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Va bene essere nazionalisti ma.....

Non è detto che i prodotti italiani costino di più di quelli stranieri a parità di qualità, o siano peggiori a parità di prezzo.
Senza ombra di dubbio. Finché ho ritenuto conveniente ho comprato italiano (e ne ho ancora due del gruppone prodotte proprio in patria, e anche la moto è giapponese ma prodotta ad Atessa). Ma non mi sento vincolato al sito di produzione o al marchio, solo dalla valutazione della corrispondenza alle mie esigenze famigliari.
 
Senza ombra di dubbio. Finché ho ritenuto conveniente ho comprato italiano (e ne ho ancora due del gruppone prodotte proprio in patria, e anche la moto è giapponese ma prodotta ad Atessa). Ma non mi sento vincolato al sito di produzione o al marchio, solo dalla valutazione della corrispondenza alle mie esigenze famigliari.

Ho sempre messo al primo posto l'affidabilità. Non sarebbe quindi per me un problema spendere di più se sò che avrò di più.
 
Comunque, come ho scritto altre volte, ho dato solo una volta fiducia alla FIAT, prendendo una "polacca" Cinquecento Sporting 1.1 gialla.
Dopo un paio d'anni, nell'aprire la portiera lato guida, mi cadde a terra perchè si tranciò l'esile guida... ricambio che non era presente in Italia e doveva errivare dalla Polonia... alla fine, dopo un mesetto d'attesa, mi adattarono quella di una Tipo perchè non arrivava.
Non presi più FIAT, non per la lentezza nei ricambi, quello può accadere anche con altri marchi, ma per il fatto che cedette la guida...
 
Scusa ma a che serve preoccuparsi di comprare prodotti italiani magari più cari di quelli stranieri perché quei soldi restino in Italia a favore delle aziende italiane che pagano le tasse in Italia per mantenere i servizi pubblici, quando lo stato non si preoccupa di far pagare equamente le tasse a tutti? Perché io dovrei spendere di più per un prodotto italiano preoccupandomi di far restare i soldi spesi in Italia, quando lo stato se ne frega del fatto che io con le mie tasse garantisco i servizi pubblici ai tassisti italiani? Giusto per prendere una categoria a caso di evasori. Il discorso patriottico di comprare italiano per aiutare le aziende italiane e il proprio paese avrebbe senso se tutti remassero dalla stessa parte e lo stato per primo trattasse i cittadini allo stesso modo perseguendo gli evasori e tutelando coloro che hanno sempre pagato. E invece la realtà è che chi paga è un fesso e lo stato tutela gli evasori coi condoni. La realtà è che ognuno pensa al proprio orticello ma ci sentiamo tutti italiani patriottici solo quando gioca la nazionale e c'è un piatto di pasta a tavola.
Vero, ma è il solito benaltrismo italico. "Ah ma tanto i politici rubano, ah ma gli evasori"...tutto vero, ma non giustifica il fottersene aspettando che arrivi il miracolo o l'uomo forte che sistema tutto, gratis e senza sacrifici ovviamente. Pensi che all'estero e nel mitico nord Europa lo stato abbia poliziotti ad ogni angolo e controlli tutto in ogni momento? No, i cittadini hanno senso civico, si comportano bene e di conseguenza funziona tutto. Lo Stato è questo.
 
Il tuo è un discorso molto tranchant, magari provocatorio, che mi sento di condividere. Non è detto che i prodotti italiani costino di più di quelli stranieri a parità di qualità, o siano peggiori a parità di prezzo.
L' esempio delle scarpe che ho dato sopra invece dimostra il contrario: scarpe italiane di qualita' dubbia che costavano uguale o addirittura di piu' delle Skechers che ho comprato e scarpe italiane costosissime su cui si paga soprattutto il brand e la cui qualita', a mio avviso, e' forse pari, e non ne sono sicuro, alle Skechers.
 
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Vero, ma è il solito benaltrismo italico. "Ah ma tanto i politici rubano, ah ma gli evasori"...tutto vero, ma non giustifica il fottersene aspettando che arrivi il miracolo o l'uomo forte che sistema tutto, gratis e senza sacrifici ovviamente. Pensi che all'estero e nel mitico nord Europa lo stato abbia poliziotti ad ogni angolo e controlli tutto in ogni momento? No, i cittadini hanno senso civico, si comportano bene e di conseguenza funziona tutto. Lo Stato è questo.
Non solo: la differenza e' che in altri stati chi evade viene perseguito, in Italia viene favorito. Nei paesi del nord Europa di cui parli nessuno usa piu' il contante, solo pagamenti elettronici e tracciati persino nei mercatini. Sono stato 3 volte in Svezia negli ultimi 2 anni e ci torno fra 3 giorni. Mai avuto bisogno di contanti. In Italia siamo a 2.000 euro di limite col contante? Perche' (e questa e' veramente favolosa come scusa) coi pagamenti elettronici la gente sarebbe spiata su quello che spende. Tutti spioni nel nord Europa quindi. Allora io ti chiedo: perche' io dovrei preoccuparmi di comprare italiano anche se e' meno conveniente quando allo stato italiano sta bene che con le mie tasse mantengo i servizi agli evasori? Tu lo chiami benaltrismo italico? Io lo chiamo egoismo italico perche' e' cosi' che funziona in Italia: ognuno pensa al suo orticello.
 
Senza ombra di dubbio. Finché ho ritenuto conveniente ho comprato italiano (e ne ho ancora due del gruppone prodotte proprio in patria, e anche la moto è giapponese ma prodotta ad Atessa). Ma non mi sento vincolato al sito di produzione o al marchio, solo dalla valutazione della corrispondenza alle mie esigenze famigliari.
Questo è chiaro. Secondo me però è giusto essere consapevoli degli effetti che i nostri acquisti hanno o meno per la comunità.
 
i nostri acquisti hanno o meno per la comunità
Quale comunità? Quella prossimale no, dato che oramai non si servono più nè dei siti produttivi, nè dei fornitori oem. Quella degli stabilimenti in est europa e della spa che risiede in olanda o in francia, neppure si sa? Non è come comprare il Parmigiano Reggiano. Non credo che comprare una Tipo sia più produttivo per la comunità di comprare una Corolla.
 
Io la sicurezza...

Un'auto che è affidabile è anche sicura.
L' esempio delle scarpe che ho dato sopra invece dimostra il contrario: scarpe italiane di qualita' dubbia che costavano uguale o addirittura di piu' delle Skechers che ho comprato e scarpe italiane costosissime su cui si paga soprattutto il brand e la cui qualita', a mio avviso, e' forse pari, e non ne sono sicuro, alle Skechers.

Le scarpe? Domenica sono entrato in uno store che vende solo scarpe e mi sono guardato tutte le etichette di tutti i brand italiani e non, tutte realizzate in Asia: Cambogia,Indonesia,Vietnam,Cina,India.
Prezzo? Anche 140-150 euro per un paio di scarpe che assolutamente non li valeva.
 
Un'auto che è affidabile è anche sicura.


Le scarpe? Domenica sono entrato in uno store che vende solo scarpe e mi sono guardato tutte le etichette di tutti i brand italiani e non, tutte realizzate in Asia: Cambogia,Indonesia,Vietnam,Cina,India.
Prezzo? Anche 140-150 euro per un paio di scarpe che assolutamente non li valeva.
Anche sta leggenda di comprare italiano per aiutare le aziende italiane vale fino ad un certo punto: tanti grandi brand italiani ormai producono all'estero in particolare nell'est asiatico e in nord Africa con condizioni dei lavoratori quantomeno discutibili non solo per gli stipendi miseri. Ovviamente quando il tutto viene fuori dicono di non sapere nulla o rifiutano il confronto. Poi al cliente finale ricaricano 20 volte il prezzo che pagano al fornitore straniero, e chi compra, ha la borsa Prada made in Bangladesh o in Cina.
 
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