<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 37 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

43% di IRPEF per la parte eccedente i 50.000 € annui.
Però mi sa che sei stato ottimista con la cassa.
Sulla Cassa hai ragione ed infatti mi apprestavo ad editare, pensavo solo all'integrativo e mi ero scordato :emoji_bow: il soggettivo che da quest'anno è pari al 18%

Sul discorso dell'aliquota, dò per scontato che, almeno nel Nord Italia, un geometra professionista con un po' di esperienza ci arrivi, altrimenti chi glielo farebbe fare? (so bene che nel Mezzogiorno la realtà è spesso diversa, ma anche il costo della vita mediamente lo è, anche se a macchia di leopardo ci sono zone insospettabilmente costose, anche nella stessa regione). E se sta sotto i 50k, comunque paga circa il 37% (sto considerando anche le addizionali nell'ipotesi più favorevole che è il 2,1%, ma si arriva anche al 4%)

Ricapitolamdo:
dai 700 euro, tolti poniamo 100 euro di esborsi anticipati, restano 600
da questi 600 tolti IVA e 5% Cassa integrativo restano 468

Ipotizziamo che non hai una struttura di studio, che lavori a casa senza costi (il che è ovviamente un'ipotesi meramente accademica) e mettiamo che sei in scaglione massimo hai il 45,1% tra Irpef e addizionali e il 18% di Cassa soggettivo, che a sua volta è onere deducibile e immaginando di pagare degli acconti puntuali equivale ad un 9,9 quindi 55%
Dei 468 te ne restano 210 netti, che includono anche il rischio malattia, il TFR, la 13° e 14° etc etc.

Poi è inutile lamentarsi (non mi riferisco a gbortolo, perché sono reclami comuni) che bisogna dare mezzo stipendio per la più stupida delle pratiche.
 
Un solo appunto, anzi due: il 18% di "cassa soggettivo" non si dovrebbe considerare "costo", è un contributo previdenziale che torna indietro al professionista quando va in pensione.

Se il professionista incassa a fine lavoro l'intero importo dal privato, non mi sembra giusto considerare gli acconti IRPEF ecc.. un aggravio del 9,9%: il cliente paga (poniamo) a febbraio, nel giugno successivo il professionista versa l'acconto sui compensi già percepiti
 
Ultima modifica:
Un solo appunto: il 18% di "cassa soggettivo" non si dovrebbe considerare "costo", è un contributo previdenziale che torna indietro al professionista quando va in pensione.
Certo, ma per avere un'idea di quanto ti resta in tasca da un preventivo (o anche per valitare se no ti convenga fare il dipendente), devi conteggiarlo.
 
Sulla Cassa hai ragione ed infatti mi apprestavo ad editare, pensavo solo all'integrativo e mi ero scordato :emoji_bow: il soggettivo che da quest'anno è pari al 18%

Sul discorso dell'aliquota, dò per scontato che, almeno nel Nord Italia, un geometra professionista con un po' di esperienza ci arrivi, altrimenti chi glielo farebbe fare? (so bene che nel Mezzogiorno la realtà è spesso diversa, ma anche il costo della vita mediamente lo è, anche se a macchia di leopardo ci sono zone insospettabilmente costose, anche nella stessa regione). E se sta sotto i 50k, comunque paga circa il 37% (sto considerando anche le addizionali nell'ipotesi più favorevole che è il 2,1%, ma si arriva anche al 4%)

Ricapitolamdo:
dai 700 euro, tolti poniamo 100 euro di esborsi anticipati, restano 600
da questi 600 tolti IVA e 5% Cassa integrativo restano 468

Ipotizziamo che non hai una struttura di studio, che lavori a casa senza costi (il che è ovviamente un'ipotesi meramente accademica) e mettiamo che sei in scaglione massimo hai il 45,1% tra Irpef e addizionali e il 18% di Cassa soggettivo, che a sua volta è onere deducibile e immaginando di pagare degli acconti puntuali equivale ad un 9,9 quindi 55%
Dei 468 te ne restano 210 netti, che includono anche il rischio malattia, il TFR, la 13° e 14° etc etc.

Poi è inutile lamentarsi (non mi riferisco a gbortolo, perché sono reclami comuni) che bisogna dare mezzo stipendio per la più stupida delle pratiche.

Lo so. Ne abbiamo già parlato.
Pure io, di quello che faccio extra scuola, su 100 che incasso, mi rimane 37, considerando l'irpef al 35. Con il 43, non voglio fare neanche il conto.
Per il momento, sfruttando le deducibilità di fondi pensione e altro, sono riuscito a stare sotto o sforare di poco.
Adesso diventerà più difficile con il "fiscal drag" causato dell'inflazione.
Nell'ambito di redditi in quell'importo, pare un sistema fatto apposta per scoraggiarti dal superare I 50.000.
Extra scuola, fatturare 25.000 per ritrovarsi 700 euro al mese, non varrebbe la pena, economicamente.
Ogni anno pendo di chiudere la partita Iva, fare solo 5000 di prestazioni occasionale e andare a spasso.
Tanto, per le mie necessità e stile di vita, in un paese abruzzese di 10.000 abitanti, e visto chr un po' di risparmi li ho accumulati, i quasi 30.000 netti della scuola, mi sarebbero più che sufficienti.
 
Ultima modifica:
Posso fare una domanda agli esperti? Volendo entrare in una società attualmente unipersonale, molto giovane in tutti i sensi ma con già un bel giro di affari e in crescita verticale come socio di (netta) minoranza, che tipo di società converrebbe stipulare? Al netto dei costi e oneri vari. Ps fatturato attuale sui 2m€/anno ma solo per limitata capacità produttiva essendo composta da 2 sole persone (titolare tuttofare+dipendente per la parte amministrativa) potenzialmente potrebbe essere decisamente di più. Quale potrebbe essere un capitale di ingresso serio, ma senza doversi esporre con grandi cifre?
 
Un tot di diritti e tasse. 22% di IVA e mi pare 5% di Cassa. 43% di Irpef. Oltre alle spese di studio. Cosa pretendi?

Edit: nel mio post successivo ho spiegato meglio
mi spiace aver fatto fare calcoli inutili: il 700 è ante tutto, cui aggiungere 5% e poi IVA. E le tasse un altro centinaio e cocci.
A torta finita oltre 900€

Se sotto gli 85'000 (ex 65'000) puoi benissimo fare il forfettario come faccio io.
 
Per l'aspetto catastale il problema, direi, riguarda la introduzione di obblighi a posteriori sul proprietario. Obblighi non proporzionati al valore dell'immobile.

Insomma sta bene tassare i fabbricati rurali che sono stati trasformati in abitazioni.

Censire (e attribuire rendita) ai ruderi non utilizzabili (anche se non "collabenti") è un vero esproprio.

quì nemmeno si parla di fabbricato ma di un pezzetto di terreno in parte all'abitazione. Era sicuramente area agricola ad inizio secolo scorso.
Era pure stata accatastata, con visura e tutto una quindicina di anni fa (anche lì perché il catasto era aggiornato al secolo scorso).
MA non aveva assegnata classe.
Perché non fu fatto allora resta ignoto dato che tutti i convolti all'epoca ormai sono defunti.
 
Ho avuto bisogno della visura catastale del mio appartamento, sorpresa, era ancora accatastato con l'impresa nonostante, 30 anni fa, avessi fatto tutto in regola col notaio, compresa la "nota di trascrizione".
Allora si annotava su carta con la Bic, e qualcuno all'ufficio del catasto era in "pausa caffè". Ho inviato, tramite PEC, tutta la documentazione al catasto, dopo pochi giorni mi chiama la direttrice e mi comunica che è tutto sistemato, spesa 0 (zero) euro, solo un'ora del mio tempo.
Preventivo di un geometra 500 euro!
C'è ancora qualcuno che lavora con impegno e coscienza, ufficio del catasto di Varese.
 
Sulla Cassa hai ragione ed infatti mi apprestavo ad editare, pensavo solo all'integrativo e mi ero scordato :emoji_bow: il soggettivo che da quest'anno è pari al 18%

Sul discorso dell'aliquota, dò per scontato che, almeno nel Nord Italia, un geometra professionista con un po' di esperienza ci arrivi, altrimenti chi glielo farebbe fare? (so bene che nel Mezzogiorno la realtà è spesso diversa, ma anche il costo della vita mediamente lo è, anche se a macchia di leopardo ci sono zone insospettabilmente costose, anche nella stessa regione). E se sta sotto i 50k, comunque paga circa il 37% (sto considerando anche le addizionali nell'ipotesi più favorevole che è il 2,1%, ma si arriva anche al 4%)

Ricapitolamdo:
dai 700 euro, tolti poniamo 100 euro di esborsi anticipati, restano 600
da questi 600 tolti IVA e 5% Cassa integrativo restano 468

Ipotizziamo che non hai una struttura di studio, che lavori a casa senza costi (il che è ovviamente un'ipotesi meramente accademica) e mettiamo che sei in scaglione massimo hai il 45,1% tra Irpef e addizionali e il 18% di Cassa soggettivo, che a sua volta è onere deducibile e immaginando di pagare degli acconti puntuali equivale ad un 9,9 quindi 55%
Dei 468 te ne restano 210 netti, che includono anche il rischio malattia, il TFR, la 13° e 14° etc etc.

Poi è inutile lamentarsi (non mi riferisco a gbortolo, perché sono reclami comuni) che bisogna dare mezzo stipendio per la più stupida delle pratiche.

Detto che concordo con @ROVIGOLAW1 sul discorso cassa pensione, ma anche togliendoli, ne restano 210 mettiamo al giorno*.
per 18 gg. di lavoro mensile son comunque circa 3'800€ mese e paragonabili (con tutti i se ed i ma che giustamente ricordi e ricordo sempre anch'io) 3'000 netti in busta di un dipendente.

Insomma con una pratica al giorno, da fare comodamente anche da casa con un computer, sarebbe "un bel ciapà" o mi sbaglio?

Resta immorale che altri 700 finiscano diritti nelle tasche dello Stato.

* nota: se la pratica, che non so valutare richiedesse 4 ore di lavoro ... beh sarebbero l'equivalente di uno stipendio da 6'000€ netti.
Credo non li prenda un medico in ospedale, con tutti i rischi e le responsabilità che corre.

A tal proposito, intervento privato per rimuovere un tumore della pelle da chirurgo plastico, poche settimane fa 600€ per un'ora di lavoro.
Però capisco, devi essere specializzato, ambulatorio medico attrezzato, chirurgo più assistente e, se sbagli, qualcosa il tribunale è dietro l'angolo.
 
quì nemmeno si parla di fabbricato ma di un pezzetto di terreno in parte all'abitazione. Era sicuramente area agricola ad inizio secolo scorso.
Era pure stata accatastata, con visura e tutto una quindicina di anni fa (anche lì perché il catasto era aggiornato al secolo scorso).
MA non aveva assegnata classe.
Perché non fu fatto allora resta ignoto dato che tutti i convolti all'epoca ormai sono defunti.
Se terreno di pertinenza dell'abitazione dovrebbe essere censito "ente urbano", senza rendita
Ho avuto bisogno della visura catastale del mio appartamento, sorpresa, era ancora accatastato con l'impresa nonostante, 30 anni fa, avessi fatto tutto in regola col notaio, compresa la "nota di trascrizione".
Allora si annotava su carta con la Bic, e qualcuno all'ufficio del catasto era in "pausa caffè". Ho inviato, tramite PEC, tutta la documentazione al catasto, dopo pochi giorni mi chiama la direttrice e mi comunica che è tutto sistemato, spesa 0 (zero) euro, solo un'ora del mio tempo.
Preventivo di un geometra 500 euro!
C'è ancora qualcuno che lavora con impegno e coscienza, ufficio del catasto di Varese.

Direi che la voltura era stata chiesta all'epoca del rogito e non inserita nel data base catastale.

Sempre burocrazia che rende...poveracci i sudditi italiani
 
Il professionista fa i suoi conti, e chiede. Il privato fa i suoi conti ed accetta; oppure e liberissimo di rifiutare, possibilmente senza cercare di fare i conti in tasca agli altri e di ottenere sconti improponibili.

I preventivi dettagliati ed articolati, e che possibilmente contengono una stima degli extra in caso di intoppi/modifiche/ripensamenti, sono oggi indispensabili non solo al cliente, ma soprattutto al professionista.
Ovviamente firmati per accettazione o contrattualizzati.

Personalmente, non riuscendo ad accontentare le aspettative dei privati, non ho praticamente più clienti di questo tipogia.
 
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