Io ora ho (purtroppo) un turbodiesel, il mio primo e ULTIMO turbodiesel (a meno di non andare alla prossima su un suv, lì ne parliamo, ma la scelta non è del tutto scontata)
Per mera combinazione fortuita sono passato dalla stessa vettura benzina alla verisone a gasolio (solo modello precedente --> modello successivo), quindi stesso peso di carrozzeria (ma peso finale superiore per via del motore più pesante), stessa cubatura stessa potenza.
Motori entrambi ai vertici costruttivi (giusto per chiarire, faccio oltre metà di urbano, ma, in oltre 25.000 km non ho mai avuto alcun problema di rigenerazione, spie, dpf o quant'altro, se rigenera non me ne accorgo in alcun modo, e non ho nessun problema di diluizione del gasolio in coppia)
Faccio circa 16/17 mila km annui.
Il vantaggio (l'unico vantaggio) del diesel è un consumo inferiore di circa il 30% (quando fate i conti, meglio usare il consumo litri/100 km e non la percorrenza km/litro, che illude su un maggior vantaggio del turbodiesel)
Posso dire anche che in autostrada a 130-150 il turbodiesel è significativamente ciompetitivo sul ciclo otto aspirato, però la finisce lì. Se uno viaggia moplto in autostrada per lavoro, il turbodiesel è un'opzione molto interessante, senz'altro.
Per il resto, come ho postato sul blog del Direttore:
- rumorosità da trattore, specie a freddo ed in ambito urbano;
- rampa di coppia brusca che mi crea problemi su neve, prima (con l'otto aspirato) del tutto sconosciuti;
- rapporti lunghi (sono obbligati a questo proprio dall?esuberanza di coppia) che, abbinati alla mancanza di allungo, rendono un supplizio la guida sulle belle strade dolomitiche (non si trova mai il rapporto giusto per farsi un tornante come si deve);
- carenza di allungo che mortifica la guida;
- quanto alla presunta elasticità dei turbodiesel, il numero di cambiate è superiore rispetto al ciclo otto (forse è questo uno dei motivi delle crescente diffusione dei cambi automatici);
- obbligo di tenere a bordo la scorta di additivo anti addensante per l?inverno, visto il braccino corto della nostra indegna filiera distributiva del gasolio (fortunatamente mi rifornisco quasi sempre all?estero, per cui la differenza la noto);
- necessità di trattamenti preventivi antimuffe a causa del biodiesel.
Non volevo il naftone, ma dovevo cambiare l'auto ed il mercato italiano dell'usato, cui mi sono rivolto per evitare di importare un veicolo estero, solo quello offriva, ma mi sono pentito notevolmente della mia pigrizia. Dato che ho, per lo meno, pagato un prezzo ragionevole, appena ne ho la possibilità me ne sbarazzo e ritorno al ciclo otto, possibilmente aspirato (e dovrò sbrigarmi, perché stanno tutti turbizzandosi) a costo di faremi una settimana di "vacanza" all'estero per scegleiere il mezzo giusto (sono nel filone dell'agri-scuola sul prezzo delle auto

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Per quanto concerne le valutazioni di Suby, oggi ho visto la benzina a 1,665 ed il gasolio a 1,667: su queste basi siamo, per 20.000 km annui con una vettura di segmento D e guida orientata prevalentemente a godersi l'auto e su cicli di percorso non favorevoli al contenimento dei consumi, a quasi 1.000 euro di "vantaggio" per il gasolio. Mettiamoci però i maggiori oneri manutentivi (che, poco da fare, ci sono, tra filtri gasolio e additivi 100/200 euro annui in più li spendi) e le rogne tipo batterie maggiormente stressate (durano di meno e costano di più), criticità di rifornimento con climi rigidi, minore durata della frizione a causa dell'esuberanza di coppia ... aggiungiamoci la rumorosità da trattore e la (questa è una mia opinione perosnale) sgradevolezza alla guida ... per 1.000 euro l'anno di (presunto) risparmio non mi vale assolutamenet la pena stare sul gasolio.
Tra l'altro, la media della percorernza annua in Italia è inferiore ai 12.000 km e ben il 76,5% ne fa meno di 10.000 all'anno (l'89% non fa oltre 15.000 km!). Trovo davvero poco comprensibili questi dati di vendita.