<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Una vergogna e una rovina! Possibile che quattroruote non dica NIENTE??? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Una vergogna e una rovina! Possibile che quattroruote non dica NIENTE???

Concordo: obsolescenza programmata e mercato di sostituzione obbligata sono le primissime cause di inquinamento e dunque una vergognosa e intollerabile menzogna.
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
 
renatom ha scritto:
mikuni ha scritto:
Quest'estate nella piazzetta di un paesino dell'Alto Friuli, ho visto parcheggiati in contemporanea un Piaggio Ciao e una Fiat 127. Mi stava venendo da piangere. Mi sono seduto a guardare pensando ai bei tempi.

Come hogià detto abito nelle Marche in un paese di collina/campagna.

Qui questi incontri sono all'ordine del giorno: 127, 128, Renault 5, Fiesta I tipo, Giulietta etc sono tutti incontri all'ordine del giorno.

La maggior parte gente originaria del posto compra l'auto nuova, ma poi la tiene finché va senza farsi paranoie se ha fatto 400000 km.

Non perché non abbia soldi per cambiarla, maperché preferisce "mangiarseli".

Considerano l'auto come una lavatrice e campano tranquill, e molto a lungo (dicono le statistiche)
Beh, c'è posto e posto. In montagna da me c'è gente che gira con dei rottami impressionanti, e quando gli chiedi :- oh quand'è che cacci nel rusco quel cesso? Loro ti rispondo :-finchè va la tengo. Sorvolando che sul "finchè va" ce ne sarebbe da dire perchè quasi tutti quei rottami cacciano fuori dalla marmitta più materiale tossico di un'industria chimica, lassù non c'è nessun blocco, quindi a loro che gli frega di cambiare l'auto? Sarebbe solo uno sbattimento dover andare dal concessionario e sceglierne una. Poi son conservatori, addio che la cambiano.

In città è diverso, siamo sicuramente in più persone, tendenzialmente si vorrebbe fare come i montanari (fare quel che ci pare perchè noi siamo lassù mentre voi babbei siete laggiù) però essendo in tanti l'aria si inquina di più. Ma dal canto dell'automobilista provetto, basterebbe una corretta manutenzione del proprio veicolo, abbinabile eventualmente a dei costi di manutenzione non esosi,incentivati dallo stato. Invece molti di noi non gliene frega proprio niente di quel che l'auto butta fuori. Finchè cammina....bene, però chi sta dietro non respira neanche col ricircolo d'aria inserito.

Poi vabbè, ci sono camion, corriere, autobus, motorini di tutte le razze, semafori mal regolati che contribuiscono pure loro ad aumentare l'inquinamento in determinate zone. In alcuni paesotti tutto ciò non esiste e quindi vedrai sempre auto vecchie e stravecchie, che magari inquinano più del titanic, però non essendoci blocchi loro tirano dritto così (e fan bene). Però magari una controllatina, ogni tanto, alla carburazione....
 
lsdiff ha scritto:
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
Beh, visto il mondo consumistico in cui viviamo, non solo è un problema per l'industria automobilistica ma per tutti i settori. L'auto ci oggbligano a cambiarla con sotterfugi da manicomio, la tecnologia invece,come ad es. pc, tv,lettori mp3 etc..., costando di meno facciamo meno fatica a cambiarla, ma se cambiassimo e una mattina ci svegliassimo dicendo :- ma che lo compro a fare che ne ho già uno... ecco che tutto il mercato si blocca. E chi lavora, ad esempio, in fabbriche dove producono tv, si ritrova a casa esattamente come chi monta auto.

Il sistema è stato studiato per reggere fino a un certo punto ma ho paura che la soglia di rottura sia molto vicina.
 
99octane ha scritto:
rema007 ha scritto:
La cosa assurda è che vedo auto nuove targate DE in su che fumano veleni a gogò.

Saranno quelle con il Dpf o con il Fap o con il Fot non lo so ma so solo che non è in base all'età dell'auto che va giudicato il suo potere inquinante.

E le revisioni biennali delle auto perchè non prevedono un bollino rosso di non superamento dei valori minimi?

Credo che parecchie Euro 4 pestate e maltenute non passerebbero.

Meditate gente meditate.

Guarda... sulle revisioni le emissioni di gas di scarico sono l'ULTIMA cosa che mi preoccupa. Si vedono circolare di quelle carrette IGNOBILI, palesemente incapaci di tenere la strada e scassate all'inverosimile, ma qualcuno le ferma?

infatti ..... :twisted:
 
renatom ha scritto:
99octane ha scritto:
Sono ormai alcuni anni che le Euro 0 ed Euro 1 non possono circolare a causa di provvedimenti pretestuosi e indemocratici di comuni e regioni.
Quest'anno e' toccato alle Euro 2, con obbligo virtuale di rottamazione e, dall'anno prossimo, tocchera' pare alle Euro 3.
Di questo passo, tra 3-4 anni saremo costretti a rottamare le Euro 4. Auto con magari 45-50.000 km perfettamente funzionanti ed efficienti!
Ma la cosa peggiore e' che questa distruzione di beni privati comandata dallo Stato per finanziarsi con le tasse derivanti dal giro del mercato sta portando a una sistematica demolizione di auto di ogni tipo.
Cosa ne sara' delle auto di oggi?
Le auto di un tempo ci sono arrivate come auto d'epoca grazie alle cure amorevoli di proprietari che le han tenute meticolosamente anche per cinquant'anni, o di appassionati che le hanno restaurate, ma delle auto di oggi cosa restera'?
Qualche anno fa Quattroruote si preoccupava della durata delle auto moderne, cosi' dipendenti dall'elettronica, rispetto a quelle di un tempo.
A quanto pare, grazie all'intervento dei nostri politici avidi, arroganti, ignoranti e beceri il problema non si porra' nemmeno, perche' saremo costretti a demolire fior di auto di grande qualita' e interesse, per seguire le loro norme idiote, inutili e prevaricatorie! :evil:
E' ORA DI DIRE BASTA!
Ma chi puo' farlo, tace! :evil:

Dove? In Lombardia?

Qui (nelle Marche) girano ancora un sacco di Euro 0 e non si parla assolutamente di demolirle.

Per le Euro 3 poi mi sembra follia pura, sono auto anche non più vecchie di 5 anni.

Le riviste non dicono nulla? Basta la solita domanda degli antichi romani: cui prodest? e il motivo risulta chiaro.
anche io sono dlle marche! fortunatamente da noi si usa ancora il cervelo!
provate a dire al cacciatore de "noantri" de buttar via la panda 4x4! o la niva! euro 0 :):):)
 
GheddoStella ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
Beh, visto il mondo consumistico in cui viviamo, non solo è un problema per l'industria automobilistica ma per tutti i settori. L'auto ci oggbligano a cambiarla con sotterfugi da manicomio, la tecnologia invece,come ad es. pc, tv,lettori mp3 etc..., costando di meno facciamo meno fatica a cambiarla, ma se cambiassimo e una mattina ci svegliassimo dicendo :- ma che lo compro a fare che ne ho già uno... ecco che tutto il mercato si blocca. E chi lavora, ad esempio, in fabbriche dove producono tv, si ritrova a casa esattamente come chi monta auto.

Il sistema è stato studiato per reggere fino a un certo punto ma ho paura che la soglia di rottura sia molto vicina.

Bisognerebbe chiedersi se, alla lunga, sia sostenibile un sistema economico che deve crescere del 5% all'anno, a livello globale, altrimenti è in crisi.
Ciò significa raddoppiare ogni 14 anni, quadruplicare ogni 28 etc.
E per produrre ricchezza si consumano risorse!

E' sostenibile? Io credo di no.
 
renatom ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
Beh, visto il mondo consumistico in cui viviamo, non solo è un problema per l'industria automobilistica ma per tutti i settori. L'auto ci oggbligano a cambiarla con sotterfugi da manicomio, la tecnologia invece,come ad es. pc, tv,lettori mp3 etc..., costando di meno facciamo meno fatica a cambiarla, ma se cambiassimo e una mattina ci svegliassimo dicendo :- ma che lo compro a fare che ne ho già uno... ecco che tutto il mercato si blocca. E chi lavora, ad esempio, in fabbriche dove producono tv, si ritrova a casa esattamente come chi monta auto.

Il sistema è stato studiato per reggere fino a un certo punto ma ho paura che la soglia di rottura sia molto vicina.

Bisognerebbe chiedersi se, alla lunga, sia sostenibile un sistema economico che deve crescere del 5% all'anno, a livello globale, altrimenti è in crisi.
Ciò significa raddoppiare ogni 14 anni, quadruplicare ogni 28 etc.
E per produrre ricchezza si consumano risorse!

E' sostenibile? Io credo di no.
si produce ricchezza anke risparmiando risorse...il consumismo non è sostenibile:anke le teorie economiche l'hanno affermato da tempo.Sviluppo non significa crescita: il sistema deve svilupparsi, creare ricchezza senza consumare risorse e senza accrescere i consumi, già a livelli insostenibili per il pianeta. noi possiamo contribuire risparmiando sule spese inutili e facendo acquisti sensati, dettati da valutazioni economiche e non da stupide mode e quant'altro...
 
bellafobia ha scritto:
renatom ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
Beh, visto il mondo consumistico in cui viviamo, non solo è un problema per l'industria automobilistica ma per tutti i settori. L'auto ci oggbligano a cambiarla con sotterfugi da manicomio, la tecnologia invece,come ad es. pc, tv,lettori mp3 etc..., costando di meno facciamo meno fatica a cambiarla, ma se cambiassimo e una mattina ci svegliassimo dicendo :- ma che lo compro a fare che ne ho già uno... ecco che tutto il mercato si blocca. E chi lavora, ad esempio, in fabbriche dove producono tv, si ritrova a casa esattamente come chi monta auto.

Il sistema è stato studiato per reggere fino a un certo punto ma ho paura che la soglia di rottura sia molto vicina.

Bisognerebbe chiedersi se, alla lunga, sia sostenibile un sistema economico che deve crescere del 5% all'anno, a livello globale, altrimenti è in crisi.
Ciò significa raddoppiare ogni 14 anni, quadruplicare ogni 28 etc.
E per produrre ricchezza si consumano risorse!

E' sostenibile? Io credo di no.
si produce ricchezza anke risparmiando risorse...il consumismo non è sostenibile:anke le teorie economiche l'hanno affermato da tempo.Sviluppo non significa crescita: il sistema deve svilupparsi, creare ricchezza senza consumare risorse e senza accrescere i consumi, già a livelli insostenibili per il pianeta. noi possiamo contribuire risparmiando sule spese inutili e facendo acquisti sensati, dettati da valutazioni economiche e non da stupide mode e quant'altro...

Sicuramente si può e si deve produrre e consumare con più raziocino, ma se il sistema economica richiede di crescere con questi ritmi, inevitebilmente il consumo di risorse è destinato ad aumentare.

Bisogna darsi una calmata.
Certo che non è semplice, siamo in 6 miliardi a contenderci le risorse disponibili.
Chi cresce di mano perde potere di acquisto rispetto agli altri; questo, come italiani, lo stiamo vedendo benissimo.

Boh, non so come se ne può uscire!
 
renatom ha scritto:
bellafobia ha scritto:
renatom ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.
Beh, visto il mondo consumistico in cui viviamo, non solo è un problema per l'industria automobilistica ma per tutti i settori. L'auto ci oggbligano a cambiarla con sotterfugi da manicomio, la tecnologia invece,come ad es. pc, tv,lettori mp3 etc..., costando di meno facciamo meno fatica a cambiarla, ma se cambiassimo e una mattina ci svegliassimo dicendo :- ma che lo compro a fare che ne ho già uno... ecco che tutto il mercato si blocca. E chi lavora, ad esempio, in fabbriche dove producono tv, si ritrova a casa esattamente come chi monta auto.

Il sistema è stato studiato per reggere fino a un certo punto ma ho paura che la soglia di rottura sia molto vicina.

Bisognerebbe chiedersi se, alla lunga, sia sostenibile un sistema economico che deve crescere del 5% all'anno, a livello globale, altrimenti è in crisi.
Ciò significa raddoppiare ogni 14 anni, quadruplicare ogni 28 etc.
E per produrre ricchezza si consumano risorse!

E' sostenibile? Io credo di no.
si produce ricchezza anke risparmiando risorse...il consumismo non è sostenibile:anke le teorie economiche l'hanno affermato da tempo.Sviluppo non significa crescita: il sistema deve svilupparsi, creare ricchezza senza consumare risorse e senza accrescere i consumi, già a livelli insostenibili per il pianeta. noi possiamo contribuire risparmiando sule spese inutili e facendo acquisti sensati, dettati da valutazioni economiche e non da stupide mode e quant'altro...

Sicuramente si può e si deve produrre e consumare con più raziocino, ma se il sistema economica richiede di crescere con questi ritmi, inevitebilmente il consumo di risorse è destinato ad aumentare.

Bisogna darsi una calmata.
Certo che non è semplice, siamo in 6 miliardi a contenderci le risorse disponibili.
Chi cresce di mano perde potere di acquisto rispetto agli altri; questo, come italiani, lo stiamo vedendo benissimo.

Boh, non so come se ne può uscire!

Te la sei suonata e anche cantata :D per uscirne bisogna darsi una calmata. Salvo dover sottostare al ricatto evidenziato in rosso. Certo è che anche chi lavora con e per l'auto dovrebbe rendersi conto di far parte di un mercato malato e pure contagioso. Ma questi discorsi si fecero già al tempo dei monopoli del tabacco e dei lavoratori della SIP.......siamo ugualmente ancora qui, almeno finchè l'ambiente ci accetta...... :rolleyes:
 
Hai ragione quando dici che me la sono cantata e suonata da solo, ma è proprio perché la cosa è complicata.

Dire che dobbiamo darci una calmata è un discorso che possiamo e per molti versi dobbiamo fare noi privilegiati, ma almeno 3/4 dell'umanità ambisce giustamente ad una vita dignitosa di cui adesso è priva e quindi ad incrementare anche i propri livelli di consumo.
 
renatom ha scritto:
Hai ragione quando dici che me la sono cantata e suonata da solo, ma è proprio perché la cosa è complicata.

Dire che dobbiamo darci una calmata è un discorso che possiamo e per molti versi dobbiamo fare noi privilegiati, ma almeno 3/4 dell'umanità ambisce giustamente ad una vita dignitosa di cui adesso è priva e quindi ad incrementare anche i propri livelli di consumo.

Il mio non era un rimprovero bensì un riconoscimento alle tue conclusioni. Cambiando frase fatta, dico allora che ti sei fatto una domanda e ti sei anche dato la risposta......giusta, tralaltro, per quel che mi riguarda.
La cosa non è complicata, anzi, solo che nessuno vuole farla. Chi ambisce giustamente a una vita più dignitosa, dovrebbe a sua volta vederla ugualmente dignitosa anche senza il nostro livello di consumo, cosa alla quale dovremo rinunciare anche noi stessi. D'altronde, non vedo possibili miglioramenti nel tagliare i consumi di 100 milioni di Europei e lasciare che 1 miliardo di Cinesi o Indiani percorra in toto la nostra stessa strada. Venendo dopo di noi, mi auguro che potranno e vorranno fare un pò meglio..... :rolleyes:
 
Thefrog ha scritto:
Ma infatti l'idea della rottamazione e' quella: accorciare moltissimo i tempi di funzionalita' di un'auto nuova. Cosi' il governo guadagna una barcata di soldi sull'auto nuova che ti devi comperare ogni 4-5 anni. Il bello e' che poi comunque ti mettono la tassa olandese modificata per l'Italia di 7 centesimi al chilometro percorso. Roba per cui la gente se la leva di torno l'auto, come ho fatto io quando ho scoperto che avrei dovuto fare il bollino blu ogni sei mesi.

Regards,
The frog

Bollino blu ogni sei mesi????? A Napoli????? Ma se l'ultima revisione l'hanno fatta alla carrozza di Federico II°!!!!
 
Grattaballe ha scritto:
renatom ha scritto:
Hai ragione quando dici che me la sono cantata e suonata da solo, ma è proprio perché la cosa è complicata.

Dire che dobbiamo darci una calmata è un discorso che possiamo e per molti versi dobbiamo fare noi privilegiati, ma almeno 3/4 dell'umanità ambisce giustamente ad una vita dignitosa di cui adesso è priva e quindi ad incrementare anche i propri livelli di consumo.

Il mio non era un rimprovero bensì un riconoscimento alle tue conclusioni. Cambiando frase fatta, dico allora che ti sei fatto una domanda e ti sei anche dato la risposta......giusta, tralaltro, per quel che mi riguarda.
La cosa non è complicata, anzi, solo che nessuno vuole farla. Chi ambisce giustamente a una vita più dignitosa, dovrebbe a sua volta vederla ugualmente dignitosa anche senza il nostro livello di consumo, cosa alla quale dovremo rinunciare anche noi stessi. D'altronde, non vedo possibili miglioramenti nel tagliare i consumi di 100 milioni di Europei e lasciare che 1 miliardo di Cinesi o Indiani percorra in toto la nostra stessa strada. Venendo dopo di noi, mi auguro che potranno e vorranno fare un pò meglio..... :rolleyes:

Due anni fa ho fatto un viaggio di due settimane in India passando una media di 4 o 5 ore al giorno sulle strade (su una Tata Indigo turbodiesel) e ti dico che, solo in India, c'è un miliardo di persone che, anche senza ambire ai nostri livelli di consumo, dovrebbe consumare molto di più per considerare la vita dignitosa.

Si vedono cose per noi inimmaginabili, raccontarle è inutile, le devi vedere, anzi, percepire anche con gli altri sensi.
Ti dico solo che i primi giorni sono stati durissimi, ti viene voglia di andartene (io in realtà neanche ci volevo tanto andare, ma mia moglie ci teneva molto) poi ci fai un po' il callo e, quando torni, ti rimane il segno di questa esperienza che ti fa vedere le cose in maniera un tantino diversa.

In particolare l'ultimo giorno il tragitto dal centro di Delhi all'aeroporto alle 5 di mattina è stato come attraversare un girone infernale: vedere intere famiglie di continuo per km e km che, dopo avere passato la notte su un cartone, si sciacquavano in una pozzanghera e iniziavano la loro giornata.
Penso che queste persone (qualche miliardo nel mondo) non possano essere biasimate se ambiscono a consumare un po' di più.
 
le nuove auto con tutte queste restrizioni sono cosi' tappate che per farle camminare devono aumentare i cavalli...cosi ci guadagnano anche dai bolli piu' alti

io vorrei capire...perche' ci parlano di inquinamento...?

come se per produrre un auto nuova non si inquinasse nulla...immaginate...tutte le estrazioni delle materie prime, tutte le lavorazioni dei materiali...senza contare che nei pezzi di ricambio non esiste quasi piu' il singolo particolare..ti costringono a cambiare mezza macchina se hai solo un paraurti ammaccato...se c'e' da cambiare una lampadina quasi quasi ti fanno cambiare il faro...
e questo non e' inquinare..o le fabbriche non inquinano per far girare l'economia?
 
TTpower ha scritto:
le nuove auto con tutte queste restrizioni sono cosi' tappate che per farle camminare devono aumentare i cavalli...cosi ci guadagnano anche dai bolli piu' alti

io vorrei capire...perche' ci parlano di inquinamento...?

come se per produrre un auto nuova non si inquinasse nulla...immaginate...tutte le estrazioni delle materie prime, tutte le lavorazioni dei materiali...senza contare che nei pezzi di ricambio non esiste quasi piu' il singolo particolare..ti costringono a cambiare mezza macchina se hai solo un paraurti ammaccato...se c'e' da cambiare una lampadina quasi quasi ti fanno cambiare il faro...
e questo non e' inquinare..o le fabbriche non inquinano per far girare l'economia?

Osservazioni giustissime.

L'unica auto che non inquina è quella che non viene nemmeno costruita, ma l'industria, con l'attuale modello economico, non si può fermare, pena mandare in crisi il sistema e riempire il mondo di disoccupati.

E questo vale per il mondo dell'auto con il suo indotto e per gli elettrodomestici / gadget tecnologici, anch'essi splendidi esempi di obsolescenza programmata. Un'esempio è l'immane quantità di televisori che verranno gettati via in seguito al passaggio al digitale terrestre...

Per salvare il pianeta dobbiamo cambiare l'erconomia, per far si che si regga in piedi nonostante uno stile di vita meno consumistico.
Peccato che invece di studiare nuovi modelli macro economici si preferisce drogare il mercato di sostituzione con il pretesto di sostituire il vecchio prodotto con il nuovo, la cui ecologicità è tutta da dimostrare. O per meglio dire è un palese controsenso!

Ora, siccome non sono un premio Nobel, né l'uomo più intelligente del mondo, mi chiedo perché tra tante proteste nessun ambientalista o capo di stato ha mai sollevato la questione.

Pure Obama, pur avendostrombazzato ai mille venti la catastrofe ambientale che incombe, la scorsa settimana ha mandato a monte gli accordi il controllo delle emissioni di CO2.

Ma allora è preoccupato per il pianeta o no?

Tutti questi indizi mi suggeriscono due possibili spiegazioni:

1. Il pensiero di tutti, ecologisti compresi è: "Si fotta il pianeta: l'importante è continuare a fare affari"

2. L'ambiente sta benone e il riscaldamento globale una colossale panzana per sostenere il mercato di sostituzione in un pretestuosissimo ECOBUSINESS.

Una notizia apparsa stamattina sul Corriere mi fa pensare alla seconda ipotesi: leggete qui

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_22/clima-scandalo-messaggi-rubati_db5eb85a-d746-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

Più ci penso e più mi girano le palle (scusate la franchezza).
 
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