<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'?

leonsk ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Comunque presso ipermercati un conoscente ha già comprato un grand cherokee limited in condizioni perfette, o forse era una dr ricarrozzata...

Digli che tenga lo scontrino perché la garanzia sia valida!
Sto scherzando! Penso che il Gran Cherokee in questione sia stato proposto comunque da un operatore del settore auto sfruttando gli spazi espositivi dell'ipermercato in questione! Non penso che l'abbia trovato all'Esselunga o all'Ipercoop su uno scaffale del reparto autoaccessori assieme ai coprivolante in pelo o ai profumatori per auto alla lavanda!
no, era il multimarche dell'iper stessa di serravalle scrivia e mi ha detto che tutti gli usati erano gommati di fresco
 
pi_greco ha scritto:
leonsk ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Comunque presso ipermercati un conoscente ha già comprato un grand cherokee limited in condizioni perfette, o forse era una dr ricarrozzata...

Digli che tenga lo scontrino perché la garanzia sia valida!
Sto scherzando! Penso che il Gran Cherokee in questione sia stato proposto comunque da un operatore del settore auto sfruttando gli spazi espositivi dell'ipermercato in questione! Non penso che l'abbia trovato all'Esselunga o all'Ipercoop su uno scaffale del reparto autoaccessori assieme ai coprivolante in pelo o ai profumatori per auto alla lavanda!
no, era il multimarche dell'iper stessa di serravalle scrivia e mi ha detto che tutti gli usati erano gommati di fresco

Ok, da quello che ho sentito il "sig. Iper" ha comprato l'area ex Alfa di Arese e s'è messo a commerciare in autovetture vendendole presso i suoi negozi in società con l'ex presidente di Mercedes-Benz Italia.
Questo è quello che mi è stato detto, non posso mettere la mano sul fuoco sulla veridicità della cosa!
Però ha una sua rete commerciale con venditori e centri assistenza convenzionati!
Non è ancora una vendita "cash and carry".
 
Eldinero ha scritto:
Victor92CS ha scritto:
ladomandona ha scritto:
Lo scorso anno ho permutato la mia Punto 188 di 4 anni e solo 87.000km per sentirmi offrire 5mila euro.
Era una mjt perfetta e tagliandata con estensione di garanzia a 5 anni.
Il conce non ha potuto fare di piu'.
Anche gli altri concorrenti ai quali mi ero rivolto.
L'auto e' stata rivenduta dopo 3 giorni.
Che ci prendano per il culo....?
Compriamo a 200 e rivendiamo a 50....
Voi che fate queste crociate contro i venditori sareste disposti a pagare un'auto usata più della quotazione??? La maggior parte sicuramente no...
Dovete considerare che TUTTE le auto permutate, anche se perfette, necessitano di qualche riparazione o abbellimento che costa almeno qualche centinaio di euro, che si offre una garanzia annuale al cliente che costa a un rivenditore circa 500? e, ultimo ma non ultimo, che i commercianti vendono auto per guadagnare qualcosa, non per offrire un servizio alla collettività...Se io venditore permuto un'auto al valore della quotazione, poi ci spendo 2/300 ? per qualche graffietto o cosa da nulla e pago 500? per la ''garanzia'' che devo OBBLIGATORIAMENTE dare al cliente, dovrò rivendere quello stesso mezzo a 1000 euro più della quotazione con passaggio di proprietà a carico dell'acquirente per guadagnare 200?...Il prezzo lo fa il mercato, e anche le quotazioni, non sono i venditori...Se l'usato viene valutato meno è soprattutto perchè chi compra vuole fare l'affare e non si accontenta di pagare un'ottima auto a quotazione, ma pretende di prenderla a meno...

P.S. Voi pensate che chi venda auto guadagni chissà quanto...se proprio lo volete sapere su un usato, nella maggior parte dei casi, si guadagna qualche centinaia di euro, meno di 500, in altri si pareggia o si perde pur di smobilizzare un capitale...poi i margini sul nuovo sono molto più ristretti di quanto voi pensiate...inoltre c'è da dire che si trovano migliaia di Fiat a KM0 o addirittura nuove a prezzi stracciati, questo non fa altro che far abbassare la valutazione di quelle usate...Una Punto 1.3 MJ con oltre 4 anni di vita permutata a 5000 ? andrà venduta minimo a 6000/6500 ? per guadagnarci qualcosa...quando un cliente vede che con 12000 prende una Punto EVO MyLife 1.3 MJ nuova e con qualcosa in meno la prende a KM0 ci pensa bene prima di fare il passo...anche i venditori sono vittime delle quotazioni basse...

Da come la racconti tu sembra che le concessionarie si muiono di fame ( poverini, ma come faranno a mettere il prazo con la cena? )
Invece, come sempre, la verità sta nel mezzo, ci sono i venditori onesti che si accontentano di guadagnare qualcosina e poi ci sono gli squali disonesti che pur di ottenere il massimo fanno svalutazioni vergognose a tutto vantaggio loro!

Inoltre se l'auto usata che intendo acquistare so essere perfetta ( ovviamente deve essere documentabile e non sulla parola ) sarei pure disposto a pagarla di più, come pretendo che la mia auto perfetta ( sempre documentabile e non sulla parola ) valga più della quotazione infima delle riviste di settore.
Molte concessionarie sono li li per chiudere e molti venditori d'auto stanno facendo la fame, come dici tu...purtroppo è così...Poi è verissimo che ci sono anche i venditori disonesti e imbroglioni, ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio...diciamo che se si compra un'auto nuova un trattamento onesto consiste in una supervalutazione dell'usato, senza sconto da listino...Se si compra un usato dando dentro un'altra auto il discorso si complica, perchè ci sono tante variabili da considerare, ma io penso che, se davvero entrambe le auto sono in buone condizioni, si fa la differenza dalla quotazione e si conclude l'affare...Il problema è che il 99% dei possibili acquirenti non è d'accordo e vuole pagare la tua meno della quotazione, vedendosi però valutare la sua più della quotazione (discorso impossibile)...Se invece si vuole soltanto vendere un'auto a un commerciante si perdono almeno 1000? dalla quotazione e non si ci può fare niente...Poi è chiaro che tutto varia da auto ad auto e da trattativa a trattativa...Vuoi poi considerare il rischio di doversi tenere l'auto sul groppone, parcheggiata nel piazzale, per mesi o anche anni??? Oppure quello di dover spendere fior di quattrini perchè poi escono problemi all'auto che prima non si erano presentati??? Non è una cosa rara...
 
kaponord ha scritto:
ladomandona ha scritto:
Lo scorso anno ho permutato la mia Punto 188 di 4 anni e solo 87.000km per sentirmi offrire 5mila euro.
Era una mjt perfetta e tagliandata con estensione di garanzia a 5 anni.
Il conce non ha potuto fare di piu'.
Anche gli altri concorrenti ai quali mi ero rivolto.
L'auto e' stata rivenduta dopo 3 giorni.
Che ci prendano per il culo....?
Compriamo a 200 e rivendiamo a 50....

Se era perfetta perchè cambiarla?

Avevo (ho ncessità di un cambio automatico e di una vettura più grande
 
ilopan ha scritto:
...l'euro è stata quella moneta dai piccoli numeri che ci hanno fatto percepire poco valore...
Io non credo sia corretto attribuire alla moneta delle "colpe" che in realtà sono molto più nostre che sue. Magari comodo, rassicurante, ma non corretto.

Il fatto è che dobbiamo ancora imparare a comportarci, come consumatori, in maniera attiva e responsabile, consapevole del potere che ci deriva dal portafoglio e che è, purtroppo, molto superiore a quello che ci deriva dalla cabina elettorale. Preferiamo di gran lunga brontolare e invocare l'intervento di "qualcuno" che arrivi dall'alto a sistemare le cose per noi.
Un esempio lampante, tra i tantissimi, si ha proprio in questi giorni osservando come, subito dopo che i prezzi dei carburanti hanno subito uno degli aumenti più pesanti/repentini degli ultimi decenni, i distributori dai prezzi più alti NON rimangono affatto deserti.

Quando venne introdotto l'euro TUTTI ne eravamo informati e avevamo le capacità mentali e la possibilità per fare delle banali divisioni e dei banali confronti e di comportarci di conseguenza. Il ristoratore distratto o furbetto passa dalle 7000lire per un primo ai 7euro per lo stesso primo? Benissimo, io NON mangio ed esco dal ristorante.
Sarebbe bastato qualcosa del genere per bloccare sul nascere, nel giro di una manciata di giorni, qualsivoglia gonfiaggio ingiustificato dei prezzi. Anche perché l'euro non venne certo introdotto dall'oggi al domani; c'era stato tutto il tempo per prepararsi.
Invece il comportamento più diffuso quale fu? Il solito: compro, pago il prezzo richiesto e poi brontolo e brontolo e brontolo. Con i risultati che sappiamo (o, per meglio dire, che dovremmo sapere ma che a quanto pare ancora dobbiamo imparare).
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...l'euro è stata quella moneta dai piccoli numeri che ci hanno fatto percepire poco valore...
Io non credo sia corretto attribuire alla moneta delle "colpe" che in realtà sono molto più nostre che sue. Magari comodo, rassicurante, ma non corretto.

Il fatto è che dobbiamo ancora imparare a comportarci, come consumatori, in maniera attiva e responsabile, consapevole del potere che ci deriva dal portafoglio e che è, purtroppo, molto superiore a quello che ci deriva dalla cabina elettorale. Preferiamo di gran lunga brontolare e invocare l'intervento di "qualcuno" che arrivi dall'alto a sistemare le cose per noi.
Un esempio lampante, tra i tantissimi, si ha proprio in questi giorni osservando come, subito dopo che i prezzi dei carburanti hanno subito uno degli aumenti più pesanti/repentini degli ultimi decenni, i distributori dai prezzi più alti NON rimangono affatto deserti.

Quando venne introdotto l'euro TUTTI ne eravamo informati e avevamo le capacità mentali e la possibilità per fare delle banali divisioni e dei banali confronti e di comportarci di conseguenza. Il ristoratore distratto o furbetto passa dalle 7000lire per un primo ai 7euro per lo stesso primo? Benissimo, io NON mangio ed esco dal ristorante.
Sarebbe bastato qualcosa del genere per bloccare sul nascere, nel giro di una manciata di giorni, qualsivoglia gonfiaggio ingiustificato dei prezzi. Anche perché l'euro non venne certo introdotto dall'oggi al domani; c'era stato tutto il tempo per prepararsi.
Invece il comportamento più diffuso quale fu? Il solito: compro, pago il prezzo richiesto e poi brontolo e brontolo e brontolo. Con i risultati che sappiamo (o, per meglio dire, che dovremmo sapere ma che a quanto pare ancora dobbiamo imparare).

.....solo 2 parole:
io l' E lo traduco sempre in Lire appena devo fare un acquisto.....
diciamo da 100 E in su,
caso diverso per i 30enni che sono nati " finanziariamente parlando " con la nuova moneta
 
Mi è capitato di vendere una casa, e volevo farlo senza agenzia;
Mi sono detto: Chi la vuole pagherà in meno i costi dell'agenzia (appunto) ed avrà un contatto diretto con me.
Una vendita a km 0...senza intermediari.

Passarono mesi e tanti a vedere...nessuno a decidersi!
Mah...!

Allora decisi di darla "all'agenzia immobliare"; dopo 4 giorni casa venduta!

Le auto mi sa che sono la stessa cosa; la compravendita tra privati è sempre piena di dubbi, incertezze e fantasmi del tarocco e dei dei documenti irregolari.
Appena questa auto raggiunge il canale professionale (e buio) delle concessionarie, si rivende!

Ipnosi da mancanza di certezze, in cui la (ipnotica) mediazione, crea un punto di riferimento stabile a cui rivolgersi in caso di..... ;)

Siamo così, spesso innamorati delle nostre catene psicologiche! :rolleyes:
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...l'euro è stata quella moneta dai piccoli numeri che ci hanno fatto percepire poco valore...
Io non credo sia corretto attribuire alla moneta delle "colpe" che in realtà sono molto più nostre che sue. Magari comodo, rassicurante, ma non corretto.

Il fatto è che dobbiamo ancora imparare a comportarci, come consumatori, in maniera attiva e responsabile, consapevole del potere che ci deriva dal portafoglio e che è, purtroppo, molto superiore a quello che ci deriva dalla cabina elettorale. Preferiamo di gran lunga brontolare e invocare l'intervento di "qualcuno" che arrivi dall'alto a sistemare le cose per noi.
Un esempio lampante, tra i tantissimi, si ha proprio in questi giorni osservando come, subito dopo che i prezzi dei carburanti hanno subito uno degli aumenti più pesanti/repentini degli ultimi decenni, i distributori dai prezzi più alti NON rimangono affatto deserti.

Quando venne introdotto l'euro TUTTI ne eravamo informati e avevamo le capacità mentali e la possibilità per fare delle banali divisioni e dei banali confronti e di comportarci di conseguenza. Il ristoratore distratto o furbetto passa dalle 7000lire per un primo ai 7euro per lo stesso primo? Benissimo, io NON mangio ed esco dal ristorante.
Sarebbe bastato qualcosa del genere per bloccare sul nascere, nel giro di una manciata di giorni, qualsivoglia gonfiaggio ingiustificato dei prezzi. Anche perché l'euro non venne certo introdotto dall'oggi al domani; c'era stato tutto il tempo per prepararsi.
Invece il comportamento più diffuso quale fu? Il solito: compro, pago il prezzo richiesto e poi brontolo e brontolo e brontolo. Con i risultati che sappiamo (o, per meglio dire, che dovremmo sapere ma che a quanto pare ancora dobbiamo imparare).
standing ovation.
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...l'euro è stata quella moneta dai piccoli numeri che ci hanno fatto percepire poco valore...
Io non credo sia corretto attribuire alla moneta delle "colpe" che in realtà sono molto più nostre che sue. Magari comodo, rassicurante, ma non corretto.

Il fatto è che dobbiamo ancora imparare a comportarci, come consumatori, in maniera attiva e responsabile, consapevole del potere che ci deriva dal portafoglio e che è, purtroppo, molto superiore a quello che ci deriva dalla cabina elettorale. Preferiamo di gran lunga brontolare e invocare l'intervento di "qualcuno" che arrivi dall'alto a sistemare le cose per noi.
Un esempio lampante, tra i tantissimi, si ha proprio in questi giorni osservando come, subito dopo che i prezzi dei carburanti hanno subito uno degli aumenti più pesanti/repentini degli ultimi decenni, i distributori dai prezzi più alti NON rimangono affatto deserti.

Quando venne introdotto l'euro TUTTI ne eravamo informati e avevamo le capacità mentali e la possibilità per fare delle banali divisioni e dei banali confronti e di comportarci di conseguenza. Il ristoratore distratto o furbetto passa dalle 7000lire per un primo ai 7euro per lo stesso primo? Benissimo, io NON mangio ed esco dal ristorante.
Sarebbe bastato qualcosa del genere per bloccare sul nascere, nel giro di una manciata di giorni, qualsivoglia gonfiaggio ingiustificato dei prezzi. Anche perché l'euro non venne certo introdotto dall'oggi al domani; c'era stato tutto il tempo per prepararsi.
Invece il comportamento più diffuso quale fu? Il solito: compro, pago il prezzo richiesto e poi brontolo e brontolo e brontolo. Con i risultati che sappiamo (o, per meglio dire, che dovremmo sapere ma che a quanto pare ancora dobbiamo imparare).

La moneta se non ha colpe, ha la sua buona fetta di responsabilità.
Mi sono chiesto se avessimo cambiato a 1,4 anzichè 1,9, mi sono chiesto perchè non c'è stato controllo e perchè io con gli euro (lo ammetto io, ma credo che siamo in tanti) ho speso soldi a "catena" senza averne la percezione.!
Non ho saputo controllarli come facevo con le lire, dal paio di scarpe per mio figlio da 115 euro (parlo di nike, fatte in Asia per giunta) che sarebbero 230.000 lire...e chi le avrebbe mai spese in lire si acquistava il top dell'eleganza, al canone telefono-internet da 130 euro...260.000 lire e tanto altro.
Queste erano quote da un piccolo mutuo, 260.000 lire :shock: oggi paghi giusto il gestore della telefonia.

E così man mano che andremo avanti ci sarà un risveglio di cose del genere, di come l'euro a "piccoli numeri"..come per le scarpe 100 euro...o la telefonia 130...alla fine ti avrà eroso, polverizzato lo stipendio se sei dipendente oppure i guadagni se sei commerciante o libero professionista

Mio figlio all'università: facendoci una economia tutti, siamo a 800 euro al mese di vitto e traspoti e 180 di tasse media/mese siamo a 1000 euro al mese!
Ragazzi parliamo di 2.000.000 di lire per studiare????

Non voglio fare il buffone o offendere nessuno, io sono l'italiano medio!
Faccio sacrifici per far studiare mio figlio, vivo di stipendio e vi assicuro che ho fatto tutti i conti al miglio risparmio, non "scialaqquo" soldi inutilmente!

Ma ci campava una famiglia 10 anni fa con 2.000.000 di lire, anzi eri anche un benestante! :shock:
Per gli amanti dei conteggi che posteranno, già vi faccio la lista spese:
-400 euro convitto ospitante con utenze varie
-115 Trasporti abbon.mensile (2 bus + treno)
-60 euro settimana per vitto/campus università, 9 euro giorno!
-50 euro mese quota libri,fotocopie,ecc
-2200 euro all'anno di tasse universitarie (Politecnico di MIlano).

Tralascio le spese di viaggio da e per casa paterna!

IO NON "MI FACCIO CAPACE" (termine dialettale locale) di tutto questo... :shock:

Questo volevo dire, ma più che una sentenza popolare e qualunquista, mi riferivio al mio mondo.

Credo sia anche il problema di tanti altri pure, perchè la crisi nazionale, di certo non è partita da ILOPAN :oops:

Ritornando all'auto, si permutavano auto non 2 o 3 milioni di lire, come dire 1000 o 1500 euro...oggi nessuno si siede a fare trattativa.
IO ricordo di aver permutato auto a 1.500.000 lire (una Alfa 75 per una Fiesta Cayman)...le attuali 750 euro!
E chi lo farebbe oggi!!!!!...Se non si parte da 5000 euro in poi...non c'è trattattiva!
10.000.000 di lire....il minimo per sedersi dal concessionario.! :oops:
 
Esatto......i nodi sono arrivati al pettine, purtroppo le persone + che brontolare come dice marimasse, non sanno fare, al limite cercano di difendersi con sistemi che vanno solo a peggiorare la situazione di tutti, ovvero non pago le tasse, lavoro in nero ecc ecc :rolleyes:
 
ilopan ha scritto:
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...l'euro è stata quella moneta dai piccoli numeri che ci hanno fatto percepire poco valore...
Io non credo sia corretto attribuire alla moneta delle "colpe" che in realtà sono molto più nostre che sue. Magari comodo, rassicurante, ma non corretto.

Il fatto è che dobbiamo ancora imparare a comportarci, come consumatori, in maniera attiva e responsabile, consapevole del potere che ci deriva dal portafoglio e che è, purtroppo, molto superiore a quello che ci deriva dalla cabina elettorale. Preferiamo di gran lunga brontolare e invocare l'intervento di "qualcuno" che arrivi dall'alto a sistemare le cose per noi.
Un esempio lampante, tra i tantissimi, si ha proprio in questi giorni osservando come, subito dopo che i prezzi dei carburanti hanno subito uno degli aumenti più pesanti/repentini degli ultimi decenni, i distributori dai prezzi più alti NON rimangono affatto deserti.

Quando venne introdotto l'euro TUTTI ne eravamo informati e avevamo le capacità mentali e la possibilità per fare delle banali divisioni e dei banali confronti e di comportarci di conseguenza. Il ristoratore distratto o furbetto passa dalle 7000lire per un primo ai 7euro per lo stesso primo? Benissimo, io NON mangio ed esco dal ristorante.
Sarebbe bastato qualcosa del genere per bloccare sul nascere, nel giro di una manciata di giorni, qualsivoglia gonfiaggio ingiustificato dei prezzi. Anche perché l'euro non venne certo introdotto dall'oggi al domani; c'era stato tutto il tempo per prepararsi.
Invece il comportamento più diffuso quale fu? Il solito: compro, pago il prezzo richiesto e poi brontolo e brontolo e brontolo. Con i risultati che sappiamo (o, per meglio dire, che dovremmo sapere ma che a quanto pare ancora dobbiamo imparare).

La moneta se non ha colpe, ha la sua buona fetta di responsabilità.
Mi sono chiesto se avessimo cambiato a 1,4 anzichè 1,9, mi sono chiesto perchè non c'è stato controllo e perchè io con gli euro (lo ammetto io, ma credo che siamo in tanti) ho speso soldi a "catena" senza averne la percezione.!
Non ho saputo controllarli come facevo con le lire, dal paio di scarpe per mio figlio da 115 euro (parlo di nike, fatte in Asia per giunta) che sarebbero 230.000 lire...e chi le avrebbe mai spese in lire si acquistava il top dell'eleganza, al canone telefono-internet da 130 euro...260.000 lire e tanto altro.
Queste erano quote da un piccolo mutuo, 260.000 lire :shock: oggi paghi giusto il gestore della telefonia.

E così man mano che andremo avanti ci sarà un risveglio di cose del genere, di come l'euro a "piccoli numeri"..come per le scarpe 100 euro...o la telefonia 130...alla fine ti avrà eroso, polverizzato lo stipendio se sei dipendente oppure i guadagni se sei commerciante o libero professionista

Mio figlio all'università: facendoci una economia tutti, siamo a 800 euro al mese di vitto e traspoti e 180 di tasse media/mese siamo a 1000 euro al mese!
Ragazzi parliamo di 2.000.000 di lire per studiare????

Non voglio fare il buffone o offendere nessuno, io sono l'italiano medio!
Faccio sacrifici per far studiare mio figlio, vivo di stipendio e vi assicuro che ho fatto tutti i conti al miglio risparmio, non "scialaqquo" soldi inutilmente!

Ma ci campava una famiglia 10 anni fa con 2.000.000 di lire, anzi eri anche un benestante! :shock:
Per gli amanti dei conteggi che posteranno, già vi faccio la lista spese:
-400 euro convitto ospitante con utenze varie
-115 Trasporti abbon.mensile (2 bus + treno)
-60 euro settimana per vitto/campus università, 9 euro giorno!
-50 euro mese quota libri,fotocopie,ecc
-2200 euro all'anno di tasse universitarie (Politecnico di MIlano).

Tralascio le spese di viaggio da e per casa paterna!

IO NON "MI FACCIO CAPACE" (termine dialettale locale) di tutto questo... :shock:

Questo volevo dire, ma più che una sentenza popolare e qualunquista, mi riferivio al mio mondo.

Credo sia anche il problema di tanti altri pure, perchè la crisi nazionale, di certo non è partita da ILOPAN :oops:

Ritornando all'auto, si permutavano auto non 2 o 3 milioni di lire, come dire 1000 o 1500 euro...oggi nessuno si siede a fare trattativa.
IO ricordo di aver permutato auto a 1.500.000 lire (una Alfa 75 per una Fiesta Cayman)...le attuali 750 euro!
E chi lo farebbe oggi!!!!!...Se non si parte da 5000 euro in poi...non c'è trattattiva!
10.000.000 di lire....il minimo per sedersi dal concessionario.! :oops:

Certo ch'è cara la vita...Mi rendo conto, da 19enne universitario a carico dei genitori, di quanto sia diventato difficile mandare avanti una famiglia ai giorni d'oggi...Io per fortuna ho l'università a una 20ina di km da casa e posso permettermi di viaggiare con la macchina...fra carburante, mensa e qualche ? extra per uscire il sabato sono sui 220? al mese...Per i miei colleghi che hanno casa in fitto le spese si triplicano purtroppo... :( :( :(
 
ilopan ha scritto:
...ho speso soldi a "catena" senza averne la percezione.!
Non ho saputo controllarli come facevo con le lire, dal paio di scarpe per mio figlio da 115 euro (parlo di nike, fatte in Asia per giunta) che sarebbero 230.000 lire...e chi le avrebbe mai spese in lire...
Con tutto il dovuto rispetto, faccio notare che questo ("non ho saputo controllarli") è stato un problema tuo, certamente non imputabile alla moneta; un problema che oltre tutto sarebbe stato tale e quale anche con il cambio a 1,4 o a 1,6.
Nessuno infatti ti impediva di fare i tuoi bei confronti e dire "col cavolo che spendo 115 euro (230mila lire) per un paio di scarpe!".

Per quanto riguarda la visione più disinvolta dei "giovani", quelli che ritengono che 100 euro per un paio di scarpe siano "pochi", faccio notare che tale visione non deriva dalla moneta in sé ma piuttosto dall'educazione ricevuta.
Fin da bambino io sono stato abituato dai miei genitori ad avere grande rispetto per il denaro (che poi altro non è che rispetto per il lavoro di chi quel denaro ha guadagnato) e a valutare molto bene e con calma spese ed acquisti di ogni genere.
La moneta non c'entra.

Non a caso mi capita assai spesso di sentire affermazioni del tipo "la sanzione è bassa, solo 160?" oppure "pago assai poco di manutenzione, solo 270? per un tagliando olio/filtri" e così via.
Nulla di strano, si potrebbe dire. Però le sento da persone di 40 e più anni...

Che senso ha lamentarsi e inveire contro il fatto che l'euro corrisponderebbe alle mille lire anziché alle duemila se poi noi per primi, adulti e vaccinati, abbiamo remato (e spesso continuiamo a remare) in quella direzione?
 
Io ti do ragione, tanto è vero che non inveisco contro nessuno è solo un problema mio.
Però aldilà delle scarpe, spesso citate solo come esempio banale di confronto, giustamente come citi tu, un tagliando da 270 euro equivalgono a 540.000 lire ed è caro se rapportato ai tempi che furono, ma farei ormai un discorso inutile.

E' vero anche il resto, il denaro come educazione, ed anche io rispetto il denaro perchè mi arriva da duri turni di lavoro fatti di mattina svegliandomi alle 04:00 ed ultimamente dalle notti, e forse non ho avuto la "durezza" di insegnarlo a rispettarlo, però a volte ritengo che rispettare troppo il denaro sia quasi come venerarlo ed a me questo non mi sta bene.

Va rispettato, speso con oculatezza, ma anche tenuto a distanza, secondo me.

Poi, però, è anche sotto agli occhi di tutti constatare che i prezzi ed i costi hanno perso il controllo totale.
"Eddaaai" : spendere 230.000 lire (115 euro) per un abbonamento bus+treno per l'Università, e 260.000 lire di canone utenza telefonica, (siamo a 500.000 lire senza ancora mettere nulla sotto ai denti) e 4.400.000 milioni di lire (2200 euro di tasse universitarie), erano costi/prezzi che non si avevano !
Non è lusso tutti ciò!

Le Ferrovie dalla Puglia (da cui scrivo) hanno aumentato il prezzo dei biglietti, di 30 euro su un costo, di qualche settimana fa, di circa 45 euro (+80%)!
Motivo....bohhhhh!

Ma quando mai uno studente 10 anni fa spendeva 230.000 lire di trasporti!

Poi, per carità, tanti hanno strafatto, nelle spese, oltre il proprio limite economico e con l'indebitamento!

I prezzi/i costi : Questo è stato però, il cosiddetto effetto euro, cioè ognuno ha fatto la sua politica, dall'azienda di trasporti che in 10 anni a 10 euro all'anno ha fatto arrivare l'abbonamento a prezzi esagerati, pur non avendo la visibilità, perchè dire 115 euro...sa ancora di poco...dire ho aumentato 10 euro sa ancora di poco, ma dire 260.000 lire ed ho aumentato di 20.000 lire...era tanto, è tanto!

Comunque questi ragionamenti sono fatti e straffati, quindi anche inflazionati, ormai stiamo dove stiamo e poco importa.
Ciao
 
Eldinero ha scritto:
pretendo che la mia auto perfetta ( sempre documentabile e non sulla parola ) valga più della quotazione infima delle riviste di settore

il problema sta tutto qui: nessuno può "pretendere" alcunché in materia di prezzi, dato che siamo nel libero mercato e il prezzo lo fa appunto il mercato: nessuno ci obbilga a vendere o comprare alcunché e le trattative sono libere.
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...ho speso soldi a "catena" senza averne la percezione.!
Non ho saputo controllarli come facevo con le lire, dal paio di scarpe per mio figlio da 115 euro (parlo di nike, fatte in Asia per giunta) che sarebbero 230.000 lire...e chi le avrebbe mai spese in lire...
Con tutto il dovuto rispetto, faccio notare che questo ("non ho saputo controllarli") è stato un problema tuo, certamente non imputabile alla moneta; un problema che oltre tutto sarebbe stato tale e quale anche con il cambio a 1,4 o a 1,6.
Nessuno infatti ti impediva di fare i tuoi bei confronti e dire "col cavolo che spendo 115 euro (230mila lire) per un paio di scarpe!".

Per quanto riguarda la visione più disinvolta dei "giovani", quelli che ritengono che 100 euro per un paio di scarpe siano "pochi", faccio notare che tale visione non deriva dalla moneta in sé ma piuttosto dall'educazione ricevuta.
Fin da bambino io sono stato abituato dai miei genitori ad avere grande rispetto per il denaro (che poi altro non è che rispetto per il lavoro di chi quel denaro ha guadagnato) e a valutare molto bene e con calma spese ed acquisti di ogni genere.
La moneta non c'entra.

Non a caso mi capita assai spesso di sentire affermazioni del tipo "la sanzione è bassa, solo 160?" oppure "pago assai poco di manutenzione, solo 270? per un tagliando olio/filtri" e così via.
Nulla di strano, si potrebbe dire. Però le sento da persone di 40 e più anni...

Che senso ha lamentarsi e inveire contro il fatto che l'euro corrisponderebbe alle mille lire anziché alle duemila se poi noi per primi, adulti e vaccinati, abbiamo remato (e spesso continuiamo a remare) in quella direzione?
Sono d'accordo con te, mi rendo contro che si è perso un pò di vista il valore dei soldi...però per uno ch'è nato negli anni 80 o prima viene spontaneo fare il raffronto con la lira, un 20enne non ci pensa proprio alla lira...per me che sono nato nel 92 l'euro, e con esso anche i prezzi, sono la normalità...Io non ho avuto modo di conoscere e abituarmi ai prezzi con la lira, quindi mi viene difficile fare il paragone, che comunque ritengo inutile in molti casi...Se dovessimo stare a fare un confronto continuo con la vecchia moneta non compreremmo più un caffè, un'auto, qualsiasi cosa...ormai credo sia inutile convertire l'? in lira, certo bisogna usare il buon senso e, chi ne ha bisogno, cercare di risparmiare...Dimentichiamo che i prezzi dei prodotti finiti venduti al dettaglio sono aumentati in molti casi anche più del 100%, ma sono aumentati anche i costi delle materie prime usate per produrli, dei trasporti, dell'energia utilizzata, le tasse, è aumentato tutto, quindi credo sia impossibile che un qualsiasi commerciante possa offrire prodotti ai prezzi che c'erano con la lira...certo ci sono anche tante speculazioni che vanno evitate...
 
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