Parlo per le piccole imprese. Sotto il 30% di margine d’impresa non ha alcun senso fare l’imprenditore in Italia, cioè divento sottostare alla nostra burocrazia, AdE, Inps, INAIL ed altri Enti specializzati nel tormentare i produttori di reddito (attenzione, non sto dicendo di non pagare, ma di non essere sottoposti a tortura per pagare)
Beh....
Non era mia intenzione fare questo tipo di conteggio....
Proprio per la differenza fra le grandi e le piccole.
Ma vista la strage decennale anche di grandi nomi*,
prendere atto che c'e' qualcosa di anomalo nella gestione nostrana....
( In contrasto col fatto che tante aziende alimentari ben piu' piccole sono ancora li':
a partire da " Pineta " che e' ancora li', assieme a Mutti, Galbusera, Colussi )
Quella cifra di discrimine ( 12 Vs 20 ) potrebbe essere**
30 vs 20
come
42 vs 30
( Nel senso di si accontenta e chi no....
Tipico dei subentri nei ristoranti....Chi arriva,
da' regolarmente grossi ritocchi al conto rispetto la precedente proprieta' )
* Si parti' con Perugina, Motta e Alemagna per proseguire con Buitoni.
( Chissa' quanti giovani, lo sanno )
Anche scendendo un po', stessa musica....
Qui metto Pavesi e Saiwa....
Fra gli ultimi Parmalat e Cirio....
La quasi totale perdita delle marche nostrane di acque minerali,
aggiunta a quella degli oli EVO....
Dei piu' bei nomi Europei del " Bianco "
Per non parlare della Moda....
** Tengo a precisare che questo lo sostenevo gia' da tempo.
L' ho ripetuto giusto oggi in quanto qualche giorno fa ne parlavano ad un " sit in " di economisti in onda su Sky