<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'altro piagnone che si disfa dell'auto di lusso... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Un'altro piagnone che si disfa dell'auto di lusso...

manuel46 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

Ho scritto "non teme i controlli" questo non vuol dire che non si debbano purtroppo sorbirseli i controlli! :?
E siamo d'accordo. Per questo dico che non servono a nulla.
I dati già li hanno. Anziché mandare in giro a vanvera gli agenti della GdF li tengano in caserma a fare verifiche incrociate. Ma forse i dirigenti del Ministero non si fidano...
 
Corazon Habanero ha scritto:
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gettito diminuito, settori economici in ginocchio ed evasione scovata 0. Tutto al netto delle dichiarazione del Ministero della Propaganda.

sante parole.
 
lucanew ha scritto:
Sinceramente sono stanco che la rivista 4R si occupi di chi si disfa dell'auto di lusso per non incorrere nei controlli della finanza. Nel numero di ottobre c'è la lettera di un ristoratore che si lamenta del fatto di essere stato consigliato dal commercialista di disfarsi della sua M3 per evitare i controlli della finanza, unitamente ad un intero articolo che tratta "questa enorme piaga della società."
Innanzitutto credo che se un commercialista consiglia ad un ristoratore di disfarsi di un bene, significa che anch'egli è consco del fatto che alcuni conti non tornano, poi, preferirei si parlasse prima del numero doppio di incidenti del nostro paese rispetto a paesi equiparabili, dell'importanza di tenere la distanza di sicurezza, dell'importanza dei seggiolini per bambini, di come fare a risparmiare carburante, di chi l'auto non può proprio permettersela o dei ladrocini del sistema assicurativo, di problemi veri.
Cara redazione, mi hai deluso un'altra volta.

a me piace 4R perché parla del mondo dell'auto e non solo di auto; e poi non si puó pretendere che tutte le notizie interessino tutti. Cmq, degli argomenti da te cittati, 4R ne ha parlato, soprttutto sulle assicurazioni.
 
ho trovato la storia nella M3 estremamente demagocica.....chi non ha nulla da temere può stare tranquillo..non siamo più nelle condizioni di poter sostenere una fetta di società che si permette vizi e lussi extra non pagando le tasse. Tanto più che quei vizi se li potrebbe cmq concedere anche al netto dell'irpef, si andrebbero magari a tocca i patrimoni e gli accumuli finanziari
 
io vi posso dire che la finanza nemmeno ferma le auto di lusso di cui sanno che la targa è associata a tizio o a caio.

il mio titolare ha una vettura che quando la comprò nuova aveva un prezzo di listino di 98.000 euro. freme per esser fermato dalla finanza, ma mai una volta che l'abbiano fatto.
un ex conducente di mezzi dell'azienda per cui lavoro compro una serie 330d usata, full optional, aveva perfino i cerchi da 19, tettuccio, interni in pelle ecc... diede in permuta la sua vecchia polo e lasciò di differenza 16.000 euro. gli è durata un anno, veniva fermato di continuo e ogni volta la stessa cantilena: vivo dai miei, lavoro, l'auto la sto ancora pagando, di differenza con la vecchia ho lasciato 16.000 euro e blablabla...

tutto ciò per dire che se ti disfi di un bene simile, qualche scheletro nell'armadio ce l'hai, oppure stai cercando di limitare le spese, ma a quel punto non ti lamenti
 
belpietro ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gettito diminuito, settori economici in ginocchio ed evasione scovata 0. Tutto al netto delle dichiarazione del Ministero della Propaganda.
sante parole.
aggiungo di peggio
la "qualità" degli accertamenti sta diminuendo in misura proporzionale all'incremento della numeosità degli stessi (ovviamente)
ai funzionari viene fatto una bella sessione di aggiornamento stile vendite piramidali marketing aggressivo etc etc e le cose che riescono a scrivere non sugeriscono ma impongono di instaurare una lite tributaria
tempo cinque anni e lo stato sarà costretto a fare un'altro condono

L'ultima che ho visto (non la più eclatante ma quelle riportabile, diciamo) è considerare l'efficienza in termini di minutaggio per lavorazione di un apprendista artigiano, licenziato dopo pochi mesi dall'assunzione per manifesta incapacità, pari a quella del titolare. Ovviamente i funzionari avevano tutti gli strumenti per conoscere della cessazione anticipata del rapporto di lavoro, ma dato che tale cessazione si è verificata oltre il 31 dicembre dell'anno verificato, la cosa "non ci interessa".

Eh, ma tanto "chi non ha scheletri nell'armadio non ha nulla da temere" .... seee beata illusione
 
giuliogiulio ha scritto:
ho trovato la storia nella M3 estremamente demagocica.....chi non ha nulla da temere può stare tranquillo..non siamo più nelle condizioni di poter sostenere una fetta di società che si permette vizi e lussi extra non pagando le tasse. Tanto più che quei vizi se li potrebbe cmq concedere anche al netto dell'irpef, si andrebbero magari a tocca i patrimoni e gli accumuli finanziari
Cioè i 36.000 euro della M3 usata sono "demagicici" mentre i 40.000 di una qualsiasi altra auto nuova ma sotto i due litri indicano specchiata onestà ... :?
 
lucanew ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

La collaborazione lavorativa pubblico-privato è in questo paese molto labile e in moltissimi casi, basta leggere i quotidiani, irregolare. Quindi necessita di continui controlli. E ben vengano.

Dipende da come sono fatti i controlli. Perchè se io, imprenditore, posso permettermi un'auto da 100.000 euro, ma poi mi arriva la finanza in ufficio e mi tiene sotto presisone ( nel senso che devo star dietro loro, invece di lavorare) per 3-4 giorni, poi pur di trovare qualcosa che giustifichi il loro operato mi fanno un verbale che non sta né in cielo né in terra, io devo perdere tempo a fare ricorso per far valere le mie ragioni, e nel mentre pagare comunque un terzo della sanzione altrimenti finisco nei guai (soldi che poi lo stato, perdendo il ricorso, mi darà a babbo morto), allora capisci subito che per evitare l'estorsione, perchè di questo si tratta, preferisco disfarmi del bene e prenderne uno che non faccia scattare i controlli fiscali. Fantascienza? No, realtà che conosce chiunque abbia un'attività e che ha subito almeno una visita degli omini in grigio.

I controlli sono sacrosanti, ma lo sono nel momento in cui il controllato è innocente fino a prova contraria; non, come in Italia, dove il controllato è colpevole e deve dimostrare il contrario, salvo poi vedersi comunque appiopare almeno una sanzione così giusot perchè comunque era colpevole e qualcosa gli si deve far pagare.
Poi si scopre che il fisco perde il 40% dei ricorsi dei contribuenti e nessuno si chiede il perchè
 
lucanew ha scritto:
Hai ragione, ma c'è qualcosa che non va anche se uno tira giù la sacinesca girando con un'auto da 100000 euro, magari aziendale.
Se non ho letto male, quella M3 era usata e valeva poco più di un terzo della cifra da te indicata.
"Aziendale" signifca dedursi una quota infinitesima del prezzo e mettersi in casa una serie di rogne infinite, tali per cui, in pratica, solo gli agenti e rappresentanti continuano ad avere l'auto "aziendale"
Sempre a doverosa precisazione (visto l'odio sociale contro chi produce reddito e, magari, è talmente fesso da creare pure posti di lavoro), preciso che in moltissime situazioni, a rigore di legge, chi percorre decine di migliaia di km annui per lavoro si può dedurre solo una quota ridicola dei relativi oneri.
Saluti
 
Corazon Habanero ha scritto:
lucanew ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

La collaborazione lavorativa pubblico-privato è in questo paese molto labile e in moltissimi casi, basta leggere i quotidiani, irregolare. Quindi necessita di continui controlli. E ben vengano.
Se per te fermare un auto 20 volte in un mese per verificare se chi ci sta dentro è un evasore significa fare prevenzione all'evasione allora non parlo più...
Per me l'evasione si fa in un altro modo: quello che ad esempio si fa negli Stati seri (quindi l'Italia è esclusa per definizione).
Ci si siede a tavolino e si studiano bilanci, acquisti, flussi ecc.
Quando i controlli sono stati fatti in questo modo, il contribuente evasore non ha mai avuto scampo. E nel mio piccolo, qualche udienza in Commissione Tributaria l'ho fatta.
Sono i controlli alla membro di segugio (come quelli a campione sulle auto) che non portano a nulla e servono solo a far perdere tempo alla gente e a deprimere alcuni settori di mercato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gettito diminuito, settori economici in ginocchio ed evasione scovata 0. Tutto al netto delle dichiarazione del Ministero della Propaganda.

20 volte in un mese? Ma se sono 2 anni che non vedo posti di blocco della GF!
E parlo dell'area produttiva veronese-bresciano, dove le auto di lusso non mancano di certo.
 
Mauro 65 ha scritto:
lucanew ha scritto:
Hai ragione, ma c'è qualcosa che non va anche se uno tira giù la sacinesca girando con un'auto da 100000 euro, magari aziendale.
Se non ho letto male, quella M3 era usata e valeva poco più di un terzo della cifra da te indicata.
"Aziendale" signifca dedursi una quota infinitesima del prezzo e mettersi in casa una serie di rogne infinite, tali per cui, in pratica, solo gli agenti e rappresentanti continuano ad avere l'auto "aziendale"
Sempre a doverosa precisazione (visto l'odio sociale contro chi produce reddito e, magari, è talmente fesso da creare pure posti di lavoro), preciso che in moltissime situazioni, a rigore di legge, chi percorre decine di migliaia di km annui per lavoro si può dedurre solo una quota ridicola dei relativi oneri.
Saluti

Ricorda che chi produce reddito lo fa a propri fini ed interessi, naturalmente. Non per beneficenza. Ed il primo pensiero di un imprenditore è di guadagnare di più, non fare l'imprenditore per dare posti di lavoro.
 
lucanew ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lucanew ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

La collaborazione lavorativa pubblico-privato è in questo paese molto labile e in moltissimi casi, basta leggere i quotidiani, irregolare. Quindi necessita di continui controlli. E ben vengano.
Se per te fermare un auto 20 volte in un mese per verificare se chi ci sta dentro è un evasore significa fare prevenzione all'evasione allora non parlo più...
Per me l'evasione si fa in un altro modo: quello che ad esempio si fa negli Stati seri (quindi l'Italia è esclusa per definizione).
Ci si siede a tavolino e si studiano bilanci, acquisti, flussi ecc.
Quando i controlli sono stati fatti in questo modo, il contribuente evasore non ha mai avuto scampo. E nel mio piccolo, qualche udienza in Commissione Tributaria l'ho fatta.
Sono i controlli alla membro di segugio (come quelli a campione sulle auto) che non portano a nulla e servono solo a far perdere tempo alla gente e a deprimere alcuni settori di mercato.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gettito diminuito, settori economici in ginocchio ed evasione scovata 0. Tutto al netto delle dichiarazione del Ministero della Propaganda.

20 volte in un mese? Ma se sono 2 anni che non vedo posti di blocco della GF!
E parlo dell'area produttiva veronese-bresciano, dove le auto di lusso non mancano di certo.
Passa in Friuli e poi ne riparliamo.
 
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

Stamattina intervistano un tizio al riguardo:
" Nel libretto tengo copia della denuncia dei redditi,
360.000 Eurini dati allo Stato "
" Libero, si accomodi "
 
pi_greco ha scritto:
io cerco di spendere il meno possibile, avendo già tante spese fisse e cercando di avere qualcosa da parte per il futuro di mia figlia, però se devo, mi rivolgo solo a chi mi da una ricevuta, magari vado poco fuori a cena ed in posti economici, magari cerco riparatori di fiducia non dipendenti da concessionari ma regolarmente ufficiali dei marchi più seri e prestigiosi

eppure tutti i miei "fornitori" non stanno chiudendo la saracinesca perchè emettono regolari fatture e ricevute, anzi, il mio farinatiere/pizzaiolo/ristoratore si è espanso ed ha assunto, il mio meccanico ha sostituito un dipendente malato per lungo tempo con un altro dipendente che ha tenuto al rientro al alvoro del primo ed ha ridotto le liste di attesa ed amplito le zone di lavoro dell'officina, idem il carrozziere, idem il gommista idem altri

forse chi è SEMPRE stato ONESTO ora ha un margine più equo di chi prima dichiarava il 10% degli introiti
non lo so,io vedo che quello che incasso se ne va liscio liscio in tasse e non mi resta niente così com'è vero che solo adesso cominciano ad arrivare richieste di preventivi da parti di enti pubblici o privati che "casualmente" cominciano a cercare professionisti in regola con tanto di DURC da allegare al preventivo....cosa che fino ad un annetto fa non capitava. E da qui si capisce come il cerchio si stringe notevolmente e chi è in regola coi pagamenti finalmente comincia ad avere una corsia preferenziale.
 
arizona77 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Chi è a posto con i conti e la coscenza, non teme i controlli,
Non in Italia.
Ho già postato la storia di un mio cliente imprenditore che lavora esclusivamente per il settore pubblico che ha cambiato macchina perchè era stufo di subire continuamente controlli perchè la sua macchina era giudicata appariscente dalla solerte GdF...
E lui quella macchina può tranquillamente permettersela alla luce delle sue ultime 10 dichiarazioni dei redditi.
Se pensate che tutti quelli che hanno ceduto la loro auto definita di lusso per scampare al fisco, vi sbagliate e non di poco.
E mentre vi stracciate le vesti sull'evasione dell'acqua minerale, il primo evasore d'Italia (lo stato) non ha pagato 10 miliardi di euro di contributi previdenziali all'Inpdap...

Stamattina intervistano un tizio al riguardo:
" Nel libretto tengo copia della denuncia dei redditi,
360.000 Eurini dati allo Stato "
" Libero, si accomodi "
Il tizio che conosco io è tra i primi dieci contribuenti della provincia...
 
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