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tu mi spiezzi il cuore

belpietro ha scritto:
trovo che sia comprensibile che una azienda che produce beni di consumo per i quali i suoi dipendenti possono essere anche consumatori, si preoccupi di avere una forte penetrazione tra i dipendenti.
sia per ragioni "crude" di incasso, che per ragioni di immagine.

trovo però che sia più "positivo" un comportamento che spinge sulla incentivazione, invece di un comportamento diretto alla "repressione" o alla colpevolizzazione.

a mio modesto parere, per certi aspetti è anche controproducente: una notizia così finisce battuta dai media, e accende la domanda "perché non la comprano neanche quelli che la fanno, neanche con lo sconto?"

che è una domanda sciocca, ma è pubblicità non positiva.

E' così, ma probabilmente lo hanno pure considerato.

Gli effetti collaterali risultanti, spesso sono l'opposto di quelli previsti.

Si è ficcato in mezzo pure il sindacato, che non è proprio il difensore degli impiegati!

Poi...si parla di impiegati, secondo me volutamente tralasciando l'operaio, perchè è ancor maggiore il coinvolgimento di coscienza richiesto al personale in questione.

Effetti "twitter" più severi, se vogliamo!
 
ilopan ha scritto:
Ma un dipendente, aldilà del prezzo, può anche lui acquistare auto a condizioni vantaggiose, dal concessionario... ma sempre auto del gruppo.
Chi non lo fa...è perchè non ci crede, ed allora è giusto ricordarglielo.
E' giusto ricordarglielo?

"Al di là del prezzo" potrebbe essere già un concetto un pelino audace, per dipendenti che in certi casi lavorano 3 giorni al mese.
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Ma un dipendente, aldilà del prezzo, può anche lui acquistare auto a condizioni vantaggiose, dal concessionario... ma sempre auto del gruppo.
Chi non lo fa...è perchè non ci crede, ed allora è giusto ricordarglielo.
E' giusto ricordarglielo?

"Al di là del prezzo" potrebbe essere già un concetto un pelino audace, per dipendenti che in certi casi lavorano 3 giorni al mese.

Se lavorano tre giorni al mese, non hanno soldi nè per la Punto, nè per la Yaris o la Fiesta (entrambe nuove) che si vedono in foto!

Se lavorano da tempo a tre giorni al mese...ma la vecchia 206 l'hanno comprata quando lavoravano 25 giorni al mese...e Fiat allora faceva lo stesso le macchine!

E' una questione di volontà!

Non facciamo post come quelle trasmissioni tipo Quarto grado e cose del genere che basta invitare un povero e un politico e abbiamo fatto share!
 
Se non ho capito male, insieme all'impacchettamento c'era anche l'incentivazione del 26% per l'acquisto di auto del gruppo (non so se su tutte o il solito fino al 26% di sconto).
Insomma, una pura campagna di marketing, niente più.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
Se non ho capito male, insieme all'impacchettamento c'era anche l'incentivazione del 26% per l'acquisto di auto del gruppo (non so se su tutte o il solito fino al 26% di sconto).
Insomma, una pura campagna di marketing, niente più.

Ciao.
Così e come l'ho capita anche io!
Insomma alla fine è (quasi) la "parabola del figliol prodigo"
 
ilopan ha scritto:
Iniziativa tosta!
Ma di grande effetto.

In assoluto è giusto che un dipendente si "identifichi" in toto con l'azienda per cui lavora.

Aldilà di Fiat o altro, è un riconoscimento allo sforzo proprio ed aziendale credere nel prodotto che crea business, perf tutti ovviamente.

Detta e fatta così, forse è al limite della violazione della privacy;

Però credo che l'iniziativa alla fine offra un vantaggio per "l'incappucciato" che è una permuta vantaggiosa ed uno sconto significativo sulla nuova.

Il vero problema è quello che ha detto Pi-greco!
Ci sono prezzi esterni vantaggiosi e forse migliori e/o km0!

Ma un dipendente, aldilà del prezzo, può anche lui acquistare auto a condizioni vantaggiose, dal concessionario... ma sempre auto del gruppo.
Chi non lo fa...è perchè non ci crede, ed allora è giusto ricordarglielo.
E' giusto ricordarglielo?

uno che ha una 206.....e' carente di " materia prima monetaria ",
o al massimo, l' auto nuova e' l' ultimo dei suoi pensieri ;)
 
Eneagatto ha scritto:
carlo alberto ha scritto:
L'iniziativa è simpatica, un modo nuovo per cercare di spingere al marchio almeno chi ci lavora. Tra parentesi, loro sono quelli che hanno da guadagnare più di tutti ad acquistare auto del gruppo, ed inoltre con tutti gli sconti che hanno non riesco proprio a capire cosa ci guadagnano a comprare auto di altre marche
Una circolare che comunicasse lo sconto speciale riservato ai dipendenti che portano un usato di altre marche sarebbe stato molto più elegante, e probabilmente più fruttuoso.
Se posso dire una cattiveria, chi meglio dei dipendenti conosce la qualità vera del prodotto che viene costruito?

Lungi da me difendere Fiat ( come qualsiasi altra marca, siamo qui per commentare e laddove ce ne sia l'occasione, criticare od elogiare automibili), ma le graduatorie di affidabilità continentali degli ultimi cinque anni mettono i prodotti Fiat in posizioni ottime, e spesso sopra marchi dalla nomea superiore a quella che sembra essere l'effettiva qualità; hai detto una cattiveria. E comunque a quel che so i dipendententi del gruppo hanno fortissimi sconti sempre e comunque, sopra si parlava del 26 %, ma io sapevo anche di più.
 
La solita ovvietà: ma se si mettessero a produrre auto più decenti e recenti? :D

...un qualcosina in grado di competere con i prodotti della concorrenza? 8)
 
Conosco personalmente 2 dipendenti della Ford che lavorano a Colonia. Negli anni 90 uno di questi si era permesso di portare nel piazzale antistante la fabbrica una vecchia Uno, una sorta di auto da "diporto" che usava per andare a lavorare, aveva già come auto principale una Focus. Insomma un bel giorno lo chiamano dalla direzione e lo inducono a sbarazzarsi dell'auto italiana perchè altrimenti ci sarebbero state conseguenze sino ad arrivare al licenziamento.
Quindi di cosa parliamo? E' sempre stato così e sempre lo sarà, è come se un dipendente di una qualsiasi ditta andasse a comprare dalla concorrenza lo stesso tipo di prodotto che lui stesso assembla.
 
holerGTA ha scritto:
Quindi di cosa parliamo? E' sempre stato così e sempre lo sarà, è come se un dipendente di una qualsiasi ditta andasse a comprare dalla concorrenza lo stesso tipo di prodotto che lui stesso assembla.

1. il fatto che a Colonia si siano comportati male non è un giustificativo per farlo anche a Torino.

2. erano quasi 20 anni fa; sono cambiate tante cose nel frattempo...

3. se uno è dipendente, smette di esserlo nella sua vita privata ed ha diritto ad acquistare ciò che vuole senza doversi giustificare o sentito giudicato.

4. stiamo parlando di libertà e di mobbing. Non minimizzerei la cosa; un conto è vederla e commentarla da qui, un conto è andare tutti i giorni al lavoro e vedersi addosso gli occhi puntati degli altri (e magari trovarsi l'auto impacchettata).

Per me è stata un'altra "lapata".
 
holerGTA ha scritto:
Conosco personalmente 2 dipendenti della Ford che lavorano a Colonia. Negli anni 90 uno di questi si era permesso di portare nel piazzale antistante la fabbrica una vecchia Uno, una sorta di auto da "diporto" che usava per andare a lavorare, aveva già come auto principale una Focus. Insomma un bel giorno lo chiamano dalla direzione e lo inducono a sbarazzarsi dell'auto italiana perchè altrimenti ci sarebbero state conseguenze sino ad arrivare al licenziamento.
Quindi di cosa parliamo? E' sempre stato così e sempre lo sarà, è come se un dipendente di una qualsiasi ditta andasse a comprare dalla concorrenza lo stesso tipo di prodotto che lui stesso assembla.
Confermo, lo fanno tutti, ed è ugualmente odioso. Se l'auto dev'essere una sorta di "divisa aziendale" allora me la fornisci te datore di lavoro.
 
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