C'è da segnalare una questione che riguarda Jannik Sinner. Il tennista altoatesino è stato trovato positivo al test antidoping di Indian Wells, a marzo. Tutto però è rimasto sospeso e al giocatore era stato permesso di continuare a giocare perchè il regolamento lo consente (tramite ricorso), in attesa della sentenza definitiva, che è arrivata in questi giorni.
In pratica è stata riscontrata la presenza di una quantità infinitesimale (meno di 1 miliardesimo di grammo), di un metabolita (il Clostebol) ovviamente proibito, ma presente in una pomata utilizzata dal suo team per un massaggio e penetrata nell'organismo tramite una leggera ferita. Il giocatore quindi era assolutamente inconsapevole della presenza di quel metabolita, svolgendo un ruolo passivo, e comunque gli sono stati revocati i punti (400, semifinale) e i dollari di premio.
Jannik quindi ora si ritrova con 400 punti in meno nel ranking, penalità che ha ovviamente accettato senza ricorso, promettendo che il suo team da ora in poi presterà la massima attenzione alle etichette delle pomate e dei prodotti simili che verranno usati in seguito.
Una vicenda spiacevole ma in cui Sinner è stato completamente scagionato da ogni colpa.
Molto acido il commento del giocatore Kyrgios, che ha commentato così sui social: "Ridicolo, dovevi essere squalificato per 2 anni".
Al contrario, positivo il giudizio dell'ex tennista Millman: "Prima di trarre conclusioni affrettate, Jannik Sinner aveva meno di un miliardesimo di grammo nel suo sistema. Gli credo al 100%. Forse dovremmo cambiare la soglia per tenere conto della contaminazione. Infine, perché tutto questo clamore quando permettiamo agli atleti di tutti gli sport, compreso il tennis, di abusare delle Therapeutic Use Exemption (TUE?)".
Qui tutte le fasi della vicenda:
Sinner e il caso doping a Indian Wells: le reazioni | Sky Sport
In pratica è stata riscontrata la presenza di una quantità infinitesimale (meno di 1 miliardesimo di grammo), di un metabolita (il Clostebol) ovviamente proibito, ma presente in una pomata utilizzata dal suo team per un massaggio e penetrata nell'organismo tramite una leggera ferita. Il giocatore quindi era assolutamente inconsapevole della presenza di quel metabolita, svolgendo un ruolo passivo, e comunque gli sono stati revocati i punti (400, semifinale) e i dollari di premio.
Jannik quindi ora si ritrova con 400 punti in meno nel ranking, penalità che ha ovviamente accettato senza ricorso, promettendo che il suo team da ora in poi presterà la massima attenzione alle etichette delle pomate e dei prodotti simili che verranno usati in seguito.
Una vicenda spiacevole ma in cui Sinner è stato completamente scagionato da ogni colpa.
Molto acido il commento del giocatore Kyrgios, che ha commentato così sui social: "Ridicolo, dovevi essere squalificato per 2 anni".
Al contrario, positivo il giudizio dell'ex tennista Millman: "Prima di trarre conclusioni affrettate, Jannik Sinner aveva meno di un miliardesimo di grammo nel suo sistema. Gli credo al 100%. Forse dovremmo cambiare la soglia per tenere conto della contaminazione. Infine, perché tutto questo clamore quando permettiamo agli atleti di tutti gli sport, compreso il tennis, di abusare delle Therapeutic Use Exemption (TUE?)".
Qui tutte le fasi della vicenda:
Sinner e il caso doping a Indian Wells: le reazioni | Sky Sport
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