ilopan
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belpietro ha scritto:trovo che sia comprensibile che una azienda che produce beni di consumo per i quali i suoi dipendenti possono essere anche consumatori, si preoccupi di avere una forte penetrazione tra i dipendenti.
sia per ragioni "crude" di incasso, che per ragioni di immagine.
trovo però che sia più "positivo" un comportamento che spinge sulla incentivazione, invece di un comportamento diretto alla "repressione" o alla colpevolizzazione.
a mio modesto parere, per certi aspetti è anche controproducente: una notizia così finisce battuta dai media, e accende la domanda "perché non la comprano neanche quelli che la fanno, neanche con lo sconto?"
che è una domanda sciocca, ma è pubblicità non positiva.
E' così, ma probabilmente lo hanno pure considerato.
Gli effetti collaterali risultanti, spesso sono l'opposto di quelli previsti.
Si è ficcato in mezzo pure il sindacato, che non è proprio il difensore degli impiegati!
Poi...si parla di impiegati, secondo me volutamente tralasciando l'operaio, perchè è ancor maggiore il coinvolgimento di coscienza richiesto al personale in questione.
Effetti "twitter" più severi, se vogliamo!