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vendita auto meno 40%

Stavo guardando il parcheggio del mio condominio prima mentre bagnavo i fiori.

Oltre alla mia ClasseA del '99, guardando le targhe il parco auto è così definito:

Polo del '97, Fiat Coupè del '99, Brava del 2000, Yaris del 2001, Y del '99, Classe A del 2000, Smart del 2008, Clio del 2000.

Le vedo tutte ben tenute e pulite, secondo me la gente ha come ultimo pensiero quello di cambiare auto...
 
Grattaballe ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Se fosse confermato, sarebbe un dato impressionante. D'altronde, la recessione c'è e si sente.
Non penso che il crollo sia dovuto agli aumenti del costo del carburante, che invece in condizioni normali potrebbe spingere molti a sostituire la vecchia auto con una dotata di un propulsore più efficiente e magari con cubatura inferiore per risparmiare sull'assicurazione. La gente semplicemente non acquista perché è in difficoltà, o ha paura di entrarvi.

Eh, bè... sborsare 10/15mila per risparmiare -ben che vada- 600+250 all'anno di benzina e assicurazione è proprio un gran bell'investimento... :rolleyes: ...magari senza neanche avere i soldi in tasca...

Non sarà che abbiamo già una macchina ciascuno e che se non c'è effettivo bisogno di comprarne un'altra non la si compra? Troppo semplice?
Pure quindici anni fa ognuno aveva una macchina, il problema è che prima veniva sostituita raggiunti 100mila Km o dopo 3/4 anni, e i concessionari il sabato e la domenica(porte aperte) erano PIENI. In questa fase la gente tiene le macchine a tempo indeterminato e nelle concessionarie manco ci entra. Un mio amico che fa il venditore passa le giornate a leggere il Corriere della Sera, pure il sabato.
 
Aggiungo, prima veniva più o meno spontaneo pensare di comprare una macchina più grossa e/o più potente della precedente, adesso è l'esatto contrario.
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Pure quindici anni fa ognuno aveva una macchina, il problema è che prima veniva sostituita raggiunti 100mila Km o dopo 3/4 anni, e i concessionari il sabato e la domenica(porte aperte) erano PIENI. In questa fase la gente tiene le macchine a tempo indeterminato e nelle concessionarie manco ci entra. Un mio amico che fa il venditore passa le giornate a leggere il Corriere della Sera, pure il sabato.

Infatti, il bordello nel mercato arriva proprio da lì. Da quando, data un'auto ad ogni itagliano, lo si è convinto/costretto a cambiarla pur di vedere i numeri in crescita, evvai di rottamazioni plurime, agevolazioni, sconti, bonus, in definitiva droga per il mercato. L'itagliano ci si è buttato a pesce, come fa spesso. Adesso però basta, la crescita (e lo sento da quando avevo 6 anni, non può essere una bugia...) non può essere infinita. Non sappiamo neppure dove metterle, tutte queste auto.
 
The.Tramp ha scritto:
Eppure all'estero lo esclamano come uno che sta portando litalia sulla retta via.

Certo, ci sarà da soffrire, ma vogliamo finire come la Grecia, o peggio, l'Argentina?
la fine della grecia lz faremo se andiamo avanti cosi
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Aggiungiamoci che tra una cosa e l'altra sono proprio riusciti a fa passare la "voglia".
Quoto, e il processo è iniziato da qualche anno. Tra autovelox, tutor, criminalizzazione di chi beve un paio di bicchieri di vino, parcheggi introvabili e costosissimi, aumenti del bollo, dell'assicurazione, del carburante, delle multe molti si sono proprio rotti le balle, me compreso.

esatto, la crisi c'e' ma non fino a questi livelli....
la gente spende meno per paura del futuro....e poi perche' tutti hanno un po' tutto.
Infatti, qui nessuno giustamente ne parla, quelli che piu' sono in crisi sono i commercianti di abbigliamento e calzature.
 
Bah specialmente al sud e nei paesi ci sono in giro un buon 20 25% di auto ultradecennali che chiedono solo di andare nel mondo dei più...
 
Secondo me non c'è nulla di strano nel calo di vendite di auto. Siccome mediamente non c'è nessuna motivazione economica che renda "conveniente" cambiare un'auto funzionante, ne consegue che si cambia solo per altre necessità (mutate esigenze di spazio, ad esempio) oppure per semplice sfizio. Dato che lo sfizio ce lo si può concedere se si hanno i soldi, è chiaro che che se i soldi non ci sono l'acquisto si rimanda. Vale anche per abbigliamento e scarpe, per rispondere ad arizona: un paio di scarpe dura parecchio, se non ci vai a fare trekking nelle pietraie, come pure un paio di pantaloni o una camicia. Se non c'è necessità stringente, o più realisticamente il budget che si era destinato a questo scopo si deve trasferirlo verso altre spese non comprimibili (benzina, gas, elettricità) si rimanda l'acquisto o ci si rinuncia. A me sembra un concetto alla portata di uno studente di seconda media con la media del 5 e mezzo, ma forse per i corsi della Bocconi è troppo....
 
a_gricolo ha scritto:
Secondo me non c'è nulla di strano nel calo di vendite di auto. Siccome mediamente non c'è nessuna motivazione economica che renda "conveniente" cambiare un'auto funzionante, ne consegue che si cambia solo per altre necessità (mutate esigenze di spazio, ad esempio) oppure per semplice sfizio. Dato che lo sfizio ce lo si può concedere se si hanno i soldi, è chiaro che che se i soldi non ci sono l'acquisto si rimanda. Vale anche per abbigliamento e scarpe, per rispondere ad arizona: un paio di scarpe dura parecchio, se non ci vai a fare trekking nelle pietraie, come pure un paio di pantaloni o una camicia. Se non c'è necessità stringente, o più realisticamente il budget che si era destinato a questo scopo si deve trasferirlo verso altre spese non comprimibili (benzina, gas, elettricità) si rimanda l'acquisto o ci si rinuncia. A me sembra un concetto alla portata di uno studente di seconda media con la media del 5 e mezzo, ma forse per i corsi della Bocconi è troppo....

Esatto.... scarpe e abbigliamento hanno preso una mazzata tremenda....
resistono solo i telefonini :D
 
D'altronde Passera stesso ha beatamente dichiarato che tutto il 2012 sarà caratterizzato da recessione, ossia dai famosi, quanto "generosi" e puntuali sacrifici!!! Anche se per adesso un "po meno i benefici"!!!

E tra l'altro come si fa a meravigliarsi di cotanto diffuso (unilaterale?!?) disastro se si è tutti (?!?), dal "produttore al consumatore"(aziende/clienti), con le mani al collo e relativi licenziamenti e disoccupazione!

Si aggiungano poi i continui aumenti di petrolio, e quindi i vari/correlati costi di benzina, gas, energia elettrica (ultimamente ulteriormente inaspriti), addizionali comunali e regionali IRPEF (anche 2011), IMU (il doppio dell'ICI), la difficile/non disponibilità delle banche a rilasciare mutui, assicurazioni e tasse/imposte automobilistiche, etc...

E poi ci si meraviglia anche che si venga a creare un tale "terrorismo economico" e "per caso" anche relativa preclusione nel poter far girare l'economia/PIL del paese? E poi ci si può mai meraviglire se (anche) il mercato dell'auto va a picco?!?

Vorrà dire che oramai aspetteremo con ansia (anche politico?!?) il 2013!!!
 
In altri settori ho letto anche dati peggiori. La cosa lampante è che i dati italiani sono molto peggio di quelli della media europea. L'italiano per necessità o virtù è capace di risparmiare.

Poi vorrei dire delle auto. Oggi circolano auto che hanno 10 anni che oggettivamente se sono state manutenute sono efficienti, sono sicure e hanno tutti i confort che servono. Inoltre non è vero che le auto "di una volta" erano più affidabili... quindi quali sono buoni motivi per cambiare?
 
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