizzato;
- specchietti retrovisori delle dimensioni di uno specchietto da cipria;
- tergicristalli microscopici e ad azionamento pneumatico;
- volantone in bachelite pressoché orizzontale;
- niente servosterzo né servofreno;
- impianto frenante misto aria/olio, per niente modulabile: per quasi tutta la corsa del pedale azione frenante pressoché nulla, 1 mm più giù e si inchiodavano le ruote;
- cambio a 4 marce + retromarcia privo di sincronizzatori ("doppietta" ad ogni cambiata);
- riduttore a 4 velocità, anch'esso senza sincronizzatori, da manovrare in sequenza alternata col cambio normale ("falsa doppietta" ad ogni cambiata);
- motore in cabina;
- insonorizzazione inesistente;
- mozzi ruote anteriori sporgenti dalla sagoma della cabina (ottimi per aprire le auto parcheggiate a bordo strada come le Simmenthal);
- avviamento a freddo fattibile solo in 2 persone;
- inserimento meccanico manuale di: arresto indietreggio (oggi conosciuto come "hill holder"), bloccaggio differenziali e trazione integrale;
- ventilazione cabina attraverso feritoie frontali da aprire a mano;
- riscaldamento cabina attraverso la cattura del flusso d'aria proveniente dal radiatore del motore;
- velocità massima: 58,5 Km/h. Dopo un lancio adeguatamente lungo.
Con questi mezzi il sottoscritto insegnava, anche a giovanotti completamente ignoranti in materia e spesso senza doppi comandi, a parcheggiare in retromarcia in mezzo al traffico della zona stadio di Firenze. E non abbiamo mai ammazzato nessuno...