<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Trattative FCA-Renault | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Trattative FCA-Renault

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Riporto l'analisi di 4ruote sui possibili scenari dell'alleanza :

"Opportunità e rischi: I due gruppi hanno una ventina di stabilimenti in Europa, i quali producono complessivamente oltre due milioni di macchine all’anno e occupano decine di migliaia di operai. Garantirne i posti di lavoro significa assicurare la pace sindacale e sociale. Ma quando si sposano due costruttori generalisti, come in questo caso, non è sempre facile. Tanto che i sindacati, da un versante e dall’altro delle Alpi, si sono già mossi chiedendo garanzie occupazionali. Vediamo, nel teatro europeo, quali sono i principali modelli attualmente in produzione. E in quali impianti, dell’uno e dell’altro costruttore, potrebbe presto cambiare qualcosa nel caso che la fusione tra il gruppo Renault-Nissan e FCA si realizzi.

Sovrapposizioni parziali. Forse una volta i rischi di eccessiva sovrapposizione di modelli tra Renault ed FCA sarebbero stati più marcati. Oggi, le gamme dei rispettivi marchi hanno solo alcuni punti di contatto. Sono invece numerosi i campi in cui realizzare sinergie a livello di architetture e di acquisti. Partendo dal basso, la Renault è piuttosto scoperta nel segmento A, presidiato dalla sola Twingo, realizzata nel quadro di una cooperazione con la Smart il cui destino pare segnato. A livello di architettura la Small torinese (su cui nascono le Fiat 500 ePanda e la Lancia Ypsilon) potrebbe dare vita, quindi, a una citycar con la Losanga, andando a saturare le linee di Pomigliano o quelle della fabbrica polacca di Thychy. Altra fascia con pochi punti di contatto e diverse opportunità è quella alta. La Renault, con orgoglio tutto transalpino, ha deciso di mantenere una presenza nel comparto delle berline medio-grandi con laTalisman, mentre il gruppo FCA lo ha parzialmente abbandonato, conservando un presidio soltanto con la Giulia (che è un po’ più compatta) e con il marchio Maserati, che però si colloca nella fascia superiore, quella delle grandi di lusso.

Ingorgo in “serie” B. La fascia di mercato più reciprocamente affollata è quella delle utilitarie o compatte, quella che gli addetti ai lavori chiamano segmento B. Qui alla FCA che mette in campo modelli diversi ricavati dalla stessa, versatile e super-utilizzata, piattaforma B-wide, come la multispazio Fiat 500L, la classica Punto (la cui produzione però è ormai cessata), le sorelline a ruote alte Fiat 500X e Jeep Renegade, i franco-giapponesi rispondono conRenault Clio e Captur, Dacia Sandero, Nissan Micra e Juke. Che costituiscono nel contempo il cuore dell’offerta commerciale in Europa dei due gruppi e la spina dorsale dei rispettivi impianti produttivi. Le sinergie a livello di piattaforme comporteranno anche una riorganizzazione degli stabilimenti. Ciò non vuol dire, però, che, se prevalesse l’architettura Cmf-B di Renault-Nissan (più moderna della Small-wide e già predisposta per l’elettrificazione), tutta la relativa produzione finisca in Francia: banalmente non ci sarebbe la capacità produttiva sufficiente. Semmai si potrebbe pensare all’allestimento di nuove linee produttive negli impianti italiani, in primis a Melfi, dove oggi si fanno 500X e Renegade e, fino a ieri, una residuale produzione di Punto. Resterebbe un punto di domanda sulla fabbrica di Kragujevac in Serbia, dove si costruisce la 500L, la cui gestione ha dato non pochi grattacapi a Torino. Altro interrogativo riguarda l’impianto Renault di Novo Mesto, da cui escono la Twingo e la Smart forfour: quando finirà il loro ciclo di vita, si libererà capacità produttiva che, nella gara interna per l’allocazione di eventuali nuove produzioni, avrà dalla sua la competitività del basso costo del lavoro.

Disco verde alla Tonale? La Cmf-C/D potrebbe sbloccare alcuni nodi delicati nella strategia di prodotto del gruppo italo-americano. La Suv Alfa compatta, di cui la concept Tonale ha dato un’invitante anticipazione all’ultimo salone di Ginevra, è in stand-by perché la scelta di una piattaforma su cui realizzarla si sta rivelando più complicata del previsto. Accorciare l’architettura a trazione posteriore, detta Giorgio, che sta sotto alla Stelvio è ritenuto troppo costoso per la fascia di prezzo in cui il modello dovrebbe competere. Dall’altra parte, le alternative - la Small-wide che sta sotto alla Compass e la Cusw (o C-wide) su cui è realizzata la Cherokee - non sarebbero all’altezza dei nuovi standard dinamici del marchio fissati da Giulia e Stelvio. Forse la piattaforma di Nissan Qashqai e Renault Kadjar, con le dovute modifiche, potrebbe costituire una base di partenza migliore. La Mégane, invece, dal canto suo, potrebbe generare una variante più semplice e utilitaria che possa diventare l’erede dellaTipo.

L’alto di gamma. L’idea del polo premium, da costruire attorno al Biscione e al Tridente, concepita da Sergio Marchionne aveva molto senso. Avrebbe bisogno di risorse finanziarie e progettuali fresche per essere portata avanti. La chiave deve essere la piattaforma Giorgio dell’Alfa, il miglior lavoro progettuale compiuto in FCA in tempi recenti. L’impiego di questa architettura era già stata decisa per la crossover Maserati al di sotto della Levante, ma potrebbe facilmente essere estesa a tutta la gamma. Però, la stessa Nissan è alle prese con un difficile business case per la sostituzione della 370 Z: trazione posteriore, piacere di guida, prestazioni. L’identikit è chiaro, e porterebbe dritto dritto tra le spire del Biscione. Il caso BMW Z4-Toyota Supra insegna.

https://www.quattroruote.it/news/in...t_il_punto_sui_modelli_e_sulle_fabbriche.html
 
Sicuro? non sul forum fiat ma forse in z.f. sì. Mi sembra a distanza di pochi gg dal presunto avvicinamento di PSA si era già parlato di Renault...saranno un paio di mesi fa. Molte volte si scrive in z.f. x aumentare le visite
 
ma non si puó scartare nulla a priori. Non seguo molto lo ( nessuno) sport ma se non erro renó era in F1 no?
ergo.....:emoji_grin:

La Renault costruisce motori di F1 dagli anni ‘80 se ricordo bene, e il suo motore ha vinto molti titoli mondiali, spesso contro la Ferrari.
Non penso proprio che sarebbero disposti e rinunciare al proprio motore mettendo un Ferrari sul telaio Renault.
Mai dire mai ma per me le probabilità sono max. del 5%.
 
Ultima modifica:
Diciamo anche che le fusioni tra due gruppi generalisti non sono molto frequenti. Vero è che FCA include anche Alfa e Maserati, ma si tratta di numeri risibili rapportati agli oltre 4 milioni di veicoli complessivamente prodotti.

Per esempio VW ingloba Seat e Skoda, e hanno vetture molto simili, segmento B e C, ma c'è da dire che VW è nettamente dominante, fornendo pianali e motori per tutte e tre.

Questa è una delle problematiche in discussione.

Inoltre non dimentichiamo che i rapporti diplomatici tra Italia e Francia non sono certo idilliaci negli ultimi tempi......
Ok la politica dovrebbe restare fuori, ma Renault ha lo Stato nel suo capitale, FCA no. Infatti si parla anche di ingresso nel capitale della parte italiana dello Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti.......
 
C'è il gruppo tutto “generalista” Peugeot-Citroen che funziona abbastanza bene, ma è anche tutto francese.
 
Adesso che mi sovviene, Renault-Nissan...
Nissan.... ma l' ho già sentita….
Nissan… Alfa Romeo…...sì, sì è lei…. la ARNA
alfa-romeo-arna-3.jpg

:eek::eek::eek::eek::eek:
e sei subito Alfista.
 
Diciamo anche che le fusioni tra due gruppi generalisti non sono molto frequenti. Vero è che FCA include anche Alfa e Maserati, ma si tratta di numeri risibili rapportati agli oltre 4 milioni di veicoli complessivamente prodotti.

Per esempio VW ingloba Seat e Skoda, e hanno vetture molto simili, segmento B e C, ma c'è da dire che VW è nettamente dominante, fornendo pianali e motori per tutte e tre.

Questa è una delle problematiche in discussione.

Inoltre non dimentichiamo che i rapporti diplomatici tra Italia e Francia non sono certo idilliaci negli ultimi tempi......
Ok la politica dovrebbe restare fuori, ma Renault ha lo Stato nel suo capitale, FCA no. Infatti si parla anche di ingresso nel capitale della parte italiana dello Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti.......

....che le condizioni in cui si realizzerà questa fusione siano favorevoli allo sviluppo economico di Renault e, naturalmente, ai suoi dipendenti». L'influente sindacato Cgt chiede, a questo punto, che l'Eliseo conservi «una minoranza di blocco che consenta di far prevalere gli interessi
francesi».


insomma.....cmq vedi in MP
 
Ultima modifica:
chiaro che i siti produttivi più a rischio siano i meno funzionali, ovvero quelli italiani di FCA ...salvo che l'azienda si impegni mettere in produzione a stretto giro nuovi modelli sulle piattaforme che verranno condivise

se devo dire la mia, secondo me l'accordo andrà a buon fine, fondamentalmente per l'interesse di entrambi a stringere accordi a breve ...sono due produttori di taglia media che non possono più tergiversare
 
chiaro che i siti produttivi più a rischio siano i meno funzionali, ovvero quelli italiani di FCA ...salvo che l'azienda si impegni mettere in produzione a stretto giro nuovi modelli sulle piattaforme che verranno condivise

se devo dire la mia, secondo me l'accordo andrà a buon fine, fondamentalmente per l'interesse di entrambi a stringere accordi a breve ...sono due produttori di taglia media che non possono più tergiversare

comunque l’Italia la deve smettere di sovvenzionare Fca con cassa int. a gogó ( sentiti adesso al tg2 diversi operai che dicevano che fanno troppa cassa). Ci sta costando - da decenni - troppi miliardi.
 
E questo non è uno scherzo:
Screenshot_20190528-135059.jpg

La costruiva AR al Portello su licenza Renault, l'idea era fare concorrenza ai modelli Fiat.
Non si può certo parlare di vichiani corsi e ricorsi storici, fu solo un episodio, ma a volte la storia ci riserva delle sorprese inaspettate.
Sono curioso di vedere cosa succederà in futuro con queste proposte di accordo o fusione.
 
Hyundai Kia hanno effettivamente la tecnologia ; ibride , elettriche e basta direi , non hanno una storia minimamente paragonabile alla Renault , reparto sportivo vedi la Formula Uno , Alpine , Renault 4 , Renault 5 ecc

• 12 titoli “Costruttori” • 11 titoli “Piloti” • 168 vittorie in Gran Premio • 213 pole position • 168 migliori giri in corsa • 6.587,5 punti assegnati • 450 podi • 299 corse condotte in testa • 54.006 km percorsi in testa

Presente in Formula 1 da oltre 35 anni, Renault ha attraversato ogni era "motore" con successo, sia come motorista che in qualità di costruttore. Fino ad oggi, Renault, ha vinto 12 titoli di Campione del Mondo Costruttori, condotto 11 piloti al titolo mondiale ed ha vinto più di 160 Gran Premi. La losanga detiene, inoltre, il record assoluto di pole position per un motorista.
L’innovazione e l’eccellenza fanno parte del DNA di Renault; il costruttore francese lo dimostra dal 1977, data del suo ingresso nel Campionato del Mondo di Formula 1. È stato Renault, infatti, ad introdurre il primo motore V6 turbo nella disciplina. Questo progresso importante ha messo in moto una vera e propria rivoluzione cambiando il volto delle competizioni motoristiche, portando la potenza dei motori a livelli mai raggiunti.
Renault ha dominato, inoltre, gli anni '90, grazie all’innovativa architettura del suo blocco V10, che fa ormai parte del pantheon della Formula 1. Le scuderie Williams e Benetton, spinte dal celebre motore, hanno monopolizzato le vittorie tra il 1992 e il 1997, portando Renault a vincere sei titoli di campione del mondo consecutivi.
Nell’era del motore V8, Renault ha dominato il podio, firmando 60 vittorie nei Gran Premi (pari a oltre il 40% delle gare disputate), 66 pole position e 5 doppiette al campionato “Piloti/Costruttori”.

Le sinergie possibili ?

Alpine =Alfa Romeo
Dacia = Fiat
Renault =Lancia ?= Jeep

Il fatturato FCA 2018 è attorno ai 110 miliardi di €, il costo di una stagione in Formula1 può essere attorno ai 300-350 milioni, per cui credo che le corse siano un aspetto secondario in questa trattativa.
 
chiaro che i siti produttivi più a rischio siano i meno funzionali, ovvero quelli italiani di FCA ...salvo che l'azienda si impegni mettere in produzione a stretto giro nuovi modelli sulle piattaforme che verranno condivise

se devo dire la mia, secondo me l'accordo andrà a buon fine, fondamentalmente per l'interesse di entrambi a stringere accordi a breve ...sono due produttori di taglia media che non possono più tergiversare


Non pensavo che Renault,
evidentemente i conteggi di auto prodotte assieme a Nissan valgon
poco all' atto pratico*,
fosse ( e sia ) d' accordo a legarsi a FCA.
alla pari poi.
Sempre evidentemente " loro "
hanno altre informazioni rispetto le nostre

*quante volte si e' letto del megagruppo Renault Nissan e dei suoi
9 milioni di auto prodotte
 
Non pensavo che Renault,
evidentemente i conteggi di auto prodotte assieme a Nissan valgon
poco all' atto pratico*,
fosse ( e sia ) d' accordo a legarsi a FCA.
alla pari poi.
Sempre evidentemente " loro "
hanno altre informazioni rispetto le nostre

*quante volte si e' letto del megagruppo Renault Nissan e dei suoi
9 milioni di auto prodotte


credo si guardi la capitalizzazione più che la quantità di auto prodotte ...almeno in questo il buon Marchionne ci aveva visto giusto ...pieni di debiti non si va da nessuna parte (un pò come l'Italia diciamo)
 
Non pensavo che Renault,
evidentemente i conteggi di auto prodotte assieme a Nissan valgon
poco all' atto pratico*,
fosse ( e sia ) d' accordo a legarsi a FCA.
alla pari poi.
Sempre evidentemente " loro "
hanno altre informazioni rispetto le nostre

*quante volte si e' letto del megagruppo Renault Nissan e dei suoi
9 milioni di auto prodotte

Tieni conto che si parla di Renault-FCA con eventualmente il coinvolgimento futuro di Nissan-Mitsu.
Tra i due (Renault - FCA) il pesce grosso a livello di utile e fatturato è FCA. Renault primeggia come valore in borsa proprio l'alleanza (che tale è in quanto Nissan e Renault non sono mai state fuse sinora).
Ecco perché è necessario che la posizione "di forza" di FCA sia di fatto e non solo a parole.

da quattroruote:
"Serve allineare i valori di Borsa. Di certo la Fiat Chrysler Automobiles parte da una posizione di forza rispetto alla Renault. Le sue vendite, nel 2018, si sono attestate a 4,8 milioni di unità, circa un milione in più rispetto ai 3,9 milioni dei francesi. Inoltre il fatturato di 115,4 miliardi è quasi il doppio rispetto ai 57,4 miliardi della Renault, l'utile operativo di 7,3 miliardi si confronta con 3,6 miliardi e l'utile netto di 5 miliardi con 3,45 miliardi. Simile il margine operativo, pari al 6,3% circa. In Borsa, però, le differenze sono meno marcate: FCA vale circa 17,8 miliardi e la Renault poco meno di 15 miliardi. La differenza è legata per lo più al fatto che i francesi detengono il 43% della Nissan e con questa formano un'Alleanza capace di vendere e produrre più di 10 milioni di veicoli negli ultimi anni con il contributo della Mitsubishi."

https://www.quattroruote.it/news/in...t_gli_agnelli_primi_azionisti_poi_macron.html
 
Si, credo che la “patata più calda” (magari non bollente ma molto calda) sarà quella della governance, della leadership all’interno del
gruppone che si verrebbe a formare.

Se si trattasse solo di FCA e Renault non ci sarebbero dubbi, sarebbe FCA il gruppo dominante. Ma l’inserimento di Nissan potrebbe essere destabilizzante, e sembra che Nissan voglia assolutamente entrare nell’affare.

Si dovrà fare tutto in modo molto chiaro e giusto, e non sarà facile.
Intanto la risposta di Renault sembra che non sia ancora arrivata.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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