<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vendita Alfa a VW, siamo vicini alla fine della vicenda? | Page 30 | Il Forum di Quattroruote

Vendita Alfa a VW, siamo vicini alla fine della vicenda?

autofede2009 ha scritto:
la prima della classe (vw) ha appena presentato la Golf con le sospensioni posteriori interconnesse (come la Panda) nelle versioni base di gamma benzina e diesel... mentre l'attuale aveva il più costoso e pregiato multilink su tutta la gamma...
e pare che venga già offerta scontata del 20%... ad un prezzo inferiore addirittura alla Polo...
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Mercato/2012/09/volkswagen-golf-7-sconto-siti-web.php

ho sempre più dubbi su ipotetici investimenti che farebbero per l'italia e l'alfa...

I dubbi te li puoi fugare guardando la quantità di modelli che VAG lancerà nei prossimi mesi ed anni.
La storia del ponte interconnesso vorrei saper da dove esce; Auto, nella presentazione della nuova Golf, sostiene che il pianale MQB prevede attacchi delle sospensioni predefiniti, per cui il ponte interconnesso avrebbe gli stessi attacchi del multilink?
Infine, la Golf viene scontata del 20% per una promozione su internet, quando Astra e Focus propongono il 30%, come leggi nell'articolo da te linkato...
 
pilota54 ha scritto:
alexmed ha scritto:
lemat2005 ha scritto:
shendron ha scritto:
Sottolineo i 3,8 / 4,5 MILIARDI DI EURO!!!!!! sono utili spaventosi... e poi viene a dirci che non c'è la possibilità di investire??

Tieni però presente che devono ancora restituire 3.5 miliardi di dollari al governo USA.

Penso che l'utile sia al netto di ammortamenti, restituzioni prestiti, etc.

Ho letto di recente che il prestito è stato interamente restiruito, e comunque eventualmente sul conto economico va la quota interessi imputabile all'esercizio, tutto il resto viene imputato, con le decurtazioni del caso, a "Stato Patrimoniale"

Esatto. I debiti finanziari non incidono sull'utile dell'esercizio e il prestito del governo Usa è stato sostituito con prestiti bancari a tassi più convenienti.
Comunque se una società presenta un utile operativo ante imposte così elevato, quasi sicuramente dovrebbe riuscire a realizzare anche un Cash flow positivo, cioè liquidità da investire. E sarebbe ora che gli investimenti arrivassero anche qui.
Non si può continuare a piangere, per progredire gli utili vanno reinvestiti come fa la concorrenza tedesca.
PERCIO' FUORI I MODELLI, se vogliono gestire società finanziarie che vendano il settore produttivo ad imprenditori che svolgano questo mestiere anche di fatto e non solo nelle borse valori.
 
La frase di Marchionne "L'Alfa non è in vendita" è stata interpretata da qualcuno come "aumentate il prezzo dell'offerta", ma io credo che:

a) A questo punto, dopo 2 anni e mezzo dal primo interessamento al marchio da parte di VW, ormai il gruppo tedesco abbia rinunciato davvero alla cosa, nonostante le ultime "visite".

b) Il rimando della Giulia risponde a ragioni di ordine imprenditoriale. Se fosse stata presentata nel 2013 sarebbe finita come la 159: 40-50 mila esemplari annui al massimo (globali), vendita a prezzi "generalisti" e quindi guadagno zero o perdita. Meglio aspettare il 2014, quando ci sarà si spera una ripresa e lanciare invece, entro il 2013, le due Maserati segmento F ed E, che al massimo verranno prodotte complessivamente in 30-35.000 esemplari, ma sono un investimento con sicuro ritorno (export, prezzi elevati e remunerativi), con un valore aggiunto molto più alto (e quindi utili sicuri) e con un recupero notevole di immagine per l'industria automobilistica italiana. Insomma la furbizia al "nostro" non manca di certo.
 
pilota54 ha scritto:
Vorrei dire tre cose:
- Seat e Skoda stanno per lanciare due vetture identiche di segmento D- con i rispettivi marchi.
- Toyota e Subaru, che non appartengono neppure allo stesso gruppo, hanno lanciato due vetture identiche con marchi diversi.

Si potrebbero fare altri esempi, ma ne faccio solo 2. Perchè se ciò lo fa un gruppo straniero nessuno dice nulla e se lo fa il gruppo Fiat-Chrysler (es. Chrysler 300-Lancia Thema) si grida allo scandalo?

Seconda cosa:
Gli strateghi di Fiat e Chrysler hanno ormai deciso che le piccole-medie cilindrate le fa la Fiat e le grosse cilindrate le fa la Chrysler, con la consulenza sinergica di ing. Fiat. Le vetture prestigiose le fanno Maserati (sfruttando anche sinergie con Chrysler e Ferrari), e la Ferrari stessa. A me non sembra un sacrilegio, mi sembra un corretto sfruttamento delle integrazioni industriali, lo fanno tutti, perchè in Italia non si deve fare?

Terza cosa:
Perchè un imprenditore italiano deve buttare fango su un altro imprenditore italiano? Qual'è la ratio di ciò? Lo dico sinceramente: io, che voglio un gran bene all'Italia e non lo nascondo, non lo farei mai. Chiaro che poi la replica di Marchionne sia stata altrettanto pesante.

Personalmente ne faccio un principio di coerenza non tanto di strategie.

Rinfacciare presunte crisi di orgoglio nazionale in Italia quando poi "TU" come costruttore italiano mi offri come unici modelli nuovi auto americane, fatte in America e ribrandizzate con marchio italiano e allo stesso tempo invochi la cassa integrazione per gli stabilimenti italiani perchè non sai cosa produrre.

Dicasi lo stesso per la denuncia incessante di sovraproduzione in Europa, perno cntrale della crisi a detta del CEO e che in virtù della quale gli fa aprire un nuovo stabilimento in Serbia e in Italia continua la cassa integrazione.

Tanti pensieri profondi ma incoerenti con il comportamento nella realtà delle cose.

Attenzione! Se Chrysler ha raggiunto determinati obiettivi non è semplicemente merito delle intuizioni del CEO ma molto è dipeso dai punti fissati dal Governo americano nei confronti di Fiat, si può dire che sia stato il Governo americano a decidere il piano industriale di Chrysler e non Fiat ponendo ben precisi obiettivi da rispettare per rientrare del prestito e cedere quote dell'azienda americana. Un piano talmente ben congeniato che lo stesso CEO Fiat si è sbrigato come non mai a saldare il prestito USA definendo gli interessi del Governo americano da usura.
Quindi a mio avviso non vedo nessun problema in Italia a prestare i soldi aFiat ma con le stesse ed identiche scadenze/modalità avvenute in suolo americano a garanzia dell'investimento e sinceramente non sò quanto sarebbe contento il CEO di queste condizioni.

Al di la dei "bisticci di borsa" tra imprenditori la realtà è che c'è un CEO di un gruppo automobilistico che rappresenta da anni la produzione italiana e che da anni continua a recriminare condizioni non idonee per investire in Italia ma che allo stesso tempo non muove un dito per mediare su queste condizioni e rendersi parte attiva per riformulare un contesto nuovo. Ci sono solo richieste e l'attesa che qualcuno prima o poi se ne occupi in un'inerzia devastante.
Attualmente io non vedo nessuna strategia di rinascita o di posizione di rilievo per l'Italia all'interno del Gruppo così come ritengo piuttosto illusorio l'incremento dell'export visto che si vuole esporatare di più ciò che da anni non si riesce ad esportare per motivi che da anni sono sempre gli stessi.

Spero vivamente di sbagliarmi.
 
Corazon Habanero ha scritto:
alexmed ha scritto:
lemat2005 ha scritto:
shendron ha scritto:
Sottolineo i 3,8 / 4,5 MILIARDI DI EURO!!!!!! sono utili spaventosi... e poi viene a dirci che non c'è la possibilità di investire??

Tieni però presente che devono ancora restituire 3.5 miliardi di dollari al governo USA.

Penso che l'utile sia al netto di ammortamenti, restituzioni prestiti, etc.
Dovrebbe essere l'utile operativo, quindi al lordo delle operazioni straordinarie e delle imposte.
Infatti, Marchionne afferma che l'utile netto dovrebbe essere di 1,5 miliardi.

Esatto. E farei notare che, fatti i dovuti rapporti di grandezza, per le dimensioni della baracca non sono molti, se consideriamo che per mettere in produzione un modello nuovo , di media caratura, si calcola un budget grezzo di circa 1 miliardo, dal tavolo da disegno alle linee di assemblaggio operative.

Fatto un rapido calcolo su quanto é grande tutta la baracca, su quanti marchi conta, e di quanti nuovi prodotti necessiterebbe ciascuno di essi per per mantenere il ciclo vitale della gamma, mi pare di vedere che la scelta non sia facile: quest'anno ne possono progettare uno.
 
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
E un bravissimo anche alla chiarezza di Marchionne: Alfa non è in vendita!!
Non è bello dirlo, ma l'ho sempre detto.

"le spacconate dei tedeschi non mi sorprendono. Quello che trovo stupefacente e' che noi, in questo Paese, abbiamo perso ogni barlume di orgoglio nazionale. Proprio ora che abbiamo trovato in Chrysler un alleato tecnico per sostenere gli investimenti necessari al rilancio dell'Alfa."

:D :D :D :D :D :D :D

Grazie Marchionne mi ha fatto ridere.

"e io dovrei comprare un Alfa fatta dagli americani, non dico una fiat ma un Alfa" (cit.)

"ma mi faccia il piacere" (cit)

Ma proprio lui mi viene a parlare di orgoglio nazionale che vuole costruire le Alfa (eccellenza italiana invidiata in tutto il mondo) con i pezzi avanzati degli americani?

o che chiude le fabbriche in Italia per aprirle in Serbia?

Domandina: perchè aprire uno stabilimento nuovo quando in quelli che hai già bastava solo attrezzare le linee di montaggio e produrre qua la 500 L?
Ma come mi citi Totò?

La fabbrica in Serbia risale al 2008 quando la crisi non mordeva ancora.
Se consideriamo che tutti aprono fabbriche dove il costo di tutto è minore perchè non dovrebbe farlo Fiat? Vedi Renaul in Marocco stipendio medio 250 euro.
Per l'Italia c'è comunque ancora spazio, di modelli da costruire e vendere nel mondo ne mancano ancora molti.

Certo certo, poi ci sarà il destino cinico e baro, le cavallette ecc ecc e si dovranno chiudere altri stabilimenti italiani.

Certo che Marchionne dovrebbe presentarsi in politica, qualunque cosa dica o faccia, anche in aperta contraddizione con quanto detto 5 minuti prima, va sempre bene, c'è sempre una giustificazione pronta!!

Una domanda però a questo punto mi sorge spontanea:

mettiamo il caso che dato il perdurare delle difficoltà, Marchionne decidesse di vendere l'Alfa a VAG. Sarebbe sempre una scelta giusta anche quella, e lui sempre l'uomo della provvidenza?
Dimentica il concetto di Alfa ceduta a vag. Punto
Lo ha detto lo stesso Giugiaro che ti piace citare tanto.
D'accordo che per te Alfa è stata venduta da due o tre anni e si aspetta solo l'occasione per fare il comunicato, ma non esageriamo.
 
FurettoS ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Vorrei dire tre cose:
- Seat e Skoda stanno per lanciare due vetture identiche di segmento D- con i rispettivi marchi.
- Toyota e Subaru, che non appartengono neppure allo stesso gruppo, hanno lanciato due vetture identiche con marchi diversi.

Si potrebbero fare altri esempi, ma ne faccio solo 2. Perchè se ciò lo fa un gruppo straniero nessuno dice nulla e se lo fa il gruppo Fiat-Chrysler (es. Chrysler 300-Lancia Thema) si grida allo scandalo?

Seconda cosa:
Gli strateghi di Fiat e Chrysler hanno ormai deciso che le piccole-medie cilindrate le fa la Fiat e le grosse cilindrate le fa la Chrysler, con la consulenza sinergica di ing. Fiat. Le vetture prestigiose le fanno Maserati (sfruttando anche sinergie con Chrysler e Ferrari), e la Ferrari stessa. A me non sembra un sacrilegio, mi sembra un corretto sfruttamento delle integrazioni industriali, lo fanno tutti, perchè in Italia non si deve fare?

Terza cosa:
Perchè un imprenditore italiano deve buttare fango su un altro imprenditore italiano? Qual'è la ratio di ciò? Lo dico sinceramente: io, che voglio un gran bene all'Italia e non lo nascondo, non lo farei mai. Chiaro che poi la replica di Marchionne sia stata altrettanto pesante.

Personalmente ne faccio un principio di coerenza non tanto di strategie.

...............Tanti pensieri profondi ma incoerenti con il comportamento nella realtà delle cose.

Quindi a mio avviso non vedo nessun problema in Italia a prestare i soldi aFiat ma con le stesse ed identiche scadenze/modalità avvenute in suolo americano a garanzia dell'investimento e sinceramente non sò quanto sarebbe contento il CEO di queste condizioni.

Il problema a mio avviso non è quello di avere prestiti dal governo, il problema che per me giustamente pone Marchionne è quello delle condizioni esterne in cui lui è obbligato ad operare. Mi spiego:

Un operaio Fiat guadagna a quanto si legge mediamente 1.700 euro al mese lordi, 1.200 netti. L'Azienda Fiat però paga di contributi altri 1.000 euro/mese circa (il famoso "cuneo fiscale", il più alto d'Europa). Ciò porta il costo mensile per operaio a 2.700 euro. Se a ciò si aggiunge lo scarso utilizzo degli impianti, ecco perchè è assolutamente anti-economico produrre modelli in Italia e l'aiuto che, credo, potrebbe essere richiesto al governo è quello di diminuire il cuneo fiscale magari temporaneamente per il solo settore automobilistico se davvero si vuole rilanciare questo pilastro dell'industria nazionale.
Basterebbe ridurlo di 100 euro a operaio per realizzare risparmi significativi sul costo del lavoro, quantificabili in almeno 500 milioni annui se consideriamo tutto il personale operaio/impiegatizio italiano del gruppo, aumentando la competitività della produzione in Italia.
 
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
E un bravissimo anche alla chiarezza di Marchionne: Alfa non è in vendita!!
Non è bello dirlo, ma l'ho sempre detto.

"le spacconate dei tedeschi non mi sorprendono. Quello che trovo stupefacente e' che noi, in questo Paese, abbiamo perso ogni barlume di orgoglio nazionale. Proprio ora che abbiamo trovato in Chrysler un alleato tecnico per sostenere gli investimenti necessari al rilancio dell'Alfa."

:D :D :D :D :D :D :D

Grazie Marchionne mi ha fatto ridere.

"e io dovrei comprare un Alfa fatta dagli americani, non dico una fiat ma un Alfa" (cit.)

"ma mi faccia il piacere" (cit)

Ma proprio lui mi viene a parlare di orgoglio nazionale che vuole costruire le Alfa (eccellenza italiana invidiata in tutto il mondo) con i pezzi avanzati degli americani?

o che chiude le fabbriche in Italia per aprirle in Serbia?

Domandina: perchè aprire uno stabilimento nuovo quando in quelli che hai già bastava solo attrezzare le linee di montaggio e produrre qua la 500 L?
Ma come mi citi Totò?

La fabbrica in Serbia risale al 2008 quando la crisi non mordeva ancora.
Se consideriamo che tutti aprono fabbriche dove il costo di tutto è minore perchè non dovrebbe farlo Fiat? Vedi Renaul in Marocco stipendio medio 250 euro.
Per l'Italia c'è comunque ancora spazio, di modelli da costruire e vendere nel mondo ne mancano ancora molti.

Certo certo, poi ci sarà il destino cinico e baro, le cavallette ecc ecc e si dovranno chiudere altri stabilimenti italiani.

Certo che Marchionne dovrebbe presentarsi in politica, qualunque cosa dica o faccia, anche in aperta contraddizione con quanto detto 5 minuti prima, va sempre bene, c'è sempre una giustificazione pronta!!

Una domanda però a questo punto mi sorge spontanea:

mettiamo il caso che dato il perdurare delle difficoltà, Marchionne decidesse di vendere l'Alfa a VAG. Sarebbe sempre una scelta giusta anche quella, e lui sempre l'uomo della provvidenza?
Dimentica il concetto di Alfa ceduta a vag. Punto
Lo ha detto lo stesso Giugiaro che ti piace citare tanto.
D'accordo che per te Alfa è stata venduta da due o tre anni e si aspetta solo l'occasione per fare il comunicato, ma non esageriamo.

Bene, prendo atto che alla mia domanda non si vuole dare risposta.
 
pilota54 ha scritto:
FurettoS ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Vorrei dire tre cose:
- Seat e Skoda stanno per lanciare due vetture identiche di segmento D- con i rispettivi marchi.
- Toyota e Subaru, che non appartengono neppure allo stesso gruppo, hanno lanciato due vetture identiche con marchi diversi.

Si potrebbero fare altri esempi, ma ne faccio solo 2. Perchè se ciò lo fa un gruppo straniero nessuno dice nulla e se lo fa il gruppo Fiat-Chrysler (es. Chrysler 300-Lancia Thema) si grida allo scandalo?

Seconda cosa:
Gli strateghi di Fiat e Chrysler hanno ormai deciso che le piccole-medie cilindrate le fa la Fiat e le grosse cilindrate le fa la Chrysler, con la consulenza sinergica di ing. Fiat. Le vetture prestigiose le fanno Maserati (sfruttando anche sinergie con Chrysler e Ferrari), e la Ferrari stessa. A me non sembra un sacrilegio, mi sembra un corretto sfruttamento delle integrazioni industriali, lo fanno tutti, perchè in Italia non si deve fare?

Terza cosa:
Perchè un imprenditore italiano deve buttare fango su un altro imprenditore italiano? Qual'è la ratio di ciò? Lo dico sinceramente: io, che voglio un gran bene all'Italia e non lo nascondo, non lo farei mai. Chiaro che poi la replica di Marchionne sia stata altrettanto pesante.

Personalmente ne faccio un principio di coerenza non tanto di strategie.

...............Tanti pensieri profondi ma incoerenti con il comportamento nella realtà delle cose.

Quindi a mio avviso non vedo nessun problema in Italia a prestare i soldi aFiat ma con le stesse ed identiche scadenze/modalità avvenute in suolo americano a garanzia dell'investimento e sinceramente non sò quanto sarebbe contento il CEO di queste condizioni.

Il problema a mio avviso non è quello di avere prestiti dal governo, il problema che per me giustamente pone Marchionne è quello delle condizioni esterne in cui lui è obbligato ad operare. Mi spiego:

Un operaio Fiat guadagna a quanto si legge mediamente 1.700 euro al mese lordi, 1.200 netti. L'Azienda Fiat però paga di contributi altri 1.000 euro/mese circa (il famoso "cuneo fiscale", il più alto d'Europa). Ciò porta il costo mensile per operaio a 2.700 euro. Se a ciò si aggiunge lo scarso utilizzo degli impianti, ecco perchè è assolutamente anti-economico produrre modelli in Italia e l'aiuto che, credo, potrebbe essere richiesto al governo è quello di diminuire il cuneo fiscale magari temporaneamente per il solo settore automobilistico se davvero si vuole rilanciare questo pilastro dell'industria nazionale.
Basterebbe ridurlo di 100 euro a operaio per realizzare risparmi significativi sul costo del lavoro, quantificabili in almeno 500 milioni annui se consideriamo tutto il personale operaio/impiegatizio italiano del gruppo, aumentando la competitività della produzione in Italia.

Pilota, come sai il cuneo fiscale é lo stesso per tutte le imprese, e non sto a dirti esattamente dove sta conficcato...

Non sfugge a nessuno che quando in Italia si parla di "industria dell'auto" il tutto riconduce in realtà ad un unico portatore di interessi.

E per aiutare solo lui, ancora, mancano i requisiti di equità e merito. Ci sono nolti altri settori dell'industria agonizzanti, con realtá ben più virtuose.

Non si tratta coi sequestratori.
 
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
E un bravissimo anche alla chiarezza di Marchionne: Alfa non è in vendita!!
Non è bello dirlo, ma l'ho sempre detto.

"le spacconate dei tedeschi non mi sorprendono. Quello che trovo stupefacente e' che noi, in questo Paese, abbiamo perso ogni barlume di orgoglio nazionale. Proprio ora che abbiamo trovato in Chrysler un alleato tecnico per sostenere gli investimenti necessari al rilancio dell'Alfa."

:D :D :D :D :D :D :D

Grazie Marchionne mi ha fatto ridere.

"e io dovrei comprare un Alfa fatta dagli americani, non dico una fiat ma un Alfa" (cit.)

"ma mi faccia il piacere" (cit)

Ma proprio lui mi viene a parlare di orgoglio nazionale che vuole costruire le Alfa (eccellenza italiana invidiata in tutto il mondo) con i pezzi avanzati degli americani?

o che chiude le fabbriche in Italia per aprirle in Serbia?

Domandina: perchè aprire uno stabilimento nuovo quando in quelli che hai già bastava solo attrezzare le linee di montaggio e produrre qua la 500 L?
Ma come mi citi Totò?

La fabbrica in Serbia risale al 2008 quando la crisi non mordeva ancora.
Se consideriamo che tutti aprono fabbriche dove il costo di tutto è minore perchè non dovrebbe farlo Fiat? Vedi Renaul in Marocco stipendio medio 250 euro.
Per l'Italia c'è comunque ancora spazio, di modelli da costruire e vendere nel mondo ne mancano ancora molti.

Certo certo, poi ci sarà il destino cinico e baro, le cavallette ecc ecc e si dovranno chiudere altri stabilimenti italiani.

Certo che Marchionne dovrebbe presentarsi in politica, qualunque cosa dica o faccia, anche in aperta contraddizione con quanto detto 5 minuti prima, va sempre bene, c'è sempre una giustificazione pronta!!

Una domanda però a questo punto mi sorge spontanea:

mettiamo il caso che dato il perdurare delle difficoltà, Marchionne decidesse di vendere l'Alfa a VAG. Sarebbe sempre una scelta giusta anche quella, e lui sempre l'uomo della provvidenza?
Dimentica il concetto di Alfa ceduta a vag. Punto
Lo ha detto lo stesso Giugiaro che ti piace citare tanto.
D'accordo che per te Alfa è stata venduta da due o tre anni e si aspetta solo l'occasione per fare il comunicato, ma non esageriamo.

Bene, prendo atto che alla mia domanda non si vuole dare risposta.
Non è che non voglia rispondere è che la domanda è assurda.

Ma per farti piacere ti risponderò comunque:
Dato che sono coerente, almeno cerco di esserlo, e dato che sono sempre stato contrario alla vendita (anzi ho sempre sostenuto la non convenienza per Fiat) non riterrei mai giusta la scelta di vendere il marchio Alfa.

La domanda è assurda per due motivi:
1. Alfa non è in vendita e questo lo ha detto lo stesso Giugiaro e lo ha ribadito più volte Marchionne.
2. Fiat non è in difficoltà.
 
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
2. Fiat non è in difficoltà.

BOOM!
Mi riferivo a livello globale.

Già risposto sopra.

Per l'anno 2012, a livello globale, Marchionne si aspetta un utile netto che é meno del doppio di quanto ha speso per far uscire la Panda.

E ci deve mandare avanti 6 gamme prodotto. Mentre il buco europeo sfiora il miliardo.

Non é in difficoltà.
 
Back
Alto