BelliCapelli3 ha scritto:
sebaco ha scritto:
shendron ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
2. Fiat non è in difficoltà.
BOOM!
Mi riferivo a livello globale.
Già risposto sopra.
Per l'anno 2012, a livello globale, Marchionne si aspetta un utile netto che é meno del doppio di quanto ha speso per far uscire la Panda.
E ci deve mandare avanti 6 gamme prodotto. Mentre il buco europeo sfiora il miliardo.
Non é in difficoltà.
Potresti anche avere ragione, ma io che non ne capisco di aziende, utili, bilanci ecc. a chi dovrei credere?
All'AD della Fiat o ad un forumista che non so fino a che punto conosce la materia?
Mettiti nei miei panni.
Ma io non mi sto inventando nulla, non si tratta di un atto di fede. Marchionne si attende per il 2012 un utile netto ( guadagno pulito) di 1 miliardo e mezzo. Lo trovi fra le dichiarazioni pubbliche del nostro.
Se uno non sa quanto sono enormi gli investimenti in questo settore, puó sembrare un' enormità ( io in effetti avrei già qualche idea di come sistemarmici per circa 4 o 5 vite ) . Ma poi Marchionne stesso certifica che per far uscire la sola nuova Pandina ha investito 800 milioni di Euro: più della metà.
Allora ti rendi conto che il guadagno netto GLOBALE di tutta Fiat automobili, di quest' anno, é sufficiente a progettare due Panda. Anzi, una virgola otto e rotti, dopodiché la progettualità del gruppo é congelata per un anno, a meno di non procedere a debito. Ancora.
Non funziona così!!!! L'utile netto da conto economico non dà la misura degli investimenti inseriti nello stato patrimoniale. E come sommare pere e arance. In realtà quell'utile che viene fuori la sotto è già al netto delle quote di ammortamento dell'anno degli investimenti effettuati per Panda e prima Y e prima Giulietta, che sono deducibili in più anni. Pertanto nei costi operativi ci starebbero tranquillamente quote di nuovi investimenti, che presentando un bilancio così bello dovrebbero essere sostenibili sia economicamente ( ricavi e costi di esercizio) sia finanziariamente (entrate e uscite di soldi).
E poi seguendo il tuo ragionamento, Vag che lancia modelli a manetta dovrebbe fare cento miliardi di utili, sarebbero troppo bravi.
Ripeto, dato che sbandierano ai quattro venti che sono in salute, dimostrino di non mettere i soldi in borsa e costruiscano nuovi modelli per Alfa, visto che la considerano un marchio con grande fascino in tutto il mondo.
Lascia perdere, non c'è speranza.
Qui sono tutti ingegneri (quando si parla delle scelte tecniche), tutti collaudatori (quando si parla del comportamento stradale), tutti con esperienza plurinnale nell'amministrazione di imprese multinazionali (quando si parla di strategie di gruppo) e tutti revisori dei conti (quando si parla di bilanci e investimenti). Qualcuno, quello sì, ha buone capacità retoriche. Ma per il resto...
Apprezzo l'eleganza con cui mi dai del chiacchierone, e volentieri incasso.
Ti inviterei però a riflettere, se vuoi, su un fatto curioso. Anche persone della caratura di un Romiti, un tempo, sono state scelte per stare, da sole, al comando di Fiat.
Ora non so quanti, all'epoca del suo regno, come te, abbiano sentenziato che "di Romiti ce n'é solo uno", e che quindi tutti i critici, dell'epoca e successivi - non essendo Romiti - ipso facto non sapessero cosa dicevano.
Di fatto erano tutti in errore, visto che Romiti oggi si ritrova materia di studio all'università. E non per i meriti.
Far baruffa con te è proprio bello, sei un grande.
Ti faccio però notare (a bassa voce) che quanto mi attribuisci - l'osanna al Comandante, ieri Romiti, oggi Marchionne - è quanto di più lontano ci sia dal mio modo di essere. Per carattere, diffido dei salvatori della patria e delle guide. Credo molto di più nell'organizzazione e nella responsabilità dei singoli, divisa a tutti i livelli: molto più che negli atti di eroismo.
Poi, sai com'è: se Romiti è oggetto di studio forse è perchè meriti e demeriti non sono così chiari. I giudizi a posteriori sono (quasi) sempre facili. Ma non è detto che la strategia di Romiti non avesse un senso. E probabilmente ce l'aveva, se è vero che il disimpegno dal settore auto è stato progressivo (e forse anche mal gestito, perchè è possibile disimpegnarsi senza buttare i soldi nel WC) fino all'accordo con GM. Accordo che, va ricordato, era un'alleanza a perdere, e che solo la volontà di Gianni Agnelli ha impedito che si traducesse in una cessione immediata.
Ora, è vero: sotto la gestione Romiti del post Ghidella il settore auto della Fiat ha conosciuto un lento declino. Ma tu investiresti in qualcosa che vuoi vendere? Le cambi le gomme all'auto un mese prima di rottamarla? In realtà la famosa "opzione di put" conclusa con GM è stato un colpo di genio che non so davvero come siano riusciti a far bere agli americani: consentiva a Fiat (cioè agli Agnelli) di spremere il limone fino a quando fosse rimasta solo la buccia, di guadagnare quindi gli ultimi soldi, e poi di vendere la scatola pù o meno vuota a un prezzo già concordato (e consordato quando nella scatole c'era ancora qualcosa). Tanto è vero che poi GM si è trovata di fronte all'alternativa tra pagare tanto per una scatola vuota e pagare tantissimo per non comperarla...
Quel che voglio dire, quindi, è che tanto livore e tanta saccenza (non da parte tua, a essere onesti) potrebebro essere risparmiati: chi scrive sul forum, e anche sui giornali, molto spesso, ha a disposizione dati parziali e comunque non confrontabili con quelli di chi fa le scelte. Che poi si potranno rivelare giuste o sbagliate, ma che adesso, almeno dal mio punto di vista, non possono essere ritenute con sicurezza nè una cosa, nè l'altra.
Per questo ritengo che i peana a favore della vendita del marchio Alfa a VW siano quantomeno eccessivi.
Dopodichè ci si potrà lamentare di non avere Alfa come ci piacciono, come fa fpaol68. Ma anche lui deve tener presente che aver Alfa come piacciono a lui sarà sempre più difficile, considerato che i soldi per comprare un certo tipo di auto qui ci sono sempre meno e altrove sempre di più. Normale che chi ha i soldi da spendere determini le scelte di prodotto.
E per chi lamenta l'operazione Fiat/Chrysler, farei notare che probabilmente se non ci fosse stata Fiat (e i suoi stabilimenti italiani, che adesso languono ma ci sono) sarebbe morta e sepolta.