Hammer Time
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Nonostante in casa Ferrari si respiri un certo ottimismo sulle potenzialità della nuova Ferrari SF-23, definita dal CEO Benedetto Vigna "una monoposto che non ha precedenti in termini di velocità", in casa Red Bull non sembrano affatto preoccupati dalla ritrovata (e al momento solo ipotetica, sia chiaro) competitività della Scuderia di Maranello.
A ribadire quanto affermato è stato il massimo consulente del team di Milton Keynes, Helmut Marko, che ai microfoni del quotidiano Krone si è espresso nei seguenti termini:
"Dobbiamo prendere in considerazione le infrastrutture a disposizione e la qualità dei piloti: è chiaro che la nostra rivale sia la Mercedes W14. A Brackley, in passato, hanno anche dimostrato di essere davvero bravi in gara a livello strategico. Comunque, il fatto che George Russell sia destinato a togliere diversi punti a Lewis Hamilton è un bene per noi. La Ferrari? Sembra che abbia risolto i problemi di affidabilità della sua Power Unit e avrà per questo più potenza, ma anche noi, grazie al lavoro di Honda, potremo godere di diversi vantaggi sotto il profilo dei cavalli erogati. Detto questo, i numeri che circolano in merito al guadagno Ferrari (dai 15 ai 30 cavalli, ndr) non possono essere veri".
Marko, successivamente, si è anche contraddetto sul peso della sanzione inflitta a Red Bull dalla Federazione Internazionale, che a suo tempo aveva definito un flagello che vale "dai 2 ai 5 decimi al giro".
Come? Specificando che la RB19, quando la FIA ha comunicato alla scuderia anglo-austriaca il taglio del 10% del monte ore in galleria del vento e alle simulazioni CFD, era di fatto già conclusa:
"La nuova RB19 è una evoluzione della RB18, non certo una rivoluzione, dal momento che il progetto ha dimostrato di essere vincente.
Le sanzioni inflitteci dalla Federazione? Non abbiamo grande spazio in termini di sperimentazione, ma il progetto era già praticamente concluso quando ci sono state comminate. Per questo sono certo che in pista si comporterà bene".
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