<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 96 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

....Aggiungo che oltre il nostro parere,
c'e' anche quello delle nostre LEI.
Che riassumo cosi'
A memoria, non ci viene in mente nessuna coppia
di nostra conoscenza, con 2 figli
 
Personalmente e sarò stato "materialista" o venale ma ho atteso di avere una certa stabilità economica ed una casa di proprietà.
.
Avevo le stesse paure.
Poi vedo mio cognato che ne ha fatti 3, in un momento un cui lavorava solo lui (normalissimo impiegato e pure a tempo determinato, no casa di proprietà ecc...) eppure negli anni sono stati bravissimi a tirare su una famiglia bellissima e a stabilizzarsi, ovviamente con mille rinunce, sacrifici e quant'altro. Sicuramente è una questione di carattere, io non credo ci sarei riuscito, però lo ammiro sinceramente
 
Nemmeno tanto, dai....

Ma visto che di REdistribuzione,
solo a parlarne,
si passa per " fuori di testa ", se non peggio....
Devo dedurre che:
--------------se va bene, resta cosi', 2 mln di famiglie povere--------------

Perche' potrebbe pure peggiorare.
( Non so se hai letto cosa dice Tavares sulla guerra dei prezzi )

No ho letto l'articolo e non è indispensabile.

Il divario doviale si sta allargando in modo drammatico, e ci sono altre cose, oltre al numero di affamati in aumento che preoccupano e non poco.

I meccanismi in atto "costringono" chi sta ancora, per sua fortuna, nella terra di mezzo a cercare di migliorare la propria situazione economica (cosa che molti benestanti solo su ulcune decine di anni fa non facevano ma si accontentava di quello che avevano), per evitare di essere risucchiati nelle zone non dico di indigenza ma meno tranquille.

Alla fine chi ci dice o tantomeno garantisce, il livello reddituale necessario fra pochi anni per mantenere quello che si ha ed a garantire un futuro ai propri figli ?

È un discorso egoistico ? Certamente, ma ognuno nella propria dimensione penso lo faccia.

Il risultato globale, e che purtroppo se da un lato aumentano le mense per i poveri e le associazioni umanitarie e cose simili, dall'altro mediamente, la solidarietà sociale sta a mio parere diminuendo proporzionalmente in modo preoccupante.
 
Avevo le stesse paure.
Poi vedo mio cognato che ne ha fatti 3, in un momento un cui lavorava solo lui (normalissimo impiegato e pure a tempo determinato, no casa di proprietà ecc...) eppure negli anni sono stati bravissimi a tirare su una famiglia bellissima e a stabilizzarsi, ovviamente con mille rinunce, sacrifici e quant'altro. Sicuramente è una questione di carattere, io non credo ci sarei riuscito, però lo ammiro sinceramente
si è questione di carattere, complimenti a tuo cognato ma il rischio è quello di non poter crescere adeguatamente i propri figli.
Sopratutto negli ultimi anni le condizioni di fragilità sono tante e mi rattrista soprattutto per le condizioni dei bambini
 
-Il divario doviale si sta allargando in modo drammatico, e ci sono altre cose, oltre al numero di affamati in aumento che preoccupano e non poco. I meccanismi in atto "costringono" chi sta ancora, per sua fortuna, nella terra di mezzo a cercare di migliorare la propria situazione economica (cosa che molti benestanti solo su ulcune decine di anni fa non facevano ma si accontentava di quello che avevano), per evitare di essere risucchiati nelle zone non dico di indigenza ma meno tranquille.

-Alla fine chi ci dice o tantomeno garantisce, il livello reddituale necessario fra pochi anni per mantenere quello che si ha ed a garantire un futuro ai propri figli ? È un discorso egoistico ? Certamente, ma ognuno nella propria dimensione penso lo faccia.

-Il risultato globale, e che purtroppo se da un lato aumentano le mense per i poveri e le associazioni umanitarie e cose simili, dall'altro mediamente, la solidarietà sociale sta a mio parere diminuendo proporzionalmente in modo preoccupante.

-Per quello, bisognerebbe affrontare seriamente il discorso
sulla REdistribuzione
-E una jungla ormai. Quel poco da dividere che c'e'....
E' il target di tutti. E da perseguire....In tutti i modi
-E' una componente nuova della guerra fra poveri....
Chi poteva aiutare oggi potrebbe non esserne piu' in grado
 
Ultima modifica:
a livello nazionale viviamo una riduzione della natalità, ma se guardiamo a livello mondiale la popolazione è in costante aumento
Appunto.
Nascono bambini in paesi poverissimi dove si (soprav)vive come nel medioevo.
Noi che potremmo garantire ai nostri figli un ambiente sereno dove crescere, non ne facciamo?
Alla faccia della responsabilità…..
 
Appunto.
Nascono bambini in paesi poverissimi dove si (soprav)vive come nel medioevo.
Noi che potremmo garantire ai nostri figli un ambiente sereno dove crescere, non ne facciamo?
Alla faccia della responsabilità…..


Gli estremi si " invertono "....

I poveri fanno figli perche' NON altro da fare
I ricchi NON fanno figli perche' hanno tanto da fare

( Ovviamente non in valori assoluti )
 
-Per quello, bisognerebbe affrontare seriamente il discorso
sulla REdistribuzione
-E una jungla ormai. Quel poco da dividere che c'e'....
E' il target di tutti. E da perseguire....In tutti i modi
-E' una componente nuova della guerra fra poveri....
Chi poteva aiutare oggi potrebbe non esserne piu' in grado

Redistribuzione ... altro argomento delicato ...

Ti dico che se qualcuno viene a dire a me che devo "redistribuire" il mio reddito per solidarietà sociale, lo mando malamente a quel paese (non per mancanza di solidarietà, che un minimo di beneficenza lo faccio anch'io ...), ma perché la redistribuzione, inapplicabile, non può essere imposta, neanche a chi macina miliardi ogni anno, ma attuata von meccanismi:
- di "giusta" fiscalità
- di controllo puntuale sui "giusti" compensi
- fi prevenzione e rapida titolazione dri resti fiscali e comunque fi tutte le frodi/truffe in commercio
- ...

...
...
...

Ed andiamo in campo minato ...
 
Redistribuzione ... altro argomento delicato ...

Ti dico che se qualcuno viene a dire a me che devo "redistribuire" il mio reddito per solidarietà sociale, lo mando malamente a quel paese (non per mancanza di solidarietà, che un minimo di beneficenza lo faccio anch'io ...), ma perché la redistribuzione, inapplicabile, non può essere imposta, neanche a chi macina miliardi ogni anno, ma attuata von meccanismi:
- di "giusta" fiscalità
- di controllo puntuale sui "giusti" compensi
- fi prevenzione e rapida titolazione dri resti fiscali e comunque fi tutte le frodi/truffe in commercio
- ...

...
...
...

Ed andiamo in campo minato ...
però i figli sono quelli che pagano le pensioni alla generazione precedente. Incentivare chi fa figli significa garantirsi un ritorno sulla sostenibilità delle proprie pensioni.
 
però i figli sono quelli che pagano le pensioni alla generazione precedente. Incentivare chi fa figli significa garantirsi un ritorno sulla sostenibilità delle proprie pensioni.

L'anno che è nato il mio primogenito, davano il bonus bebè per il secondo figlio, quando sono nate le gemelle il bonus lo davano per il primo ...

Gli incentivi sono relativi e la solidarietà generazionale per le pensioni, e già obsoleta per la mia ...
 
L'anno che è nato il mio primogenito, davano il bonus bebè per il secondo figlio, quando sono nate le gemelle il bonus lo davano per il primo ...

Gli incentivi sono relativi e la solidarietà generazionale per le pensioni, e già obsoleta per la mia ...
io odio i bonus, ne approfittano sempre i soliti furbi.. come con l'isee.
Personalmente preferirei interventi diversi che si prestino meno alla furbizia italica
 
però i figli sono quelli che pagano le pensioni alla generazione precedente. Incentivare chi fa figli significa garantirsi un ritorno sulla sostenibilità delle proprie pensioni.
Quindi i figli pagheranno le pensioni dei loro genitori e anche di tutti gli altri?
Anche di chi figli non ha fatti?
Cioè i miei figli pagheranno le pensioni mie e di chi, invece di sacrificarsi, si è scialacquato quei 500 mila euro in aperitivi, settimane bianche e Porsche?
Sarebbe giusto, dite?
 
si è questione di carattere, complimenti a tuo cognato ma il rischio è quello di non poter crescere adeguatamente i propri figli.
Sopratutto negli ultimi anni le condizioni di fragilità sono tante e mi rattrista soprattutto per le condizioni dei bambini
Magari invece è proprio la necessità di dover fare dei sacrifici a permettere di crescere in modo adeguato i figli… ho visto mio padre lavorare ore e straore sette giorni su sette per decenni distruggendo il proprio fisico per tirare avanti la baracca, mia madre che a quarant’anni, un po’ per se stessa ma anche per dare un’opportunità alle finanze non troppo felici della nostra famiglia, ha deciso di diplomarsi (aveva la terza media) e poi laurearsi lavorando di giorno e studiando di notte per sei anni con due figli di tirar su. Per me e mio fratello sono stati dei modelli che ci hanno fatto capire con l’esempio che anche se ci si trova sul fondo a grattarlo con le unghie si può scegliere di alzarsi in piedi e cominciare a risalire un passo dopo l’altro e che non è mai troppo tardi per migliorare se stessi.
Non significa certo che chi ha avuto una famiglia abbiente non cresca in modo adeguato, per carità, ma quando cresci con dei grandi esempi in casa è facile acquisire dei valori.
 
Ultima modifica:
Back
Alto