Eccomi di rientro dalle ferie estive e, come promesso, vi riporto le mie impressioni di guida.
A mio giudizio, per un uso (almeno prevalentemente) per diletto/svago, è decisamente una scelta azzeccata.
L'orientamento infatti all'esperienza di guida è decisamente marcato per 4 fattori.
Parto dal sound, che è veramente molto piacevole. Fa effetto sentire il suono provenire posteriormente, anziché anteriormente: la sensazione è quella di avere sotto al cofano un motore "elettrico", con la sonorità allo scarico che è quella nettamente predominante. In partenza e in manovra, emette delle note basse e rabbiose che, a freddo, raggiungono il massimo dell'intensità acustica. Inutile dire che, in questo contesto, l'accensione del motore è un momento di grande piacere. L'esperienza però prosegue al raggiungimento dei 2800/3000 rpm, quando le valvole si aprono e a quel punto inizia il concerto dell'Akrapovic: i decibel si fanno subito importanti e la melodia è tutta da gustare fino al raggiungimento della zona alta del contagiri. Davvero notevole: a mio avviso difficile trovare, di serie, qualcosa di simile tra le sue concorrenti.
Preciso che quanto sopra vale con il tasto "Scorpion Mode" attivato, poiché altrimenti l'auto rimane decisamente più silenziosa, pur conservando le tipiche note Abarth.
L'assetto è da go-kart. Inutile dire che le sospensioni sono piuttosto rigide (come pure la struttura degli pneumatici che monta: Michelin Pilot Sport 3 in misura 205/40 ZR17 84W Extra Load), per cui si guida "scartando" il più possibile le asperità stradali. Naturalmente, in condizioni ideali (come le lunghe e panoramiche strade extraurbane dell'Alta Baviera che ho percorso quest'estate), il problema non si pone. Ma, in un impiego più trasversale, è certamente un fattore da considerare. Tale rigidezza però viene pienamente in aiuto all'handling della vettura, grazie ai dei moti di rollio e beccheggio pressoché azzerati.
Sono rimasto piacevolmente colpito anche dal buon comportamento sulle curve veloci (per chi la conosce mi riferisco all'A22 nel tratto dopo Bolzano), dove mostra un appoggio "solido" trasmettendo un bel senso di sicurezza e confidenza.
Nelle curve strette, che mi riservo di riprovare con il TTC attivo, sarebbe di grande aiuto disporre del differenziale autobloccante (purtroppo optional) al fine di mitigare lo slittamento della ruota interna alla curva.
Proseguendo la carrellata degli elementi che giustificano l'orientamento della vettura al feeling di guida, citerei senza dubbio anche il motore. Come la sua versione aspirata (che avevamo appunto sulla precedente 500C), è veramente (troppo) tranquillo con il tasto "Scorpion Mode" (alias Sport) disattivato. La tentazione quindi è quella di tenere quest'ultima sempre attiva, perché altrimenti sembra di avere a disposizione la metà della "cavalleria" effettiva. Una volta però attivata, diventa molto divertente percepirne la reattività e la spinta sopra i 2500 rpm. A mio avviso infatti, pur essendo nel complesso elastico (non parlerei infatti di "vuoto", bensì di una curva di coppia che tende a svilupparsi dai medi regimi), non è un motore che ti permette una guida "di coppia" in souplesse. Diciamo che la prestazione c'è, ma va in qualche modo cercata.
Per quanto riguarda i consumi, nell'uso autostradale ed extraurbano, sono molto simili a quelli della precedente 500C: 13 km/l e 15 km/l in media rispettivamente. In urbano invece o spingendo, si riducono sensibilmente. L'autonomia (in virtù del piccolo serbatoio da 35l) è di circa 400 km.
I sedili (Sabelt), infine, che se da un lato (insieme al bellissimo volante in pelle traforata, alcantara e fibra di carbonio) li smonterei e li metterei in una teca, dall'altro presentano due limitazioni importanti: non sono regolabili in altezza (essendo però alto 170 cm devo dire che non è un problema) e le posizioni in senso longitudinale sono limitate. Ciò significa che, prima di acquistarla, è d'obbligo provarla. Lo schienale è inoltre piuttosto rigido, per cui nei lunghi spostamenti potrebbero suggerire una breve pausa dopo un paio di ore di viaggio. Anche qui c'è naturalmente l'implicazione positiva: il contenimento laterale in curva è veramente degno di nota. Nessuno scivolamento/scorrimento in direzione longitudinale. Anche l'appoggio a livello della coscia è ben realizzato e strutturato.
Facendo quindi la sommatoria dei fattori di cui sopra, si evince lo spirito di questa vettura, che probabilmente si può più o meno orientare verso un uso polivalente a seconda della versione scelta.
Ma, proseguiamo oltre.
L'impianto frenante (Brembo in questo caso, con dischi anteriori forati ed autoventilati in misura 305x28 mm) merita una nota di merito speciale: potente, ottimamente modulabile e pressoché privo di fading.
Promuoverei altresì lo sterzo, grazie ad un comando preciso, diretto e dal carico adeguato. Il raggio di sterzata rimane abbastanza ampio, ma sorprendentemente migliore della precedente 500C (gommata 195/45 R16).
Internamente, non noto al momento la presenza di scricchiolii/vibrazioni e si apprezzano una serie di dettagli molto piacevoli: oltre ai sopraccitati sedili e volante, citerei il rivestimento della palpebra del cruscotto in alcantara, il freno a mano con l'impugnatura in pelle traforata, il pomello del cambio in fibra di carbonio, le cinture di sicurezza rosse (optional) ed il tessuto nero del cielo del tetto.
Se da un lato mi spiace il fatto che non sia cabrio, dall’altro è notevole il passo in avanti in termini di isolamento acustico (specie alle alte velocità autostradali) e comfort termico (qui però c’è probabilmente anche il contributo dell’impianto aggiornato).
Ultimo capitolo: tecnologia di bordo. Direi nel complesso soddisfacente a livello di infotainment, sia grazie al moderno layout con doppio monitor che alla presenza di funzionalità piuttosto complete dello Uconnect (in particolare Android Auto/Apple Car Play, radio DAB e servizi online). Gli ADAS sono invece completamente assenti: non mi sarebbe dispiaciuta la presenza dell’anticollisione. Se infatti potrei rinunciare all’ACC, reputo il primo davvero molto utile, valido ed efficace.
In conclusione ed in estrema sintesi, un bel giocattolino (ecco forse, almeno di listino un po’ troppo caro), con cui ritrovare un gradevolissimo senso di piacere alla guida (per handling e prestazioni), all’udito (Akrapovic) e alla vista (design). Di contro, almeno per questa versione (Essesse), presenta delle naturali limitazioni per un utilizzo trasversale.