EdoMC
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pphomebox ha scritto:perdonami, ma vendere in passato è stato anche il mio mestiere, ora non lo è più, quindi senza una struttura adeguata vendere è oltremodo difficoltoso, tanto più un'auto;EdoMC ha scritto:Io vado controcorrente. Per quello che mi riguarda, la concessionaria mi fa solo che un favore a prendere dentro il mio usato. In promo luogo perchè sono io a volerlo cambiare, e se non gli do io il valore che merita, perchè dovrebbero darlo gli altri? In secondo luogo, l'usato che ho io, a tenerlo fermo mi costa: devo pagarci un bollo, un'assicurazione, devo fargli un tagliando tutti gli anni, e mi occupa spazio. Le concessionarie mi offrono una cifra che tiene conto di tutti questi problemi, che loro si devono accollare. Mi va bene quella cifra? bene la accetto. Non mi va bene? due ipotesi: o compro suito l'auto e mi prendo carico dei problemi di cui sopra, oppure penso a vendere il mio usato al valore che ritengo congruo, rimandando il cambio dell'auto. Il valore che la concessionaria mi propone è il valore medio della mia auto, cui vengono sottratte le spese per l'assicurazione che farà da garanzia e parde del rischio d'impresa, quest'ultimo comprende i problemi che mi pongo io a rivenderlo. Nel prezzo di rivendita, la concessionaria applica già lo sconto che dovrà fare, l'altra parte del rischio d'impresa, e il suo legittimo guadagno. Per quanto riguarda i prezzi Eurotax, questi sono certamente sommari e indicativi: sarà più difficile vendere una cabrio a Bolzano che non a Ostia, come un Jimny troverà un cliente più facilmente ad Asiago che non a Lignano. Il marchio ha la sua influenza, prova a rivendere una Panda o una (forse ancor più valida) Daihatsu Cuore, così come prova a rivendere una IS piuttosto che una Classe C.
ma, se mi permetti, il "favore" (come tu lo definisci) della concessionaria nel ritirare l'usato finisce quando ci guadagna;
eurotax per un privato (o anche un autonomo o azienda senza detraibilità totale dell'iva) ti OBBLIGA a vendertela da te per non sottostare al taglieggio; il concessionario fa spallucce e dice ipse dixit, non la prende solo come indicazione di massima;
esistono concessionari che lavorano bene, ma non mi sembrano più la maggioranza...
Io non ho mai venduto nulla, nè ho mai dato un usato in permuta a una concessionaria. Tuttavia, io interpreto il minusvalore che il concessionario attribuisce alla mia auto come il pagamento di un servizio che egli mi fa, e che io richiedo all'atto di dare in permuta l'auto. Diciamolo francamente: è più comodo mettere in vendita il proprio veicolo, pagarci le spese fisse, aspettare che si faccia vivo un potenziale compratore, ricevere sconosciuti in casa che vengono a vederlo, magari fargli provare l'auto con la benzina ce ci metti tu, e magari venderlo a prezzo più basso dopo aver incassato un buon numero di "ci penso", oppure è più comodo lasciarlo alla concessionaria, che fa tutto quanto detto sopra al posto tuo? E, soprattutto, chi ti dice che il concessionario ci guadagna dal tuo usato? Un conto è se gli dai in permuta la tua Golf GTD, auto bene o male rivendibile, un conto è se ti deve rientrare una X5 4.4i di 13 anni, che magari deve mandare nei paesi dell'Est perdendoci, dopo averla tenuta un anno nel piazzale.