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Tod’s - Chiara Ferragni in CDA e 100 milioni di capitalizzazione in più

ma perchè necessariamente questa ragazza deve essere giudicata da tutti con sufficienza sull'altare di valori che solo lei avrebbe l'obbligo di incarnare?
è prima di tutto una grande professionista nel social media marketing, roba in cui eccelle e che rappresenta l'avanguardia della promozione commerciale, come un tempo lo è stata la tv con le pubblicità.
Ci sono migliaia di impiegati in Italia che lavorano nel marketing ma stranamente solo questa viene giudicata per i presunti valori che qualcuno che non la conosce le attribuisce.
Generalizzando: che contributo danno le aziende di marketing all'azienda Italia? Alla fine sponsorizzano un prodotto e lo fanno conoscere, ma se il prodotto non ci fosse probabilmente nemmeno il marketing esisterebbe. Senza nulla togliere ai pubblicitari e alla Ferragni che fa molto bene il suo lavoro e dà lavoro a diverse persone oltre a pagare le tasse ancora in Italia, il problema è che stiamo diventando sempre più incapaci di "produrre". Persino in settori innovativi. Immagina di avere tanti soldi e voler aprire un'industria automobilistica con pezzi tutti prodotti in Italia, non avresti alcun modo per riuscirci semplicemente perché non produciamo più.. una volta, tanti anni fa, in Italia entravano quasi esclusivamente materie prime che poi diventavano "cose".
 
Aspetterei comunque ad elevare il "social media marketing" e tutto quello (e quelli) che gli gravita attorno agli onori degli altari.
Mi tornano in mente i gloriosi tempi della Wanna Marchi e del suo "scioglipancia".... alla fine sono cambiati gli strumenti, piú tecnologici e accattivanti, ma i fini sono sempre gli stessi (spero, ma non ci giurerei).
E i polli sempre piú polli.
Ma oggi il mondo va cosí, bisogna farsene una ragione.
 
Aspetterei comunque ad elevare il "social media marketing" e tutto quello (e quelli) che gli gravita attorno agli onori degli altari.
Mi tornano in mente i gloriosi tempi della Wanna Marchi e del suo "scioglipancia".... alla fine sono cambiati gli strumenti, piú tecnologici e accattivanti, ma i fini sono sempre gli stessi (spero, ma non ci giurerei).
E i polli sempre piú polli.
Ma oggi il mondo va cosí, bisogna farsene una ragione.
Concordo, solo che il cachet o gettone che la Tod's da all'influencer, non aggiunge nulla al prodotto se non un aumento di prezzo. In ogni caso proprio perché Della Valle ha preso un'influencer non comprerei le sue azioni, perché vuol dire che è alla frutta.
 
Concordo, solo che il cachet o gettone che la Tod's da all'influencer, non aggiunge nulla al prodotto se non un aumento di prezzo. In ogni caso proprio perché Della Valle ha preso un'influencer non comprerei le sue azioni, perché vuol dire che è alla frutta.


Aggiungo solo che
( IMO )
le azioni si comprano all' inizio....
Dopo e' ( quasi ) sempre troppo tardi.
P.s.
Ricordo sempre quando salto' Parmalat e quanti ci rimisero le penne....
Soprattutto,
ricordo che su una prestigiosa rivista si leggeva che il Fondo XXXX* le aveva vendute giuste giuste
il tardo pomeriggio del giorno prima.
Lo so perche' ci avevo qualche quota anche io.
E tante ( quote ), direttamente mie, che mi son " smazzolato "
 
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Il problema non è la Ferragni, ma l'attività che in un mondo meno assurdo di quello in cui viviamo attualmente, non dovrebbe esistere.
Un conto è la pubblicità intesa in senso stretto, ovvero faccio conoscere cosa produco e/o progetto, un altro è influenzare gli acquisti.
Il dramma stavolta non è il virus, ma chi se lo becca volontariamente.
 
Il problema non è la Ferragni, ma l'attività che in un mondo meno assurdo di quello in cui viviamo attualmente, non dovrebbe esistere.
Un conto è la pubblicità intesa in senso stretto, ovvero faccio conoscere cosa produco e/o progetto, un altro è influenzare gli acquisti.
Il dramma stavolta non è il virus, ma chi se lo becca volontariamente.

Io, invece, non capisco molto per quale motivo la pubblicità dovrebbe essere più "nobile" di un influencer.
Tra l'altro, spesso, la pubblicità ricorre a testimonial la cui funzione mi pare abbastanza simile.
 
tendenzialmente conviene acquistare i prodotti/servizi meno pubblicizzati
Ma il "visto in tv" e, in generale la pubblicità sono considerate dalla maggioranza dei consumatori come una specie di "garanzia di qualità", almeno per determinati prodotti.
Il che puó essere anche vero, ma qualche "furbacchione" potrebbe sempre approfittarne.
Purtroppo la diffusione di informazioni sulla bontà di un prodotto/servizio che si basi solo sul passaparola di chi ne ha usufruito con soddisfazione é un sistema che ha i suoi limiti.
 
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Può aver senso comprare un paio di scarpe di design (purché non rovinino i piedi)

Se le spese di pubblicità (o per la influencer - :)) incidono più di tot % sul prezzo di vendita del singolo oggetto la scelta ha... molto meno senso
 
In tema di imprenditrici , mi viene in mente Luisa Spagnoli, considerata la prima donna imprenditrice italiana, avendo fondato in Italia nei primi anni del secolo scorso la Perugina (quella dei famosi baci) e successivamente una casa di moda. Una specie di Adriano Olivetti ante litteram, per le sue idee innovative sulla gestione ed organizzazione aziendale e sui rapporti con i lavoratori.
Parlando del suo operato di certo possiamo parlare di visione innovativa, di "valore aggiunto", e pure di uno spirito se non rivoluzionario ma almeno coraggioso e controcorrente, se pensiamo alle idee all'epoca dominanti e alla condizione culturale (e non solo) di secondo piano in cui le donne erano relegate.
Oggi, in generale, senza nulla togliere all'abilità e al fiuto per gli affari di queste giovani imprenditrici digitali, va tenuto presente che tutto questo business in pratica necessita di un paio di smartphone, una buona connessione e delle onnipresenti piattaforme social, altro che fabbriche e macchinari, R&S, operai ed impiegati.
Tutto quello che pubblicizzano al 99% lo fanno in Cina e altri paesi orientali, ma vabbè questo ormai é normale.
Non ci vedo, imho, in queste imprenditrici (ma anche imprenditori) quello spirito a cui mi riferivo in apertura, tanto meno coraggio e capacità di sfida di certe convenzioni, ma soprattutto un "allineamento", una conformità ad un pensiero ormai ricorrente, che vede nel principio edonistico dell'homo economicus l'alfa e l'omega di tutti i comportamenti umani.
 
Un domani che Tods dovesse "crollare" come azioni o addirittura fallire, lei passerà ad altro, non avendo lasciato niente di concreto, tutta "fuffa" a beneficio del suo "parco buoi".
 
tu invece ti metti a scodinzolare appena vedi un bel faccino e un bel patrimonio , vero ? Non nutrivamo dubbi :)

Scusa ma che cosa c’entra questa tua risposta con il commento a ciò che hai detto tu?

Ti rammento quello che hai detto:
“Io invece non posso dire di avere rispetto perché non ho mai neanche capito cosa faccia esattamente. Boh. Che fa esattamente oltre a postare ogni singolo attimo della sua vita sui social ?”

Renatom ti ha risposto che è brava in quello che fa e tu hai contro risposto “Per i tuoi parametri”.

Il mod ha solo detto “Non avevamo dubbi”. Infatti ormai ti si conosce come uno che spesso qui ha dimostrato che disprezza il prossimo, che è sempre pronto a screditare e denigrare chi non gli è gradito.
L’ovvia risposto a quello che hai affermato quindi è “Non avevamo dubbi”, che non è certo un insulto ma una constatazione.

La tua risposta piccata, tendenziosa e non pertinente quindi è fuori luogo.
Considera che da un po’ di tempo sei sotto monitoraggio dello staff, anche perché già a suo tempo sospeso.
 
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Io, invece, non capisco molto per quale motivo la pubblicità dovrebbe essere più "nobile" di un influencer.
Tra l'altro, spesso, la pubblicità ricorre a testimonial la cui funzione mi pare abbastanza simile.


Non necessariamente....Sono 2 facce della stessa medaglia
Ci si convive, fan parte entrambe dei riti giornalieri....Semplicemente
Come si convive con 5, 8,12 ore di Televisione.
Come si convive con tanti chef, piu' architetti che.... Chef.
Architetti dicevo, che per la presentazione di un solo piatto ti chiedono quanto una cena per 4 in un' ottima trattoria.
 
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