<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Uccisa in moto da un pirata! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Uccisa in moto da un pirata!

Claudio b. ha scritto:
Esordisci con un invito a non generalizzare e poi spari un campionario di luoghi comuni.
In effetti, rileggendomi mi accorgo di essermi infervorato e di aver trascurato coerenza ed argomentazione. Permettimi di provare a rimediare.

Fino a una buona metà degli anni 90, che io ricordi, il possedere e usare, anche solo occasionalmente, un mezzo a due ruote presupponeva l'esistenza di una certa mentalità oltre ad innegabili doti fisiche e di coordinazione. Era per molti, ma non per tutti.

L'ingresso nel magico mondo dei centauri avveniva di norma allo scoccare dei quattordici anni salutato da copiose fumate azzurrine di miscela al 2% (ma c'erano anche mezzi che la volevano al 7%!) sputate da mezzi con prestazioni tutto sommato modeste (ciao, vespa, califfone), e si esplicava con gli ingarellamenti coi compagni di scuola, le prime uscite fuori porta, le elaborazioni nel garage del nonno (spesso con la complicità del medesimo) e le conseguenti riparazioni a bordo strada, magari di notte e sotto la pioggia.

Col passare del tempo il motociclista in erba imparava sulla propria pelle quali erano i comportamenti da imitare e quelli da evitare, spesso grazie a dei promemoria indelebilmente ricamati sulla suddetta epidermide e, se riusciva a superare indenne sia i 16 anni (con l'agognato 125) che il passaggio all'età adulta (e, tradizionalmente, alle 4 ruote) poteva proseguire l'esperienza a due ruote comprandosi (magari con anni di sacrifici economici, e sfidando il parere contrario di amici e parenti) una MOTO e maturare fino a diventare un MOTOCICLISTA, anche se naturalmente in molti si sarebbero chiesti perché ostinarsi a sopportare freddo, pioggia e insetti quando si poteva viaggiare comodi, coperti e MOLTO più sicuri su di un'auto...

Dagli anni 90 in poi, invece, con la comparsa dei frulloplasticoni ed il drammatico aumento del traffico cittadino (e dei problemi ad esso legati) improvvisamente la due ruote ha acquisito una valenza utilitaristica, diventando inesorabilmente appetibile per una variegata utenza fino ad allora completamente ignara o disinteressata: l'homo automobilisticus.

Il frullatore è facile, comodo, veloce e, non meno importante, trendy.

Permette di sgusciare in mezzo al traffico in scioltezza e arrivare in orario saltando ingorghi e preferenziali.

Per prezzo, gestione e consumi, pur essendo clamorosamente CARO in relazione ai contenuti tecnici in esso racchiusi, è comunque economicamente vantaggioso rispetto all'auto con la quale si mette naturalmente in competizione (in ambito urbano, s'intende).

Nel giro di pochi anni si è assistito alla nascita di un homo sputeristicus che, sceso dall'auto improvvisamente divenuta scomoda e ingombrante (e, negli ultimi tempi, scartandola in molti casi addirittura a priori) è salito sul bidet a variatore per cavalcarlo in lungo e in largo, SEMPRE sul filo dei 70/80 Km/h, come se partire ad OGNI incrocio dalla linea di stop giusto prima del semaforo fosse un DOVERE e non una possibilità.

Va rimarcato che quest'essere NULLA ha a che spartire (a parte il n° di ruote del mezzo utilizzato, e addirittura neanche quelle se parliamo ad es. dell'MP3 della Piaggio) con il MOTOCICLISTA.

Il motociclista conosce la sua moto. Lo sputerista conosce il suo meccanico.

Il motociclista dosa frizione e acceleratore per impostare meglio una curva. Lo sputerista telefona infilandosi il cellulare nel casco o, addirittura, legge e scrive SMS.

Il motociclista prova e riprova la composizione e disposizione del carico a bordo per trovare il compromesso che permetta la guidabilità migliore. Lo sputerista impila tutto quello che può sulla pedana, in mezzo alle gambe, e parte.

Il motociclista sa qual'è l'importanza di utilizzare un efficace abbigliamento tecnico antiacqua. Lo sputerista se va bene sotto la sella ha il poncho preso coi punti del benzinaio, se va male un sacco nero della nettezza, o addirittura nulla.

Il motociclista tiene in ordine ed efficienti le luci del suo mezzo, perché sa quanto è importante vedere ed essere visti. Lo sputerista guarda se c'è benza, e parte.

Il motociclista se vede un altro motociclista in difficoltà si ferma e vede se può essere d'aiuto. Lo sputerista gli passa sopra se non fa in tempo a scansarsi. E poi si lamenta perché gli ha graffiato la plastica del parafango.

Il motociclista prende il miglior casco che si adatta alla conformazione della sua testa, lo indossa correttamente e lo manutenziona spesso. Lo sputerista lo prende nuovo se glielo regalano insieme allo sputer, altrimenti ricicla la scodella da carrista di suo padre, tanto, per come lo usa lui, è esattamente lo stesso...

Con questo non sto dicendo che CHIUNQUE abbia la disavventura di possedere uno scooter moderno sia un demente, né che basti comprare una moto per diventare istantaneamente dei draghi iperesperti, ma che, guidando MOLTO su due ruote e un bel pò su quattro sin dai primi anni 80, mi sto rendendo conto di questa singolare evoluzione nel costume degli utenti delle due ruote, e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario.

E, comunque, quando dici:

Quando vedo un idiota, lo vedo accompagnarsi a biciclette, scooter, moto, auto e camion.

La costante è l'idiota.
non posso fare altro che quotarti. ;)
 
Aggiungerei che il motociclista se ha un demente attaccato dietro se lo toglie di torno nel minor tempo possibile.

Comunque il problema è anche che le moto attuali oltre che potentissime sono molto facili da guidare (finchè si va piano) e c'è chi passa dalla vespa all'R1. Quelli sì che sono pericolosi. Come passare dalla Panda alla Viper.
 
PanDemonio ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Esordisci con un invito a non generalizzare e poi spari un campionario di luoghi comuni.
In effetti, rileggendomi mi accorgo di essermi infervorato e di aver trascurato coerenza ed argomentazione. Permettimi di provare a rimediare....
Ho tagliato per non appesantire il topic ma ho letto con attenzione.
Sono rimasto rapito dalle tue descrizioni, lo dico davvero, e devo ammettere che sono vere.
Eccetto me (dico davvero, ti basti sapere che ho un casco integrale e soprattutto che non c'è scritto su MOMO Design), lo scooterista è veramente quello che tu descrivi.
Libera da vincoli politicamente corretti insomma la tua invettiva contro gli scooter è deliziosa.
La nota dolens è che eccetto te i motociclisti come piacciono a te non esistono più.
Riassumendo direi che siamo due mosche bianche, sebbene tu un pò più bianca di me grazie al bolide che cavalchi.
;-)
Claudio
 
mikuni ha scritto:
Aggiungerei che il motociclista se ha un demente attaccato dietro se lo toglie di torno nel minor tempo possibile.
Cavallerie e traffico permettendo, s'intende.

Comunque il problema è anche che le moto attuali oltre che potentissime sono molto facili da guidare (finchè si va piano) e c'è chi passa dalla vespa all'R1. Quelli sì che sono pericolosi. Come passare dalla Panda alla Viper.
Infatti, soprattutto nei mesi successivi all'uscita del modello nuovo, di solito i vari giornalini di inserzioni sono ZEPPI di annunci di vendita di "mostri" praticamente nuovi: basta stare attenti a rimuovere completamente le tracce di cacca dalla sella... :twisted:
 
Claudio b. ha scritto:
La nota dolens è che eccetto te i motociclisti come piacciono a te non esistono più.
E chi lo dice? In fondo non dipende dal mezzo (come invece sostengono tantissimi "talebani" dall'alto della loro fede incrollabile in uno schema costruttivo, o in un marchio) ma dalla disposizione spirituale e dall'esperienza maturata.

Per fare esempi pratici, ho conosciuto MOTOCICLISTI che in sella ad una vespa sono andati da capo nord alla terra del fuoco, e SPUTERISTI che, di fronte a una R80GS in allestimento Paris-Dakar praticamente PERFETTA, riuscivano solo a dire: "ma che schifo... non ha nemmeno la presa 12V per il navigatore, che razza di BMW è?" :lol:

Riassumendo direi che siamo due mosche bianche, sebbene tu un pò più bianca di me grazie al bolide che cavalchi.
;-)
Claudio

"bolide" lo vedo un tantino.... impegnativo, ecco! :D
 
quando ho uno che mi tallona rimpiango quando avevo le volvo a gasolio. passavo dall'overdrive (non era la 5° ma una cosa simile) alla 3° e una nube nera paurosa e densa avvolgeva il tallonatore che staccava, appena si rifaceva sotto idem e se ne stavano tutti alla larga. poi fare così è diventato impossibile per i fumi furilegge. ora mi limito a rallentare, stacco il gas, sempr più lento, fin che mi superano. però mi mancano tanto le vecchie volvo (la meglio e più fumosa era la 240).
 
PanDemonio ha scritto:
In effetti, rileggendomi mi accorgo di essermi infervorato e di aver trascurato coerenza ed argomentazione. Permettimi di provare a rimediare....
ah ah ah .... gran post, divertente :D
Dandoti un po' di "licenza poetica", direi che siamo d'accordo ... solo qui:

PanDemonio ha scritto:
Per prezzo, gestione e consumi, pur essendo clamorosamente CARO in relazione ai contenuti tecnici in esso racchiusi, è comunque economicamente vantaggioso rispetto all'auto con la quale si mette naturalmente in competizione (in ambito urbano, s'intende).
Non credo per niente che uno scooter oggi sia prezzato "in eccesso", anzi. Al di la' della carrozzeria in plastica, la maggior parte dei mezzi ha contenuti tecnici di rilievo per quanto riguarda la parte motoristica (iniezione e cat, doppi alberi a camme in testa e motori multivalvole, ecc.), ciclistica (freni a disco, sospensioni regolabili, che l'homo sputeristicus non sa manco cosa siano :D ), comfort e praticita' a bordo notevoli (strumentazione assai completa, vani portaoggetti di vario tipo e anche prese 12V, ecc,).

Per fare un raffronto semplice, prova a confrontare un qualsiasi scooter 250 (tipo Aprilia Atlantic, insomma) con il quasi unico esponente della categoria come "moto", ovvero la Yamaha YBR (o qualcosa del genere) 250 ... confronta entrambi i mezzi anche sotto il profilo tecnico e sarai d'accordo uno dei due non vale i soldi che chiedono ... e non e' il "plasticone" :D
 
PanDemonio ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
La nota dolens è che eccetto te i motociclisti come piacciono a te non esistono più.
E chi lo dice? In fondo non dipende dal mezzo (come invece sostengono tantissimi "talebani" dall'alto della loro fede incrollabile in uno schema costruttivo, o in un marchio) ma dalla disposizione spirituale e dall'esperienza maturata.
E altrove, in disparte, al di la' delle mode, alla cuspide del motociclismo, esistono i GUZZISTI
:D
 
Claudio b. ha scritto:
Ho tagliato per non appesantire il topic ma ho letto con attenzione.
Sono rimasto rapito dalle tue descrizioni, lo dico davvero, e devo ammettere che sono vere.
Eccetto me (dico davvero, ti basti sapere che ho un casco integrale e soprattutto che non c'è scritto su MOMO Design), lo scooterista è veramente quello che tu descrivi.
Libera da vincoli politicamente corretti insomma la tua invettiva contro gli scooter è deliziosa.
La nota dolens è che eccetto te i motociclisti come piacciono a te non esistono più.
Riassumendo direi che siamo due mosche bianche, sebbene tu un pò più bianca di me grazie al bolide che cavalchi.
;-)
Claudio

Dissento: i motociclisti "dentro" esistono ancora... ;)

Cordiali Saluti
Fulcrum
 
leolito ha scritto:
Non credo per niente che uno scooter oggi sia prezzato "in eccesso", anzi. Al di la' della carrozzeria in plastica, la maggior parte dei mezzi ha contenuti tecnici di rilievo per quanto riguarda la parte motoristica (iniezione e cat, doppi alberi a camme in testa e motori multivalvole, ecc.), ciclistica (freni a disco, sospensioni regolabili, che l'homo sputeristicus non sa manco cosa siano :D ), comfort e praticita' a bordo notevoli (strumentazione assai completa, vani portaoggetti di vario tipo e anche prese 12V, ecc,).

Per fare un raffronto semplice, prova a confrontare un qualsiasi scooter 250 (tipo Aprilia Atlantic, insomma) con il quasi unico esponente della categoria come "moto", ovvero la Yamaha YBR (o qualcosa del genere) 250 ... confronta entrambi i mezzi anche sotto il profilo tecnico e sarai d'accordo uno dei due non vale i soldi che chiedono ... e non e' il "plasticone" :D

Come dire che gli scooter si sono appropriati di quella fascia di mercato che un tempo andava dalle 125 alle 500?

Posso rimpiangere amaramente mezzi come la (lentissima ma indistruttibile) Honda XL 200? ;) :D

Cordiali Saluti
Fulcrum

P.S. Ora giro con una Deauville che, per quel che mi serve, è anche sprecata... Esistesse una stradalina 350 4T con una telaistica decente, un minimo di confort ed un costo ragionevole (sia d'acquisto che di esercizio) sarebbe perfetta.
 
leolito ha scritto:
E altrove, in disparte, al di la' delle mode, alla cuspide del motociclismo, esistono i GUZZISTI
:D

Solo grazie alla legge Basaglia... :XD: :XD: :XD: :XD: :XD:

Cordiali Saluti
Fulcrum

P.S. Certo che una Griso, però... :D
 
leolito ha scritto:
Non credo per niente che uno scooter oggi sia prezzato "in eccesso", anzi. Al di la' della carrozzeria in plastica, la maggior parte dei mezzi ha contenuti tecnici di rilievo per quanto riguarda la parte motoristica (iniezione e cat, doppi alberi a camme in testa e motori multivalvole, ecc.), ciclistica (freni a disco, sospensioni regolabili, che l'homo sputeristicus non sa manco cosa siano :D ), comfort e praticita' a bordo notevoli (strumentazione assai completa, vani portaoggetti di vario tipo e anche prese 12V, ecc,).
Se è per questo in diversi hanno l'ABS e il freno a mano, qualcuno ha gli specchietti elettrici, un paio il parabrezza con tergicristallo elettrico e uno addirittura la predisposizione per la radio e il tettuccio. Apribile. :shock:

Sono né più né meno delle "auto a due ruote" con gadget da automobilisti per attrarre una clientela di automobilisti.

Fighissimi, tecnologicissimi e, tranne alcuni "acuti" fuori dal coro, tutti desolatamente UGUALI.

Ruote alte, ruote basse, maxi: se si levassero i marchi e le fantasie cromatiche faticheresti non poco a distinguere i vari modelli...

Personalizzazioni ammesse? Nessuna che non attinga alla risicata lista di accessori dedicati (parabrezza - coprigambe - bauletto) o, per i più temerari, led e neon sottoscocca. Fine.

Possibilità di manutenzione faidate? Nessuna.

Elaborazione? Entri in un negozio e chiedi cinghia, massette, puleggia e marmitta dedicati. Fine.

Forse ideare, progettare e costruire i primi (peugeot metropolis e honda CN250 per citare i più famosi) sarà costato un sacco di soldi, ma TUTTI gli altri sono solo bellissime, noiose variazioni sul tema...

Per fare un raffronto semplice, prova a confrontare un qualsiasi scooter 250 (tipo Aprilia Atlantic, insomma) con il quasi unico esponente della categoria come "moto", ovvero la Yamaha YBR (o qualcosa del genere) 250 ... confronta entrambi i mezzi anche sotto il profilo tecnico e sarai d'accordo uno dei due non vale i soldi che chiedono ... e non e' il "plasticone" :D
a) Il paragone non è valido perché uno è un prodotto "di massa" e l'altro "di nicchia". Non è il plasticone a costare il giusto, ma la YBR a pagare lo scotto di una commerciabilità limitata (e IMHO una forte miopia del marketing). Vogliamo provare con un Yamaha T-Max e una Kawasaki ER-5?

b) In ogni caso prendi i due mezzi da te proposti e dàlli in mano a due persone che li utilizzeranno nello stesso identico modo, poi torna a propormi lo stesso confronto tra dieci anni. E tra venti. E magari tra trenta... vuoi scommettere che il risultato iniziale si ribalta già la prima volta? ;)
 
Fulcrum ha scritto:
leolito ha scritto:
E altrove, in disparte, al di la' delle mode, alla cuspide del motociclismo, esistono i GUZZISTI
:D

Solo grazie alla legge Basaglia... :XD: :XD: :XD: :XD: :XD:
E alla mano affettuosa che il padreterno tiene loro sulla testa (ma vale anche per i ducatisti) :lol: :lol: :lol:

P.S. Certo che una Griso, però... :D
Non mi dice. Se proprio devo farmi del male preferisco un classico moderno, anche se so che fa storcere la bocca a molti.

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