<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'?

chepallerossi! ha scritto:
Eldinero ha scritto:
pretendo che la mia auto perfetta ( sempre documentabile e non sulla parola ) valga più della quotazione infima delle riviste di settore

il problema sta tutto qui: nessuno può "pretendere" alcunché in materia di prezzi, dato che siamo nel libero mercato e il prezzo lo fa appunto il mercato: nessuno ci obbilga a vendere o comprare alcunché e le trattative sono libere.

Non è corretto però prendere una parte del mio discorso senza quotare tutto il resto!
 
logistics ha scritto:
amico...

senza usato fanno 3000 euro di sconto.
in questo caso non penso che lavorino in perdita.

pertanto tutto lascia pensare che minimo hanno 3/4 mila euro di agio..da giocarsi come guadagno sul nuovo.

se mi vendono il nuovo a prezzo pieno, minimo mi devono fare eurotax +3000...allora ha senso..
invece fanno eurotax e si tengono in pancia lo sconto.

problema loro perchè io l'auto ce l'ho.
e loro ne vendono una in meno. minimo.
hai mai pensato a quel piiiiiccolo dettaglio che l'usato te lo pagano subito e non si sà quando rivendono?
tu me li presti 50mila? che ti renderò senza interesse forse tra un mese, forse tra un anno?
 
manuel46 ha scritto:
[Riguardo @ Leonsk, io aspetto quel giorno dove le auto verranno vendute nei centri commerciali, tanto siete perfettamente inutili, basta una bella tabella indicativa come per i piselli in scatola dove viene indicato cosa si vende e a che prezzo, cosi sarete spazzati via pure voi!
bravo pure te.. :rolleyes:

per curiosità, che lavoro fai?
 
Eldinero ha scritto:
[Da come la racconti tu sembra che le concessionarie si muiono di fame ( poverini, ma come faranno a mettere il prazo con la cena? )
Invece, come sempre, la verità sta nel mezzo, ci sono i venditori onesti che si accontentano di guadagnare qualcosina e poi ci sono gli squali disonesti che pur di ottenere il massimo fanno svalutazioni vergognose a tutto vantaggio loro!
standing ovation :lol:
quel "qualcosina" che ti è sfuggito è fantastico
ma pensa te quel farabutto del sig rossi..si compra il piazzale, si compra il salone, si compra l'officina, si compra le auto in esposizione, ti paga subito l'usato, paga i dipendenti, e poi addirittura si permette di voler guadagnare un pò più di QUALCOSINA :lol:
 
dubbioso80 ha scritto:
Eldinero ha scritto:
[Da come la racconti tu sembra che le concessionarie si muiono di fame ( poverini, ma come faranno a mettere il prazo con la cena? )
Invece, come sempre, la verità sta nel mezzo, ci sono i venditori onesti che si accontentano di guadagnare qualcosina e poi ci sono gli squali disonesti che pur di ottenere il massimo fanno svalutazioni vergognose a tutto vantaggio loro!
standing ovation :lol:
quel "qualcosina" che ti è sfuggito è fantastico
ma pensa te quel farabutto del sig rossi..si compra il piazzale, si compra il salone, si compra l'officina, si compra le auto in esposizione, ti paga subito l'usato, paga i dipendenti, e poi addirittura si permette di voler guadagnare un pò più di QUALCOSINA :lol:

la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
 
arizona77 ha scritto:
la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
:oops:non sò cosa vuoi dire :oops:
traduzione per ignoranti?
 
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
:oops:non sò cosa vuoi dire :oops:
traduzione per ignoranti?

semplice.....
ho una auto X
tu Conce una Y
4R dice che una auto vale a seconda se si compra o se si vende,
lo stesso per Eurotax.
Allora io dico:
vado col mio usato, e ti do' la differenza per il tuo,
valutando la mia il minimo delle quotazioni ( 4R o Eurotax ),
e la tua il massimo, prrrrrrrrrrrrrova.....
ti danno se ti va bene -20 della tua e ti chiedono il 30% in piu' della loro
 
arizona77 ha scritto:
semplice.....
ho una auto X
tu Conce una Y
4R dice che una auto vale a seconda se si compra o se si vende,
lo stesso per Eurotax.
Allora io dico:
vado col mio usato, e ti do' la differenza per il tuo,
valutando la mia il minimo delle quotazioni ( 4R o Eurotax ),
e la tua il massimo, prrrrrrrrrrrrrova.....
ti danno se ti va bene -20 della tua e ti chiedono il 30% in piu' della loro
può essere benissimo, non ne ho idea
dovrei vedere se ste quotazioni han senso

ho letto l'intervento di renatom e mi pare sensato il suo discorso
 
In questi giorni ho accompagnato un mio amico in varie concessionarie per la ricerca della sua nuova auto.
Per una monovolume medio-piccola, prossima ad un restiling, listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500.
Terminata la trattativa il mio conoscente ho provato a farmi fare io un preventivo dando dentro la mia auto.
Premessa: la concessionaria in oggetto ha due saloni in citta, uno dei quali vende le auto usate. Coincidenza hanno un' auto identica alla mia solo con 45.000 km. contro i 25.000 della mia.
Prezzo di vendita con un anno di garanzia non della casa 14.800 euro.
Ovvio che neanche per un momento ho pensato di incassare quella cifra per la mia, ma, la differenza richiesta per permutarla era di 10.000 euro, cioe 9.500 euro offerti per la mia auto.
Immagino che anche se venduta a 19.500 il margine di guadagno, magari ridotto, sia comunque presente.
Ed i 5.300 euro di differenziale ritiro-vendita sono congrui?
 
ilopan ha scritto:
...un tagliando da 270 euro equivalgono a 540.000 lire ed è caro se rapportato ai tempi che furono, ma farei ormai un discorso inutile...
Invece secondo me è caro e basta, anche rapportato ai tempi che sono; rendersene conto e, soprattutto, comportarsi di conseguenza, non sarebbe affatto un discorso inutile, anzi. "Tardi" è pur sempre meglio che "mai".

...a volte ritengo che rispettare troppo il denaro sia quasi come venerarlo ... questo non mi sta bene. Va rispettato, speso con oculatezza...
Appunto. Io non credo che, ad esempio, evitare di indebitarsi oppure rifiutarsi di comprare cose il cui prezzo è chiaramente sproporzionato rispetto all'effettivo valore oppure preoccuparsi di mettere da parte dei soldi con cui poter affrontare i (prevedibilissimi) imprevisti della vita costituisca una forma di "troppo rispetto" e tanto meno di "venerazione" del denaro.
Qui si innesterebbe, poi, una domanda: se "venerare" il denaro non è cosa buona e giusta, come definire le tante altre forme di "venerazione" nei confronti, ad esempio, della moda, dell'esibizione, dell'apparire ecc. che, ad essere anche solo un po' sinceri, stanno dietro in misura più o meno intensa alla stragrande maggioranza dei nostri acquisti, compresi quelli finti (ossia quelli in cui si "compra" senza pagare)?

...ognuno ha fatto la sua politica, dall'azienda di trasporti che in 10 anni a 10 euro all'anno ha fatto arrivare l'abbonamento a prezzi esagerati...
Ognuno ha fatto i suoi tentativi di approfittare della situazione, così come accade in moltissimi altri contesti; se poi i tentativi riescono o meno dipende dalla reazione delle altre persone.
Se sono un costruttore/venditore di guanti e cappelli posso benissimo, improvvisamente, raddoppiare il prezzo dei miei prodotti; se la gente (magari anche brontolando un po') continuerà a comprarli, perché mai dovrei fare marcia indietro? Anzi, potrò dire di essere stato un bravo imprenditore che ha saputo aumentare gli utili aziendali a tutto vantaggio, tra l'altro, della stabilità dei posti di lavoro dei suoi dipendenti. O no?
Viceversa, se la gente (anche senza brontolare) smetterà o quasi di comprare i miei guanti e cappelli perché (giustamente) riterrà inaccettabili e arbitrari gli aumenti, il mio tentativo sarà fallito e non mi resteranno molte alternative.

...ormai stiamo dove stiamo e poco importa...
Come dicevo, non credo affatto che il rassegnato fatalismo sia l'atteggiamento più opportuna. Se mi accorgo di aver fatto degli sbagli non ha molto senso continuare a farli; non ci sarà più lo spazio di manovra che ci sarebbe stato anni fa, ma quel poco che c'è va sfruttato fino in fondo. Anche perché altrimenti esso, inevitabilmente, si ridurrà ancora di più.
 
Victor92CS ha scritto:
...un 20enne non ci pensa proprio alla lira...
Qui scatta (scatterebbe), infatti, il ruolo dell'educazione, della cultura trasmessa dai genitori ecc.
Non si tratta tanto di confronti tra euro e lira in quanto tali, ma di rapporto tra denaro e lavoro, di senso della misura, di razionalità e così via.

...credo sia impossibile che un qualsiasi commerciante possa offrire prodotti ai prezzi che c'erano con la lira...
Non mi pare di aver detto questo.

...certo ci sono anche tante speculazioni che vanno evitate...
Appunto. Esattamente.
"Evitare" le speculazioni, secondo me, non significa "brontolare" contro le speculazioni, ma non comprare i prodotti e servizi i cui prezzi costano chiaramente troppo di più di quel che valgono, cercando di recuperare un certo senso della misura, al netto di tutti i martellamenti pubblicitari (e non solo) che tanto hanno fatto e continuano a fare per "insegnarci", appunto, che tutte le cose costano "solo X euro" e che quindi tutto costa poco.

Per capire che, ad esempio, i 160? di una multa non sono affatto pochi ma sono invece tantissimi NON serve avere 50anni e fare raffronti con la lira; basta avere un minimo di abitudine a ragionare obiettivamente (cosa che nessuno insegna, in quanto nemica dell'economia) e pensare, per esempio, a quante ore (o quanti giorni) si deve lavorare per guadagnare (al netto di spese e tasse) quei 160?. In questo senso è di grande aiuto avere l'esatta percezione di cosa significhi lavorare.
Un ragionamento che i giovani, che oltre tutto fin dalla notte dei tempi mal tollerano di essere "allineati" e si arrabbiano moltissimo quando qualche "anziano" mette in dubbio la loro "maturità", dovrebbero riuscire a fare ancor meglio dei vecchi. O no?
 
givemefive ha scritto:
...listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500...
Il che significa che 19500 è il prezzo attuale di quella vettura.

Conosci forse qualcuno che abbia comprato un'automobile versando una cifra pari al prezzo di listino (SENZA promozioni speciali, incentivi di qualche genere, accessori "compresi nel prezzo" ecc. ecc.)???
 
marimasse ha scritto:
givemefive ha scritto:
...listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500...
Il che significa che 19500 è il prezzo attuale di quella vettura.

Conosci forse qualcuno che abbia comprato un'automobile versando una cifra pari al prezzo di listino (SENZA promozioni speciali, incentivi di qualche genere, accessori "compresi nel prezzo" ecc. ecc.)???

Scusa ma non ho capito il senso di questo messaggio.
Si parlava di valutazioni usato troppo basse, se hai letto tutto il post il concetto affermato era un altro.
Intendevo dire che è facile provare a ritirare una vettura a 9.500 e tentare di rivenderla a 14.800. Il più è riuscirci.
Non mettevo in discussione il fatto che le auto vengano scontate più o meno tutte.
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...un tagliando da 270 euro equivalgono a 540.000 lire ed è caro se rapportato ai tempi che furono, ma farei ormai un discorso inutile...
Invece secondo me è caro e basta, anche rapportato ai tempi che sono; rendersene conto e, soprattutto, comportarsi di conseguenza, non sarebbe affatto un discorso inutile, anzi. "Tardi" è pur sempre meglio che "mai".

...a volte ritengo che rispettare troppo il denaro sia quasi come venerarlo ... questo non mi sta bene. Va rispettato, speso con oculatezza...
Appunto. Io non credo che, ad esempio, evitare di indebitarsi oppure rifiutarsi di comprare cose il cui prezzo è chiaramente sproporzionato rispetto all'effettivo valore oppure preoccuparsi di mettere da parte dei soldi con cui poter affrontare i (prevedibilissimi) imprevisti della vita costituisca una forma di "troppo rispetto" e tanto meno di "venerazione" del denaro.
Qui si innesterebbe, poi, una domanda: se "venerare" il denaro non è cosa buona e giusta, come definire le tante altre forme di "venerazione" nei confronti, ad esempio, della moda, dell'esibizione, dell'apparire ecc. che, ad essere anche solo un po' sinceri, stanno dietro in misura più o meno intensa alla stragrande maggioranza dei nostri acquisti, compresi quelli finti (ossia quelli in cui si "compra" senza pagare)?

...ognuno ha fatto la sua politica, dall'azienda di trasporti che in 10 anni a 10 euro all'anno ha fatto arrivare l'abbonamento a prezzi esagerati...
Ognuno ha fatto i suoi tentativi di approfittare della situazione, così come accade in moltissimi altri contesti; se poi i tentativi riescono o meno dipende dalla reazione delle altre persone.
Se sono un costruttore/venditore di guanti e cappelli posso benissimo, improvvisamente, raddoppiare il prezzo dei miei prodotti; se la gente (magari anche brontolando un po') continuerà a comprarli, perché mai dovrei fare marcia indietro? Anzi, potrò dire di essere stato un bravo imprenditore che ha saputo aumentare gli utili aziendali a tutto vantaggio, tra l'altro, della stabilità dei posti di lavoro dei suoi dipendenti. O no?
Viceversa, se la gente (anche senza brontolare) smetterà o quasi di comprare i miei guanti e cappelli perché (giustamente) riterrà inaccettabili e arbitrari gli aumenti, il mio tentativo sarà fallito e non mi resteranno molte alternative.

...ormai stiamo dove stiamo e poco importa...
Come dicevo, non credo affatto che il rassegnato fatalismo sia l'atteggiamento più opportuna. Se mi accorgo di aver fatto degli sbagli non ha molto senso continuare a farli; non ci sarà più lo spazio di manovra che ci sarebbe stato anni fa, ma quel poco che c'è va sfruttato fino in fondo. Anche perché altrimenti esso, inevitabilmente, si ridurrà ancora di più.

E chi ti da torto!
Sono d'accordo con te :?
 
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