<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tonfo della Fiat: -20% nelle immatricolazioni | Il Forum di Quattroruote

Tonfo della Fiat: -20% nelle immatricolazioni

Mi sento di dire che il cliente non c'entra nulla o meglio vista la situazione economica italiana ed europea è molto normale l'assestamento del mercato in negativo. Nemmeno si può imputare responsabilità alla Fiat per carenze costruttive anzi al contrario penso che attualmente Fiat produce modelli molto curati. Io sono stato cliente Fiat nel 1993 ed allora c'erano veramente carenze qualitative e di affidabilità ma oggi il prodotto è molto curato. Le responsabilità vanno suddivise fra chi istituzionalmente gestisce l'economia......dal politico all'imprenditore passando per i gestori dei servizi energetici, petroliferi e bancari. In pratica non puoi più fare la spremuta con la sola buccia dell'arancia non potrai mai bere succo. Quando si parla di crisi, tonfo, ecc. il cliente non centra nulla come non centra nulla la concorranza, dobbiamo ridistribuire equamente la liquidità offrendo servizi energetici e bancari vantaggiosi. L'economia si sostiene con i grandi numeri occorre far rientrare nella filiera la classe sociale medio-bassa che è stata naturalmente emarginata dalla speculazione.
 
mi spiace ma non mi trovi concorde...

anche in tempi bui come questi se hai il prodotto vendi comunque... magari meno ma vendi, te la giochi diminuendo gli stock e con campagne promozionali

non voglio far nomi e/o confronti ma basta guardare i dati di vendita fuori dai soliti schemi difensivisti o disfattisti

il marketing può fare inizialmente la differenza, un'oculata gestione finanziaria anche ma alla fine se non hai il prodotto vieni inevitabilmente scavalcato dalla concorrenza...

non ci trovo nulla di strano fa tutto parte del "gioco" 8)
 
Ne sono felicissimo, marchionne vuole ridurre all'osso la forza lavoro? E allora la forza lavoro non si indebita piu per l'auto nuova, vediamo come va a finire.
 
anche secondo me un buon prodotto, ma soprattutto un buon marcheting possono fare la differenza anche in tempi duri come questi.....
 
beh credo che anche se nessuno più comprasse fiat a marchionne non glene frega una beneamata....
lui lo stipendio lo prende lo stesso e poi con tutti i soldi che ha accumulato finora può benissimo vivere di rendita....
se domani la fiat chiude marchionne fa comunque il gran signore....
 
quello che mi lascia stupito e' proprio il fatto che venga mostruosamente
remunerato lo stesso, anche dopo le ultime defaillances....
....e che comunque il rampollo Agnelli gli lasci fare tutto ma proprio tutto...
evidentemente a noi manca qualche dato.
 
hanno in testa solo più la chrysler e trasferire il tutto negli usa e canada (alfa compresa)... devo dire che in parte li capisco: meno tasse, meno burocrazia, paese con infrastrutture, meno costi energetici, etc... come fai a dargli torto? io punterei allo stesso obbiettivo 8)

però sono 2 cose diverse secondo me... se parliamo esclusivamente dei dati di vendita ripeto secondo me non vende semplicemente per il prodotto, una semplice regola di mercato...
 
TestaoCroce ha scritto:
Mi sento di dire che il cliente non c'entra nulla o meglio vista la situazione economica italiana ed europea è molto normale l'assestamento del mercato in negativo. Nemmeno si può imputare responsabilità alla Fiat per carenze costruttive anzi al contrario penso che attualmente Fiat produce modelli molto curati. Io sono stato cliente Fiat nel 1993 ed allora c'erano veramente carenze qualitative e di affidabilità ma oggi il prodotto è molto curato. Le responsabilità vanno suddivise fra chi istituzionalmente gestisce l'economia......dal politico all'imprenditore passando per i gestori dei servizi energetici, petroliferi e bancari. In pratica non puoi più fare la spremuta con la sola buccia dell'arancia non potrai mai bere succo. Quando si parla di crisi, tonfo, ecc. il cliente non centra nulla come non centra nulla la concorranza, dobbiamo ridistribuire equamente la liquidità offrendo servizi energetici e bancari vantaggiosi. L'economia si sostiene con i grandi numeri occorre far rientrare nella filiera la classe sociale medio-bassa che è stata naturalmente emarginata dalla speculazione.

Beh.... questo dato era straconosciuto e deriva da cause altrettanto risapute!
Di sicuro ci sarà il nutrito gruppo cassandriano che canterà e suonerà l'ennesimo deprofundis, come al contrario verrano fuori i "tifosi" pronti a sminuire l'importanza inconfutabile dei numeri.
Ma la cosa, stavolta, è davvero più semplice da spiegare, con 2 logicissime cause: il mercato italiano, del quale Fiat è protagonista, in netto crollo e, altrettanto rilevante, l'assoluta asfitticità attuale delle gamme.
Mi sembra quantomeno logico vendere molto meno quando, passata la falsa euforia degli incentivi, ti poni sul mercato con prochissimi prodotti (Alcuni pure piuttosto attempati...), lasciando agli altri nicchie importantissime (Sw, Suv, coupè, etc..., etc....).
Però serve poco per invertire la rotta: fare il contrario e presentarli questi benedetti nuovi modelli (come già fatto sul altri mercati extraeuropei, dove il gruppo va molto forte....), magari andando anche a presidiare settori nei quali ora si è assenti.
Un esempio è la tanto bistrattata Alfa, griffe alla quale è bastato presentare 2 modelli nuovi e centrati (Mi To e Giulietta...) per recuperare terreno.
Di novità in cantiere in questo triennio dovrebbero venirne parecchie, perciò....aspettiamo!
Saluti
 
Fiat sta pagando lo scarso rinnovamento dei modelli, in attesa delle sinergie attuabili con Chrysler.

Verso la fine del 2011 si dovrebbe muovere qualcosa con la presentazione dei nuovi modelli Fiat, Lancia e Alfa (quest'ultima già dimostra che con i due modelli nuovi lanciati - MiTo e Giulietta, sta recuperando parecchie quote di mercato).
 
nuvolari2 ha scritto:
Fiat sta pagando lo scarso rinnovamento dei modelli, in attesa delle sinergie attuabili con Chrysler.

Verso la fine del 2011 si dovrebbe muovere qualcosa con la presentazione dei nuovi modelli Fiat, Lancia e Alfa (quest'ultima già dimostra che con i due modelli nuovi lanciati - MiTo e Giulietta, sta recuperando parecchie quote di mercato).

Semplicemente la fiat non ha più prodotti e la sua best seller la punto evo è stata resa inappetibile dall'untimo sciagurato restylig, ovviamente le resposabilità sono del menagement e non di altri.
Gli altri costruttori sfornano modelli a raffica, la fiat ha la 500. la panda, la punto evo, il doblo' la bravo, che sono quasi tutti modelli che hanno sulle spalle un certo numero di anni.
 
GregC5 ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
Fiat sta pagando lo scarso rinnovamento dei modelli, in attesa delle sinergie attuabili con Chrysler.

Verso la fine del 2011 si dovrebbe muovere qualcosa con la presentazione dei nuovi modelli Fiat, Lancia e Alfa (quest'ultima già dimostra che con i due modelli nuovi lanciati - MiTo e Giulietta, sta recuperando parecchie quote di mercato).

Semplicemente la fiat non ha più prodotti e la sua best seller la punto evo è stata resa inappetibile dall'untimo sciagurato restylig, ovviamente le resposabilità sono del menagement e non di altri.
Gli altri costruttori sfornano modelli a raffica, la fiat ha la 500. la panda, la punto evo, il doblo' la bravo, che sono quasi tutti modelli che hanno sulle spalle un certo numero di anni.

e io che ho detto? la stessa cosa. Solo che ho anche fornito la motivazione.

Come dicevo, a partire dalla fine del 2011 si vedranno i nuovi modelli frutto delle sinergie con il gruppo americano (inizialmente solo dei ricarrozzamenti), per poi assistere al lancio di veri e propri nuovi modelli nei mesi e negli anni a venire.

Che Fiat dovesse restare ferma a lungo col lancio di nuovi modelli si sapeva il giorno stesso in cui fu siglato l'accordo con Chrysler... Fra poco l'attesa finirà...
 
aridaje....

i dati di gennaio-marzo 2010 erano ancora 'drogati' dall'onda lunga degli ecoincentivi che prevedevano contratto entro il 31/12/2009 e IMMATRICOLAZIONE entro il 31/03/2010.

per avere l'esatto quadro della situazione bisognerà aspettare ancora qualche mese.

ma qualcosa per fare titoloni a 4 colonne bisognerà pur scrivere... :rolleyes:
 
suiller ha scritto:
hanno in testa solo più la chrysler e trasferire il tutto negli usa e canada (alfa compresa)... devo dire che in parte li capisco: meno tasse, meno burocrazia, paese con infrastrutture, meno costi energetici, etc... come fai a dargli torto? io punterei allo stesso obbiettivo 8)

però sono 2 cose diverse secondo me... se parliamo esclusivamente dei dati di vendita ripeto secondo me non vende semplicemente per il prodotto, una semplice regola di mercato...

ma anche se C. e' in crescita...dove potra' mai arrivare.... :?:
 
GregC5 ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
Fiat sta pagando lo scarso rinnovamento dei modelli, in attesa delle sinergie attuabili con Chrysler.

Verso la fine del 2011 si dovrebbe muovere qualcosa con la presentazione dei nuovi modelli Fiat, Lancia e Alfa (quest'ultima già dimostra che con i due modelli nuovi lanciati - MiTo e Giulietta, sta recuperando parecchie quote di mercato).

Semplicemente la fiat non ha più prodotti e la sua best seller la punto evo è stata resa inappetibile dall'untimo sciagurato restylig, ovviamente le resposabilità sono del menagement e non di altri.
Gli altri costruttori sfornano modelli a raffica, la fiat ha la 500. la panda, la punto evo, il doblo' la bravo, che sono quasi tutti modelli che hanno sulle spalle un certo numero di anni.
quoto.....e tra altro alcuni modelli chiave non hanno proprio fatto centro, vedi bravo...per non parlare poi di idea e croma...

parimenti ci sono dei casi in cui il successo è stato inaspettato, come per il qubo....
 
procida ha scritto:
TestaoCroce ha scritto:
Mi sento di dire che il cliente non c'entra nulla o meglio vista la situazione economica italiana ed europea è molto normale l'assestamento del mercato in negativo. Nemmeno si può imputare responsabilità alla Fiat per carenze costruttive anzi al contrario penso che attualmente Fiat produce modelli molto curati. Io sono stato cliente Fiat nel 1993 ed allora c'erano veramente carenze qualitative e di affidabilità ma oggi il prodotto è molto curato. Le responsabilità vanno suddivise fra chi istituzionalmente gestisce l'economia......dal politico all'imprenditore passando per i gestori dei servizi energetici, petroliferi e bancari. In pratica non puoi più fare la spremuta con la sola buccia dell'arancia non potrai mai bere succo. Quando si parla di crisi, tonfo, ecc. il cliente non centra nulla come non centra nulla la concorranza, dobbiamo ridistribuire equamente la liquidità offrendo servizi energetici e bancari vantaggiosi. L'economia si sostiene con i grandi numeri occorre far rientrare nella filiera la classe sociale medio-bassa che è stata naturalmente emarginata dalla speculazione.

Beh.... questo dato era straconosciuto e deriva da cause altrettanto risapute!
Di sicuro ci sarà il nutrito gruppo cassandriano che canterà e suonerà l'ennesimo deprofundis, come al contrario verrano fuori i "tifosi" pronti a sminuire l'importanza inconfutabile dei numeri.
Ma la cosa, stavolta, è davvero più semplice da spiegare, con 2 logicissime cause: il mercato italiano, del quale Fiat è protagonista, in netto crollo e, altrettanto rilevante, l'assoluta asfitticità attuale delle gamme.
Mi sembra quantomeno logico vendere molto meno quando, passata la falsa euforia degli incentivi, ti poni sul mercato con prochissimi prodotti (Alcuni pure piuttosto attempati...), lasciando agli altri nicchie importantissime (Sw, Suv, coupè, etc..., etc....).
Però serve poco per invertire la rotta: fare il contrario e presentarli questi benedetti nuovi modelli (come già fatto sul altri mercati extraeuropei, dove il gruppo va molto forte....), magari andando anche a presidiare settori nei quali ora si è assenti.
Un esempio è la tanto bistrattata Alfa, griffe alla quale è bastato presentare 2 modelli nuovi e centrati (Mi To e Giulietta...) per recuperare terreno.
Di novità in cantiere in questo triennio dovrebbero venirne parecchie, perciò....aspettiamo!
Saluti

avra' anche 2 modelli centrati, ma sono numeri da Porsche alla fine.
Ce ne vogliono almeno 5
 
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