<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Va bene essere nazionalisti ma..... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Va bene essere nazionalisti ma.....

Anche sta leggenda di comprare italiano per aiutare le aziende italiane vale fino ad un certo punto: tanti grandi brand italiani ormai producono all'estero in particolare nell'est asiatico e in nord Africa con condizioni dei lavoratori quantomeno discutibili non solo per gli stipendi miseri. Ovviamente quando il tutto viene fuori dicono di non sapere nulla o rifiutano il confronto. Poi al cliente finale ricaricano 20 volte il prezzo che pagano al fornitore straniero, e chi compra, ha la borsa Prada made in Bangladesh o in Cina.
Infatti una cosa è comprare italiano, cioè un prodotto in gran parte realizzato nel nostro Paese (anche se è ovvio che non tutti i componenti potranno essere nostrani), altra è acquistare qualcosa con sopra un marchio italiano.

Faccio un esempio: ormai tutti gli scooter della Piaggio sono prodotti in Asia.
Le Moto Guzzi, le Aprilia (almeno quelle di grossa cilindrata, sulle nuove piccole ho qualche dubbio) e le Vespa sono ancora realizzate in Italia. Magari montano qualche pezzo di origine asiatica, ma il grosso del valore è prodotto qui.
Le Benelli, le Moto Morini sono costruite in Cina, magari montano qualche pezzo (economico) italiano (o di brand italiani), ma la quasi tutto il valore aggiunto va alla Cina.
Gli scooter Honda SH sono costruiti ad Atessa. C'è molta più Italia in uno scooter Honda, che in uno Piaggio.

Per quanto riguarda l'abbigliamento e gli accessori moto, settore nel quale noi italiani siamo fortissimi, ormai non si trova niente di italiano... a parte i caschi Nolan (100% di produzione lombarda), ormai quasi tutto (da Dainese a Spidi, da Caberg a GiVi ed AGV) è solo disegnato e/o progettato qui. Poi si produce in Cina, Vietnam, India, Bangladesh, Marocco...

Poi ci sono le catene (WheelUp, Motoabbigliamento) o piccoli importatori che si inventano un marchio (tipo elevel.it) e lo piazzano in prodotti al 100% cinesi, senza neppure metterci un po' di vera progettazione. Più o meno come fanno DR e Cirelli nelle 4 ruote...
 
Vero, ma è il solito benaltrismo italico. "Ah ma tanto i politici rubano, ah ma gli evasori"...tutto vero, ma non giustifica il fottersene aspettando che arrivi il miracolo o l'uomo forte che sistema tutto, gratis e senza sacrifici ovviamente. Pensi che all'estero e nel mitico nord Europa lo stato abbia poliziotti ad ogni angolo e controlli tutto in ogni momento? No, i cittadini hanno senso civico, si comportano bene e di conseguenza funziona tutto. Lo Stato è questo.


Di' pure che
in rapporto la popolazione ne hanno persino meno


Ne abbiamo
6 davanti
e
20 dietro
( dentro i quali i paesi piu' importanti )
 
Anche sta leggenda di comprare italiano per aiutare le aziende italiane vale fino ad un certo punto: tanti grandi brand italiani ormai producono all'estero in particolare nell'est asiatico e in nord Africa con condizioni dei lavoratori quantomeno discutibili non solo per gli stipendi miseri. Ovviamente quando il tutto viene fuori dicono di non sapere nulla o rifiutano il confronto. Poi al cliente finale ricaricano 20 volte il prezzo che pagano al fornitore straniero, e chi compra, ha la borsa Prada made in Bangladesh o in Cina.

Il che fa dppiamente schifo....
Visto che sono prodotti su cui si ricarica almeno il 1.000 %
 
Ultima modifica:
Infatti una cosa è comprare italiano, cioè un prodotto in gran parte realizzato nel nostro Paese (anche se è ovvio che non tutti i componenti potranno essere nostrani), altra è acquistare qualcosa con sopra un marchio italiano.

Faccio un esempio: ormai tutti gli scooter della Piaggio sono prodotti in Asia.
Le Moto Guzzi, le Aprilia (almeno quelle di grossa cilindrata, sulle nuove piccole ho qualche dubbio) e le Vespa sono ancora realizzate in Italia. Magari montano qualche pezzo di origine asiatica, ma il grosso del valore è prodotto qui.
Le Benelli, le Moto Morini sono costruite in Cina, magari montano qualche pezzo (economico) italiano (o di brand italiani), ma la quasi tutto il valore aggiunto va alla Cina.
Gli scooter Honda SH sono costruiti ad Atessa. C'è molta più Italia in uno scooter Honda, che in uno Piaggio.

Per quanto riguarda l'abbigliamento e gli accessori moto, settore nel quale noi italiani siamo fortissimi, ormai non si trova niente di italiano... a parte i caschi Nolan (100% di produzione lombarda), ormai quasi tutto (da Dainese a Spidi, da Caberg a GiVi ed AGV) è solo disegnato e/o progettato qui. Poi si produce in Cina, Vietnam, India, Bangladesh, Marocco...

Poi ci sono le catene (WheelUp, Motoabbigliamento) o piccoli importatori che si inventano un marchio (tipo elevel.it) e lo piazzano in prodotti al 100% cinesi, senza neppure metterci un po' di vera progettazione. Più o meno come fanno DR e Cirelli nelle 4 ruote...
Ti sei dimenticato proprio la Ducati...
Le fanno sempre a Borgo Panigale, vero?
 
Infatti una cosa è comprare italiano, cioè un prodotto in gran parte realizzato nel nostro Paese (anche se è ovvio che non tutti i componenti potranno essere nostrani), altra è acquistare qualcosa con sopra un marchio italiano.

Faccio un esempio: ormai tutti gli scooter della Piaggio sono prodotti in Asia.
Le Moto Guzzi, le Aprilia (almeno quelle di grossa cilindrata, sulle nuove piccole ho qualche dubbio) e le Vespa sono ancora realizzate in Italia. Magari montano qualche pezzo di origine asiatica, ma il grosso del valore è prodotto qui.
Le Benelli, le Moto Morini sono costruite in Cina, magari montano qualche pezzo (economico) italiano (o di brand italiani), ma la quasi tutto il valore aggiunto va alla Cina.
Gli scooter Honda SH sono costruiti ad Atessa. C'è molta più Italia in uno scooter Honda, che in uno Piaggio.

Per quanto riguarda l'abbigliamento e gli accessori moto, settore nel quale noi italiani siamo fortissimi, ormai non si trova niente di italiano... a parte i caschi Nolan (100% di produzione lombarda), ormai quasi tutto (da Dainese a Spidi, da Caberg a GiVi ed AGV) è solo disegnato e/o progettato qui. Poi si produce in Cina, Vietnam, India, Bangladesh, Marocco...

Poi ci sono le catene (WheelUp, Motoabbigliamento) o piccoli importatori che si inventano un marchio (tipo elevel.it) e lo piazzano in prodotti al 100% cinesi, senza neppure metterci un po' di vera progettazione. Più o meno come fanno DR e Cirelli nelle 4 ruote...


Non so se sia stato detto, ma se qualcuno crede di mettersi al riparo leggendo la scritta "Made in Italy", beh, si sbaglia di grosso: si tratta sì di una certificazione ottenuta tramite controlli di ente certificatore, ma il problema è che la disciplinare non dice affatto che il prodotto debba essere fatto realmente in Italia. Le borse "made in Italy", anche di brand famosissimi, sono per la maggior parte realizzate nell'est e in Italia vengono solo assemblate, dove il termine "assemblate" può voler dire semplicemente attaccare il manico alla borsetta. Questo è sufficiente per ottenere la certificazione Made in Italy.
Chiaramente ci sono le eccezioni, quei prodotti REALMENTE italiani al 100%, ma tocca informarsi bene se si cerca quel tipo di prodotto.
 
Infatti una cosa è comprare italiano, cioè un prodotto in gran parte realizzato nel nostro Paese (anche se è ovvio che non tutti i componenti potranno essere nostrani), altra è acquistare qualcosa con sopra un marchio italiano.

Faccio un esempio: ormai tutti gli scooter della Piaggio sono prodotti in Asia.
Le Moto Guzzi, le Aprilia (almeno quelle di grossa cilindrata, sulle nuove piccole ho qualche dubbio) e le Vespa sono ancora realizzate in Italia. Magari montano qualche pezzo di origine asiatica, ma il grosso del valore è prodotto qui.
Le Benelli, le Moto Morini sono costruite in Cina, magari montano qualche pezzo (economico) italiano (o di brand italiani), ma la quasi tutto il valore aggiunto va alla Cina.
Gli scooter Honda SH sono costruiti ad Atessa. C'è molta più Italia in uno scooter Honda, che in uno Piaggio.

Per quanto riguarda l'abbigliamento e gli accessori moto, settore nel quale noi italiani siamo fortissimi, ormai non si trova niente di italiano... a parte i caschi Nolan (100% di produzione lombarda), ormai quasi tutto (da Dainese a Spidi, da Caberg a GiVi ed AGV) è solo disegnato e/o progettato qui. Poi si produce in Cina, Vietnam, India, Bangladesh, Marocco...

Poi ci sono le catene (WheelUp, Motoabbigliamento) o piccoli importatori che si inventano un marchio (tipo elevel.it) e lo piazzano in prodotti al 100% cinesi, senza neppure metterci un po' di vera progettazione. Più o meno come fanno DR e Cirelli nelle 4 ruote...
Non mi pare che gli scooter piaggio per il mercato italiano siano prodotti in Asia.
Sono semmai da sempre prodotti anche in Asia e qualche modello ha avuto lotti prodotti localmente importati da noi, oppure modelli solo prodotti là e venduti da noi, ma erano prodotti secondari e solitamente economici.
Aprilia produce in Italia ma anche in Asia (le RS 457 sono soprattuto pensate per quei mercati)
La Piaggio in realtà resta l'unica casa motoristica italiana di massa (escludendo supercar o piccole aziende), ha brand iconici come Guzzi (che se non era per piaggio era già fallita e sta finendo di ampliare la fabbrica a Mandello, non come fece Fiat che chiuse Arese, e aveva tutte le carte per spostare la produzione a Noale) e Vespa.
Aprilia è l'unica casa che produce moto (intesi come non scooter) 100% italiana che combatte con numeri ben più bassi contro le giapponesi.
La Ducati è italiana di produzione e magari anche di progettazione ma la proprietà e dirigenza com'è noto non lo è (e anche per fortuna data la crescita).

A parte Atessa la stragrande maggioranza delle Honda di piccola e media fascia sia scooter che moto è prodotta fuori dal Giappone.

E Ducati per risparmiare, fece fare i telai della Scrambler in Asia contribuendo alla chiusura della storica Verlicchi.

Io posseggo 2 scooter oramai anziani della piaggio, ovvero un'Aprilia sportcity 200 (che reputo una bella spanna sopra al coevo SH) e un 50 piaggio Zip a 4 tempi. Per questi mezzi i giapponesi non li ho presi in considerazione proprio, e ne sono soddisfattissimo dato gli anni che li posseggo.
Per le moto ho sempre scelto giapponese, sia perché ho acquistato piccole cilindrate, ma anche soprattutto per l'offerta che è praticamente inesistente di altre nazionalità nell'usato di una 10-15 anni.
 
Ti sei dimenticato proprio la Ducati...
Le fanno sempre a Borgo Panigale, vero?
Sì.
Non le avevo citate per non apparire troppo di parte :emoji_v:
29963042021_e2775ef000_k.jpg
 
...Ducati per risparmiare, fece fare i telai della Scrambler in Asia contribuendo alla chiusura della storica Verlicchi...
La storia è un po' diversa.
Verlicchi era già in difficoltà e non garantì la fornitura dei telai della prima Multistrada 1200 (stiamo parlando del 2010). Quei telai in effetti vennero prodotti in Asia...

Cmq oggi tutte le Ducati vengono progettate, sviluppate e prodotte in Italia, a Borgo Panigale.
Tranne che quelle per alcuni mercati asiatici e sudamericani. Per evitare infatti i dazi di Thailandia e Brasile, lì vi sono un paio di fabbriche di assemblaggio. Ma le moto costruite là non vanno in altri mercati.

Rimane il valore aggiunto. A Borgo Panigale ci sono 1.600 dipendenti, dei quali oltre un terzo ingegneri.
Molte aziende fornitrici lungo la Via Emilia e non solo (Brembo).
Rapporti con scuole tecniche e università italiane.
Le tasse pagate in Italia prima del pagamento dei dividendi (oggi ad Audi, prima alla famiglia Bonomi, prima ancora al fondo texano che ha salvato Ducati dopo il passo troppo lungo fatto da Cagiva negli anni 90)...
 
Quale comunità? Quella prossimale no, dato che oramai non si servono più nè dei siti produttivi, nè dei fornitori oem. Quella degli stabilimenti in est europa e della spa che risiede in olanda o in francia, neppure si sa? Non è come comprare il Parmigiano Reggiano. Non credo che comprare una Tipo sia più produttivo per la comunità di comprare una Corolla.
Eh beh m,a quella Tipo è stata progettata in Italia. E ha richiesto migliaia di ore uomo. Che hanno un valore. Molti dei suoi motori sono italiani.
Il fatto che sia prodotta in Turchia, non significa che non ci sia Italia.

Una Corolla, di italiano non ha davvero nulla.
 
Eh beh m,a quella Tipo è stata progettata in Italia. E ha richiesto migliaia di ore uomo. Che hanno un valore. Molti dei suoi motori sono italiani.
Insomma, tra telaio e meccanica hanno riciclato un bel po' di roba che stava già lì. Ed i ranking di qualità ed i test euroncap dimostrano tutto il gap con la Corolla... mi spiace, ma per metterci su la famiglia non avrei dubbi tra le due...
 
Eh beh m,a quella Tipo è stata progettata in Italia. E ha richiesto migliaia di ore uomo. Che hanno un valore. Molti dei suoi motori sono italiani.
Il fatto che sia prodotta in Turchia, non significa che non ci sia Italia.

Una Corolla, di italiano non ha davvero nulla.
Scusami ma non riesco a condividere questo patriottismo nello scegliere un'auto. Fossero alla pari per qualita' costruttiva e affidabilita' potrebbe avere un senso, ma personalmente il fatto di dare soldi a Elkann mi farebbe preferire persino una Tata.
 
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