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Una vergogna e una rovina! Possibile che quattroruote non dica NIENTE???

lsdiff ha scritto:
TTpower ha scritto:
le nuove auto con tutte queste restrizioni sono cosi' tappate che per farle camminare devono aumentare i cavalli...cosi ci guadagnano anche dai bolli piu' alti

io vorrei capire...perche' ci parlano di inquinamento...?

come se per produrre un auto nuova non si inquinasse nulla...immaginate...tutte le estrazioni delle materie prime, tutte le lavorazioni dei materiali...senza contare che nei pezzi di ricambio non esiste quasi piu' il singolo particolare..ti costringono a cambiare mezza macchina se hai solo un paraurti ammaccato...se c'e' da cambiare una lampadina quasi quasi ti fanno cambiare il faro...
e questo non e' inquinare..o le fabbriche non inquinano per far girare l'economia?

Osservazioni giustissime.

L'unica auto che non inquina è quella che non viene nemmeno costruita, ma l'industria, con l'attuale modello economico, non si può fermare, pena mandare in crisi il sistema e riempire il mondo di disoccupati.

E questo vale per il mondo dell'auto con il suo indotto e per gli elettrodomestici / gadget tecnologici, anch'essi splendidi esempi di obsolescenza programmata. Un'esempio è l'immane quantità di televisori che verranno gettati via in seguito al passaggio al digitale terrestre...

Per salvare il pianeta dobbiamo cambiare l'erconomia, per far si che si regga in piedi nonostante uno stile di vita meno consumistico.
Peccato che invece di studiare nuovi modelli macro economici si preferisce drogare il mercato di sostituzione con il pretesto di sostituire il vecchio prodotto con il nuovo, la cui ecologicità è tutta da dimostrare. O per meglio dire è un palese controsenso!

Ora, siccome non sono un premio Nobel, né l'uomo più intelligente del mondo, mi chiedo perché tra tante proteste nessun ambientalista o capo di stato ha mai sollevato la questione.

Pure Obama, pur avendostrombazzato ai mille venti la catastrofe ambientale che incombe, la scorsa settimana ha mandato a monte gli accordi il controllo delle emissioni di CO2.

Ma allora è preoccupato per il pianeta o no?

Tutti questi indizi mi suggeriscono due possibili spiegazioni:

1. Il pensiero di tutti, ecologisti compresi è: "Si fotta il pianeta: l'importante è continuare a fare affari"

2. L'ambiente sta benone e il riscaldamento globale una colossale panzana per sostenere il mercato di sostituzione in un pretestuosissimo ECOBUSINESS.

Una notizia apparsa stamattina sul Corriere mi fa pensare alla seconda ipotesi: leggete qui

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_novembre_22/clima-scandalo-messaggi-rubati_db5eb85a-d746-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

Più ci penso e più mi girano le palle (scusate la franchezza).
non concordo con le tue ultime 2 ipotesi: l riscaldamento globale c'è e gli effetti si vedono; gli ecologisti veri curano la salute del pianeta anke privandosi di cose a cui kiunque non rinuncierebbe. detto ciò le lobbies dell'industria auto sono moooolto più potenti di pochi ecologisti o di noi poveri automobilisti passivi
 
Qualcuno ha voluto e votato (e ri-votato e ri-onfermato) questi individui che vivono "alienati" dalla nostra realta' (il forminkione, il pecoraro, "miss ecopass", e tanti altri).
Adesso ballare al ritmo della loro musica ....
Poveri noi :?
 
leolito ha scritto:
Qualcuno ha voluto e votato (e ri-votato e ri-onfermato) questi individui che vivono "alienati" dalla nostra realta' (il forminkione, il pecoraro, "miss ecopass", e tanti altri).
Adesso ballare al ritmo della loro musica ....
Poveri noi :?

Certo gli elementi che citi spiccano, ma il problema è sentito in tutto il mondo: o almeno tutto quello che può permettersi di cambiare auto per il tornaconto di qualcun'altro.
 
99octane ha scritto:
Sono ormai alcuni anni che le Euro 0 ed Euro 1 non possono circolare a causa di provvedimenti pretestuosi e indemocratici di comuni e regioni.
Quest'anno e' toccato alle Euro 2, con obbligo virtuale di rottamazione e, dall'anno prossimo, tocchera' pare alle Euro 3.
Di questo passo, tra 3-4 anni saremo costretti a rottamare le Euro 4. Auto con magari 45-50.000 km perfettamente funzionanti ed efficienti!
Ma la cosa peggiore e' che questa distruzione di beni privati comandata dallo Stato per finanziarsi con le tasse derivanti dal giro del mercato sta portando a una sistematica demolizione di auto di ogni tipo.
Cosa ne sara' delle auto di oggi?
Le auto di un tempo ci sono arrivate come auto d'epoca grazie alle cure amorevoli di proprietari che le han tenute meticolosamente anche per cinquant'anni, o di appassionati che le hanno restaurate, ma delle auto di oggi cosa restera'?
Qualche anno fa Quattroruote si preoccupava della durata delle auto moderne, cosi' dipendenti dall'elettronica, rispetto a quelle di un tempo.
A quanto pare, grazie all'intervento dei nostri politici avidi, arroganti, ignoranti e beceri il problema non si porra' nemmeno, perche' saremo costretti a demolire fior di auto di grande qualita' e interesse, per seguire le loro norme idiote, inutili e prevaricatorie! :evil:
E' ORA DI DIRE BASTA!
Ma chi puo' farlo, tace! :evil:

Octy, hai provato a scrivere al Direttore?così lui ti dirà cosa ne pensa. 8)
 
lsdiff ha scritto:
Certo gli elementi che citi spiccano, ma il problema è sentito in tutto il mondo: o almeno tutto quello che può permettersi di cambiare auto per il tornaconto di qualcun'altro.
Il problema e' certamente sentito in tutto il mondo, ma non ho letto da nessun'altra parte che l'unico modo per affrontarli sia il divieto dei mezzi di circolazione privata.
Altrove la battaglia si svolge su piu' fronti, nei quali la "circolazione" e' meramente uno dei fattori da risolvere, non l'unico sul quale certe "menti" hanno imperniato la loro lotta all'inquinamento ambientale per almeno due lustri ....

Lieto di essere smentito ;)
 
lsdiff ha scritto:
Concordo: obsolescenza programmata e mercato di sostituzione obbligata sono le primissime cause di inquinamento e dunque una vergognosa e intollerabile menzogna.
Purtroppo per rimettere a posto le cose sarebbe necessario rivedere il modello economico occidentale: chiudere le fabbriche per 10 anni, in attesa che l'utenza abbia DAVVERO bisogno di auto nuove, vuol dire centinaia di migliaia di disoccupati in più.

Basterebbe un progressivo allineamento alle reali esigenze, dato che comunque ci sono sempre coloro che vogliono cambiare l'auto prima dell'obsolescenza tecnica perche' insoddisfatti, desiderosi di cambiare, o di avere qualcosa di piu' che prima non potevano permettersi, o per mutate esigenze.
Non sarebbe cosi' terribile. E la crisi e' un'ottimo pretesto per rimettersi a risparmiare.
Perche' la Verita' Vera e' che con questo sistema siamo QUASI TUTTI PIU' POVERI (quasi, perche' l'elite si arricchisce a danno di tutti quelli che devono distruggere un bene di valore).
Saremmo assai piu' ricchi, tutti, producendo quel che serve a una domanda naturale.
 
renatom ha scritto:
Bisognerebbe chiedersi se, alla lunga, sia sostenibile un sistema economico che deve crescere del 5% all'anno, a livello globale, altrimenti è in crisi.
Ciò significa raddoppiare ogni 14 anni, quadruplicare ogni 28 etc.
E per produrre ricchezza si consumano risorse!

E' sostenibile? Io credo di no.

No, non lo e' e non serve essere economisti per capirlo. E' una colossale mistificazione, nata negli ultimi anni e frutto di una commistione paramafiosa tra potere economico e potere politico.
 
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